Alla scoperta di Fermo
Sulla cima del monte Sàbulo, sorge l'antica città di Fermo, colonia romana, dominata dall'imponente mole della Cattedrale, dal cui piazzale si gode un bellissimo panorama. La vocazione di Fermo, per la sua storia di città di studi e per la sua tradizione di centro di scambi culturali sull'Adriatico, è da sempre quella all'accoglienza e all'ospitalità. Gli strumenti di cui la Città dispone per continuare a rispondere a questa vocazione sono molteplici e si sono consolidati ed affinati nel tempo. In primo luogo, la cultura. Fermo, infatti, conserva un impianto urbano rinascimentale intatto, che dalla principale Piazza del Popolo -tra le più belle delle Marche- è godibile attraverso una serie di itinerari costellati di chiese, palazzi nobiliari, cortili e portali artistici; offre una Pinacoteca ricca di tavole tardogotiche e celebre per la famosa Adorazione dei Pastori di P.P. Rubens; ospita una Biblioteca tra le più note in Italia per il suo patrimonio librario antico, il cui cuore, la secentesca Sala del Mappamondo, è il vanto cittadino; custodisce nel sottosuolo un complesso di Cisterne Romane di epoca augustea tra i più importanti al mondo, la cui visita è imprescindibile per chiunque giunga in Città anche per poche ore. Arricchiscono l'offerta museale cittadina il Museo Diocesano, annesso alla splendida Cattedrale dalla facciata gotica, che conserva tra altri pezzi di eccellenza la casula di Thomas Becket; la Sezione Archeologica Picena, che testimonia compiutamente attraverso manufatti bronzei unici per tipologia una delle grandi civiltà italiche preromane; l'Oratorio di Santa Monica, con un ciclo di affreschi tardo gotici tra i più apprezzati delle Marche; i Musei Scientifici ubicati presso l'ottocentesca Villa Vitali immersa nel verde del parco cittadino, dove è allestito l'unico museo di materia artica d'Italia, intitolato all'esploratore polare Silvio Zavatti, sono conservate le collezioni ornitologi- che del sec. XIX Tommaso Salvatori, è esposta la meteorite caduta sulla città di Fermo nel 1996, ritenuta dal C.N.R. una delle più scientificamente rappresentative tra quelle conosciute e sono visitabili due pregevoli collezioni di macchine fotografiche antiche e di pipe storiche. Un posto d'eccellenza merita, nel- l'offerta culturale fermana, il settecentesco Teatro Comunale dell'Aquila, tra i più belli e più grandi delle Marche: un ambiente prestigioso, ancora impreziosito dai fondali storici del Sanquirico e dall'affresco centrale opera di Cochetti; oltre a rappresentare uno dei beni culturali più apprezzati della Città, vi si svolgono importanti stagioni di spettacolo, da quella lirica, alla sinfonica, a quella di prosa, secondo una tradizione plurisecolare che ha visto le sue scene calcate dai più grandi nomi dello spettacolo internazionale. Altro punto di forza di Fermo e delle sue frazioni è il paesaggio. Arroccata attorno al colle del Girifalco, il cui parco ospita piante centenarie e costituisce una delle più belle terrazze panoramiche della costa marchigiana, la Città ha per proprie quinte naturali, da un lato un Adriatico distante soltanto otto chilometri dal centro urbano, dall'altro lo scenario suggestivo di un entroterra di tipiche cittadine che si spingono con un dolce paesaggio collinare fino alle pendici dei monti azzurri di leopardiana memoria, i Sibillini. Questa posizione privilegiata fa sì che Fermo offra un mare pulito e spiagge ben attrezzate sulle quali praticare vela e wind surf, come al Lido di Fermo, a Casabianca, a Marina Palmense; consente anche al turista di godere la tranquillità dell'entroterra in agriturismo e strutture attrezzate per trekking, mountain bike ed equitazione, si pone come porta di ingresso naturale al vicino Parco dei Monti Sibillini. Le numerose strutture ricettive (alberghi, camping, agriturismo, etc.) propongono soluzioni adeguate per tutte le esigenze. Da Fermo, inoltre, considerata la particolare struttura produttiva loca- le basata sulla piccola e media impresa, sono possibili percorsi interessanti e particolarmente raffinati tra spacci aziendali di grandi firme e tradizioni artigianali dove - insieme alla scarpa- il cappello, l'accessorio e la pellicceria fanno moda e tendenza nelle maggiori boutiques internazionali
Estratto dal doc promozionale: Fermo: stupore e labirinto di Vito Lauri -
Archivi MdM/FMCM edit:dm
info: turismo.marche.it -
Finale 2016 Campolege SanBartolomeo
La tradizione del tiro al canapo nella storia della città ha inizio nelle feste di campagna. Il primo gruppo a costituirsi è stato quello dell’attuale contrada San Bartolomeo, nato in occasione delle feste campagnole nella zona di Salette e del Tirassegno. Nell’occasione vennero allestite altre formazioni, come quella del Lido di Fermo e quella della zona Luce di Sant’Elpidio a Mare. A quelle prime esperienze ne seguirono altre operanti sempre in occasione di sagre paesane, dando avvio in tal modo al costituirsi in competizione ad altri gruppi, alcuni dei quali oggi ancora in attività.
Tuttavia l’unica formazione che ha avuto un seguito è stata quella della contrada San Bartolomeo, che si è data un regolamento costituendo una società e iscrivendosi al campionato nazionale. Il gruppo, diventato professionista ha preso il nome di “COBRA” e da anni si stà imponendo giungendo a vincere il titolo nazionale. Anche quest’anno il gruppo fermano è Campione d’Italia.
Ritornando alla fase iniziale, questo tipo di gara fu inserito nel programma della Cavalcata dell’Assunta per la prima volta nel 1986. Tutte e dieci le Contrade si confrontano suddivise in due gironi all’italiana, con l’eliminazione dei perdenti e finale fra le vincitrici dei due gironi.
In quel periodo le gare si svolgevano in “Piazza Grande”, mentre ora si svolgono al Girfalco dove viene approntato il teatro di gara, con tribune per gli spettatori.
Ogni squadra è composta da 11 elementi, 6 tiratori, il cui peso totale non dovrà essere superiore a 550 + 1 kg,
che scendono in pedana e 5 tiratori di riserva.
La competizione ha luogo nel piazzale del Girfalco, lungo il viale che porta alla Cattedrale, ed è preceduta dal Corteo dei partecipanti con partenza da Piazza del Popolo