Venezia - Venice
Immagini di Venezia - Images of Venice
CdC I ANTICHI - Orribili Incubi 03 YT 640x480.mp4
Compagnia de Calza I Antichi Venezia - Orribili Incubi 03
ITALIAN - DOCUFILM - CreativeCommon - 175min - 4DVD
This opera is licensed under a Creative Commons (CC BY-NC-ND 2.5)
Titolo: Orribili Incubi
Nazionalità: ITALIA
Anno: 2011
Genere: Documentario
Regia: Roberto Bianchin e Luca Colferai
Produzione: Compagnia de Calza I Antichi - Venezia
Distribuzione: I Antichi Editori - Venezia
Data di uscita: 28 febbraio 2011
Cast: Compagnia de Calza I Antichi e attori vari
Centosettantacinque minuti di filmati fortunatamente recuperati dal degrado del tempo, della storia, della memoria, dell'umanità; e caoticamente montati senza ritegno.
Un'opera titanica e inutile, splendidamente inattuale, realizzata per il trentennale della più antica e gloriosa associazione del Carnevale di Venezia dal Gran Priore dei I Antichi Roberto Bob R. White Bianchin e dal Procurator Grando dei medesimi Luca Colo de Fero Colferai per loro gioia e il vostro sollazzo.
Documenti visivi inestimabili di feste di Carnevale e non solo, a Venezia e non solo, a partire dal 1981 fino ai giorni nostri. Una testimonianza antropologica e culturale di inestimabile e vano valore.
Più fantasioso di Peter Pan. Più avventuroso di Brancaleone. Più romantico di Via col vento. Più licenzioso di Gola Profonda. Più felliniano di Otto e Mezzo. Più tragico di Fantozzi.
Per i suoi contenuti «Orribili Incubi» è destinato ad un pubblico adulto e colto e non è adatto agli spettatori particolarmente sensibili.
Buona visione.
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.
Durata complessiva: 175'
Lingue: italiano veneziano francese
Sottotitoli: no
Formato Video: PAL 4:3
Programmi utilizzati: realizzato con Kdenlive da materiale d'archivio
Diviso in quattro parti: parte prima durata 53'; parte seconda durata 47'; parte terza durata 40'; parte quarta durata 35'
L'associazione culturale Compagnia de Calza «I Antichi» fondata da Zane Cope è rinata a Venezia dalle antiche Compagnie della Calza fiorite in città tra il 1480 e il 1560.
Essa si rifa agli statuti, allo spirito, alle tradizioni e alla trasgressione dei suoi antenati. La Compagnia de Calza «I Antichi», il cui motto è «divertire divertendo» è amata dai popoli e temuta dai potenti.
Potete trovare maggiori informazioni e i dvd orginali scaricabili su iantichi.org
La proposta di matrimonio più dolce è quella di Peter Pan
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Italian carnival
Filmed in HD!
This video was shot in Urago d'Oglio, Italy, during carnival.
Music used in this video is by the amazing Kyle Andrews! You can enjoy his music at
Film by Team-Christianconlacca with the Canon 5D mark III downscaled at 1920x1080 and with the Glidecam HD 2000 for stabilizing.
Edited by ChristianConLacca.com
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It's also where I let people know how to be involved in my videos.
Team Christianconlacca.com
ENG: Effetto Venezia 2019, opening night!
First night about the main festival in Livorno (Tuscany)
FOLK FESTIVAL CANTI E BALLI SOTTO LA LUNA 20102
una bella pizzica come aperitivo
Vicenza land of grace - Vicenza terra di grazia
Vicenza, land of Grace (Vicenza, terra di Grazia) è il titolo dello spot promozionale sul capoluogo berico che dallo scorso 2 agosto viene diffuso a tutto schermo nei 23 monitor distribuiti negli aeroporti Marco Polo di Venezia e Canova di Treviso. Fino al 10 settembre, il video di 30 secondi si stima possa raggiungere quasi 2 milioni di persone che in questo periodo di altissimo traffico transitano nei due scali, grazie anche ai prestigiosi eventi che ospita la città di Venezia, come la Biennale e, ai primi di settembre, la mostra del cinema (ad agosto 2012 sono stati 1.192.139 i passeggeri e gli accompagnatori transitati al Marco Polo e 315.883 al Canova).
