Piazza di Cittaducale
I palazzi, La Cattedrale e La chiesa di Sant'Agostino in Piazza del Popolo a Cittaducale
Welcome to Cittaducale
Video rappesentante CITTADUCALE, civitas ducalis.
5 minuti di pura bellezza, con immagini di una città che giorno per giorno scopre una nuova virtù.
Idea e realizzazione di: ALESSIO SCHIAVONE, membro della ParrocchiaSANTA MARIA DEL POPOLO di CITTADUCALE.
Piazza Santa Maria del Popolo_Santa Rufina di Cittaducale 10 luglio 2015
Festeggiamenti Santa Rufina e Santa Seconda
- piazza Santa Maria del Popolo(Santa Rufina di Cittaducale,Ri) venerdi 10 luglio 2015
Santa Maria del Popolo a Cittaducale
la chiesa che sprofonda:San Vittorino nei pressi di Cittaducale
da un documentario della fine degli anni 60
cittaducale RI, appartamento nella piazza principale con giardino
appartamento nella piazza principale con giardino interno
Giuramento allievi guardie forestali a Cittaducale
Giornale Luce A0508 del 01/1930
Descrizione sequenze:La banda militare accoglie il comandante e le autorità ; il comandante passa in rivista gli allievi schierati sull'attenti ; il palco d'onore ; sfila la banda militare ; sfilano i reparti con i gagliardetti ; le autorità sul palco ; il giuramento degli allievi ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Palazzo Pagani Malatesta - Cittaducale
E' il Palazzo del Capitano, sotto l'Archi a Cittaducale
OFFICINA77 - ANIMAZIONI - Festa delle Principesse - Cittaducale (RI)
Festa delle Principesse di OFFICINA77 - ANIMAZIONI
Staff Coordinator:
OFFICINA77: Animation
Micciani Unita: Staff organization
Giada: The protagonist
Micciani, Cittaducale (RI): Location
VIDEOEDITING OFFICINA77
Animazioni e spettacoli per COMPLEANNI.
Giochi e Spettacoli con personaggi favolosi, truccabimbi, sculture di palloncini, giochi di gruppo, bolle di sapone, baby-dance e pignatta.
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Esercitazione a Cittaducale
Esercitazione al CFS
Cittaducale Via trento appartamento in Vendita (RI)
Cittaducale via Trento, a pochi metri dalla splendida piazza del Popolo, in un palazzetto del 1869, si trova una proprietà unica nel suo genere. Al piano terra una cantina di circa 70 mq, con soffitti alti e a volta a botte, un monolocale di circa 30 mq, con bagno e cucinotto, un giardino di circa 200 mq, con una comoda tettoia per organizzare pranzi e cene allaperto, al quale si accede anche da via Nazionale, con passo carrabile e posto auto.
Al primo piano un incredibile appartamento, ristrutturato con cura e attenzione ai dettagli antichi e pregiati, come le cornici delle porte in pietra, le travi originali in legno degli altissimi soffitti, il maestoso camino che si inserisce elegantemente nel luminoso salone di 70 mq ca., sopra al quale si trova un ambiente di 40 mq ca, accessibile con una scala da costruire a proprio gusto, dove è possibile pensare di realizzare una zona studio/salotto, o piuttosto due camere da letto con bagno (sono già presenti gli allacci), ognuna delle quali godrebbe di luce da una grande portafinestra oltre che da un lucernario.
La preziosità del salone è ulteriormente rappresentata da un affresco originale depoca che si staglia sulla cornice in pietra che incastona un bel mobile in legno.
Lappartamento continua con un tinello spazioso con angolo cottura, una camera matrimoniale con bagno ensuite, un disimpegno con ripostiglio e bagno ospiti. Il tutto inondato di luce, in unatmosfera senza tempo.
Limmobile, per le sue particolari caratteristiche, oltre ad essere attualmente adatto ad un uso residenziale, può essere ripensato anche in ottica di investimento, dove realizzare unattività ricettiva di alto livello, in una location ricca di attrazioni e bellezze naturali e storico artistiche per turisti locali e internazionali.
