Casalincontrada(CH)Parr.Madonna Delle Grazie
2 campane a slanco elettrificate dalla Trebino di Uscio(GE)
1)REb4
2)MI4
Campane della parrocchia di S. Maria e Giacomo, S. Maria del Molise (IS) VIDEO 50!! ⭐
Santa Maria del molise(IS)
Parrocchia di s. Maria e Giacomo
Concerto di 4+2 campane in Mi3:
I:Mi3(a slancio) fusa dalla Marinelli, Nel 1923;
II:La3(a slancio) fusa da Nobilione/Capezzuto Nel 1948;
III:Do4(a slancio) fusa nel 1745, rifusa da Nobilione/Capezzuto Nel 1940;
IV:Mi4(a slancio) fusa da Capanni Castelnovo Ne' Monti nel 1996.
~ Sonelli ~
Ore:Mi4 calante
Quarti:Sib4
Ditta: Dinamica (A. C. MOLISE), ma in manutenzione da Marinelli.
Plenum festivo ore 12.
Video dedicato a Riccardo.
50°VIDEO ✨????????️❤️⭐
Corte d'avalos MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO
Monte San Giovanni Campano ( FR ) cittadina di 13.000 abitanti è ubicata nel Lazio meridionale, antica terra di Ciociaria, a 90 km a sud di Roma e a 120 km a nord di Napoli. porte della città La posizione di quasi equidistanza tra queste due metropoli, già capitali dello una delle Stato medioevo lungo il digradare di un colle roccioso alto mt. 420 s.l.m. Pontificio e del Regno di Napoli, ha favorito e determinato la storia della nostra cittadina. Essa è cresciuta soprattutto nel porta S.RoccoQuesto antico sito, già Castelforte nell' VIII secolo e poi Monte San Giovanni, è cinto da robuste mura rotte da tre residue porte ubicate in posizione strategica: il tutto è dominato dall'imponente mole del castello (XI sec.) dei Conti d'Aquino, poi ereditato dalla famiglia d'Avalos (XV sec.), successivamente proprietà dei Colonna (XVI sec.) e, passando di mano in mano, è pervenuto alla nobile famiglia Mancini (XX sec.). La città ed il suo castello, (mai espugnato fino al 1495), subì i danni delle prime bocche da fuoco, durante l'invasione dell'esercito di Carlo VIII re di Francia. Il castello ospitò, lungo i secoli, papi e dignitari che scelsero questo luogo perché considerato da sempre salubre, sicuro e tranquillo. Esso fu per due anni la prigione del giovane Tommaso d'Aquino. CollegiataLa cittadina, che si diparte dal castello, snodandosi lungo le viuzze che scendono a raggiera verso valle, presenta la tipologia di forma urbis, con il contesto delle antiche chiese, considerate sorprese architettoniche: la Collegiata, a croce latina tipica della scuola del Bramante e dedicata alla Madonna del Suffragio, la chiesa di San Pietro fuori le mura a croce greca del XII secolo, la chiesa di Santa Maria del XV secolo, la chiesa di San Rocco originariamente torre castellana perimetrale del XII secolo. Degne di nota sono anche le chiese di Santa Margherita col suo campanile romanico, in parte murato, la chiesa di San Luigi Gonzaga ( privata e della nobile famiglia De Mattia), la chiesa di Sant'Anna, all'interno dell'ex ospedale cittadino del XVI secolo, la stupenda cappella di San Tommaso d'Aquino all'interno del castello. i tre conventi allineati A meno di un chilometro da Monte San Giovanni Campano è sito il convento dei cappuccini, voluto da Vittoria Colonna, abitato da Felice da Cantalice primo Santo cappuccino, oggetto ultimamente di discutibili restauri. A poca distanza dal convento suddetto è ubicata la celebre abbazia di Casamari e, leggermente più discosta, la certosa di Trisulti. All'interno del castello, contrassegnato da due svettanti torri (una a pianta quadrata l'altra a pianta pentagonale), nel contesto di giardini pensili e alla presenza di reperti archeologici romanici e medioevali è stato ricavato il ristorante Corte d'Avalos. Dignitoso, riservato, esclusivo è luogo indicato per chi ama la distinzione e la buona cucina. sala dei Quaranta Questo tesoro presenta molti saloni, una volta spazi nobiliari, riservati e di rappresentanza, arredati con mobili d'epoca, alcuni dei quali già appartenuti al compositore Pietro Mascagni. Il ristorante è in grado di ospitare elegantemente tutti i momenti gioiosi della vita. I servizi sono curati nei minimi particolari all'insegna dell'efficenza e della raffinatezza per ogni cerimonia sia pubblica che privata. tn_sala_biliardo1.jpg - 11kbLa Corte riserva altrettanta attenzione anche ai conviti meno numerosi; nella sala cosidetta del Biliardo fornisce un servizio alla carta. L'enoteca, sia dei vini bianchi che dei rossi, conservati questi ultimi rigorosamente in grottini medievali nei locali sottostanti alla torre pentagonale, vanta una carta di vini selezionati.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Musica:
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License. ( CC BY - SA )
Walk around Pisa Italy 4K.
