Giural - passeggiata sulle mura di Pisa
Dopo tanto tempo finalmente sono riuscito a farmi una bella passeggiata sulle mure antiche di Pisa, salendo dalla Torre di Legno e arrivando fino a Porta Nuova, bellissima esperienza
Pisa 2015: puntata del 6 marzo - passeggiata sulle mura di Pisa
Una puntata speciale di Pisa 2015, che mostra per la prima volte le immagini della passeggiata sulle mura cittadine. Il tratto percorso è quello che va dalla porta dei Leoni (dietro il Battistero in Piazza del Duomo) alla passerella installata in via S. Francesco. Oltre 2 km di percorso, per una inedita vista di Pisa. In studio, con la conduttrice Chiara Cini,il sindaco Marco Filippeschi e il Presidente della Fondazione Palazzo Blu Braccitorsi.
Passeggiata sulle mura di Pisa
Una passeggiata sulle mura di Pisa. Immagini fotografiche e visuali della città vista dalle mura.
Toscana Ovunque Bella: con Marco Malvaldi a spasso sulle Mura di Pisa
Lo scrittore ci accompagna in una passeggiata sull'antica cinta muraria, che da poco è aperta di nuovo al pubblico.
Pisa - Le Mura Repubblicane
Le mura di Pisa sono la cinta muraria medioevale della città di Pisa.
In gran parte ancora presenti, avevano una lunghezza complessiva di 7 km e circondano il centro storico.
Iniziate nel 1155 sotto il consolato di Cocco Griffi, sono il più antico esempio in Italia di mura cittadine quasi completamente conservate.
Sulle Mura di PIsa (Created with Magisto)
Created with Magisto ( Magically turn your everyday videos into beautifully edited movies, perfect for sharing. It's free, quick, and easy as pie!
Pisa-Lucca, mura a confronto
Dopo le polemiche sulla privacy siamo tornati ad analizzare le mure delle due città - 50canale.tv
Passeggiata a Pisa!
Una giornata tranquilla, visitando la città di Pisa.
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Top 10 cosa vedere a Pisa
Top 10 cosa vedere a Pisa secondo Come si viaggia
1 Torre Di Pisa
Con i suoi 4 gradi di inclinazione è uno dei monumenti simbolo dell'Italia nel mondo
2 Piazza Del Duomo
Oltre alla piazza da non perdere Duomo e Battistero
3 Lungarni
Lunga passeggiata che costeggia i lati del fiume Arno
4 Piazza Dei Cavalieri
Polo d'attrazione culturale e di studio, per la presenza della Scuola normale di Pisa
5 Murales Tuttomondo
Il dipinto ritrae 30 figure incastrate tra loro a simboleggiare la pace e l'armonia del mondo
6 Museo Delle Sinopie
Nel Museo delle sinopie sono conservati affreschi del camposanto monumentale
7 Camposanto monumentale
Cimitero storico monumentale di Pisa, che chiude il lato nord di piazza del Duomo.
8 Chiesa di Santa Maria della Spina
Piccola chiesa gotica affacciata sul fiume Arno eretta nel 1230
9 Orto Botanico
Fondato nel 1543 dal naturalista, medico e botanico Luca Ghini si tratta del primo orto botanico universitario del mondo.
10 Parco Naturale San Rossore
È prevalente l'area boschiva, infatti un terzo della superficie del Parco è ricoperta da boschi
Ringraziamo Claudio Pisicchio per il Voice-over
Aprono le Mura di Pisa
Dopo secoli, dal 18 maggio la città si riappropria di un monumento simbolo. il video di Giulia Giardino
Pisa, 26-11-2012 - La 3a CCP in visita alle mura recuperate intorno alla città
Pisa, 26 novembre 2012:
Oggi, la 3a Commissione Consiliare Permanente ha fatto visita alle mura recuperate grazie al progetto PIUSS. Con questo progetto sono stati resi fruibili, sia in quota che a terra, circa tre km e mezzo di percorso intorno alla città, con una spesa complessiva di 8 milioni di euro.
Abbiamo potuto ammirare anche la bontà dell'opera, poichè finalmente tutto il percorso (ciclistico a terra e pedonale in quota), è quasi ultimato e questo restituirà alla città un'opera di grandissimo valore storico- artistico.
