Isole Borromee - Lombardia Lago Maggiore
ISOLA BELLA
Quando il conte Carlo Borromeo III decise di costruire un palazzo in stile Barocco , stile del tempo,1630, penso' di edificarlo sull'Isola Inferiore oggi Isola Bella. Il conte Carlo volle cambiare subito il nome dell'Isola chiamandola Isola Isabella, come il nome di sua moglie Isabella d'Adda, e da Isola Isabella divento' Isola Bella. L'Isola Inferiore, comperata dai Borromeo era uno scoglio con un paese di pescatori. In 40 anni Carlo III Borromeo e suo figlio Vitaliano VI, con l'aiuto di molti ed importanti architetti dell' epoca riuscirono a trasformare uno scoglio, in un giardino incantato che tutti oggi possono visitare. L'isola Bella oggi appare come un vascello gigantesco che affiora dal lago dove la poppa e' costituita dal giardino e dalle 10 terrazze degradanti, e la prua rivolta verso l'Isola Pescatori e' segnata dal molo e dalla punta dell'Isola. E' da ricordare che il giardino dell'Isola Bella viene considerato il piu' bel giardino Barocco d'Europa. Non meno importante e' il meraviglioso palazzo costruito In the middle of no where, nel mezzo del niente. Tutto cio' che si vedra' durante la visita è originale e la maggior parte delle camere, mobili e quadri sono dello stesso periodo. Se il visitatore si soffermasse a considerate il palazzo dall'esterno perderebbe la meraviglia di una dimora secentesca con tante curiosità e tanta storia legata ad una famiglia di banchieri che hanno avuto tanta importanza nella vita religiosa e civile del nostro paese.
ISOLA PESCATORI
L'unica Isola del Golfo Borromeo che non appartiene ai Borromeo e' l'Isola Pescatori. Era un borgo di pescatori fino a circa 50 fa e con l'avvento del boom economico si e' trasformato in un borgo turistico dove risiedono ancora circa 50 abitanti. Di giorno viene calpestata da migliaia di turisti, alla sera ritorna ad essere proprieta' degli isolani e dove ancora vivono alcuni pescatori. L'atmosfera di questo piccolo borgo e' comunque sempre la stessa. La chiesa con una parte ancora romanica, racconta attraverso I suoi affrschi quattrocenteschi quanta importanza avesse per gli abitanti nel passato; il piccolo cimitero, sempre ordinato,ricorda agli isolani la fatica dei pescatori e delle loro famiglie; la scuola, dove i bambini dell'isola hanno ricevuto la loro prima istruzione, i piccolo vicoli, e la strada di mezzo raccontano quanto importanza avesse lo spazio!!! Ora, come dice la canzone tutto e' cambiato . Sull' Isola e'possibile trovare 2 piccoli alberghi ed affitacamere, per trascorrere in completo relax brevi periodi. Si trovano anche molti ristoranti, pizzerie, bar , negozietti con molte proposte per chi volesse riportare un ricordo dall'isola. L'isola pescatori e' molto attraente anche durante l'inverno. E' la stagione in cui l'isola ritorna agli isolani ed ai pochi turisti. Una giornata magica? Private a trascorrerla sull'Isola Pescatori in una bella giornata autunnale o invernale.
