Capo Mortola ed i giardini botanici di villa Hanbury
Ad ovest di Ventimiglia, poco prima del confine italo-francese, imboccando una strada in leggero declivio che scende verso il mare, si giunge alla baia di Latte. Cinta a ponente dal promontorio dei Giardini Botanici Hanbury, la Piana di Latte è attraversata dallantica via romana Julia Augusta, che si snoda parallela alla costa, delimitando il confine delle proprietà prospicienti il mare. Fin dal 500 la nobiltà ventimigliese scelse questo luogo per trascorrere la villeggiatura sia per il clima particolarmente mite sia per la bellezza naturale del sito. Recenti ritrovamenti nel sottosuolo, in prossimità della spiaggia, avvalorano lipotesi che già al tempo dei Romani al centro della baia esistesse una villa marittima rustico-residenziale. E ancora oggi nella Piana di Latte si possono contare quasi una ventina di dimore per la villeggiatura, la maggior parte delle quali presenta il nucleo originario a torre, tipico elemento delle case fortificate, costruito per la difesa contro le incursioni dei pirati che infestavano le coste nel XVI secolo. Col venir meno degli attacchi dal mare, alcuni edifici sono stati ampliati ed arricchiti nei secoli successivi con decori, stucchi ed affreschi, senza alterare le armoniche proporzioni tra il paesaggio costruito e il paesaggio naturale. Al di là dei portali barocchi, che si aprono a fornice maestosi lungo i muri di pietra che serrano lantica via, si intravede lombreggiare di uliveti secolari, si scorgono i bagliori del mare, si aspirano antiche fragranze. Ed è qui che un frammento del passato della terra di Liguria sembra essersi impigliato per un casuale accidente, sospeso fra lazzurro del cielo, il profumo dei fiori e il rumore delle onde che si frangono poco lontano.