Video 03 24. september 2016 Assisi - Byvandring
Video 03 24. september 2016 Assisi - Byvandring
Optagelser af/fra:
• Assisi
• Byvandring
• Chiesa Nuova
• Comune di Assisi
• Corso Giuseppe Mazzini
• Fontaine de la Piazza del Comune
• Italien
• La Plateola di San Francesco
• La statua dei genitori di San Francesco
• Museo e Foro Romano (Museo Civico e Foro Roma)
• Palazzo del Capitano del Popolo
• Piazza Chiesa Nuova
• Piazza del Comune
• Piazza del Vescovado
• Piazzetta Garibaldi
• Santa Maria sopra Minerva
• Via Antonio Cristofani
• Via Arnaldo Fortini
• Via Bernardo da Quintavalle
• Via dell Arco dei Priori
• Via Eugenio Brizi
• Via Francesco Pennacchi
• Via Giotto
• Via Portica
• Via S. Gabriele dell'Addolorata
• Via Sant'Agnese
• Via Sant'Antonio
• Vicolo Frondini
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L'inaugurazione del Santuario della Spoliazione ad Assisi
Ad Assisi il primo Santuario della Spoliazione: ne parla in studio a Bel tempo si spera Padre Giuseppe Buffon, Francescano Ordine dei Frati Minori.
Papa Francesco ad Assisi saluta fedeli e giornalisti: «Grazie del vostro lavoro»
Papa Francesco alla sala della Spoliazione del Vescovado di Assisi. Poi esce e s rivolge ai giornalisti: «Grazie per il vostro lavoro». Va a S.Maria Maggiore e uscendo saluta i fedeli. Servizio Ivano Porfiri
a. 27. september 2016 Assisi - På byvandring fra Cittadella Ospitalità til Rocca Maggiore
a. 27. september 2016 Assisi - På byvandring fra Cittadella Ospitalità til Rocca Maggiore
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Credenziale del pellegrino Via di San Francesco
Cos’è la credenziale?
La credenziale è approvata dalla Conferenza Episcopale Umbra, dalla Custodia Generale del Sacro Convento O.F.M. Conv. Assisi, dalla Provincia Serafica di San Francesco O.F.M. Dell’Umbria, dalla Provincia Serafica O.F.M. Cappuccini dell’Umbria, dalla Provincia Serafica di San Francesco O.F.M. Conv. dell’Umbria e dalla Provincia di San Francesco d’Assisi del T.O.R. La Credenziale è un documento di viaggio che accompagna il pellegrino: serve a distinguerlo da ogni altro viaggiatore. Su di essa ad ogni tappa si appongono le date e i timbri dei luoghi di ospitalità. Viene rilasciata da una autorità religiosa che si assume la responsabilità di ciò che essa afferma, pertanto ne deve essere fatto un uso responsabile e corretto. Per la Via di Francesco esiste una specifica Credenziale: essa viene rilasciata a coloro che intendono effettuare un pellegrinaggio a piedi, in bicicletta o a cavallo e che si impegnano ad accettarne il senso e lo spirito.
Come si ottiene?
La credenziale del pellegrino va richiesta almeno 3 settimane prima della partenza per consentire l’invio per posta. Il servizio di invio è gratuito e a cura delle famiglie francescane di Assisi, tuttavia un’offerta per coprire le spese di spedizione è gradita.
Per la richiesta della credenziale è necessario scaricare il modulo in allegato, riportato in fondo alla pagina, compilarlo e poi inviarlo a:
Basilica Papale di S. Maria degli Angeli in Porziuncola – Ufficio Informazioni P.za Porziuncola 1 06088 S. Maria degli Angeli (PG) Tel 075.8051430 – Fax 075.8051418 – E-mail: info@porziuncola.org
Basilica Papale di San Francesco d’Assisi e Sacro Convento Ufficio Informazioni Piazza Inferiore San Francesco, 2 06081 Assisi (Pg) Tel. (+39) 075.81.90.01
Diocesi di Assisi – Nocera Umbra e Gualdo Tadino Segreteria della Curia Vescovile P.zza Vescovado, 3 06081 ASSISI (PG) Tel. (+39) 075.81.24.83 – E-mail: curiadiocesana@assisi.chiesacattolica.it
Stiamo lavorando perchè la credenziale possa essere ritirata di persona in conventi e parrocchie lungo la Via di Francesco. A breve la lista dei luoghi dove sarà possibile ritirarla.
