UMBRIA - SAN GEMINI Il borgo delle acque - HD
© CLAUDIO MORTINI *
E' conosciuta per l'omonima acqua minerale. Ciò che molti non sanno, però, è che San Gemini ha tanto altro da offrire ai visitatori: un centro storico elegante e ben conservato, un clima salubre e ridente e innumerevoli eventi durante tutto l'anno sono gli ingredienti che ne fanno una valida meta di vacanza in ogni stagione.
Popolata da circa 4600 abitanti, San Gemini è una cittadina umbra in provincia di Terni, sorta sui resti di un piccolo insediamento del periodo romano, lungo il percorso della storica Via Flaminia.
Non mancano gli edifici e i monumenti di pregio storico-artistico, che si possono ammirare passeggiando per le vie ordinate del centro. Tra i luoghi di culto da non perdere c'è il duomo della città, dedicato al patrono, realizzata nel XII secolo ma ristrutturata agli inizi dell'Ottocento.
Nel 1775 furono rinvenute nella sacrestia le reliquie del santo, oggi sepolte sotto l'altare maggiore. Altre chiese di interesse sono la chiesa di San Nicolò, nei pressi del centro storico, in stile romanico umbro, e la chiesa medievale di San Francesco, nella piazza maggiore, appena al di fuori della cinta muraria medievale ma all'interno dell'anello fortificato settecentesco, decorata all'interno da affreschi quattrocenteschi di scuola umbra.
Del settecento è anche la Porta Romana, mentre risale all'epoca medievale l'austera chiesa di San Giovanni, ricavata da un antico battistero a pianta centrale.
A San Gemini sorge anche un'attrazione molto più moderna, il Geolab, uno spazio espositivo permanente che si occupa di divulgare le scienze della terra. Allestito all'interno del vecchio ospedale di Santa Maria della Misericordia, una costruzione ottocentesca in uso fino agli anni Venti del Novecento, il Geolab è pensato per i ragazzi e per chi è curioso di sapere come funzione il nostro pianeta. Una sezione speciale è dedicata all'Umbria e ai meccanismi che stanno alla base della sua storia geologica. Più che di un museo si tratta di un grande laboratorio, con una serie di strumenti interattivi che uniscono la didattica al divertimento, introducendo anche i più inesperti al metodo scientifico sperimentale.
Chi trascorre un periodo a San Gemini potrà conoscerne da vicino gli usi e le tradizioni grazie alle numerose manifestazioni che vengono organizzate in città nel corso dell'anno. Tra gli appuntamenti principali c'è la famosa Giostra dell'Arme, una rievocazione storica che , dalla fine di settembre all'inizio di ottobre, porta in paese giochi, spettacoli e occasioni di svago, travestimenti a tema e un'attesissima sfida tra i cavalieri dei due rioni locali, la Rocca e la Piazza.
Comunque ogni stagione ha le sue feste, che spaziano dai raduni di moto e auto d'epoca alle competizioni tra complessi musicali. Tra gli eventi più pittoreschi c'è l'infiorata del Corpus Domini, che nasce come festa religiosa ma si colora di aspetti pagani e ludici: la sfida prevede infatti l'elezione della migliore composizione a terra, lungo le strade cittadine, realizzata con prodotti esclusivamente vegetali, come fiori, petali e foglie.
Gruppo Sbandieratori San Gemini 12 ottobre 2019
Gruppo Sbandieratori San Gemini in piazza S.Francesco per la Giostra dell'Arme
12 ottobre 2019
Sangemini in 4K - Lo sguardo
Di Andrea Sbarretti.
andreasbarretti.it
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San Gemini è un comune italiano di 4 941 abitanti della provincia di Terni. Oltre che per le terme e le acque minerali, San Gemini è nota per il suo centro storico ben conservato e caratterizzato da morfologia e aspetto tipicamente medievali. Il centro abitato di San Gemini sorge sui resti di un piccolo insediamento di epoca romana, Casventum, lungo il tracciato dell'antica via Flaminia. Al patrono cittadino, San Gemine, è dedicato il duomo di San Gemini, edificio risalente al XII secolo ma ricostruito nel 1817; nella sacrestia del duomo si riporta che le reliquie del santo fossero state rinvenute nel 1775: nella sacrestia si conservano l'urna e la lapide originarie, mentre le reliquie sono seppellite sotto l'altare maggiore. Il santo viene commemorato il 9 ottobre. L'evento di maggior richiamo che si svolge a San Gemini è la Giostra dell'Arme, una rievocazione storica che si svolge nei giorni precedenti la festa del santo patrono (generalmente dall'ultimo sabato di settembre alla seconda domenica di ottobre) e che culmina in una sfida tra cavalieri dei due rioni in cui è stato suddiviso il paese, la Rocca e la Piazza. Tra le attrazioni moderne di San Gemini, va citato il Geolab, voluto da Piero Angela, uno spazio espositivo permanente dedicato alla divulgazione delle scienze della terra. Il museo è collocato all'interno dell'ex ospedale di Santa Maria della Misericordia, un edificio ottocentesco che ha svolto tale funzione fino agli anni '20 del novecento, oggi di proprietà del Comune.