La campagna di promozione da oltre 300 passaggi totali al giorno è stata commissionata da VicenzaÈ d'intesa con il Comune di Vicenza, utilizzando uno dei video che vennero prodotti tre anni fa dal consorzio di promozione turistica, sempre in accordo con il Comune, in occasione della partecipazione di Vicenza all'Expo 2010 di Shanghai, tant'è che la Basilica Palladiana appare nel video con ancora il cartello di cantiere.
Nel video -- sulle note di un arrangiamento elettronico di Ombra mai fu, aria di apertura dell'opera Serse di George Friederic Handel (1738), cantata dalla siberiana Liudmila Zhiltsova -- si riconoscono, sotto un cielo stellato di una notte estiva, la Valletta del Silenzio, vari palazzi palladiani, la tela La verità svelata dal tempo di Giambattista Tiepolo conservata nella pinacoteca civica (nota per essere stata a lungo lo sfondo della sala stampa della Presidenza del Consiglio), il santuario di Monte Berico con la statua della Madonna apparsa a Vicenza, il Monte Fumante (Recoaro) e l'Altar Khnotto di Rotzo.
Qui si possono trovare ulteriori informazioni:
La Festa Veneziana sull’acqua – Parte Prima - VeCircOnda
Sabato 27 gennaio lo spettacolo di immagini e musiche acquatiche ha aperto il Carnevale di Venezia sul Rio di Cannaregio.
Lo spettacolo, “VeCircOnda” a cura di Wavents.
VeCircOnda – titolo che racchiude “VE” che rappresenta il legame profondo con la città di Venezia, “CIRCO” il rimando palese al tema prescelto per lo show, e “ONDA” a sottolineare la straordinarietà di una produzione sull’acqua che proprio sulle onde nasce e vive.
Per raccontare tutto questo, Wavents si è affidata virtualmente all’occhio di Federico Fellini, grande estimatore della magia circense, che nelle sue pellicole ha raccontato questo mondo.
Motore… Azione…il circo entra in città.
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Saturday, January 27 the Rio di Cannaregio turns into a real water stage with a show that delights thousands of visitors each year, where floating structures transfer on water the theme of Carnevale: CREATUM Civitas Ludens
The 2018 show VeCircOnda performed by Wavents.
VeCircOnda – is a title encompassing the “VE” that represents the profound link with the city of Venice, the “CIRCO” (circus) which is a clear reference to the chosen theme, and the “ONDA” (wave) that emphasises the extraordinary nature of a production that originates from and lives on the waves. The intention is to consecrate this extraordinary creative power that is capable of going not only beyond the limits of the Big Top, but also of time. To tell all this, we will virtually put it in the hands of Federico Fellini, a great lover and enthusiast of the circus, whose films on many occasions narrate the story of this magical world. It will be Fellini himself to come on stage at Cannaregio, a film set that will be composed piece by piece in front of the audience.
Lights …Camera … Action … the circus enters the city.
Grazie per la visione!
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Video: Reflex Canon - Action Cam - SmartPhone
Marionette, rivive la magia del teatrino Rissone
Le marionette come Cirillo, animato da Silvia Zambrenti, sono quelle con i fili, i burattini invece, contrariamente alla vulgata consolidatasi con il romanzo Pinocchio, sono quelli da guanto. In Italia, la tradizione del cosiddetto 'teatro di figura' è antica e gloriosa. A Genova, al Museo di Sant'Agostino, è conservato il Teatrino Rissone. Risalente all'Ottocento, di area emiliana, comprende boccascena, 38 scene complete di fondali e quinte, mobilio, attrezzeria, 91 marionette, una ricca sartoria e circa 30 copioni. Acquistato a fine Ottocento da Vittorio Rissone, nel 1982 fu donato in lascito nel 1982 da Checco Rissone, figlio di Vittorio, ed Emi De Sica, figlia di Vittorio De Sica, al Museo Biblioteca dell'Attore, preziosa istituzione finanziata anche dalla Provincia di Genova. E' esposto al Museo di Sant'Agostino ma pochissimo conosciuto dai genovesi. Per promuoverlo, è stato deciso di organizzare per quattro sabati consecutivi, dal 9 febbraio al 2 marzo, proprio presso il Museo di Sant'Agostino, un ciclo di quattro spettacoli di marionette. Il costo è di soli 5 euro, l'orario sempre alle 15.30. Alla fine degli spettacoli, verranno realizzate brevi visite guidate al Teatrino Rissone.
EUGENIO PALLESTRINI
Presidente Museo Biblioteca dell'Attore
Quattro le compagnie coinvolte: i Menditanti, La Balena Zoppa, il Drago Rosso e il Banco Volante, che realizza da anni un ciclo di spettacoli di marionette, con compagnie provenienti da tutta Italia, presso il teatro dei Cappuccini di Genova.