Cittaducale: Villino cielo terra con terreno
Disponiamo di villino cielo terra, soffitto con volte campate di mattoncini al piano terra ed antichi archi, l'immobile è di mq 92, con giardino terrazzato di mq 150, parzialmente da ristrutturare è lo stato dell'immobile, il tetto è di recente costruzione. Luminoso per l'ottima esposizione, panoramico per l'incantevole affaccio sulla vallata e comodo per gli ampi spazi interni e per la sua indipendenza. - AREA AE
Grotti (RI)
Festa dei gruppi Alpini di Grotti e di Santa Rufina
CITTADUCALE. CITTADINANZA ONORARIA AL CORPO FORESTALE DELLO STATO
Casa indipendente in Vendita da Privato - SS4, 02015 Cittaducale RI 13, Cittaducale
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Descrizione annuncio:
Da Privato. 10 min da RIETI - Caporio - Cittaducale - Svendesi Casa indipendente di 165mq immersa nel verde, suddivisa su 3 livelli (vedi video digitando RIETI - CASA panoramica 165mq, terreno 9500mq su youtube ) con annessi 9500mq di terreno (seminativo ed uliveto). Panorama mozzafiato, completamente assolata.
Possibilità di installare un impianto fotovoltaico.
classe energetica G.
vedi video completo:
Classe energetica G
Case in Svendita (no agenzia)
Tel. 3200594100
186° Annuale Corpo Forestale dello Stato - ottobre 2008 Piazza del Popolo Roma
186° Annuale Corpo Forestale dello Stato - ottobre 2008 Piazza del Popolo Roma
VIGEVANO
Dedicato a Grazia.
Vigevano si trova nella Lomellina nord-orientale, sulla sponda destra del fiume Ticino, che lo separa dalla provincia di Milano. Dista circa 38 km da Pavia, 36 km dal centro di Milano, 27 km da Novara, 14 km da Mortara, 12 km da Abbiategrasso.
I Visconti e gli Sforza[modifica | modifica wikitesto]
Piazza Ducale e il Duomo
Durante il periodo visconteo-sforzesco Vigevano raggiunse il suo periodo di massimo splendore, divenendo residenza ducale e centro commerciale di notevole importanza per la lavorazione dei panni di lana e di lino.
Nel XIV secolo, durante il governo di Luchino Visconti, furono introdotti importanti mutamenti urbanistici culminanti con la costruzione delle mura (terraggi), della rocca (ora Rocca Vecchia) e nel potenziamento del castello. Nel 1347, venne costruita la Strada Coperta, un passaggio protetto per collegare il castello alla rocca passando sopra le case del borgo.
L'ultimo dei Visconti, Filippo Maria, morì nel 1447 senza lasciare eredi, a Milano si proclamò l'Aurea Repubblica Ambrosiana a cui Vigevano aderì. Quando Francesco Sforza tentò di impossessarsi del potere, Vigevano si ribellò e nell'aprile del 1449 espulse il podestà ed il comandante del presidio e si proclamò libero comune, alleandosi con Milano. Le truppe sforzesche posero l'assedio alla città per circa 20 giorni portando numerosi assalti contro i vigevanesi chiusi dentro il castello. Ma l'impegno di tutto il popolo, guidato dall'eroina Camilla Rodolfi, non bastò; il 6 giugno la città si arrese, riuscendo però ad ottenere una serie di privilegi. In seguito Francesco Sforza scelse il castello di Vigevano come dimora estiva e riserva di caccia della sua corte.
Dopo la morte di Galeazzo Maria Sforza, ricordato a Vigevano per aver realizzato alcune scuderie nel castello e allevamenti di cani da caccia, gli succedette il giovane figlio Gian Galeazzo Maria. Fu allora che Ludovico il Moro, fratello di Galeazzo, tentò di impadronirsi del potere assumendo la reggenza nel 1480 e divenendo poi duca di Milano nel 1494.
Nativo di Vigevano, il Moro si occupò di abbellire la propria città avviando dapprima la bonifica del territorio, migliorando il sistema di irrigazione a beneficio dell'agricoltura e costruendo la grande fattoria modello denominata Sforzesca, a sud della città. In seguito fece ampliare il castello costruendo nuove scuderie e nuovi edifici quali la Loggia delle Dame, la Falconiera e la Torre, ad opera di Donato Bramante; contemporaneamente avviò la costruzione della grandiosa piazza Ducale, terminata nel 1494.
Dopo il 1500[modifica | modifica wikitesto]
Un'immagine del complesso del castello
Nel 1500, con la sconfitta del Moro, catturato dai francesi a Novara, per Vigevano si chiuse il periodo aureo del rinnovamento urbanistico. Seguirono anni di difficoltà con guerre ed occupazioni straniere. Nel marzo 1530, Francesco II Sforza, ultimo Duca di Milano, ottenne da Papa Clemente VII l'erezione di Vigevano al rango di città e sede vescovile ma alla sua morte la città cadde sotto un lungo e difficile dominio spagnolo, attraversando un XVII secolo segnato da carestie, epidemie di peste e assedi. Dopo una breve dominazione austriaca, nel 1745 la città entrò a far parte del Regno di Sardegna; sotto il dominio sabaudo l'industria e il commercio rifiorirono e il 29 agosto 1789 la città diviene capoluogo della Provincia Vigevanasca. Dopo la parentesi della dominazione napoleonica nel 1814 la città torna ai Savoia.