Il Geolab è un luogo speciale, pensato soprattutto per i ragazzi, con lo scopo di raccontare com'è fatto e come funziona il nostro pianeta, ma anche come sono nate l'Italia e l'Umbria e quali sono i meccanismi alla base della loro evoluzione.
Al Geolab, realizzato secondo i più avanzati principi degli spazi di divulgazione scientifica, è vietato non toccare: più che un museo, è infatti quasi un laboratorio, che ospita una serie di macchine interattive che spiegano divertendo, ma soprattutto invitano il visitatore ad osservare e sperimentare con il metodo di uno scienziato.
Tra i principali edifici di interesse storico-artistico, oltre al citato duomo, si segnalano:
la chiesa di S.Giovanni che conserva il fonte battesimale
la chiesa di S. Nicolò, collocata a ridosso del centro storico, la quale costituisce uno dei più significativi esempi di architettura romanica umbra;
la medievale chiesa di S. Francesco, che si trova nella piazza principale, subito al di fuori della cinta muraria medievale, ma all'interno di quella settecentesca, caratterizzata da copertura a spiovente sostenuta da arcate in muratura con arco a sesto acuto (una caratteristica tipicamente umbra) e contenente affreschi quattrocenteschi di scuola umbra;
la settecentesca Porta Romana; la medievale chiesa di S. Giovanni, derivata da un battistero a pianta centrale.
Giostra dell'Arme 2013 - Ultime tornate -
Ultime 'tornate' della Giostra dell'Arme 2013 - San Gemini (Tr)
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Sulla sconfitta del Rione Piazza pesa la caduta del cavaliere Cristiano Liti, avvenuta nella terza e ultima tornata di gioco. In quel momento Piazza, infatti, era in vantaggio per 140-116. Alla fine, invece, ha prevalso Rocca per 205-178
Liti, per la tensione e la disperazione per la caduta che ha compromesso la prova del suo rione, ha accusato un malore accasciandosi a terra. Immediatamente soccorso si è ripreso poco dopo
Fonte: 'Terni in rete'
(quel che più conta è che cavallo e cavaliere stanno BENE)
San Gemini
Il percorso parte dalla località di Poggio Azzuano, raggiungibile con una camminata di circa 3 km da Sangemini. Qui è possibile visitare la chiesetta di Santa Caterina, grazioso edificio religioso dall'interno barocco che conserva una pregevole tela di Lazzaro Baldi del 1650.
Proseguendo lungo il tracciato che si snoda tra le belle campagne umbre si raggiunge l'importante area archeologica di Carsulae, uno dei centri romani meglio conservati del centro Italia.Si tratta di un sito archeologico di straordinaria importanza dal punto di vista storico e molte rovine sono ancora sepolte nell'area in attesa di essere riportate alla luce. Antica e fiorente città romana sorta lungo la Via Flaminia, fu abbandonata in seguito ad un importante smottamento del terreno che rese necessario lo spostamento della strada consolare. La città, che aveva conosciuto periodi di grande prosperità grazie ai commerci e ai pedaggi che l'arteria stradale le garantiva, andò incontro ad un forte declino. Oggi sono visibili numerose testimonianze dell'antico insediamento: la zona del foro con i resti della basilica e di due templi gemelli, il teatro e l'anfiteatro in buono stato di conservazione, l'imponente Arco di San Damiano, antico ingresso della città e diversi monumenti funerari situati perlopiù a ridosso dell'entrata. Al centro informazioni di Carsulae è presente un ricco museo contenente gli oggetti ritrovati durante gli scavi archeologici della zona, indispensabile per completare la visita di questa straordinaria area storica. Proseguendo lungo la strada che un tempo collegava Carsulae a Spoleto si incontra il bel complesso di edifici denominato Eremita di Cesi, ubicato in una zona naturalistica di pregio. lo splendido complesso di edifici religiosi sorge lungo la strada che andava da Carsulae a Spoleto, sul versante di Monte Maria Maggiore. La prima cappella costruita in questo luogo risale al VII secolo, anche se il convento nacque soltanto nel XII secolo. Luogo frequentatissimo per tutto il medioevo, ospitò tra gli altri anche San Francesco, incantato dalla tranquillità e la bellezza del posto. L'aspetto attuale si deve all'opera di San Bernardino da Siena, giunto sul posto nel 1420. Il complesso dell'Eremita è stato recentemente restaurato e si trova oggi in ottimo stato di conservazione.
