Sabato e Domenica la ri-scoperta di Palazzo Martinengo
Due giornate dedicate la patrimonio cittadino ed in particolare al Percorso Archologico di Palazzo Martinengo in via dei Musei 30. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio organizzate in tutta Europa, anche a Brescia i volontari del Touring Club in collaborazione con la Provincia di Brescia apriranno eccezionalmente le porte dei meravigliosi ambienti del Palazzo. Sabato 29 e domenica 30 anche per i bresciani sarà una occasione per ripercorrere gratuitamente la storia della città attraverso gli scavi del percorso archeologico del palazzo dall'età del ferro ai tempi moderni. Un percorso che sarà accompagnato dalla musica dei ragazzi del liceo musicale Gambara che per l'occasione accoglieranno i visitatori in una cornice suggestiva. Due i siti bresciani gestiti dal progetto Aperti Per Voi del Touring Club, oltre a Palazzo Martinengo, anche la spettacolare chiesa di San Giorgio. Patrimoni di casa spesso snobbati dai bresciani.
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Turisti a casa nostra - Brescia
La puntata è dedicata alla scoperta della Brixia Romana in compagnia del Console del Touring Giuliano Terzi: il Foro, il Capitolium e il percorso archeologico Aperto per Voi in Palazzo Martinengo.
Visita all'altro sito Aperto per Voi in città: la Chiesa di San Giorgio.
GIACOMO CERUTI IL PITOCCHETTO - BRESCIA - Pinacoteca Tosio Martinengo - MUSEO DI SANTA GIULIA
Giacomo Antonio Melchiorre Ceruti, detto il Pitocchetto (Milano, 13 ottobre 1698 – Milano, 28 agosto 1767), è stato un pittore italiano, annoverato tra i più importanti esponenti del tardo barocco italiano.
Nacque a Milano, probabilmente da quel Fabiano Ceruti che fu allievo di Cristoforo Agricola; fin dai primi anni venti del Settecento fu attivo a Brescia, città in cui si guadagnò il soprannome di «Pitocchetto» per il genere pittorico che aveva come soggetti principali i poveri, i reietti, i vagabondi, i contadini (i pitocchi, appunto), raffigurati in quadri a grande formato e ripresi con stile documentaristico e con uno spirito di umana empatia.
Il suo percorso artistico è parte di quel filone della pittura di realtà, che ha in Lombardia una tradizione secolare: prima di lui grandissimi artisti come Vincenzo Foppa, la scuola bresciana intorno a Moretto e Savoldo, Caravaggio, tutti avevano toccato l'argomento, ma nessuno prima del Ceruti seppe indagare con tanta spietata lucidità la verità quotidiana.
Il Ritratto del conte Giovanni Maria Fenaroli (1724, collezione Fenaroli, Corneto) è la sua prima opera di certa attribuzione.
Donna con cane di Giacomo Ceruti
Nel 1736 l'artista lombardo si trasferì prima a Venezia e poi a Padova, dove la sua attività per la Basilica del Santo e per altre chiese è documentata nel triennio successivo.
A Padova in particolare operò per la Basilica del Santo e per altre chiese, tra cui quella di Santa Lucia presso la quale, oltre ad una pala dedicata alla santa e un Battesimo di San Giustino, sono presenti anche i Quattro Padri della Chiesa, i Quattro Evangelisti e i Quattro Santi protettori della città.
Da ricordare anche la pala d'altare di Gandino (1734), gli affreschi di Palazzo Grassi a Venezia (1736) e le tele del Ciclo di Padernello.
Sulle sue produzioni artistiche per i luoghi sacri, gli influssi che ebbero le opere di Carlo Ceresa e Antonio Cifrondi sono innegabili.
Dopo il soggiorno veneziano, ricevette varie commissioni pubbliche e tornò a Milano, dove è documentata la sua presenza nel triennio dal 1742 al 1745, trasferendosi in seguito a Piacenza.
Le commissioni ottenute in quegli anni gli diedero l'occasione di acquisire e padroneggiare strumenti stilistici e compositivi tali da consentirgli un'attività di pittore di storia, più proficua e di più ampia risonanza, condotta parallelamente alla pratica del ritratto e della scena di genere.
Tra le opere che lo resero celebre la Lavandaia (1736 circa), attualmente alla pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, e le molte nature morte. Intorno al 1785 dipinse il Ritratto di viandante ora conservato al Museo civico Amedeo Lia di La Spezia, il suo ciclo pittorico presso la Basilica di Santa Maria Assunta a Gandino.
La rivalutazione della sua figura si deve a Roberto Longhi.
***** Brescia MUSEO SANTA GIULIA museo della Città - integrale (1/2) (UNESCO)
1. L'età preistorica e proto storica.
2. L'età Romana.
3. L'età alto medievale: Longobardi e Carolingi.
4. L'età dei Comuni e delle signorie.
5. L'età Veneta.
6. Collezionismo e Arti Applicate.
7. San Salvatore.
8. Santa Giulia.
Brescia | un tesoro da scoprire
Brescia tranquilla cittadina, dai ritmi piu lenti delle metropoli, sede universitaria , conserva tesori ancora sconosciuti. Dal punto di vista turistico è sottovalutata. La sua visita offre al turista un viaggio nel tempo di oltre 2000 anni .Lungo una delle stradine poco affollate si presenta all'occhio curioso la chiesa di Santa Maria dei Miracoli :la sua facciata è un capolavoro della scultura Rinascimentale.