Sono sicuro, dice il Presidente della Commissione Luigi Branchitta, che i cittadini pisani e anche i molti turisti in visita nella nostra città sapranno apprezzarlo, ma sopratutto sapranno goderlo; passeggiare sopra le mura consentirà di ammirare la città dall'alto con i suoi storici monumenti, palazzi e giardini.
La commissione è stata accompagnata dall'Assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Pisa Andrea Serfogli e dall'Architetto Marco Guerrazzi; è stato illustrato lo stato di avanzamento dei lavori confermando che potranno essere terminati in anticipo rispetto alla scadenza contrattuale prevista per marzo 2014.
Speriamo quindi che le mura già dal 2013 possano essere restituite alla città e che si possa effettuare il percorso completo, sia in quota che a terra.
Luigi Branchitta
Presidente della 3a Commissione Consiliare Permanente
La cintura di Pietra: presentato il libro di Luperini sulle Mura di Pisa
Intervista a Ilario Luperini, autore del libro La cintura di pietra una piccola e agevole guida alle nostra mura, edita da ETS, Ieri sera (18 luglio) nel giardino del ristorante Il turista l'iniziativa di presentazione della guida organizzata dall'Associazione AMUR. Presenti il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, l'Assessore alla cultura Dario danti, il direttore dei lavori del Progetto Mura Marco Guerrazzi.
MURA DI PISA camminando di mattina
VIAGGI
Viaggiare è una delle mie grandi passioni. Sempre pronto a scoprire nuovi aspetti del mondo che ci circonda e costantemente alla ricerca di qualcosa da vedere o esperienze da fare.
Dopo diversi anni di lavori, finalmente anche le mura di Pisa sono state restaurate e sono visibili al pubblico. Per la prima volta si possono visitare. Con mia moglie Letizia e mia figlia Alice affrontiamo questa nuova esperienza . Buona visione
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DO YOU TRAVEL
Traveling is one of my great passions. Always ready to discover new aspects of the world around us and constantly looking for something to see or experience to do.
After several years of work, the walls of Pisa have finally been restored and are visible to the public. For the first time you can visit. With my wife Letizia and my daughter Alice we face this new experience. Good vision
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PISA ..passeggiando per il centro aprile 2017
#nigerficarelliproduction
Pisa e Roma - Madri e Figlie
Furono molti i tentativi da parte di Pisa nel corso del XII secolo di accreditarsi come “seconda Roma”. Il rapporto tra diocesi e papato sono fluttuanti, tra controllo e libertà, concessioni e revoche dello status di metropolitana. I pisani sognano addirittura di diventare sede del papato. Se Gelasio II in fuga da Roma soggiorna per alcune settimane a Pisa nel 1118 e vi consacra la cattedrale di Buscheto, è con Innocenzo II che il sogno sembra concretizzarsi. Il pontefice vi soggiorna a più riprese tra 1333 e 1337. Pisa che ha «domato i Punici e soggiogato le isole Baleari – come scrive un cronachista dell’epoca – trionfando per terra e per mare sui pirati e sui malvagi» può ben dirsi baluardo della fede. «I Pisani – scrive in catalogo Mauro Ronzani – si erano convinti che la propria città poteva essere ormai considerata una “nuova Roma”, ben più degna della “vecchia” di ospitare» il papa: «l’idea che le imprese militari contro i saraceni dall’inizio del secolo XI in poi fossero paragonabili alle gesta di Roma antica circolava già da tempo negli ambienti cittadini colti, ma ora essa acquistava un nuovo significato, candidando Pisa a essere la sede più degna del papato».
«Città ghibellina – scrive Collareta – la Pisa dei secoli d’oro guarda a Roma come centro ideale dell’impero oltre che come sede effettiva del vicario di Cristo e di conseguenza tende a leggere l’autorità papale più come garanzia di fede che come un qualsivoglia potere politico ». È l’imperatore il riferimento politico di Pisa, e in mostra ci sono i frammenti, potenti, della lunetta scolpita da Giovanni Pisano per la porta di San Ranieri della cattedrale, destinata a salutare l’ingresso di Enrico VII di Lussemburgo, l’«alto Arrigo» dantesco su cui molte speranze si appuntarono, tragicamente deluse dalla morte improvvisa nel 1313. Enrico che riposa nella cattedrale pisana, nel monumento funebre di Tino da Camaino. E per la prima volta sono esposti alcuni elementi del corredo funebre, ritrovati nella ricognizione dell’ottobre 2013: le insegne imperiali in argento dorato e il telo funebre, raro e prezioso drappo di seta operata di manifattura spagnola del XII secolo.