ISOLA MADRE
Per il viaggiatore che arriva dalla parte sud del lago Maggiore verso Stresa, la prima isola che appare nel Golfo Borromeo e'l'isola Madre. Gia' Isola San Vittore per la presenza di una cappella dedicata al santo, poi Isola Renata . Nel 1501,la Curia di Novara,proprietaria di buona parte dell'Isola, la cede a Lancillotto Borromeo a condizione che tenesse aperta la chiesa al culto. Nel 1502 la chiesa veniva demolita con l'obbligo Che venisse ricostruita all'Isola Inferiore o isola Bella. Da quel momento l'isola comincio' a cambiare aspetto. Si incomicio'a costruire il palazzo come residenza estiva dei conti Borromeo, nel giardino si incomiciarono a coltivare,l'ulivo, la vite, gli agrumi, tanto che nel 1603 viene gia' descritta come Luogo delitioso e da Prencipe...sanissimo per la bonta'dell'aria, la quale e' temperatissima.... Per il visitatore dei nostri giorni, l'isola e'ancora un luogo di delitie. Incantevole e' il giardino in tutte le stagioni, specialmente in primavera, quando centinaia di fiori,quali azalee, rododendri, camelie, magnolie, glicini, ed altre ancora sono in fiore. Vagabondare in questo giardino pieno di sorprese e'un'esperienza difficile da dimenticare. Da ogni parte sbucano pavoni bianchi e colorati, fagiani dorati, argentati, anatre, gallinelle; nelle voliere ci sono parecchi pappagallini. Ci si trova davanti a piante esotiche sconosciute , (quali la Feijoa Sellowiana,taxodium Distichum,camellia sinensis,cinnamomum camphora,Cupressus Cashmeriana glauca,) e decine di altre piante esotiche ed interessante sara'scoprirne la provenienza e la storia. Non meno interessante e' la visita al palazzo in stile rinascimentale. E' un museo dove all'interno si trovano mobili antichi, quadri, la maggior parte di pittori lombardi del '600, molto interessante e'il teatrino di marionette con bellissime scenografie..e tante altre curiosita' . Oggi si chiama Isola Madre perche' e' la piu' grande isola del lago Maggiore. Per scoprirne L'incantesimo ...... basta visitarla!!!
IN UN'ISOLA
Girato a Lampedusa nel 2014. Lampedusa, estremo confine d’Italia, piccolo scoglio in mezzo a quel mare affrontato con l’incoscienza della speranza e della paura da uomini e donne in fuga per una nuova vita. Piccola terra di compresenze di persone che nel mare vedono cose molto diverse, dal gioco dei turisti ai sogni dei profughi, Lampedusa è anche e soprattutto l’isola dei suoi abitanti, da sempre coinvolti in attraversamenti della gente più diversa. Loro stessi un tempo profughi da luoghi lontani, oggi gli abitanti di questa piccola isola sono diventati un esempio di solidarietà e di accoglienza dello “straniero”, onorati per questo anche dalla visita di Papa Francesco.
Il video, girato nel luglio del 2013, presenta alcune voci di lampedusani, persone che hanno cercato, ciascuna a modo suo, di aiutare i profughi: pescatori e le loro famiglie, come zu Nele, Pino e Pina, il commerciante Pasqualino, Vito, capitano di nave da pesca d’alto mare e poeta, che sull’isola e sui “clandestini” esprime in versi l’emozione di una identica nostalgia; infine le voci della sindaca Giusi Nicccolini e di papa Bergoglio.
Ma protagonista del video è soprattutto il mare: è in quel mare dove giocano i bambini e i turisti, lo stesso dove sprofondano troppe vite umane, che ho cercato la voce mancante dei profughi, i loro sogni, i loro desideri, spesso spezzati e di cui restano ultime tracce solo numeri nel cimitero delle persone e oggetti inanimati della vita quotidiana persi tra il fasciame distrutto del cimitero di quei barconi che li hanno portati alla salvezza o troppo spesso alla deriva.
E c’è infine la voce forte dei giovani attivisti dell’isola che si sono costituiti in associazione e che realizzano progetti per aiutare l’incontro tra queste diverse realtà, degli abitanti, dei turisti e dei profughi, con gli strumenti della cultura: tra le varie iniziative hanno promosso un festival cinematografico e hanno aperto un museo mediterraneo degli immigrati per conservare e trasmettere la loro memoria.
Il Veneto in Bicicletta - Le Isole di Venezia
Il Veneto in Bicicletta - Le Isole di Venezia.
E5 - Ciclovia isole di Venezia
Partendo da Chioggia conviene prendersi del tempo per visitare il centro storico dall'originale forma a lisca di pesce. Visitare le calli e i campielli consente di apprezzare i bellissimi palazzi di ogni epoca e il colorato mercato del pesce dove risuona il particolare dialetto chioggiotto. L'imbarco dei mezzi pubblici si trova a pochi passi dal caratteristico Ponte Vigo e con il ferry boat è possibile raggiungere in breve l'isola di Pellestrina.