In caso di problemi, per favore contattateci tramite email all’indirizzo info@viadifrancesco.it
Cattedrale di Santa Maria Assunta il Duomo di Spoleto
Il Duomo di Spoleto, dedicato a Santa Maria Assunta, sorge sul fondo della scenografica piazza sulla quale si affacciano anche il cinquecentesco palazzo Rancani (poi Arroni), il palazzo della Signoria, la chiesetta ottagona di Santa Maria della Manna e il piccolo teatro Caio Melisso.
Descrizione
Edificato in forme romaniche nel XII secolo sull'antica chiesa di Santa Maria in Vescovado, ha una maestosa facciata a capanna, costituita da blocchi in pietra e affiancata dalla possente torre campanaria a pianta quadrata.
La parte alta della facciata è divisa in due fasce sovrapposte da un cornicione poggiante su archetti ciechi.
Nell'ordine superiore si aprono tre rosoni e tre grandi nicchie ogivali; in quella centrale, si ammira il mosaico bizantineggiante con il Cristo in trono fra la Madonna e San Giovanni Evangelista (1207).
Nell'ordine inferiore si alternano altri cinque rosoni, dei quali il centrale, più grande, è ricco di intagli e ornati musivi ed è fiancheggiato dai simboli dei quattro Evangelisti.
Ancora sotto, il portico in stile rinascimentale, realizzato su progetto di Antonio Barocci, si apre sull'esterno con cinque arcate a tutto sesto intervallate da colonne corinzie.
All'ingresso della cattedrale, un magnifico portale (anteriore al 1198) è decorato in stile romanico.
L'interno della chiesa, radicalmente trasformato nella prima metà del Seicento, è in stile barocco ed è a croce latina, con tre navate di sei campate ciascuna, transetto, grande abside semicircolare e cupola senza tamburo.
Della cattedrale romanica rimane il pavimento musivo della navata centrale, in gran parte del XII secolo.
Nella nicchia in contraffacciata, un busto in bronzo di Urbano VIII è opera di Gian Lorenzo Bernini (1640).
Un affresco con Madonna e Santi del Pinturicchio decora l'abside della prima cappella della navata destra.
Prima del transetto destro si può ammirare la Croce dipinta di Alberto Sotio (1187) nell'iconografia del Cristo vivo (triumphans) sviluppatasi nell'Italia centrale.
Nel transetto destro, all'altare, tela di Annibale Carracci e, alla parete sinistra, sepolcro del pittore Filippo Lippi (morto a Spoleto nel 1469), disegnato dal figlio Filippino e realizzato da ignoto scultore fiorentino del Cinquecento.
A destra del presbiterio, la seicentesca cappella della Santissima Icona è così chiamata per la presenza di una tavoletta bizantina del XII secolo, donata alla città da Federico Barbarossa in segno di pace.
L'abside è coperta dagli splendidi affreschi di Filippo Lippi e aiuti, raffiguranti Storie della Vergine (1467-1469).
Al centro del presbiterio vi è l'altare maggiore in marmi policromi, opera di Giuseppe Valadier (1792), affiancato da quattro alte colonne portacero.
Si apre, infine, sulla navata sinistra, la cappella delle Reliquie, che conserva sculture lignee e tarsie del XVI secolo, nonché una delle sole due lettere autografe di San Francesco ancora esistenti, indirizzata a Frate Leone.
Campane della Basilica di Santa Chiara in Assisi (PG) (04) VIDEO 350
- Plenum ascendente delle 10:25 a 2 riprese per la messa solenne di Santa Chiara alle ore 11:00 (la suonata singola è preimpostata per 3 min e mezzo);
- 12+1 rintocchi sul campanone alle 19:30 per l’Ave Maria serale feriale.