Il 9 agosto 1848, nel corso della Prima guerra di indipendenza italiana, presso l'attuale vescovado venne firmato l'armistizio Salasco che prevedeva una tregua di sei settimane, tra Austria e Piemonte; in seguito, il 21 marzo 1849 venne combattuta la battaglia della Sforzesca in cui i piemontesi ebbero la meglio sugli austriaci.TESTO TRATTO DA Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il sindaco Balloch contestato. Udine 25 aprile 2012
novimatajur.it
Fischi, grida e l'esposizione di uno striscione o Gladio o Resistenza.
Così una parte, non maggioritaria, della folla radunatasi per l'occasione in piazza della Libertà nel capoluogo, ha accolto il lungo intervento di Balloch. Contestazioni in ogni caso non provenienti solo dai settori anarchici e No-tav come riportato in maniera riduttiva dalla stampa nei giorni scorsi. Nonostante il chiasso, Balloch ha tirato dritto (interrompendosi solo per un breve richiamo ai contestatori è primavera e i merli fischiano) rimarcando i valori unitari della Resistenza che diedero vita alla Costituzione della Repubblica.
Il sindaco di Cividale è stato poi in qualche modo difeso dai convinti applausi delle autorità presenti sul palco e dal cerimoniere (ed ex combattente partigiano) Luciano Rapotez che è successivamente intervenuto per esprimere tutto il suo rammarico per l'accaduto.
La contestazione era comunque prevedibile e in qualche modo attesa. Balloch infatti nei mesi scorsi era stato al centro di una polemica, dai toni a tratti molto accesi, per aver ipotizzato, insieme al collega Dario Zearo, sindaco di Tolmezzo, e a Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine, una celebrazione alternativa (rispetto a quella di Udine) della Liberazione a Cividale.
Il tutto poi è parzialmente rientrato dopo l'invito di Furio Honsell a Balloch perché prendesse la parola dal palco della manifestazione provinciale. Parzialmente appunto, perché nella città ducale la tradizionale manifestazione del 25 aprile è stata spostata per l'occasione, seppur in un orario compatibile con quella di Udine, dal tradizionale monumento di piazza della Resistenza a quello dedicato ai caduti di tutte le guerre di via Marconi.
A Cividale quindi, nella mattinata del 25 aprile, alcuni cittadini -- e anche lo stesso Balloch - hanno reso omaggio (appunto ufficiosamente) al monumento di piazza della Resistenza, altri raccolti dietro lo striscione dell'Anpi locale, hanno abbandonato la manifestazione ufficiale prima degli interventi degli oratori.
Non hanno sentito dunque né il discorso del sindaco - una sintesi di quello pronunciato poco dopo a Udine - né quello invece piuttosto polemico di Fontanini. Il presidente della provincia, infatti, ha sottolineato come il 25 aprile non debba essere l'occasione per fare comizi politici ed attaccare il governo.
Poi ha esplicitamente rimarcato il distinguo che qui sul confine orientale rende ancora oggi molto complicata l'unità di tutte le forze politiche nella celebrazione dei valori della Resistenza. Oggi - le parole di Fontanini - si celebra la festa di un popolo, quello friulano; non è risultato vincente allora infatti il progetto che voleva instaurare in questa zona il Comunismo, il nostro grazie va dunque soprattutto ai partigiani della Osoppo-Friuli che hanno lottato per la piena libertà del popolo friulano: a questa forza nata dalla Resistenza vada dunque il nostro saluto.
Il trittico di celebrazioni si è poi concluso lo scorso primo maggio con l'omaggio ufficiale della città (liberata appunto il 1. maggio del 1945) al monumento alla Resistenza.
In quest'occasione Balloch ha ribadito come i valori della Resistenza appartengano a tutti (e che -- ha sottolineato - nonostante i fischi come sindaco mi sento di rappresentarli) ricordando il sacrificio congiunto di Osovani e Garibaldini per la liberazione della città.
Quanto alle polemiche dei giorni scorsi il sindaco ha rimarcato che non esistono celebrazioni o monumenti di serie A e di serie B, è in malafede chi vuole strumentalizzare questi avvenimenti.
Conferimento Cittadinanza Onoraria al Corpo Forestale dello Stato
Cittaducale, 04 Maggio 2015. Conferimento della Cittadinanza Onoraria al Corpo Forestale dello Stato. Interventi del Sindaco Roberto Ermini