Guastalla (2/2) p.za Mazzini Pal. Ducale Cattedrale S. Pietro Statua Ferrante Gonzaga - slideshow
IMMAGINI RACCOLTE DOPO IL TERREMOTO D'EMILIA DEL 2012.
Il cuore della città è piazza Mazzini, una tipica piazza emiliana circondata da portici, dominata dal monumento a Ferrante I Gonzaga, opera di Leone Leoni.
Sulla piazza si affacciano la Concattedrale di San Pietro Apostolo, opera cinquecentesca di Francesco Capriani (Francesco da Volterra) (ma la facciata risale a due secoli più tardi), il palazzo Ducale [1567] in gran parte ricostruito (al cui interno è allestito il Museo Cittadino), e il Municipio, iniziato nella prima metà del Quattrocento e terminato dai Gonzaga durante il Cinquecento. Esso reca sotto il portico i modelli delle antiche unità di misura.
Dalla piazza si accede ai portici quattrocenteschi di corso Garibaldi, la più antica via della città, che conducono alla Biblioteca Maldotti, ricca di manoscritti, antiche edizioni a stampa e una nutrita collezione di dipinti. Antistante la biblioteca sorge la chiesa di Santa Croce (detta anche della Morte), risalente al 1587. Dall'interno è possibile scendere nei sotterranei e visitare il precedente luogo religioso di origine medievale. Nelle vicinanze della chiesa è inoltre possibile notare l'edificio nel quale albergò Garibaldi durante la sua permanenza nella città.
Il corso si apre poi su piazza Garibaldi, al cui centro è presente il monumento a lui dedicato. Dalla piazza è inoltre possibile ammirare la chiesa dell'Immacolata Concezione (oratorio di pianta ottagonale), la chiesa del Santissimo Crocifisso (o delle Cappuccine) e la chiesa della S. Maria dei Servi (o Santa Maria Annunciata), eretta alla fine del Cinquecento su disegno di Francesco Capriani: notevole, all'interno, la Deposizione, tela di Giuseppe M. Crespi. Su lato est della piazza si trova Palazzo Frattini, sede del Centro Culturale Comunale.
Da piazza Garibaldi, percorrendo via Verdi si arriva al Teatro Comunale in stile neoclassico, risalente al 1671. Scegliendo invece via Volturno si arriva in piazza Matteotti, dove sorge l'imponente Torre Civica o Campanón, nel luogo che un tempo fu dell'antica rocca trecentesca abbattuta dagli spagnoli nel 1689. I lavori di costruzione della torre, progettata dall'architetto parmense Cristoforo Trivellino, iniziarono nel 1723 e terminarono nel 1732. L'edificio supera i 40 metri d'altezza e per la sua costruzione vennero utilizzati i materiali recuperati dalla vecchia rocca dei Torelli.
Più avanti, in via Piave, sorge il seicentesco Santuario in stile barocco Beata Vergine della Porta, progettato dall'architetto Prospero Mattioli per ordine del Duca Vincenzo Gonzaga. La chiesa conserva paliotti in scagliola policroma, opera di artigianato carpigiano.
Svoltando per via Cavour si giunge in piazza Martiri Patrioti (ex Piazza Roma), al cui centro è presente il monumento in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La piazza è ornata da lampioni in stile Liberty.
Tornando in Strada Gonzaga (comunemente nota come via Gonzaga) è notevole la ex chiesa di San Francesco, costruita nel 1606 su disegno di Ferrante II Gonzaga, adibita nel ventunesimo secolo a sala mostre.
Scegliendo via Spallanzani è possibile notare la chiesa di San Carlo (o delle Agostiniane), edificata nel 1626 sempre per ordine di Ferrante II Gonzaga.
Il centro reale della città storica non è la piazza principale, essendo quest'ultima decentrata rispetto all'assetto fisico cittadino, bensì La Croce del Volterra, punto dal quale ne hanno origine quattro bracci rivolti verso i quattro punti cardinali. All'estremità di ogni braccio è situata una chiesa (A nord il Duomo, ad est la chiesa della S. Maria dei Servi, la chiesa del Santissimo Crocifisso ad ovest, la chiesa di S. Carlo a sud).
Guastalla (1/2) p.za Mazzini Gonzaga Palazzo Ducale Statua Ferrante Gonzaga dopo il terremoto 2012
IMMAGINI RACCOLTE DOPO IL TERREMOTO D'EMILIA DEL 2012.