Concerto di 6 campane a slancio elettrificate dalla Sabbadini di Fontanella (BG) nel Dicembre del 2000, anno giubilare (qui potete trovare alcune foto d'epoca sull'inaugurazione). Il programmatore è un Belltron GM-870 color nero:
I: Mib3 crescente, ha un diametro di 114 cm e un peso di 950 kg circa.
II: Sol3, ha un diametro di 96 cm e un peso di 570 kg circa.
III: Sib3, ha un diametro di 80,5 cm e un peso di 340 kg circa.
IV: Re4, ha un diametro di 60 cm e un peso di 130 kg circa.
V: Sol4, ha un diametro di 46 cm e un peso di 60 kg circa.
VI: Lab4, ha un diametro di 43,2 cm e un peso di 48 kg circa.
L'Ave Maria serale (12+1 rintocchi) viene suonata al tramonto, e segue questo schema:
Premessa: la breve storia che troverete di seguito mi è stata raccontata dalla suora addetta al suono delle campane, alle quali è appassionata (!!). Si trova in convento da circa 60 anni, ed è salita molte volte sulla torre (a cui io non posso accedere probabilmente a causa del fatto che da lassù si vede tutta la clausura), quindi sa come suonavano una volta.
Inizialmente le campane erano poste su ceppi e incastellatura in legno, e la suonata tradizionale non era altro che il rinterzo umbro, con il campanone a bicchiere e le altre a scampanio, suonato da un gruppo di 3-4 campanari nelle maggiori solennità. In seguito ai restauri operati dopo il terremoto del '97, questa suonata non è stata più eseguita poiché sostituita dal plenum (suonato molto spesso!). Interessante notare come il campanone vada molto alto nonostante sia una distesa normale, e c'è un motivo ben preciso: il suo suono domina e copre le altre (o almeno, ci prova), e rende oltretutto l'oscillazione più lenta, come se si volesse emulare il rovescio a bicchiere e lo scampanio delle altre campane. Questa simulazione di rinterzo è resa ancor più realistica nella partenza, dove ad avviarsi per prima è il campanone, e dopo alcuni secondi le altre, come se lo scampanio partisse una volta che la grossa ha superato il ciclo piano. C'è da chiedersi come mai sono presenti il blocco e un motore per la bloccata a bicchiere... E' solo una sicurezza, e in caso di sfasamento delle cammes l'oscillazione potrebbe risultare irregolare e, talvolta, pericolosa.
Per quanto concerne le fusioni, purtroppo non so nulla, e non è possibile salire in nessun modo sul campanile, per cui sto cercando di reperire i dati da terze parti (ovviamente affidabili). E per il momento sono riuscito soltanto a ricavare diametri e pesi da un foglietto che mi ha rilasciato Romolo Vanicelli, ex fonditore della Capanni che ha curato l'elettrificazione di queste campane.
E dopo i tanti video girati in Veneto, facciamo ritorno nelle terre d’infanzia.Tante volte mi è stato chiesto di rifare il plenum di queste campane, in quanto il v.067 l’avevo girato quando il campanone era già partito, ma questa volta… Sono riuscito ad ottenere quasi il massimo. Ringrazio Santa Chiara per avermi fatto trovare un cielo nuvoloso, perché era proprio quello di cui avevo bisogno. Tornato ad Assisi diverse volte, cercavo una posizione nell’eventualità di rifare un altro plenum. E alla fine ho trovato la migliore possibile, ovvero dalla strada che porta verso il Vescovado, perciò speravo di avere una solennità libera per poter rifare il plenum; e l’ho trovata nella Domenica delle Palme, dove avevo fatto un mezzo flop. Senonché… Mi va proprio di schifo… Santa Chiara suona il plenum… Ma la mezzana non funziona!! A questo punto tanto vale aspettare la solennità di Santa Chiara, in cui avrebbero fatto un plenum “doppio”, cioè quello a 2 riprese di cui parlavo all’inizio: la suonata è programmata per 3 min e mezzo, e poiché alla basilica deve arrivare il corteo che parte dalla Piazza del Comune, viene fatto un plenum più lungo, e per farlo basta suonare una prima volta, aspettare che le campane si fermino quasi del tutto, e poi farle ripartire, fino alla fine.