Lasciandosi alle spalle l'Eremita, il percorso sale fino alla vetta del monte Maria Maggiore, la più alta dei Monti Martani con i suoi 1121 metri. Dalla cima, dove si trova un'area archeologica con i resti di un tempio italico frequentato già dal V secolo a.c. , si gode di un panorama straordinario che spazia su tutta la conca ternana.
Da monte Maria Magiore comincia la discesa che conduce alla piccolo paese di Cesi, un concentrato di storia ed arte con panorami e scorci tutti da ammirare. Cesi (437 m s.l.m. , 682 abitanti) sorge sulla zona in cui gli Umbri fondarono il primo insediamento attorno al VI secolo a.c. , origini testimoniate anche dagli scavi effettuati nella zona che hanno riportato alla luce reperti risalenti a quell'epoca. Il borgo come lo vediamo oggi iniziò a prendere forma in epoca medievale, quando Cesi era capitale delle Terre Arnolfe. Nei secoli successivi il centro della città venne arricchito con diversi palazzi nobiliari, elementi che ancora oggi spiccano nel tessuto urbano. Dopo l'unità d'Italia Cesi divenne comune autonomo, titolo che gli venne tolto nel 1929, quando il territorio venne annesso al comune di Terni. I monumenti più interessanti della città sono: Chiesa di San Michele Arcangelo: si tratta di un edificio paleocristiano costruito in stile romanico risalente al 1080, che viene attualmente utilizzato anche per convegni e concerti in occasione del Settembre Musicale Cesano.
Palazzo Contelori: un tempo sede del municipio della città, questo bel palazzo è caratterizzato da un corpo centrale situato tra due ali con portali simmetrici. Chiesa di S.Andrea: l'elemento più interessante di questo edificio religioso è la presenza sulla facciata di cippi funerari recuperati nella zona archeologica di Carsulae. Piazza Cesi: ai lati di questa piazza sorgono l'ex chiesa romanica di S. Andrea ed il palazzo Cittadini-Cesi, iniziato durante la prima metà del cinquecento. Mura medievali: questa forte cinta muraria sale fino a raggiungere il pianoro di S. Erasmo a quota 790 metri ed è intervallata da numerose torri di guardia. Arce Umbra: di questo antichissimo sistema difensivo (costruito dagli Umbri attorno al V secolo a.c.) sono presenti alcuni resti di forma poligonale, che testimoniano le antichissime origini della città. Palazzo Stocchi: dall'interno dell'edificio è possibile accedere alla Grotta Eolia, che si estende per oltre 200 metri tra stalattiti, stalagmiti e formazioni rocciose del sottosuolo. Palazzo Eustachi: edificato in età tardo-rinascimentale, sorge a ridosso delle mura medievali e si trova momentaneamente in stato di abbandono.
Discover Terni, Umbria, Italy
Image 1: Santuario Francescano del Presepio (Greccio)
Image 2: Star Trails a Sant'Erasmo
Image 3: Acqua
Image 4: Panorama vista da San Gemini
Image 5: Chiostro del Sacro Speco di S. Francesco d'Assisi - Narni TR
Image 6: La campagna umbra nei pressi di Narni
Image 7: Le Marmore in notturna
Image 8: Always together....
Image 9: LA CONCA TERNANA - La collina dei girasoli
Image 10: LA MIA TERNI -Terni: Piazza e Chiesa di S. Francesco.
San Gemini e scuole non sicure, la protesta dei genitori
- Sono scesi in piazza e spiegano le loro ragioni: «Nessuna risposta dalle istituzioni»
Sangemini-Alviano 2-2, i gol, le emozioni
SAN FRANCESCO - LUGNANO IN TEVERINA 2017
OTTORE 2017, LUGNANO IN TEVERINA (TR) SFILATA STORICA IN OCCASIONE DELLA FESTA DI SAN FRANCESCO.
DIRETTORE ARTISTICO SFILATA STORICA: MARCO BRACOLONI.
L’ Infiorata Storica di Roma???????????????????? Un tappeto di colori????????????????????29 Giugno 2019???????? ???? ????????
Ogni 29 Giugno, in occasione della Festa dei SS. Patroni di Roma Pietro e Paolo, Piazza San Pietro si trasforma in un museo a cielo aperto di tappeti floreali grazie all’Infiorata Storica di Roma.