Il cuore della città è piazza Mazzini, una tipica piazza emiliana circondata da portici, dominata dal monumento a Ferrante I Gonzaga, opera di Leone Leoni.
Sulla piazza si affacciano la Concattedrale di San Pietro Apostolo, opera cinquecentesca di Francesco Capriani (Francesco da Volterra) (ma la facciata risale a due secoli più tardi), il palazzo Ducale [1567] in gran parte ricostruito (al cui interno è allestito il Museo Cittadino), e il Municipio, iniziato nella prima metà del Quattrocento e terminato dai Gonzaga durante il Cinquecento. Esso reca sotto il portico i modelli delle antiche unità di misura.
Dalla piazza si accede ai portici quattrocenteschi di corso Garibaldi, la più antica via della città, che conducono alla Biblioteca Maldotti, ricca di manoscritti, antiche edizioni a stampa e una nutrita collezione di dipinti. Antistante la biblioteca sorge la chiesa di Santa Croce (detta anche della Morte), risalente al 1587. Dall'interno è possibile scendere nei sotterranei e visitare il precedente luogo religioso di origine medievale. Nelle vicinanze della chiesa è inoltre possibile notare l'edificio nel quale albergò Garibaldi durante la sua permanenza nella città.
Il corso si apre poi su piazza Garibaldi, al cui centro è presente il monumento a lui dedicato. Dalla piazza è inoltre possibile ammirare la chiesa dell'Immacolata Concezione (oratorio di pianta ottagonale), la chiesa del Santissimo Crocifisso (o delle Cappuccine) e la chiesa della S. Maria dei Servi (o Santa Maria Annunciata), eretta alla fine del Cinquecento su disegno di Francesco Capriani: notevole, all'interno, la Deposizione, tela di Giuseppe M. Crespi. Su lato est della piazza si trova Palazzo Frattini, sede del Centro Culturale Comunale.
Da piazza Garibaldi, percorrendo via Verdi si arriva al Teatro Comunale in stile neoclassico, risalente al 1671. Scegliendo invece via Volturno si arriva in piazza Matteotti, dove sorge l'imponente Torre Civica o Campanón, nel luogo che un tempo fu dell'antica rocca trecentesca abbattuta dagli spagnoli nel 1689. I lavori di costruzione della torre, progettata dall'architetto parmense Cristoforo Trivellino, iniziarono nel 1723 e terminarono nel 1732. L'edificio supera i 40 metri d'altezza e per la sua costruzione vennero utilizzati i materiali recuperati dalla vecchia rocca dei Torelli.
Più avanti, in via Piave, sorge il seicentesco Santuario in stile barocco Beata Vergine della Porta, progettato dall'architetto Prospero Mattioli per ordine del Duca Vincenzo Gonzaga. La chiesa conserva paliotti in scagliola policroma, opera di artigianato carpigiano.
Svoltando per via Cavour si giunge in piazza Martiri Patrioti (ex Piazza Roma), al cui centro è presente il monumento in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La piazza è ornata da lampioni in stile Liberty.
Tornando in Strada Gonzaga (comunemente nota come via Gonzaga) è notevole la ex chiesa di San Francesco, costruita nel 1606 su disegno di Ferrante II Gonzaga, adibita nel ventunesimo secolo a sala mostre.
Scegliendo via Spallanzani è possibile notare la chiesa di San Carlo (o delle Agostiniane), edificata nel 1626 sempre per ordine di Ferrante II Gonzaga.
Il centro reale della città storica non è la piazza principale, essendo quest'ultima decentrata rispetto all'assetto fisico cittadino, bensì La Croce del Volterra, punto dal quale ne hanno origine quattro bracci rivolti verso i quattro punti cardinali. All'estremità di ogni braccio è situata una chiesa (A nord il Duomo, ad est la chiesa della S. Maria dei Servi, la chiesa del Santissimo Crocifisso ad ovest, la chiesa di S. Carlo a sud).
Piazza Garibaldi - Suzzara
Piazza Garibaldi di notte!
Quando i TRENI passavano a CERVO, Riviera dei Fiori
...un po' di Cervo Ligure, Riviera dei Fiori, ... un po' di Nizza, in Costa Azzurra, passando per la stazione di Ventimiglia, nell' aprile 2016.