In this walk through the city of Pisa, Italy, we will go from the train station through the whole city to the famous Torre di Pisa on the Piazza dei Miracoli and return back, but already on a different road.
0:00 Pisa Central Station Piazza della Stazione
0:45 Viale Antonio Gramsci
3:15 Piazza Vittorio Emanuele II Chiesa di Sant'Antonio abate Monument to Vittorio Emanuele II
4:25 Corso Italia
7:15 Statue of Nicola Pisano by Salvino Salvini Chiesa di Santa Maria del Carmine
10:20 Logge dei Banchi
10:45 Via di Banchi
11:15 Piazza XX Settembre
11:50 Ponte Di Mezzo
13:45 Piazza Garibaldi
15:00 Borgo Stretto
15:25 Chiesa di San Michele in Borgo
16:50 Piazza delle Vettovaglie
17:37 Borgo Stretto
20:52 Via Ulisse Dini
23:10 Piazza dei cavalieri
23:30 Palazzo della Carovana
23:40 Chiesa Nazionale di Santo Stefano dei Cavalieri
26:10 Palazzo dell'Orologio - Torre della Muda o della Fame
27:05 Via Dalmazia
27:50 Via della Faggiola
30:10 Via Capponi
31:00 Piazza Arcivescovado
33:10 Piazza del Duomo Fontana dei Putti Cattedrale di Pisa Battistero di San Giovanni
33:45 Torre di Pisa
40:00 Porta Nuova
40:20 Piazza Daniele Manin
1:30:00 Via Roma
1:05:15 Orto e Museo Botanico
1:05:35 Via Roma
1:08:30 Via Trento
1:09:45 Parrocchia di San Nicola Via Santa Maria
1:13:40 Lungarno Antonio Pacinotti
1:16:00 Ponte Solferino
1:18:15 Lungarno Gambacorti
1:19:00 Chiesa di Santa Maria della Spina
1:24:50 Via Giuseppe Mazzini
1:26:45 Via la Nunziatina
1:28:55 Corso Italia
1:30:30 Via S. Martino
1:34:20 Parrocchia di San Martino
1:35:20 Via Antonio Ceci
1:36:25 Piazza Giuseppe Toniolo
1:38:00 Via Benedetto Croce
1:43:10 Piazza Vittorio Emanuele II
Other my videos 4K 2019
Bern
Rome
Florence
Venice
Milan
Bologna
Lucca
Pisa
Siena
Naples
Positano
Amalfi
Salerno
Amsterdam
Paris
Madrid
Seville
Valencia
Salamanca
Segovia
Toledo
Le campane di Corte Franca (BS) - Fraz. Timoline
Concerto di 5 campane in Sol3
Pruneri 1914 (Sol3 e La3 M. Colbacchini dopoguerra)
-----
Concerto solenne a 5 campane per la S. Messa delle h. 10.30 nella solennità dell'Immacolata Concezione
Santa Sede: Croce di Gerusalemme (Custodia di Terra Santa) onorata dal Nob. Cav. Attilio De Lisa
Diocesi di Roma - Santa Romana Chiesa - Conferenza Episcopale Italiana - Segreteria dello Stato Vaticano - Prefettura della Casa Pontificia - Nunziatura Apostolica in Italia - Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa - Nobiltà Italiana - Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta - Ordine Equestre di Santo Sepolcro di Acquapendente-Gerusalemme - Ordine di San Gregorio Magno - Ordine Militare et Religioso dei Cavalieri di Cristo - Ordine dei Cavalieri Templari Ugone dei Pagani - Diocesi di Napoli - Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno - Diocesi di Teggiano-Policastro - Comune di Sanza - Diocesi di Acireale - Diocesi di Perugia - Diocesi di Fiesole - Diocesi di Novara - Diocesi di Viterbo - Diocesi di Asti - Diocesi di Palermo - Diocesi di Milano - Diocesi di Torino - Diocesi di Tursi-Lagonegro - Diocesi di Genova - Diocesi di Bologna - Diocesi