Nell'isola veneziana si scende nei pressi dell'oasi naturalistica di Ca' Roman dove nidificano varie specie di volatili; si incontrerà prima il centro abitato di Pellestrina con le abitazioni dei secoli XVI e XVII e poi il borgo di Portosecco, dove può capitare di incontrare le signore che lavorano al tombolo e i pescatori intenti a preparare le reti e gli attrezzi da lavoro. All'estremità nord dell'isola sorge il porto di S. Pietro in Volta con la settecentesca chiesa attorniata da basse case di pescatori, vigne ed orti. Da qui ci si imbarca per la vicina isola del Lido.
Nella seconda isola da attraversare si scende nei pressi dell'oasi degli Alberoni, area naturalistica che conserva i relitti delle dune naturali rivestite da vegetazione spontanea. Si riprende a pedalare lungo la strada che costeggia la laguna, fino al centro storico di Malamocco, dove tra calli e campielli si respira un'atmosfera tipicamente veneziana.
Spostandosi verso il mare è possibile pedalare sulla pista ricavata sui Murazzi, grossi massi di pietra posti a difesa dell'isola dalle mareggiate. Bastano pochi chilometri e lo scenario cambia nuovamente: ora è il centro del Lido ad affascinare il turista, con i suoi scorci lagunari, e con i palazzi che fanno da cornice alla rinomata Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Riprendendo il percorso si arriva prima all'antico e monumentale Cimitero Ebraico e poi alla chiesa di San Nicolò.
Dal Lido si attende il ferry boat per fare ritorno all'imbarco di partenza, oppure, superando i disagi dei trasporti nautici, è possibile raggiungere la vicina isola di Sant'Erasmo. In questa ristretta isola, una piacevole pista ciclabile attraversa gli orti dove si coltivano i famosi carciofi violetti di Sant'Erasmo.
Storie del Po - puntata 1
Parco Isola Giarola e del Lancone
Villanova sull'Arda - Piacenza
riprese e montaggio
William Chavez e Mirko Giordano
U PANI CUNZATU DI NINU U PUPARU (Il pane imbottito di Nino il Puparo)
Un giovane terrasinese si inventa un lavoro senza aspettare la manna dal cielo. E rispolvera l'Opera dei Pupi siciliani come ... controno.
Mar Piccolo Taranto, il bagno
Taranto potrebbe ritornare a quello che era una volta.
Il cielo del mare di Ustica
Un brano de I Disertori:
UNA DOMENICA...GRANDE!!! ( BARCHINI AFFONDATI e BAMBINE SMARRITE a PARTE)
Finalmente una domenica GRANDE così la già definita più di qualche operatore turistico, non che ci volesse tanto a capirlo la mattinata non era ancora finita e molti parcheggi erano già pieni e le spiagge erano pienissime in tutto il litorale di sottomarina e di isola verde.
A margine di questa ( finalmente ) bella domenica due episodi marginali, fortunatamente senza gravi conseguenze, un barchino affondato e una bambina smarrita.
Il barchino è affondato sulla laguna del Lusenzo all'altezza del bar Schilla, una coppia di ragazzi giovani stava navigando quando hanno urtato un corpo sommerso che ha causato una falla che in poco tempo ne ha causato l'affondamento, il ragazzo si è diretto immediatamente verso la riva ma evidentemente non è riuscito a trovare in fretta un approdo che gli avrebbe potuto evitare l'affondamento. Forse, ovviamente è un'ipotesi, se fosse riuscito a dirigersi in un basso fondale, la manovra si chiama INCAGLIO VOLONTARIO, avrebbe potuto evitare che il motore andasse sotto acqua, probabilmente nella concitazione del momento avrà pensato ( giustamente) alla sicurezza della persona trasportata , pare sia la fidanzata.
L'altro episodio è stato lo smarrimento di una bambina di dieci anni che era in compagnia dei genitori in prossimità della diga di San Felice per motivi non noti qualcosa ha distolto l'attenzione dei genitori quando si sono resi conto che la bambina non era più con loro.
Sono state avvisate le forze dell'ordine che a razzo si sono dirette in zona diga con una pattuglia dei carabinieri e della polizia di stato, in seguito grazie all'allarme un bagnino dei bagni clodia, praticamente a tre chilometri di distanza, ha visto la bambina intuendo che si trattasse della dispersa, quindi tutto bene quel che finisce bene.