Le riprese iniziano dall' alto di Cervo, dalla Locanda Belvedere, mia base, di fronte al Castello dei Clavesana; locanda che è un belvedere vero e proprio sul medioevale borgo, sul mare della Riviera di Ponente ... e sulla stazione ed i binari di Cervo - S. Bartolomeo. Panorama incomparabile. Seguo i transiti dei Regionali e del Thellò, con la ferrovia ben inserita nell' ambiente ma, eccolo il 'ma', che a dicembre di questo 2016 sarà dismessa, con l' apertura della nuova variante, a doppio binario, a monte del borgo di Cervo. La ottocentesca linea in riva al mare diventerà una ciclabile. Cervo perderà la stazione ferroviaria. Le riprese continuano dalla spiaggia, con lo spettacolo del borgo storico abbarbicato sulla roccia e proteso sul mare. Transitano Regionali, regionali Veloci e gli EC Thellò, Milano-Nice Ville, Milano-Marseille ed i reciproci. Altre riprese nella ormai poco poco frequentata stazione di Cervo S. Bartolomeo, dove fermano pochi treni. Visita a vicoli e vicoletti del borgo storico, con la scenografica Chiesa dei Corallini, simbolo di Cervo. Dalla stazione di Diano Marina prendo un Regionale Savona-Ventimiglia ed arrivo nella desolata e desolante stazione di frontiera di Ventimiglia, biglietto da vista dell' Italia. Sfilano le Rimesse ex vapore e trifase. Un mio inserto del 1995 mostra anche la piattaforma girevole e la rimessa semicircolare, lato Francia, coi rotabili francesi. Da Ventimiglia prendo un convoglio TER SNCF per Grasse, automotrices electriques Rame PACA Z 26500, Alstom, bicorrenti 1500 volts continua, 25 Kv alernata; in meno di un' oretta mi lascia nella bella stazione di Nizza: Nice Ville (opera di Louis Bouchot che realizzò anche la prima stazione di Milano Centrale), accanto ad un TGV tricorrente Lyria serie 33000. Prendo un tram Citadis 302 della nuova linea T1 di Nice (costruzione Alstom, a 750 volts c.c.), scendo in piazza Massena, che il tram attraversa abbassando i pantografi, non c'è linea aerea, usando le batterie.a Attorno giochi d' acqua e fontane a pavimento; visito l' intrico di vicoli della città vecchia. Dopo Place Massena, Place Garibaldi, che a Nizza nacque quando ancora era sabauda. Pranzo al Taca d' oli, vecchi ricordi. Un' occhiata dovuta alla Promenade des Anglais e torno in stazione, chiamata anche Gare Thiers. Torno a Ventimiglia, con composizioni italiane e francesi a confronto. Un complesso di carrozze RRR in acciaio inox, Rame Reversible Régional, in fase di totale accantonamento, con tipica locomotiva bicorrente 'nez cassé', naso rotto, BeBe serie 22200, costruzione Alstom anni '70-'80, parte per Nizza.
صلاة العيد/ أجيو تشوفو اجواءالعيد الفطر في ايطاليا ???????????? La festa di fine ramadan in italia
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TRENI, ponte in ferro 1889 sull' Adda, Milano, Tram, Metrò
ALe 562/Le 582 per Bergamo. Casaralta doppio piano 1979, spinte dalla E 464 di turno, per Milano Garibaldi, via Carnate-Usmate, con transito sul maestoso ponte S. Michele sull' Adda, il ponte di Paderno, ponte ad arco in ferro del 1889, architettura ed opera d' arte del 1800. La linea lungo le stazioni di Ponte S. Pietro (bivio con linea per Lecco), Terno d'Isola, Calusco d' Adda (dominata dalla grande cementeria Italcementi), il ponte sopra le acque dell' Adda, opera di Jules Rothlisberger dove, per l' età e le condizioni del ponte, c'è rallentamento a 15 Km/ora, Paderno-Robbiate, Carnate-Usmate (dove ci immettiamo sulla Lecco-Milano), Villasanta (linea da Molteno), Monza (con la linea da Chiasso), Sesto S. Giovanni, il Deposito di Greco e Milano Greco-Pirelli, Bivio Mirabello, Milano Porta Garibaldi. Prendo il nuovo metrò Lilla linea 5, metropolitana leggera, convogli a 4 casse Ansaldo-Breda a guida automatica senza conducente, scartamento normale 1435 mm., alimentazione a terza rotaia e 750 v. c.c. Vado a Largo Cairoli dove, davanti al Castello Sforzesco, in occasione di EXPO Milano 2015 che si sta svolgendo, sono installati 2 grandi e bianchi padiglioni gemelli, davanti