di Firenze - Diocesi di Aversa - Diocesi di Capua - Diocesi di Amalfi-Cava dei Tirreni - Diocesi di Vallo della Lucania - Diocesi di Nola - Diocesi di Ischia - Diocesi di sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia - Diocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo - Provincia di Salerno - Regione Campania - Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni - A.S.L. Salerno - Quirinale - Presidenza della Repubblica Italiana - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Governo Italiano - Corte Costituzionale - Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) - Senato della Repubblica - Camera dei Deputati - Ordine dei Medici di Salerno - Prefettura di Salerno,Benevento, Caserta,Avellino, Napoli - Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro,Vallo della Lucania,Salerno - Forze Armate (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato,Guardia di Finanza,Guardia Costiera, Esercito Italiano, Aeronautica Militare) - Sanità Italiana - Istruzione Italiana - Istituto Istruzione Superiore (IIS) Carlo Pisacane di Sapri - Ospedale Immacolata di Sapri - Cittadinanzattiva Sapri-Golfo di Policastro - Sindacati (CISL - CGIL - UIL - UGL - FIALS - CISAL - NURSIND) - Istituto Statale di Buonabitacolo e Sanza.
Dal Nob. Cav. Attilio De Lisa (originario di San Rufo designato nel Libro d'Oro delle famiglie Nobili e Notabili Italiane + Padre di Rocco e Vincenzo confratelli del Santissimo Sacramento e Rosario oltre appartenente sia all'Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro Papa della Santa Sede con a capo il Gran Maestro Papa Francesco Vescovo della Diocesi di Roma e Pontefice della Chiesa Cattolica che a quello dei Cavalieri Templari Ugone dei Pagani e dipendente di ruolo dell'A.S.L. Salerno P.O. di Sapri in qualità di Referente del Governo delle Agenge e delle Liste di Attesa presso la Direzione Sanitaria all'Ufficio Gestione delle Attività ambulatoriali,del Back-Office CUP-Ticket e ALPI ) quindi onorando anche la Croce di Gerusalemme Custodia di Terra Santa appesa al Collo insieme al Crocifisso di Gesù Cristo oltre di riferimento a Mons. Antonio De Luca e Referente del Parroco Don Giuseppe Spinelli presso gli Uffici diocesani di cui a livello locale anche Segretario del Santissimo Sacramento e Rosario e Confratello di Maria SS della Neve o Madonna del Cervato con il Santuario Diocesano situato sul Monte Cervati.
La diocesi comprende 41 comuni della provincia di Salerno: Aquara, Atena Lucana, Bellosguardo, Buonabitacolo, Camerota, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castelcivita, Celle di Bulgheria, Controne, Corleto Monforte, Ispani, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Ottati, Padula, Pertosa, Petina, Polla, Postiglione, Roccagloriosa, Roscigno, Sala Consilina, San Giovanni a Piro, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Santa Marina, Sant'Angelo a Fasanella, Sant'Arsenio, Sanza, Sapri, Sassano, Serre, Sicignano degli Alburni, Teggiano, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella e Vibonati.