CARLO TIMOSSI
Compagnia del Drago Rosso
2013©Produzione ufficio comunicazione
della Provincia di Genova
#GenovaMetropoli
Carnevalissimo2012-2
19 febbr. Morbegno, Valtellina, immagini del Carnevale locale, i carri, secondo video
CARNEVALE - URAGO D'OGLIO - Feb. 2012
Sfilata dei carri di Carnevale ad Urago d'Oglio - anno 2012
Il sindaco di Siena: contro la paura, il Palio é una festa
Siena (askanews) - Per tutta l'Italia, il Palio è un grande spettacolo che ti tiene incollato davanti al televisore fino all'ultimo. Per noi invece è una guerra, una battaglia, un'emozione infinita nella gioia, nel dolore e nella disperazione, perché tutti corrono ma solo uno vince. Lo ha detto il sindaco di Siena, Bruno Valentini, alla vigilia del Palio dell'Assunta che si corre il 16 agosto.
Il timore che c'è in tutta Europa e nel mondo di dover cambiare la nostra vita perché qualcuno che odia il nostro stile di vita vorrebbe con la paura alterare le nostre tradizioni, qui a Siena c'è la risposta migliore. Non abbiamo paura - aggiunge il sindaco ad Askanews - ci siamo organizzati nel modo migliore, non c'è un briciolo di emozione che abbiamo sacrificato sull'altare della sicurezza. Siamo riusciti a far convivere gli standard di sicurezza delle persone e degli animali con il modo brioso con cui viviamo la festa. Oggi é un insieme di colori, di palpiti, di emozioni che rendono unica la festa. Il nostro non é folclore, non è un gioco e soprattutto non é un prodotto turistico. Lo dico ai turisti: voi venite per questo, ma noi non lo facciamo per voi, anche se siamo contenti se venite.
Carnevale Savignanese 2019
MUSIC: Scary pockets - Viva la vida (Cover Coldplay)
La tradizione campana e irpina protagonista a Savignano Irpino.
Con il termine Carnevale si indica il periodo che va dall'Epifania, o più strettamente dalla domenica di Settuagesima, fino al Martedì Grasso (che a sua volta precede il Mercoledì delle Ceneri con cui ha inizio la Quaresima). La data del Martedì Grasso, dunque, può cadere ogni anno dai primi di Febbraio ai primi di Marzo, a seconda della data della Pasqua. Tradizionalmente, le origini delle celebrazioni carnevalesche sono da rintracciare in festività pagane in onore di Bacco e di Saturno. I Saturnali, in particolare, nella cultura romana erano festività improntate alla sfrenatezza e alla lascivia, durante le quali plebei e patrizi si mischiavano e si scambiavano i ruoli e ogni eccesso era concesso, secondo il famoso detto Semel in anno licet insanire. In seguito, nel Medioevo, la Chiesa cercò di ricondurre queste festività nel solco della moralità cristiana: l'etimologia del nome 'Carnevale' deriverebbe dal monito religioso Carnem levare, con cui si invita all'astensione dal consumo di carne durante il successivo periodo di Quaresima. Il Carnevale in Campania presenta molte usanze, maschere, ricette e tradizioni storiche particolari. In particolare, in provincia di Avellino, il Carnevale è un fatto prettamente culturale che si tramanda di generazione in generazione. Sono circa cento, infatti, i Carnevali Irpini, a significare che il carnevale si svolge in tutte le aree della provincia e che ogni carnevale è diverso l’uno dall’altro. Si tratta di un fenomeno culturale in quanto richiama le radici della comunità irpina di carattere agricole e silvo-pastorale che resistono alla globalizzazione. Nel carnevale rimangono i segni della processione che si svolge per invocare la benevolenza del futuro verso una entità superiore, della prosperità, del cambiamento dall’inverno alla primavera, del contrasto tra povertà e abbondanza, della rivincita dell’ultimo verso il primo, dello scongiurare il malocchio. In tutta la provincia di Avellino i Carnevali conservano spontaneità, usi e originalità tramandati nei secoli e sono molto sentiti dalle popolazioni. Resistono con facilità alle contaminazioni commerciali. Pertanto i carnevali irpini si caratterizzano per la tipicità in quanto