alla fontana. In Piazza Castello fanno capolinea i Tram Sirio a 7 casse serie 7100, Ansaldo-Breda, linea 4. L'occhio va al tram 'carrelli' tipo 1928 serie 1500 (gli storici tram di Milano costruzione Officine Reggiane e Carminati e Toselli per le casse, TIBB e CEMSA per la parte elettrica) in livrea rossa 'Tram del Gusto' per Expo 2015 che va alla scoperta di Milano offrendo, con spiegazioni, assaggi e degustazioni di prodotti di un consorzio di formaggi elvetici. Vado in Piazza Cordusio, palcoscenico di transiti di tram, dai Sirio serie 7500 a 5 casse ai Jumbotram, tram articolati a 3 casse costruiti da Fiat Ferroviaria e da Stanga, ai Tram carrelli 1928. Uno sguardo al candido, in marmo di Candoglia, Duomo di Milano e ... un inserto con una visita a Porta Genova, alla Darsena ed al Naviglio Grande, Alzaia e Ripa Ticinese ed i mercati che vi si svolgono. A Cordusio prendo metrò linea 1 Rossa e, a Loreto, metrò linea 2 Verde e vado in stazione Centrale di Milano, maestoso edificio di Ulisse Stacchini, architetto razionalista, anno 1931, con le splendide tettoie opera dell' Ing. Alberto Fava .Un regionale per Bergamo, che sfila la Squadra Rialzo ora sede dei rotabili storici di Fondazione FS e prende la linea via Treviglio. Lo scalo merci di Verdello, dove la Dalmine , col suo raccordo, prende e consegna i carri e, dopo, a Bergamo, lo scalo merci di Bergamo che verrà definitivamente dismesso.
Le ragazze del Colorno per lo spettacolo Mar del Plata
Il 23 e il 24 febbraio, il Nuovo Teatro Pezzani di Parma ospiterà, alle 20.30, lo spettacolo Mar del Plata. Tratto dall’omonimo romanzo di Claudio Fava, lo spettacolo prodotto da Giuseppe Marini e co-prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri, racconta la vera storia della squadra argentina La Plata Rugby, un gruppo di atleti che alla fine degli anni Settanta, nell’Argentina della dittatura dei colonnelli, venne decimato dalla ferocia dei militari di Videla, ma che rimase in campo fino alla fine del campionato. A rivelare questo dramma è Raul Barandiaran, unico sopravvissuto alla tragedia, ancora oggi testimone vivente di quella squadra che decise di non inchinarsi al regime ma di correre contro la violenza e l’oppressione tenendo stretta al petto la palla ovale, a dimostrazione di come nel rugby “una volta sceso in campo non puoi fuggire o nasconderti, devi batterti con coraggio, lealtà e altruismo”.
Un evento reso possibile da Sinapsi Group che, con il patrocinio del Comune di Parma e in collaborazione con le Zebre Rugby, Rugby Colorno, Rugby Viadana 1970 e Rugby Guastalla 2008, è riuscita ad assicurare una doppia tappa parmigiana per la pièce teatrale firmata Claudio Fava, vincitrice del Premio Persefone 2016” come “Miglior spettacolo di autore contemporaneo”.
BIGLIETTI: Intero 15 euro, ridotto per tesserati società rugby 12 euro. In vendita su vivaticket.it e nei punti vendita del circuito Vivaticket, allo IAT Informazione ed accoglienza turistica (piazza Garibaldi, 1) e alla Tabaccheria Lottici (piazza Ghiaia, 33).
PER INFO: 0521/774646 – 328/8851344
Le video news Special di KL - punt. 25 del 2012
In questa puntata:
La Brigata Garibaldi rientra dalla sua missione in Afghanistan
Le donne di Herat costrette al carcere per disobbedienza
Per loro e tutte le altre donne che soffrono nel mondo, Ugo Gangheri lancia una cd
Estelle attracca anche a Napoli, il veliero diretto a Gaza col suo messaggio di pace e solidarietà ha visto attivarsi prima di tutti i bambini di Scampia
I piccoli abitanti di Sorrento ricordano Antonino Fiorentino, il professore-giornalista che ha dedicato la sua vita alla promozione della sua città.
Il matrimonio da cinema dei Genitori Instabili da Casalmaggiore
Un matrimonio da cinema, quello che i Genitori Instabili, compagnia di Casalmaggiore, ha ideato a Boretto sulla Motonave Stradivari: l’occasione è stata offerta dall’ultimo cortometraggio che la compagnia sta girando e che prima di Natale verrà presentato partecipanti poi a diversi festival in Italia.