Vescovi di Teggiano-Policastro: Bruno Schettino † (11 febbraio 1987 - 29 aprile 1997 nominato arcivescovo di Capua); Francesco Pio Tamburrino, O.S.B. (14 febbraio 1998 - 27 aprile 1999 nominato segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ed attuale Arcivescovo emerito di Foggia-Bovino); Angelo Spinillo (18 marzo 2000 - 15 gennaio 2011 nominato vescovo di Aversa + ex vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana); Antonio De Luca, C.SS.R., dal 26 novembre 2011.
Infine da cattolico cristiano praticante della Parrocchia Santa Maria Assunta e San Francesco di Assisi la vicinanza di sempre alla Parola del Signore Gesù (Via,Vita e Verità) e della Madre Chiesa Cattolica oltre la stima alla Politica Italiana,alla Giustizia e alle Forze Armate.
TYLKO NIE MÓW NIKOMU | dokument Tomasza Sekielskiego | cały film | 2019
Ten film został w całości sfinansowany ze zbiórki. W toku prac zgłosiło się do nas wiele ofiar, których historie nie znalazły się w tym dokumencie. Dotarły do nas nowe, szokujące dowody w tych sprawach. Dlatego zamierzamy nakręcić kontynuację i tak jak poprzednio chcemy, aby była to produkcja niezależna.
Prosimy nas wesprzeć darowiznami na konto:
Kombinat Medialny Sp. z o.o.
nr konta: PL 16 1950 0001 2006 0339 0016 0002
tytuł przelewu: Darowizna na film dokumentalny
Kod SWIFT Idea Bank: IEEAPLPA
Paypal: m.sekielski@gmail.com
Na stronie: patronite.pl/sekielski zbieramy fundusze na inny ważny film, o miliardowych aferach SKOKów - Spółdzielczych Kas Oszczędnościowo Kredytowych. Prosimy Was o wsparcie.
Tomasz Sekielski, Marek Sekielski
Pamiętajcie o subskrypcji:
Dofinansuj film SEKIELSKIEGO:
FB:
TT: @sekielski
CASTELLONE, Bojano
A view of a quaint, small town : CASTELLONE near Bojano, Molise
PIZZO DEVOTA DELL IMMACOLATA
IL 28 SUONERANNO LE CAMPANE A FESTA PER INIZIO NOVENA DELL IMMACOLATA A PIZZO CON QUESTA NOVENA INIZIERANNO LE FESTIVITA NATALIZIE SIAM PECCATORI MA FIGLI TUOI IMMACOLATA PREGA PER NOI
ADUNATA SEZIONALE, IL PAESE E' PRONTO
NERVESA DELLA BATTAGLIA - E' iniziata nel pomeriggio l'adunata sezionale di Treviso degli alpini a Nervesa della Battaglia. Molti gli appuntamenti per celebrare anche i 100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale. E il paese è già in festa. - Intervistati: FABIO VETTORI (Sindaco di Nervesa della Battaglia), GIANNI PIOTTO (Capogruppo Alpini Bidasio), SERGIO FURLANETTO (Capogruppo Alpini Nervesa della Battaglia) - Servizio di Matteo Spinazzè, riprese di Matteo Spinazzè, montaggio di Alessandro Granziera
Le campane della basilica di San Petronio Bologna
Per la vigilia dell' Immacolata
Pezzo in quarto
Chiesa dell'Immacolata a Roma
Giornale Luce A0311 del 04/1929
Descrizione sequenze:i lavori alla chiesa dell'Immacolata al quartiere di S. Lorenzo ; visione panoramica della grande folla presente davanti alla chiesa in occasione di una funzione religiosa ; le campane suonano a festa ; fasi della cerimonia religiosa ; le campane continuano a suonare ; l'operazione di innalzamento della croce ; operai al lavoro per posizionare la croce ; il momento in cui viene posizionata la croce ; le campane suonano a distesa ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
Seguici anche su:
Facebook -
Twitter -
Sito Ufficiale -
Shop Online -
Archivio Storico -
Le campane di Magenta (MI) - Chiesa della Beata Vergine Assunta
Magenta (MI)
Chiesa della Beata Vergine Assunta
Concerto di 5 campane in Fa3
Carlo Ottolina e Figli Enrico e Secondo - Seregno 1951
Suonate a tastiera per la Solennità dell'Immacolata Concezione.