espressione genuina del territorio e si basano su una ricca varietà e cioè sulla tarantella, sulla Zeza, sul ballo n’treccio, sul palo d’amore e sui carri allegorici. Proprio questi ultimi sono i protagonisti del Carnevale Savignanese che si caratterizza, appunto, per la presenza di diversi carri allegorici aventi tema vario. Pur non essendo ben chiara l’origine di tale tradizione, che affonda le sue radici in usanze antiche di secoli, essa deriva quasi certamente dalla similitudine di portare in processione, sia a spalla che su carretti in origine trainati da animali, le raffigurazioni dei santi come voto di devozione. Ma non solo, il periodo di Carnevale rappresenta l’unico momento in cui il popolo poteva esprimere i suoi pensieri verso potenti, regnanti, governatori e tutte quelle figure che se criticate apertamente in altri periodi dell'anno, sarebbero costati la vita. Ecco quindi la tradizione anche di rappresentazioni ironiche e apertamente in disaccordo con eventi, personaggi e situazioni politiche che si sono mantenute anche negli anni più recenti creando carri di Carnevale ad argomento politico. Punto nodale del Carnevale Savignanese è, dunque, la sfilata dei carri allegorici che si tiene, da tradizione, il pomeriggio della Domenica antecedente il Martedì Grasso. Le soste vengono animate da musica folkloristica tradizionale e spettacoli di balli popolari. La serata viene, di solito, allietata da un ulteriore spettacolo musicale, con stand espositivi di prodotti tipici e la degustazione di piatti locali. Chiude la manifestazione la premiazione dei carri vincitori. Si tratta, dunque, di una manifestazione corale, capace di coinvolgere tutto il popolo, la cui partecipazione fa sentire viva questa tradizione.
Carnevale in Ludoteca
C'è sempre un'occasione per far festa!
Tanta fantasia, carta colorata e un pò di musica per far cantare anche mamma e papà.
Il nostro speciale martedì grasso :-)
Spot Associazione Shalom & Bakà
Video realizzato per il Gruppo Shalom, associazione che aiuta i malati di cancro in vari modi.
Il ricavato di Caorle in Maschera sara devoluto in beneficenza a suddetta associazione.
per info
Caorle in Maschera 2011
Jacob due due SIGLA COMPLETA + TESTO
Cantata da Giacinto Livia. Testo nella descrizione. Gruppo facebook:
Sul mio canale carico qualche sigla completa di cartoni animati (sono appassionatissima), se volete iscrivetevi. Ricordatevi comunque sempre di acquistare i cd originali delle sigle.
TESTO
Simpatico e carino dolce
Jacob (coro)
ma tutti qui ti chiamano
Jacob Due Due (coro)
papi e mami e i tuoi fratelli,
Jacob (coro)
non stanno mai a sentire quel che dici
Jacob Two Two (coro)
Ha l'amico lottatore
Aghhh
sembra un duro ma ha un gran cuore
Jacob Due Due (coro)
un vecchietto è il tuo vicino
Jacob (coro)
ma è una spia internazionale alla James Bond.
Jacob Due Due
ripeti sempre tutto a chi non ti ascolta mai
chi non ti ascolta mai.
Ogni giorno ti si accende una luce
e col tuo spirito audace affronti ogni realtà.
Ogni giorno andare a scuola
Jacob (coro)
è come fosse un'avventura
Jacob Two Two (coro)
il preside e il bidello contro
Jacob (coro)
ti metteranno spesso in mezzo ai guai.
Jacob Due Due
ripeti sempre tutto a chi non ti ascolta mai
chi non ti ascolta mai.
Ogni giorno ti si accende una luce
e col tuo spirito audace affronti ogni realtà.
Sei tu che vivi il mondo come vuoi
non cambiare mai.
Sei tu che guardi il mondo da laggiù
ma poi crescerai.
Jacob Due Due
ripeti sempre tutto a chi non ti ascolta mai
chi non ti ascolta mai.
Ogni giorno ti si accende una luce
e col tuo spirito audace affronti ogni realtà.
Jacob Due Due
ripeti sempre tutto a chi non ti ascolta mai
chi non ti ascolta mai.
Ogni giorno ti si accende una luce
e col tuo spirito audace affronti ogni realtà.
Jacob Due Due
ripeti sempre tutto a chi non ti ascolta mai
chi non ti ascolta mai.
Ogni giorno ti si accende una luce
e col tuo spirito audace affronti ogni realtà.