A night in Parma
Night time in Parma shot with Panasonic GH2
Funicolare terrestre, grattacieli, treni, villaggio operaio 1800
People Mover, funicolare terrestre, Funicolare S. Raffaele, metrò Cascina Gobba, Milano, grattacieli, carrozze Casaralta, ponte S. Michele, ponte ferroviario, Milano Garibaldi, bosco verticale, Torre Unicredit, piazza Gae Aulenti, Corso Como, Eataly, Piazza Duomo, Duomo di Milano, Galleria e Teatro Scala, villaggio operaio ottocentesco, Città ideale, Villaggio Crespi d'Adda, villaggio operaio Unesco, video ferroviario, trains, railway, Eisenbahn, chemin de fer, ferrocarril ...
Interno ex caserma Garibaldi Varese
Interno ex caserma Garibaldi di Varese
Parco delle Basiliche (Milan - Italy)
Parco delle Basiliche
La crisi della suinicoltura dalle parole dei protagonisti
Oggi è a rischio l'intero sistema della suinicoltura. Le eccellenze agroalimentari come il Prosciutto di Parma e di San Daniele rischiano di scomparire dalle nostre tavole. Quali soluzioni per uscire dalla crisi? Tutta la filiera si incontrerà a Cremona in occasione di Italpig, il Salone della suinicoltura Italiana, in programma dal 27 al 30 ottobre 2011 in contemporanea con la Fiera Internazionale del Bovino da Latte.
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La settimana Incom 02067 del 27/04/1961
Il problema dei parcheggi in Italia
Descrizione sequenze:cartina della provincia di Torino con la scritta: 1 autovettura ogni 14 abitanti ; cartina della provincia di Milano con la scritta: 1 autovettura ogni 16 abitanti ; cartina della provincia di Roma con la scritta: 1 autovettura ogni 14 abitanti ; veduta di un parcheggio in una piazza di Torino ; immagini di alcuni parcheggi all'aperto ; fotografie di alcuni parcheggi sotterranei a Torino, Milano, Roma ; l'architetto Piccinato interviene sul problema del traffico e dei parcheggi ai microfoni seduto dietro una scrivania ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Flash Mob SINCRO @ Parma 26/09/2010
Flash mob dedicato alla pace, contro le guerre nel mondo... Il titolo SINCRO è dato dal fatto che lo stesso flash mob si è tenuto contemporaneamente in più di 20 città italiane. Questo video è stato girato nella città di Parma, in piazza Garibaldi.
Breakfast at Baroni's Video_Milano_2009.mov
Breakfast at Baronis
Emozioni natalizie da New York anni 60
Grande successo per Breakfast at Baronis la linea di eventi organizzati dalla Diamond Communication per la Baroni s.p.a., il maglificio di Modena noto in tutto il mondo per i suoi cashmere pregiati e per labbigliamento made in italy, che ha chiuso con lultimo appuntamento di Milano il 19 dicembre scorso presso Boutique Stefania, dopo Genova, Torino e Potenza.
I partecipanti hanno potuto rivivere le magiche atmosfere della New York anni 60 liberamente ispirate al film cult del 1964 Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn e George Peppard, tratto dall'omonimo romanzo di Truman Capote, ancora oggi molto glamour e attuale.
Tutto levento è stato allestito nei colori del bianco perlato e del nero e dolcemente avvolto da profumazioni alla vaniglia, i partecipanti hanno potuto degustare tazze di caffè caldo e croissant ma anche bollicine italiane servite con chicci di caffè e croissant salatiper chi al breakfast ha preferito il più classico aperitivo! Delle elegantissime Audrey hanno regalato agli ospiti presenti il caldo gadget dellevento assieme alle esclusive Baroni Vip Card che consentiranno a tutti i clienti di ottenere sconti, promozioni, omaggi e di partecipare agli eventi esclusivi organizzati presso i negozi monomarca Baroni e/o i circoli ed esercizi convenzionati Baroni Vip Clubquasi 500 le card regalate!
Black carpet e white roses per i tre momenti di defilè moda winter che hanno incantato i presenti emozionati dalle note della meravigliosa Moon River la colonna sonora del film Colazione da Tiffany che vinse l'Oscar nel 1962 e che venne interamente composta e selezionata da Henry Mancini, celeberrimo compositore vincitore di quattro premi Oscar.