Le campane di Rovato (Bs) - Distesa a 5 campane
Chiesa parrocchiale di santa Maria Assunta
8+1 campane in Sib2 calante
Sib2 Bizzozero 1832
Do3 Re3 Mib3 Fa3 Sol3 Lab3 La3 Sib3 Angelo Ottolina
Distesa delle 5 campane in Mib3
Il Santo del giorno San Francesco di Paola
Liturgia del giorno:At 2,14.22-33; Sal 15; Mt 28,8-15
I genitori, ormai avanti negli anni, avendo perso la speranza di avere un figlio, avevano fatto voto di chiamarlo Francesco in onore del Poverello di Assisi e quando il piccolo, nato il 27 marzo 1416, fu sui 12 anni, lo collocarono presso i Minori di San Marco Argentano perché vestisse il saio francescano per un anno. Qui cominciarono i sorprendenti casi di bilocazione che gli consentivano di servire la messa in chiesa e contemporaneamente di apparecchiare la tavola in refettorio. Scaduto l’anno votivo Francesco, dopo una serie di pellegrinaggi, si ritirò in luoghi solitari per vivere da eremita, cibandosi solo di erbe crude; lì fu raggiunto da alcuni compaesani che si unirono a lui attratti dal suo stile di vita. Nel 1493 Alessandro VI diede loro il nome di Ordine dei Minimi, cioè di coloro che per scelta stanno con gli ultimi, con gli emarginati di ogni tipo. Nel 1450 anche il padre del santo, rimasto vedovo, andò a vivere con loro. Il regime di austerità da essi seguito si concretizzò poi nel quarto voto di “quaresima perpetua”, che esclude dai cibi la carne, le uova, i formaggi e i latticini, salvo in caso di malattia e su ordine del medico. Una dieta che ha effetti positivi dal momento che l’Ordine dei Minimi detiene oggi il record di religiosi longevi. Si diffuse anche la fama di taumaturgo del santo, che guariva malati di ogni genere (ci fu anche la resurrezione di un nipote) e difendeva gli oppressi minacciando castighi ai potenti. Famoso è l’episodio di quando, dovendosi recare in Sicilia per fondarvi un convento, al momento di passare lo stretto, essendosi un barcaiolo rifiutato di traghettarlo, egli stese il proprio mantello sulle acque, ne legò l’estremità al suo bastone e veleggiò fino a Messina, tra lo stupore generale. Mandato dal papa in Francia per delicati incarichi presso la corte di Luigi XI e del suo successore Carlo VIII, si spense il 2 aprile a Plessis-les-Tours. Fu canonizzato nel 1519 da Leone X. Gli ugonotti nel 1562 ne bruciarono il corpo trovato incorrotto. Nel 1943 Pio XII lo proclamò patrono della gente di mare.
Sacerdoti defunti
12PORTE - 11 settembre 2014: Durante le settimane estive sono deceduti quattro sacerdoti: la vigilia di ferragosto è mancato in seguito a grave malore don Giovanni Sandri, 67 anni, parroco di San Benedetto e San Carlo in città.
Don Giovanni, che era una vocazione adulta ed era arrivato al sacerdozio nel 1991 era anche molto impegnato negli organismi ecclesiali della pastorale sportiva e presidente dell’Opera dei Ricreatori.
Il 19 agosto è deceduto mons. Natale Piazza, arciprete emerito di Medicina. Nato nel 1921, era prete dal ’44 e aveva prestato servizio come cappellano e poi abate a Labante, fino al ’57, quando giunse a Medicina come coadiutore prima, poi come parroco. Aveva rinunciato alla responsabilità pastorale nel 1998.
Il 22 agosto è mancato alla Casa del Clero, mons. Antonio Mascagni, arciprete emerito di Pieve di Cento. Don Antonio aveva raggiunto il bel traguardo dei 94 anni. Era stato ordinato prete dal Cardinal Nasalli Rocca e fu subito inviato come cappellano a Pieve.