BURATTINO CHE BALLA-Artur bitsoev
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Piero Schiavazzi - Un tal gioco
Piero Schiavazzi (1875-1949) was a Sardinian tenor who was active on the stages of Europe and America during the first three decades of the 20th century. Born in Cagliari, he spent his childhood in poverty, working as a painter’s assistant. From an early age, he gained a great deal of attention for his singing and performed chorus and comprimario parts with the local opera company. At the age of 20, Schiavazzi was sent to study at Pesaro’s Liceo Musicale Rossini, his tuition covered by a fund from his home town. It was here that he became acquainted with Pietro Mascagni, then director of the school. Schiavazzi was still a student when Mascagni entrusted him with creating the role of the Ragman in the premiere of Iris at Rome’s Teatro Costanzi in 1898. The young tenor's friendship with Mascagni proved to be fortuitous, and the composer helped to guide his career. After one final student production at the Liceo Musicale (the title role in Mascagni’s Silvano), Schiavazzi left the school and found himself taking on a number of roles in quick succession. There was Rodolfo in La Bohème, Turiddu in Cavalleria Rusticana, Edgardo in Lucia di Lammermoor, des Grieux in Manon Lescaut, the title role in Roméo et Juliette and the lead tenor role of Osaka in Iris…all within a four-month period.
By the early 1900s, Schiavazzi’s reputation was spreading throughout Italy. He sang the first Naples performances of Mascagni’s Le Maschere at the San Carlo in 1901 and was Giorgio in the Italian premiere of the same composer’s Amica at Rome’s Teatro Costanzi in May of 1905. His La Scala debut came about on March 7, 1906 as Prince Dmitri in Alfano’s Risurrezione. By this time, the tenor was in demand throughout Europe and North Africa, with performances in Rome, Bari, Pisa, Bologna, Genoa, Venice, Turin, Lisbon, Barcelona, Odessa, Bucharest, Cairo and London.
In the fall of 1902, Schiavazzi made his North American debut in a series of concert performances. Reports that the tenor sang with the Metropolitan Opera are erroneous. Schiavazzi DID sing one performance at the Metropolitan Opera House in New York, but it was not actually under the auspices of the company itself. The tenor’s appearance in New York was as part of a tour by the Mascagni Opera Company (a troupe assembled by the composer himself) which, in spite of the auspicious venue, played to a half-filled house. A tour of North America followed with appearances in Boston, Philadelphia, Scranton, Chicago, Fort Wayne, Indianapolis, Los Angeles and other cities, but with mixed results. Legal battles ensued, with Mascagni being arrested during a performance in Winnepeg! Although the tour was largely a failure, audiences went wild over Schiavazzi’s boyish good looks and exciting vocalism and the tenor garnered some of the finest reviews of his career. It is interesting to note that, in spite of their friendship, there was friction between Schiavazzi and Mascagni. A report in the Musical Courier from September 5, 1908 states, “At the last performance of ‘Iris’ at Livorno, finding that the tenor Schiavazzi was too much applauded, thus detracting from the intensity of the ovation tendered the composer, Mascagni suddenly left his orchestral seat and absolutely refused to return.” The two men, it would seem, managed to patch up any differences that arose from this incident.
Schiavazzi enjoyed enormous popularity in South America with appearances at the major houses of São Paulo, Buenos Aires, Valparaiso and Santiago. He returned to Italy at the beginning WWI and spent two years in the service of his country. After returning to civilian life, Schiavazzi became a matinee idol of sorts, starring in over 20 silent films. He also made a name for himself as a painter and caricaturist. Schiavazzi continued his operatic career until the early 1930s and concentrated on teaching and directing after his retirement from the stage. He passed away in Rome on May 25, 1949 at the age of 74.
Schiavazzi was a versatile singer whose repertoire of some 80 roles encompassed Italian, French, German and even Russian opera. It was in the verismo school, however, that the tenor made his mark, even if it stretched his voice to its limits. The Musical News in 1906 stated, “Signor Schiavazzi is a brilliant tenor who sings with refinement, but he often exaggerates his expression, and his emission is false and makes one fear for the duration of his career.” The tenor’s recordings, made for G&T, Pathé and Fonotipia between 1903 and 1909, reveal these exaggerated effects, particularly in the spreading of the vowels in the upper notes. In spite of pushing his voice to cope with the demands of the music, Schiavazzi is a remarkably effective singer on records. In this recording, Schiavazzi sings Un tal gioco from Leoncavallo's Pagliacci. This was recorded for the Fonotipia label in Milan on June 12, 1909.