Oggi 29 Giugno 2019 si terrà l’IX Edizione dell’Infiorata storica di Roma in occasione della festa patronale dei SS.Pietro e Paolo. Da Via della Conciliazione fino all’ingresso di Piazza San Pietro in Piazza Pio XII.????????????
I maestri infioratori provenienti da tutta Italia lavoreranno per tutta la notte alla realizzazione dei quadri d’arte sacra con i petali dei fiori freschi, secchi, trucioli di legno; una vera e propria mostra che allieterà i fedeli e visitatori durante la Santa Messa e l’Angelus recitato da Papa Francesco. La bellezza di questi tappeti floreali sarà visibile ai visitatori prima e dopo l’Angelus delle 12:00, per tutta la giornata della festa patronale????????????
Write to: info.interno.dieci@gmail.com
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ASSISI (UMBRIA - ITALIA - STORIE DI PIAZZA)
Visita guidata a Assisi. Buona visione.
MIA O DI NESSUN ALTRO - 30 ottobre 2013
Progetto curato dall'Istituto Comprensivo di Acquasparta e San Gemini contro lo stalking ed il femminicidio.
FlashMob di fine lavori a cura dell'Associazione Bottegart
30 ottobre 2013 - Piazza San Francesco, San Gemini (Tr)
Una musica violenta di autore indiano si collega alla tragedia delle spose-bambine che, in quel paese, sono spesso vittime dei loro adulti coniugi.
Un muro di uomini separano le donne che, in disparte, cercano di proteggersi.
Gli uomini urlano, battono, picchiano.
Le donne cercano di difendersi e successivamente acquistano fiducia e coraggio, aprono un varco nel muro dell'indifferenza generale e si scrollano di dosso l'offesa che quotidianamente le vessa.
Gli uomini provano quindi a comprendere la rivolta delle donne e condividono con loro la parte finale del ballo.
Quando tutto sembra risolto, una donna, sola, continua a far tenere alta l'attenzione, nonostante il mondo circostante sembra non accorgersene.
Tutti insieme, uomini e donne, se vorranno, potranno vivere in pace la loro uguaglianza.
Leonardo Grimani sindaco San Gemini su crisi Sangemini
Il sindaco di Sangemini: «L'azienda deve dirci la verità». Servizio Marco Torricelli
Crisi Sangemini
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La banda musicale della diocesi di Francoforte a Piazza San Pietro
La banda musicale ella diocesi di Francoforte a Piazza San Pietro, in attesa dell'Udienza di Papa Francesco.
Festa San Francesco 2018 - Campora San Giovanni
Video della festa in onore di San Francesco di Paola 03 Settembre 2018, più fuochi d'artificio
Vazzano SAN FRANCESCO DI PAOLA festa 2019. Interno chiesa parrocchiale.
Vazzano (VV) Calabria Italia.
BY EUGENIO SELVAGGIO VV.
Infiorata Sangeminese 9/10 giugno 2012
Tappeti di fiori per le vie di San Gemini in occasione del Corpus Domini
Festa del Mare - Oneglia - San Francesco da Paola
Domenica 10 Agosto 2014 - Festa del Mare a Imperia - A conclusione del Triduo del 7, 8 e 9 agosto, si è celebrata la Festa del Mare dove il simulacro del Santo, scortato dalle imbarcazioni della Marina Militare e delle Forze dell'Ordine, in Processione partendo dal porto di Oneglia è giunto nel porto di Porto Maurizio; al largo della città è poi stata calata una corona di fiori in memoria dei caduti in mare. Cerimonia molto suggestiva officiata da Don Alberto Casella con la partecipazione della Banda Musicale Città di Imperia che ha accompagnato la statua di San Francesco da Paola durante l'intero tragitto dalla Chiesa di Piazza Ulisse Calvi a Porto Maurizio e ritorno, a bordo dell'imbarcazione Dea Diana.
Le picchiarellare di San Gemini
Le paste tirate a mano composte da sola acqua e farina sono eredità di antiche paste medievali. Nell’Umbria meridionale esse assumono nomi diversi a secondo del luogo dove vengono fatte: manfricoli a Narni, ciriole a Terni, picchiettini in nella bassa Valnerina, picchiarelli a San Gemini.
I picchiarelli di San Gemini sono tra i più conosciuti anche perche proposti nelle taverne della Rievocazione Medievale della Giostra dell’Arme.
La tecnica per fare i picchiarelli è sempre quella da tempo, dell’impastare e di arrotolare la pasta con le dita sulla spianatora.
Un azione semplice, ripetitiva e sempre uguale, che a San Gemini le donne svolgono in gruppo. Le donne si ritrovano in un fare collettivo che genera aggregazione e socializzazione, tra donne di generazioni diverse nella tutela della tradizione.