E questa volta mi sono piazzato intorno alle 10:20, ho messo subito a registrare onde evitare di non perdere la partenza del campanone. Alle 10:25 parte il campanone… Ok… Suona… E poco dopo parte anche la mezzana!! Sììì!!!! Ce l’ho fatta! Ogni tanto passa qualche auto, ma questa volta le campane si sentono decisamente meglio.
Il video, però, ho voluto concluderlo coi 12+1 rintocchi dell’Ave Maria Serale, anche perché era un suono che mi mancava. Non so perché sia stato programmato così al posto del più rodato 3-4-5-1...
La Vita in Diretta, Padre Enzo Fortunato racconta della sua visita al Centro Mondo Migliore
Ospite a La Vita in Diretta, Padre Enzo Fortunato ha affrontato un discorso sul tema della gentilezza, spunto tratto dal suo ultimo articolo sulla rivista San Francesco. A questo proposito racconta della sua visita al Centro accoglienza Mondo Migliore di Rocca di Papa. E, per prepararsi alla Pasqua, lancia un piccolo invito alle famiglie e ai giovani italiani, quello di passare qualche ora in compagnia dei ragazzi che si trovano all'interno di questi centri, per conoscere le loro storie. Questo aiuterebbe ad integrarsi meglio con una cultura che si sta demonizzando ha concluso.
Il 26 e 27 maggio a Bitonto porte aperte a più di 60 dimore storiche e monumenti
Torna, con la sua VI edizione, l’appuntamento consueto dell’ultimo weekend di maggio: Bitonto Cortili Aperti. Nelle giornate di sabato 26 (dalle 18 alle 22) e domenica 27 (dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 22), la città dell’ulivo tornerà a mostrare a turisti e non le sue meraviglie.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Dimore Storiche Italiane – Sez. Puglia, in collaborazione con il Comune di Bitonto, si inserisce nelle “Giornate Nazionali A.D.S.I.”, promosse in tutta Italia, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Per quest’anno è prevista l’apertura di più di sessanta immobili pubblici e privati di importanza storico – artistica, collocati lungo tre differenti itinerari: centro antico, parte ottocentesca della città ed extra moenia.
L’Associazione Dimore Storiche Italiane è stata costituita nel 1977, ha più di 40 anni, e venne costituita da alcuni proprietari di immobili vincolati, vale a dire meritevoli della tutela dello Stato e pertanto oggetto di notifica del vincolo da parte del Ministero per i Beni Culturali.