Piero Schiavazzi - Viva il vino
Piero Schiavazzi (1875-1949) was a Sardinian tenor who was active on the stages of Europe and America during the first three decades of the 20th century. Born in Cagliari, he spent his childhood in poverty, working as a painter’s assistant. From an early age, he gained a great deal of attention for his singing and performed chorus and comprimario parts with the local opera company. At the age of 20, Schiavazzi was sent to study at Pesaro’s Liceo Musicale Rossini, his tuition covered by a fund from his home town. It was here that he became acquainted with Pietro Mascagni, then director of the school. Schiavazzi was still a student when Mascagni entrusted him with creating the role of the Ragman in the premiere of Iris at Rome’s Teatro Costanzi in 1898. The young tenor's friendship with Mascagni proved to be fortuitous, and the composer helped to guide his career. After one final student production at the Liceo Musicale (the title role in Mascagni’s Silvano), Schiavazzi left the school and found himself taking on a number of roles in quick succession. There was Rodolfo in La Bohème, Turiddu in Cavalleria Rusticana, Edgardo in Lucia di Lammermoor, des Grieux in Manon Lescaut, the title role in Roméo et Juliette and the lead tenor role of Osaka in Iris…all within a four-month period.
By the early 1900s, Schiavazzi’s reputation was spreading throughout Italy. He sang the first Naples performances of Mascagni’s Le Maschere at the San Carlo in 1901 and was Giorgio in the Italian premiere of the same composer’s Amica at Rome’s Teatro Costanzi in May of 1905. His La Scala debut came about on March 7, 1906 as Prince Dmitri in Alfano’s Risurrezione. By this time, the tenor was in demand throughout Europe and North Africa, with performances in Rome, Bari, Pisa, Bologna, Genoa, Venice, Turin, Lisbon, Barcelona, Odessa, Bucharest, Cairo and London.
In the fall of 1902, Schiavazzi made his North American debut in a series of concert performances. Reports that the tenor sang with the Metropolitan Opera are erroneous. Schiavazzi DID sing one performance at the Metropolitan Opera House in New York, but it was not actually under the auspices of the company itself. The tenor’s appearance in New York was as part of a tour by the Mascagni Opera Company (a troupe assembled by the composer himself) which, in spite of the auspicious venue, played to a half-filled house. A tour of North America followed with appearances in Boston, Philadelphia, Scranton, Chicago, Fort Wayne, Indianapolis, Los Angeles and other cities, but with mixed results. Legal battles ensued, with Mascagni being arrested during a performance in Winnepeg! Although the tour was largely a failure, audiences went wild over Schiavazzi’s boyish good looks and exciting vocalism and the tenor garnered some of the finest reviews of his career. It is interesting to note that, in spite of their friendship, there was friction between Schiavazzi and Mascagni. A report in the Musical Courier from September 5, 1908 states, “At the last performance of ‘Iris’ at Livorno, finding that the tenor Schiavazzi was too much applauded, thus detracting from the intensity of the ovation tendered the composer, Mascagni suddenly left his orchestral seat and absolutely refused to return.” The two men, it would seem, managed to patch up any differences that arose from this incident.
Schiavazzi enjoyed enormous popularity in South America with appearances at the major houses of São Paulo, Buenos Aires, Valparaiso and Santiago. He returned to Italy at the beginning WWI and spent two years in the service of his country. After returning to civilian life, Schiavazzi became a matinee idol of sorts, starring in over 20 silent films. He also made a name for himself as a painter and caricaturist. Schiavazzi continued his operatic career until the early 1930s and concentrated on teaching and directing after his retirement from the stage. He passed away in Rome on May 25, 1949 at the age of 74.
Schiavazzi was a versatile singer whose repertoire of some 80 roles encompassed Italian, French, German and even Russian opera. It was in the verismo school, however, that the tenor made his mark, even if it stretched his voice to its limits. The Musical News in 1906 stated, “Signor Schiavazzi is a brilliant tenor who sings with refinement, but he often exaggerates his expression, and his emission is false and makes one fear for the duration of his career.” The tenor’s recordings, made for G&T, Pathé and Fonotipia between 1903 and 1909, reveal these exaggerated effects, particularly in the spreading of the vowels in the upper notes. In spite of pushing his voice to cope with the demands of the music, Schiavazzi is a remarkably effective singer on records. In this rare recording, Schiavazzi sings Viva il vino from Mascagni's Cavalleria Rusticana. This was recorded in Milan for the Pathé label in 1906.