È proprio nella figura di Pietro che troviamo marcata la fedeltà al solo potere spirituale. La esemplifica in mostra la bella tavola, risalente agli anni 1325-1330, di Francesco di Traino in cui il santo è ritratto di tre quarti con un volto bonario incorniciato da barba e capelli bianchi. «Fino all’età di Bonifacio VIII – scrive Collareta – tale aspetto non differisce dai tipi diffusi un po’ ovunque nell’Occidente latino. Quando però le ambizioni di quel pontefice e dei suoi successori immediati arrivano a farsi sentire fin nei dettagli dell’iconografia le resistenze che a tale proposito si registrano nell’arte pisana segnano una convinta adesione di quest’ultima al prevalente sentire locale». In sostanza la pittura della città ghibellina non registra l’innovazione iconografica introdotta da Giotto in città guelfe come Roma, Bologna e Firenze, dove san Pietro è raffigurato con una triplice tonsura ( corona in latino), riflesso dell’introduzione da parte dei pontefici di una seconda e poi di una terza corona sulla tiara.
La disfatta della Meloria contro Genova nel 1284 aveva però già avviato il lungo tramonto della potenza militare e mercantile della repubblica marinara, conclusosi nel 1406 con il definitivo passaggio sotto Firenze. Da allora in poi i rapporti con Roma saranno soprattutto artistici e culturali e assai meno di natura politica (a meno di non riconoscervi l’estremo fenomeno di una ricerca di orgogliosa autonomia rispetto all’egemonia fiorentina).
Breve Storia di Pisa
Incerta è l’origine di Pisa.
Esistono tesi di una sua origine ligure e di una greca. Insediamento etrusco e successivamente colonia romana, Pisa fece parte del regno longobardo, dell’impero carolingio e del regno d’Italia. Il Medioevo coincide con il periodo di massima fioritura economica, politica ed artistica, di cui restano vive testimonianze, nella forma urbis del centro storico, nei numerosi edifici religiosi e civili, nelle piazze, nei tipici vicoli stretti che corrono perpendicolari all’Arno, la grande via di comunicazione che per secoli ha brulicato di vita, con i suoi numerosi scali cittadini. Infatti, mentre non restano tracce tangibili dell’insediamento alto medievale, di cui peraltro gli studiosi hanno ricostruito l’estensione, rimangono ampi tratti delle mura comunali, costruite a partire dal 1154-1155 e concluse intorno alla metà del XIV secolo, che dopo aver difeso l’abitato dagli attacchi nemici, per secoli hanno separato la città dalla campagna, ed oggi sono un documento attraverso cui ripercorrere le alterne vicende della storia pisana.
Da sempre città di foce, sorta in ambiente lagunare, la rinascita di Pisa non avviene intorno all’antico nucleo romano ma al fiume che l’attraversa: nella zona nord-est dell’Arno si sviluppa l’abitato di Forisportam e sulla riva sinistra quello di Chinzica, che insieme a Mezzo e Ponte formano i quartieri medievali.
Dall’XI secolo Pisa, importante base navale già in epoca romana, intensifica i commerci nel Mediterraneo riportando con la sua flotta numerose vittorie su città e navi musulmane: a Reggio Calabria nel 1005, in Sardegna nel 1015 e nel 1016, a Bona in Africa nel 1034, a Palermo nel 1063, ad Al-Mahd—ya nel 1087. Le crociate, poi, sono l’occasione per estendere i traffici commerciali nel Mediterraneo orientale e ben presto lungo le coste africane sorgono colonie pisane fornite di grandi magazzini e fondachi, abitazioni e chiese.
Tra i primi comuni sorti in Italia, nel 1092 Pisa vede la sua diocesi trasformarsi in arcivescovado con giurisdizione metropolitana sulla Corsica e sulla Sardegna e l’arcivescovo Daiberto eletto primo patriarca latino di Gerusalemme.
Orientata verso una politica filoimperiale, Pisa è l’unica città ghibellina in Toscana a sostenere apertamente la politica dei sovrani svevi, trovandosi spesso in contrasto con il papato, tanto da meritarsi la scomunica nel 1241, per aver catturato e consegnato a Federico II alcuni alti prelati diretti ad un concilio a Roma.