Gli eventi sono stati realizzati presso:
Venerdì 11 dicembre: Boutique Egò, Corso De Stefanis 31/R, Genova Sabato 12 dicembre : Boutique Moda, Corso Roma 1/3, Moncalieri (TO) Domenica 13 dicembre: Boutique Model, Corso Garibaldi 30, Potenza Sabato 19 dicembre: Boutique Stefania, Via Oglio 7, Milano
Sarà inoltre possibile vedere foto e video dellevento su Facebook sulla pagina BARONI MODA o BARONI MODENA mentre invitiamo anche i partecipanti a pubblicare le foto e i video autoprodotti allevento sulla pagina Facebook Baroni Moda e a taggarsi sui video e sulle foto ufficiali della manifestazione.
Per informazioni, foto e approfondimenti:
Diamond Communication
info@diamondcommunication.it
045 567222 347 1278890
Retro Cab Ride Ventimiglia - Genova Samp. Smist. | 2° tratto da Taggia Arma a Diano Marina
(Taggia Arma) - P.P. San Lorenzo - Imperia Porto Maurizio - Imperia Oneglia - Diano Marina
SUZZARA (Mantova) Torre Civica Casa del Fascio e Chiesa Parrocchiale dell'Immacolata Concezione
Suzzara (Süsèra in dialetto basso mantovano) è un comune italiano della provincia di Mantova in Lombardia.
Situata nella Pianura padana, sulla riva destra del Po, fa parte dell'Oltrepò mantovano e si trova al confine con la Provincia di Mantova di cui è il terzo comune più popoloso. Il toponimo deriva dal latino sub Zara ovvero sotto lo Zara, nome che identifica una diramazione dell'Oglio che sfociava nel Po e passante per questa cittadina.
La chiesa parrocchiale che si erge attualmente in Piazza Garibaldi, è stata costruita su progetto di Giovanni Arrivabene. Lo stile è quello dell'Architettura neoclassica, con pianta a croce latina e dal 1854 è dedicata all'Immacolata Concezione; il patrono è San Biagio. Anticamente la chiesa di Suzzara si trovava nel castello ed era dedicata sia a San Biagio e che a San Cassiano. Le vicende storico-urbanistiche portarono il paese all'espansione fuori dalle mura del castello. La vecchia chiesetta fu demolita e si costruì attorno al 1550 una chiesa localizzata dove è attualmente, dedicata al solo San Biagio. Nel 1853-1854 l'edificio sacro fu letteralmente capovolto come orientamento e ricostruito. Di stile Neoclassico di maniera rimasero alcuni quadri, recentemente restaurati. Tra questi un San Longino attribuito a un non individuato Antoon van Dyck. Attorno agli anni sessanta fu restaurato ed abbellito con affreschi del prof. Alessandro dal Prato.
La torre civica di Suzzara, unico elemento rimasto dell'antico castello, fu eretta quando venne costruita la cinta muraria ad opera di Domenico da Bologna. La torre era collocata all'esterno della cinta muraria medievale, a fianco della porta d'ingresso e venne costruita sotto il potere di Ludovico I Gonzaga. Inizialmente alta 24 metri e quindi portata agli attuali 32 metri nei primi decenni del 1400, è il monumento principale della città. All'interno del castello, oltre alle abitazioni dei contadini, vi erano una chiesa (dedicata a san Ippolito e san Cassiano) proprio a fianco della torre, un'osteria, mantenuta fino al XVIII secolo a fianco di una torretta di guardia, un fabbro e un fornaio con il relativo mulino. Il castello risale probabilmente all'epoca del dominio reggiano, costruito quindi come roccaforte contro i mantovani. Le mura e le torri merlate erano circondate da un fossato in cui confluivano le acque derivate dal vicino corso di Po Vecchio. La cinta muraria che venne attestata dalle carte topografiche dell'epoca, era formata da quattro angoli caratterizzati da bassi torrioni sporgenti, mentre sul lato verso l'odierna piazza s'innalzava la torre che fungeva da mastio. Con l'arrivo degli Asburgo, attorno al 1600, il castello perse la propria funzione sociale, militare e di coordinamento territoriale. Dal momento che gli imperatori austro-ungarici lo consideravano un punto pericoloso e costoso, lo distrussero lasciando solo la torre. Con il mutare della società, la torre cambiò la propria funzione difensiva, diventando una torre orologio. Nel 1665, la torre rappresentava per i contadini un vero e proprio strumento di lavoro. A causa del terremoto del 29 maggio 2012 la torre è chiusa alle visite guidate e dichiarata inagibile.