Ecco l’elenco di tutte le dimore aperte nella VI edizione di “Bitonto Cortili Aperti”
Nel centro storico di Bitonto
1) Palazzo Sylos Sersale, piazza Sylos Sersale 3;
2) Chiostro di S. Pietro Nuovo, Vico Storto S. Pietro Nuovo 6;
3) Cappella San Salvatore, via Mozzicugno;
4) Cappella de Ildaris, Corte de Ildaris, 6;
5) Loggia Agera, via F. Saponieri;
6) Chiesa S. Caterina d’Alessandria, via San Rocco, 13;
7) Palazzo Cioffrese, via Amedeo 28;
8) Arco Pinto, Corte Pinto ang. Via Amedeo 21;
9) Palazzo de Ferraris Regna, piazza Cavour 8;
10) Chiesa San Gaetano, piazza Cavour;
11) Palazzo Sylos Calò, via G. Rogadeo 14;
12) Galleria Nazionale della Puglia “G. e R. Devanna”, via G. Rogadeo 14;
13) Chiesa del Purgatorio, via G. Rogadeo 17;
14) Episcopio Cattedrale, corte Vescovado 3;
15) Cappella Bove - S. Maria della Pietà, via G. Rogadeo 30;
16) Palazzo Bove, via G. Rogadeo 46;
17) Cappella Rogadeo – S. Anna, via G. Rogadeo 50;
18) Palazzo Rogadeo, via G. Rogadeo 52;
19) Giardini Palazzo Rogadeo, via G. Rogadeo, 52;
20) Palazzo Giannone Alitti, piazza Cattedrale 23;
21) Cattedrale di Bitonto, Piazza Cattedrale;
22) Succorpo Paleocristiano della Cattedrale, piazza Cattedrale;
23) Cortile San Nicola, Piazza Cattedrale 34;
24) Palazzo de Lerma, piazza Cattedrale 34;
25) Chiesa Santa Maria delle Vergini, via Robustina 35;
26) Palazzo Barone Gentile Sisto, via Robustina 41;
27) Palazzo Albuquerque, via Maggiore, 19;
28) Chiesa San Leucio Vecchia, Corte San Leucio;
29) Cappella dei Misteri, via Ambrosi,16;
30) Chiostro S. Domenico, via Ambrosi;
31) Palazzo Gentile Labini Sylos, via Ambrosi 42;
32) Casa Martucci Zecca, via Termite 41;
33) Palazzo Bove Planelli Termite, via Termite 17;
34) Palazzo Planelli Sylos, via Planelli 37;
35) Palazzo Vulpano, via A. Planelli, 51;
36) Palazzo Santorelli, via V. Rogadeo 35;
37) Giardini Pensili, piazza Minerva - via F. Aporti 1;
38) Chiesa San Francesco d’Assisi, via F. Aporti 1;
39) Chiostro Medioevale S. Francesco d’Assisi, via Aporti, 1;
40) Teatro Traetta, largo Teatro 17;
41) Torrione Angioino, piazza Marconi, 8;
Nel borgo ottocentesco di Bitonto
42) Casa “F. Berardi” (già dei Veneziani), via Perrese 4;
43) Museo archeologico della fondazione de Palo Ungaro, via Mazzini 44;
44) Palazzo Pannone Ferrara, piazza Marconi 18;
45) Cantine Palazzo Pannone Ferrara, Piazza Marconi n. 21;
46) Cappella San Matteo, piazza Moro 28;
47) Palazzo de Marinis, via Traetta 6;
48) Palazzo Ventafridda, via Traetta 5;
49) Palazzo Luise, Piazza A. Moro 36;
50) Chiesa San Francesco di Paola, Piazza Moro;
51) Palazzo de Michele Rolli Ranieri, c.so V. Emanuele 36;
52) Palazzo Gentile, c.so V. Emanuele 41;
53) Chiostro Istituto “Sacro Cuore”, via Santa Lucia Filippini 23;
54) Chiesa San Vito, via Cavallotti;
Extra moenia
55) Chiostro S. Leone, viale Giovanni XXIII 121;
56) Chiesa San Leone, Piazza San Leone 1;
57) Chiostro Santa Teresa, piazza C. Sylos 6;
58) Chiesa Santa Teresa, piazza C. Sylos;
59) Chiesa San Valentino, piazza Caduti del terrorismo;
60) Chiesa Santa Maria della Chinisa, Piazza M. L. King;
61) Chiesa del SS Crocifisso, Piazza Mons. N. Fornelli.
Festa di San Francesco d'Assisi 2015 - Tramonti (SA)
Carissimi devoti di San Francesco d’Assisi pace e bene! ecco il video della bellissima festa di San Francesco a Tramonti. 17 settembre - 20 settembre 2015
Venezia. Murano.
Venezia. Murano.
SIENA_LA MEMORIA DELLA CITTA' DI SIENA TOSCANA
SIENA_LA MEMORIA DELLA CITTA' DI SIENA TOSCANA
La storia della Siena
In cima alla collina che sovrasta il borgo di Torri a Sovicille, si trova l'insediamento preistorico neolitico di Sienavecchia. Il nome di Sienavecchia pare risalga effettivamente all'antica compagine multicentrica delle Saenae etrusca[7].