La passeggiata nel centro storico ti offre numerose gallerie: impronta tipica della città nordica. E dopo tanto camminare si possono gustare pietanze tipiche e genuine anche in alcuni ristoranti tradizionali che mantengono l'arredamento dal gusto un po retrò.
Atmosfere passate in ogni angolo, scorcio o cortile e proprio nel cuore della città si conservano i resti monumentali dell'antica Brixia. Si tratta della piu' vasta area archeologica urbana dell'Italia settentrionale,
Pochi passi piu in là vale la pena visitare il museo di Santa Giulia che, insieme al monastero benedettino di San Salvatore ,alla chiesa di Santa Maria in Solario, alle Domus e al Viridarium ,è patrimonio Mondiale dell'Unesco
Tanti i preziosi oggetti qui conservati che vanno dal periodo preistorico all'800. Ciò che lascia stupiti sono i ritrovamenti delle domus dell'Ortaglia. Agglomerati di case di antichi romani facoltosi, finemente decorate: il Video in 3D e l'allestimento suggestivo fanno immergere il visitatore nella atmosfera e nella vita della domus romana.Nella chiesa di San Salvatore si passa al periodo longobardo. Edificio su due piani con affreschi e colonne dai capitelli originali.
Come sopresa finale l'ultimo piano. Qui si conserva la collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo che offre vetri veneziani, dai riflessi opalescenti , dagli effetti cromatici ,possibili solo con tecniche antiche e forse scomparse .Di grande valore, oltre ad alcuni quadri firmati Raffaello , anche la raccolta,la piu completa, di Giacomo Ceruti, detto il pitocchetto, proprio perchè amava ritrarre persone di umile estrazione. I suoi ritratti sono di notevole intensità espressiva quasi fotografica.... Il museo è molto vasto forse è necessario più tempo per visitarlo tutto ....noi di Goodinitaly scegliamo di proseguire la nostra breve permanenza in questa città dove si respira tranquillità e quasi eternità, soprattutto in piazza Paolo VI: qui convivono edifici simbolo del potere civile e religioso :Il Broletto , il Duomo nuovo e il Duomo vecchio ,esempio eccellente di architettura romanica rotonda.
Oltre tre ore di visita e non si è riusciti a vedere tutto: ma guardate questo servizio e presto andrete anche voi a scoprire altri tesori di Brescia che non vi abbiamo raccontato
ART TRAILER 2018 - 1^ realarte
Presentazione degli elaborati del progetto di alternanza scuola lavoro realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, Liceo Scientifico A. Calini e Ordine degli Architetti, per l’anno scolastico 2018.
Com’è visto il museo dagli adolescenti? Come lo vorrebbero? Che cosa potrebbero fare per il museo?...E il museo per loro? Da questi e altri interrogativi, dettati dalla consapevolezza che gli adolescenti spesso percepiscono i musei come realtà distanti e difficilmente appetibili, ha preso il via il progetto che ha coinvolto per quasi 15 giorni i ragazzi della 3D del Liceo Calini. Gli studenti sono stati invitati a realizzare un breve corto - un trailer - della durata di pochi minuti, che raccontasse la loro esperienza al museo. Come strumento per le riprese si è chiesto loro di utilizzare lo smartphone, un dispositivo che ormai fa parte della quotidianità di ciascuno e con cui gli adolescenti hanno molta familiarità. Al termine del progetto hanno visto la luce sei lavori, sei trailer che raccontano la Nuova Pinacoteca Tosio Martinengo da un punto di vista nuovo e insolito e che vengono ora proiettati sul grande schermo del Cinema Nuovo Eden.
Videomaker: Nicola Zambelli
Brescia romana
Duemila e piu ' anni di storia intramontabile
TIEPOLO A PALAZZO CREBERG – SERVIZIO TG Rai Regione
Ampio servizio di Cristina Sanna Passino sulla grande mostra a Palazzo Creberg (7-28 ottobre 2016) con capolavori dei Musei Civici di Vicenza (opere di Giambattista e Giandomenico Tiepolo e di altri grandi autori del ‘700) e connessi percorsi nella città di Bergamo (Duomo e Cappella Colleoni).
Anati: Valcamonica, avanguardia nello studio della preistoria e protostoria europee
Emmanuel Anati presenta in maniera succinta le peculiarità della Valcamonica in quanto regione esemplificativa dello studio della preistoria e protostoria in Europa.
Il video è stato registrato nel 2009 in occasione della mostra Valcamonica Preistorica (Brescia, Palazzo Martinengo):
Video realizzato da Mozart | Imaging your ideas.
2015 - FAMIGLIA PERUGINA -VISITA PALAZZO FLORENZI A PERUGIA
Seguita il programma da parte della Famiglia volto alla conoscenza delle emergenze storiche del nostro centro storico.