Dopo un periodo ad Alberone, tornò a Pieve di Cento nel ’64 come parroco da dove si è ritirato nel 2002, per motivi di età e di salute.
E nella mattinata del 9 settembre è morto don Tarcisio Menarini, parroco emerito di Longara. Era ospite alla casa del Clero dal 1995. Classe 1915, don Tarcisio era prete dal 1939 e ha prestato servizio nelle parrocchie di Buonacompra e San Benedetto Val di Sambro. Dal ’59 al ’95 è stato parroco a Longara e dopo le dimissioni si è reso disponibile per aiutare a San Carlo fino al 2005.
Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio a Mazzè
Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio a Mazzè
Colonna sonora: Franz Schubert
Messa in sol maggiore per soli, coro e orchestra D. 167
Orchestra e coro dell'Academia Stefano Tempia
Guido Maria Guida direttore
Dario Tabbia maestro del coro
Mariasole Mainini soprano
Stefano Gambarino tenore
Cristian Ghiggiato baritono
La chiesa parrocchiale di Mazzè, dedicata sin dai tempi più antichi ai Santi Gervasio e Protasio, fu costruita prima del 1286 (quando viene citata per la prima volta in un documento).
Secondo le fonti orali medievali, in seguito trascritte, la chiesa in origine fungeva come una sorta di cappella privata per i feudatari locali ed i loro coloni e servitori, con giurisdizione religiosa limitata al castello ed alle sue dirette dipendenze. Come luogo di culto aperto al pubblico e con giurisdizione su tutto il teritorio, la si trova citata per la prima volta nel 1349, quando alla chiesa dei Santi Gervasio e Protasio fu unita la chiesa di San Lorenzo, una delle più antiche parrocchie di Mazzè. Questo però non significa che soltanto a partire da quell'epoca la chiesa abbia svolto una funzione spirituale rivolta a tutta la comunità, funzione che invece, probabilmente, aveva già da tempo assunto.
E' in ogni caso accertato che la struttura primitiva della chiesa avesse dimensioni molto modeste e semplici, mentre la chiesa che si può osservare oggi è il risultato di numerosi interventi e di profonde trasformazioni operate nel tempo, fra cui l'abbassamento di oltre un metro dell'originario piano basale della chiesa primitiva.
La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio si trova sulla sommità della collina morenica di Mazzè, ai piedi del castello e in posizione rialzata rispetto al piano stradale, con sviluppo est-ovest e con vista che spazia sulla pianura vercellese fino a scorgere, nei giorni di piena visibilità, la cupola di San Gaudenzio a Novara.
Alla chiesa si accede attraverso un'ampia gradinata. La facciata, in stile barocco, ha la sommità a forma di semicerchio sensibilmente ripiegato alle estremità, per poggiare sul muro frontale. Sopra il portale di ingresso, all'interno di un riquadro a forma di trapezio, è raffigurato uno scudo col leone rampante in campo azzurro. Più in alto, all'interno di una cornice ovale, si trova l'immagine della Beata Vergine Assunta, circondata da angeli e protetta dai Santi Gervasio e Protasio. Quattro grosse anfore in terracotta, tipiche delle decorazioni barocche canavesane, adornano la parte superiore della facciata, sulla cui cima è murata una grande croce in ferro.
L'interno della chiesa è in stile basilicale a tre navate, di cui quella centrale più imponente, meno grandiose quelle laterali. L'allineamento dei pilastri piuttosto irregolare e la piattaforma, su cui poggiano il presbiterio, il coro e la sagrestia, sollevata di otto gradini rispetto al piano generale, rivelano le trasformazioni subite dalle chiesa, con i rimaneggiamenti delle strutture preesistenti e l'aggiunta di nuove struttre.
Tra le opere di maggiore interesse all'interno della chiesa vi sono l'altare maggiore, cui si accede salendo un'ampia gradinata marmorea disposta a semicerchio, e la tela che lo sovrasta, raffigurante la B.V. Assunta con gli angeli e santi patroni, opera del pittore Visetti di Montanaro.