Secondo la leggenda, Romolo mandò i suoi capitani Camellio e Montorio a vincere Ascanio (o Aschio) e Senio, supposti figli di Remo e fondatori di un abitato delle Saenae; Camellio, da parte sua, fondò il nucleo di Cammollia[8] e Montorio fondò Castelmontorio. Invece, il vicino villaggio di Brenna (Sovicille), secondo la tradizione, deve il nome al noto Brenno capo dei Galli Senoni, che raggiunsero la regione dopo essere stati cacciati da Roma all'inizio del IV secolo a.C.. I documenti storici ci descrivono invece della Siena fondata come colonia romana, al tempo dell'Imperatore Augusto, nota come Saena Iulia.
All'interno del centro storico senese sono stati ritrovati dei siti di epoca etrusca, che possono far pensare alla fondazione della città da parte degli etruschi. Secondo autorevoli studi infatti il nome Siena può derivare dal gentilizio etrusco Saina/Seina, attestato epigraficamente a Montalcino, Chiusi e Perugia.
Il primo documento noto della comunità senese risale al 70: il senatore Manlio Patruito riferì a Roma di essere stato malmenato e ridicolizzato con un finto funerale durante la sua visita ufficiale a Saena Iulia, piccola colonia militare della Tuscia. Il Senato romano decise di punire i principali colpevoli e di richiamare severamente i senesi a un maggiore rispetto verso l'autorità romane.
Dell'alto Medioevo non si hanno documenti che possano illuminare intorno ai casi della vita civile a Siena. C'è qualche notizia relativa alla istituzione del vescovado e della diocesi, specialmente per le questioni sorte fra il Vescovo di Siena e quello di Arezzo, a causa dei confini della zona giurisdizionale di ciascuno: questioni nelle quali intervenne il re longobardo Liutprando, pronunciando sentenza a favore della diocesi aretina. Ma i senesi non furono soddisfatti e pertanto nell'anno 853, quando l'Italia passò dalla dominazione longobarda a quella franca, riuscirono ad ottenere l'annullamento della sentenza emanata dal re Liutprando. Pare che al tempo dei Longobardi, Siena fosse governata da un rappresentante del re: Gastaldo che fu poi sostituito da un Conte imperiale dopo l'incoronazione di Carlo Magno. Il primo conte di cui si hanno notizie concrete fu Winigi, figlio di Ranieri, nell'867. Dopo il 900 regnava a Siena l'imperatore Ludovico III, il cui regno non durò così a lungo, dal momento che nel 903 le cronache raccontano di un ri dei conti al potere sotto il nuovo governo del re Berengario.
Il presepe: non un simbolo, ma una storia
«San Francesco a Greccio, proprio qui nella Valle santa, durante la notte del 1223, volle raccontare - come fosse la prima volta - quel Fatto che rivoluziona l’idea di Dio e quella del mondo. Dio che si rende presente in un bambino nudo e indifeso sovverte l’abituale concezione del trascendente e lascia intuire che chi vuole incontrarLo non ha che da diventare più umano».
Così il vescovo Domenico, lo scorso 1 dicembre, ha introdotto l'inaugurazione del grande presepe realizzato sotto gli archi del Palazzo papale, aggiungendo che «sul piano sociale il Bambino è una colossale forma di cessazione delle armi e dei conflitti».
«Per il nostro territorio - ha concluso mons Pompili - questa storia diventa anche un modo per riprendere in mano la nostra vicenda avendo chiaro il cammino in cui siamo immersi. Occorre ritrovare insieme le ragioni di una collaborazione rispetto ai problemi e alle sfide che devono trovarci uniti. Solo in questo modo anche la piccolezza del nostro contesto non si ritorcerà contro e diventerà una freccia nell’arco di una comunità coesa e concentrata su ciò che è essenziale».
CORTONA, AREZZO, TOSCANA, ITALY (2 of 2)
PARTE 2 DI 2 / PART 2 OF 2.