Il lento declino della città è segnato dalla sconfitta inflitta dalla rivale Genova nella battaglia navale presso le secche della Meloria, nel 1284, in seguito alla quale circa diecimila uomini furono condotti nelle prigioni genovesi, mettendo in ginocchio l’economia pisana. Dopo un breve periodo di ripresa politica ed economica, riaccesa dalla scesa in Italia dell’imperatore Arrigo VII (1310-1313), negli anni successivi avviene la perdita della Sardegna, con grave danno per le finanze del comune; intanto, anche sul piano politico alle antiche istituzioni comunali si succedono nuovi governi signorili, malgrado perduri il forte attaccamento agli ordinamenti del comune garanti di una maggiore libertà, spesso insanguinata da cruenti lotte di fazione. Dopo il breve dominio sulla rivale Lucca (1341-1368) nel 1406 Pisa sarà conquistata da Firenze, iniziando un lungo periodo di profonda crisi che terminerà solo con l’ascesa politica dei Medici.
Dalla seconda metà del Cinquecento si ebbe una ripresa caratterizzata dallo sviluppo dell’Università e dall’istituzione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, destinato alla lotta per mare contro i Turchi. La città visse la sua vita tranquilla all’ombra del potere dei Medici. Nel 1848 i volontari del battaglione universitario presero parte alla prima fase della guerra contro l’Austria, distinguendosi nella gloriosa battaglia di Curtatone. Pisa ottenne l’annessione al Regno di Sardegna, base del Regno d’Italia proclamato nel 1861. La seconda guerra mondiale portò lutti e distruzioni. Gli aerei alleati bombardarono a tappeto la città, specialmente il 31 agosto 1943, e nell’estate dell’anno successivo Pisa visse la triste esperienza di essere tagliata in due dal fronte bellico.
La ricostruzione fu rapida, anche se i suoi modi suscitarono varie critiche.
La Truffa della Gelateria Té - Seven1998 - Pisa
La Truffa del furno scambiato, in sfondo Piazza dei Miracoli e le Mura di Pisa [Premi MOSTRA ALTRO] Ultimo video (4vs4 con GirlArianna92) :
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passeggiata a 4zampe sulle mura di Lucca
domenica mattina sveglia MOLTO (troppo presto)
ci siamo concessi una bella passeggiata sulle mura di Lucca
unico luogo dove è possibile passeggiare indisturbati col proprio 4zampe!
Il Camminamento di Ronda sopra le Mura di Cittadella
Il personale dell'Ufficio Turistico IAT e delle Mura di Cittadella vi descrive il percorso di visita del Camminamento di Ronda.
Una passeggiata panoramica sopra le Mura con Musei lungo il percorso.
Pisa - Palazzo Medici
Palazzo Medici, già Palazzo Appiano, è un palazzo di Pisa situato sul Lungarno Mediceo. Oggi è sede della Prefettura.
Le forme attuali del palazzo risalgono al Duecento, per questo era conosciuto anche come Palazzo Vecchio, e venne edificato su costruzioni precedenti risalenti all'XI secolo. Vi abitarono gli Appiani, signori di Pisa dal 1392 al 1398, per venire poi acquistato dai Medici nel 1446, all'epoca di Piero il Gottoso; vi soggiornò spesso anche Lorenzo de' Medici, che veniva sulla costa toscana per curare la sua salute cagionevole, accompagnato dai suoi amici umanisti come Agnolo Poliziano.
Carlo VIII di Francia, ospite di Piero il Fatuo nel 1494, risiedeva nel palazzo mentre la città di Firenze si ribellava a Piero proprio per la troppo vile sudditanza al monarca straniero.
Nel 1871 il palazzo venne restaurato da Ranieri Simonelli su commissione di Vittoria Spinola, figlia di Vittorio Emanuele II e della Bella Rosina, con la trasformazione dell'edificio medievale secondo lo stile gotico, sostituendo le antiche finestre nelle attuali bifore e trifore ed aggiungendo una torre merlata in cotto.
Il palazzo fu residenza della moglie morganatica del Re d'Italia nel 1885 e, anni più tardi, del giornalista Alessandro D’Ancona, primo direttore del quotidiano La Nazione di Firenze, nonché senatore e capo del movimento liberale toscano, che vi morì nel 1914.