Nella navata sinistra, entrando, si incontra subito il battistero, seguito da altri altari minori. Il primo è l'altare del Sacro Cuore, con un pregiato dipinto del Morgari. Seguono gli altari delle Figlie di Maria, con la raffigurazione dell'Immacolata insieme a Sant'Agnese, e, per ultimo, l'altare della Madonna delle grazie, con l'effigie racchiusa in una nicchia, alla quale fanno da corona i quindici misteri ed ai fianchi le statue di San Domenico e di Santa Caterina.
Nella navata destra si trovano, all'inizio, la statua di Maria Assunta, di pregiata fattura e proveniente dalla Val Gardena. Seguono gli altari dell'Immacolata, di Santa Marta e, per ultimo, l'altare detto del castello, che raccoglie il sepolcro del conte Francesco Valperga, ultimo discendente della nobile famiglia canavesana, che si estinse in linea maschile nel 1840.
Le pareti, il soffitto e tutti gli interni furono completamente restaurati dal parroco don Lorenzo Bocca nel Novecento, mentre le attuali decorazioni furono eseguite nel 1948 dal pittore Giovanni Comoglio di San Giorgio Canavese.
All'interno della chiesa sono inoltre degni di menzione le rappresentazioni della Via Crucis in stile goticheggiante, scolpite in legno da artisti della Val Gardena e gli splendidi lampadari in vetro di Murano.
Accanto alla chiesa sorge il campanile, già torre civica, costruito nel 1744 da Giovanni Massa di Caluso.
Le campane di Pedrengo (BG) - Nuovo concerto solenne breve
Concerto di 8 campane in Si2
P. Mazzola 1892
Si2 e Re#3 rif. Broili 1949
-----
Collaudo del nuovo concerto solenne breve a 8 campane. Un ringraziamento a Campanecampane per l'interessamento e a Bells&Cloches per il sempre prezioso aiuto
Il Santo del giorno San Medardo
Liturgia del giorno: 1Re 18,20-39; Sal 15; Mt 5,17-19
Di questo santo vescovo possediamo due Vitae di poco posteriori alla sua morte, entrambe dovute al poeta Venanzio Fortunato, una delle quali in versi. Medardo nacque nel Viromandensium, l’attuale St-Quentin, da famiglia nobile: il padre era di stirpe franca, la madre gallo-romana. Durante gli studi nella sua città ebbe come compagno S. Eleuterio, al quale predisse che sarebbe stato nominato vescovo a trent’anni, come difatti avvenne perché questi fu il primo vescovo conosciuto di Tornai. Ordinato sacerdote, si distinse per la sua grande generosità verso i bisognosi, e persino verso i ladri che, sorpresi dopo che gli avevano sottratto dell’uva in campagna e persino una mucca, furono da lui lasciati liberi con la refurtiva. Poiché era morto il vescovo di St-Quentin, Medardo fu chiamato a succedergli, rimanendo in carica per quindici anni. Di questo periodo conosciamo un episodio raccontatoci, sempre da Fortunato, nella Vita di S. Radegonda, figlia del re di Turingia che, arrivata a corte come bottino di guerra, era stata poi presa in moglie dal re Clotario: avendo questi ucciso uno dei suoi fratelli, la regina si recò dal vescovo Medardo decisa a lasciare la corte e a consacrarsi al Signore. Profondamente turbato dal problema canonico che gli veniva posto, il santo finì per accoglierla e, imponendole le mani, la consacrò diaconessa. Nelle prime comunità cristiane, le diaconesse erano donne anziane, per lo più vedove, che svolgevano compiti caritativi e liturgici, particolarmente nel battesimo e nell’unzione delle donne inferme. Scomparvero con il decadere del battesimo degli adulti. Medardo morì poco dopo, verso il 560, e Clotario ne fece trasportare le spoglie a Soissons, all’epoca la sua capitale, e su quella tomba il suo successore, re Sigeberto, fece costruire una celebre basilica con annesso un monastero. Il culto per il santo si diffuse rapidamente e all’8 giugno, sua festa liturgica, una credenza popolare attribuì un famoso proverbio secondo cui, se piove in quel giorno, pioverà per altri quaranta.
Crescentino 31 maggio 2015 - passa il giro d'Italia