Cortona, comune di 23036 abitanti in Val di Chiana, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. Tra il VIII e il VII secolo a.C. Cortona divenne un'importante lucumonia etrusca molto potente grazie alla sua posizione strategica, che permetteva un ampio controllo della zona circostante. Furono costruite proprio dagli Etruschi nel IV secolo a.C. le imponenti mura che circondano la città per circa tre chilometri, le tombe nobiliari a melone sparse nei dintorni ed il monumentale altare funerario adornato da sfingi, esempio unico in Italia. A Cortona è stata ritrovata anche la Tabula Cortonensis, una lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni conosciute in lingua etrusca. Nel 310 a.C. molte città etrusche furono sottomesse a Roma. Cortona strinse quindi un'alleanza con Roma, che però non fu rispettata e che condusse ad un
violento scontro nei pressi del lago Trasimeno. Nel 450 d.C. i Goti occuparono la città facendole perdere sempre più la sua importanza. Le notizie dell'alto Medioevo cortonese non sono molto chiare riguardo al ruolo della città durante la diffusione del cristianesimo: infatti non è stato possibile stabilire se sia stata o meno una sede vescovile. Successivamente fu comunque sottoposta alla curia di Arezzo. Dal XIII secolo in poi fu un libero comune governato da un podestà, che si alleò con Perugia per difendersi dagli Aretini durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Lo scontro tra guelfi e ghibellini caratterizzò la storia duecentesca di Cortona. Nel 1232 i Cortonesi alleati con i Fiorentini occuparo la città rivale. Nel 1258 Cortona venne però occupata e saccheggiata dall'esercito aretino aiutato dagli stessi guelfi cortonesi. Tre anni dopo i ghibellini di Cortona ripresero la città grazie all'alleanza stretta con Siena. Nel XIV secolo il pontefice Giovanni XXII decise di conferire lo status di diocesi a Cortona, compresa l'impossibilità di convivenza della città con il vescovado aretino. Fino agli inizi del Quattrocento la città fu affidata ai Casali cui si deve l'omonimo palazzo. Fotografie scattate mercoledì 17 aprile 2013.
Atrani illuminata a Natale
Caorle, Italy, 2008
Caorle (Ca'orle) is a coastal town in the province of Venezia, Veneto, Italy, between estuaries of Livenza and Lemene It is located on the Adriatic Sea and between other two famous touristic towns: Eraclea and Bibione.
Gubbio, Umbria, Italy
We are visiting Gubbio, which is one of the great medieval, stone towns of Italy. We're in Umbria and we’re fortunate to be walking with Isabella who is going to take us around and show us all of these great sights of this amazing town of Gubbio. It's about 1000 years old but it has origins that go back 3000 years. It's really got a lot of history.
Most travelers, even if you're very experienced, have never heard of the town of Gubbio in Umbria in Italy. Well we are going to take you there.
We were lucky to meet Isabella, who is not a professional tour guide. She's a sommelier, but she's born and raised in Gubbio and very knowledgeable and enthusiastic about her hometown. She's going to take us on a walking tour, ending up with dinner at home with her family. And it was just a great evening with family and friends at home in Gubbio, one of the nicest nights I've ever had in my travels.
This is an assembled version of several shorter movies previously uploaded.
See more of my movies about Umbria and Tuscany here:
Cava de' Tirreni, brucia Monte Sant'Angelo. Le immagini esclusive.
Per maggiori informazioni visita il nostro sito:
Per inviare una segnalazione, un comunicato o per parlare con laRedazione.eu scrivi a: info@laredazione.eu
Observing them at multiple locations - January - 17 - 2017
Port of Fiskardo - Kefalonia - Greece
January - 17 - 2017
Town Square in Assisi - Italy
January - 17 - 2017
Matera - Sassi - Italy
January - 17 - 2017
Lower Basilica of Saint Francis of Assisi - Italy
January - 17 - 2017
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Intro and logo credit to: my brother (Andre Bremer)
Music credit to:
Perspectives Kevin MacLeod (incompetech.com)
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