Un piccolo consiglio per chi è genitore di bambini piccoli: SCRIVETE sulla pelle dei bambini il NUMERO DI TELEFONO può sembrare una sciocchezza ma potrebbe impedire dei grandi disagi...
SeneGambia, viaggio in Senegal e nella Gambia
In Senegal sembra di vivere l'Africa dei racconti, tra un'umanità non ancora contaminata dall'Occidente, anche se sulle magliette dei bambini ci sono i nomi di calciatori famosi. Basta spostarsi dalle città all'interno, anche di poco, per incontrare villaggi di un pugno di abitazioni di fango con il tetto di paglia, una camera per dormire e una cucina: niente elettricità, né parabole o tv, la scuola è una stanza con un solo maestro che insegna il francese a bambini dai 5 ai 10 anni. Il pozzo dell'acqua ai margini delle case è il punto di riferimento nella vita quotidiana, che qui si vive all'aperto, all'ombra dei maestosi baobab. Nelle vicinanze ci si sposta a piedi con i carichi sulla testa -- le donne con fascine di legno più alte di loro in perfetto equilibrio sul capo. Per gli spostamenti più lunghi, e per andare in città, c'è il carretto di legno con le gomme delle auto trainato da un asino, sempre carico di persone e cose.
Umanità e naturale eleganza
Tuttavia al suo ospite il Senegal non lascia mai una percezione di povertà. Piuttosto si coglie la naturalezza della vita, suggestionati dal sorriso delle donne, dallo sguardo curioso dei bambini, dai colori dei tessuti che indossano, eccessivi per chiunque non abbia il loro portamento elegante, naturalmente sinuoso e lieve. L'accoglienza, la voglia di parlare con noi che veniamo dall'Italia, dove molti hanno un amico o un parente, dà l'idea della rinomata teranga, l'ospitalità senegalese. Il Senegal è soprattutto il suo popolo: gente che sa accogliere l'altro, allegra e solidale, grande esempio per noi che abbiamo quasi perso il senso della comunità.
I senegalesi sanno essere diversi anche nelle grandi città come Dakar, dal ritmo più occidentale. Gli autobus ricoperti da disegni coloratissimi e festoni di fiori a tinte vivaci traboccano di vitalità, sulle insegne dei negozi è disegnato il volto del proprietario: tutti affreschi a cielo aperto.
Sulle bancarelle dei mercati tradizionali c'è di tutto, ma qualsiasi posto può diventare uno spazio per commerciare.
Uscendo da Dakar verso Sud, sulla Petite Còte si arriva a Saly, centro turistico con hotel di buon livello. Sul percorso villaggi di pescatori, dove sulla spiaggia approdano le coloratissime piroghe cariche di pesce da vendere.
A sud di Saly, di fronte al villaggio di Joal -- dove nacque Senghor, poeta e primo presidente del Senegal -- c'è l'isola di Fadiouth, solo pedonale, collegata da un ponte di legno: è interamente costruita su un enorme ammasso di conchiglie, che sono la materia prima di tutto, dalle strade alle case. Persino nel piccolo cimitero -- cristiano e musulmano -- enormi baobab vegliano su tombe di conchiglie. Da qui in giù fino alla Gambia inizia la regione del Sinè e del Saloum composta da numerose isole, e da un fitto labirinto di canali bordati di mangrovie. I paesaggi qui sono meravigliosi, memorabili i percorsi di birdwatching nei parchi, sempre tra foreste di mangrovie e baobab.
Nel Paese di Kunta Kinte
A Barra, dopo il posto di frontiera, ci si si traghetta fino a Banjul, capitale della Repubblica della Gambia, ex colonia inglese e il più piccolo stato africano: 350 chilometri per 50, percorsa interamente dall'omonimo fiume. Pur così piccola, la Gambia si è saggiamente dotata di sette tra parchi nazionali e riserve, famosi per il birdwaching. Nel centro di Banjul il grande Albert Market offre un colpo d'occhio sulla produzione locale, alimentare e tessile, e sull'artigianato. Verso l'interno, nel villaggio di Juffureh, è nato lo scrittore Alex Haley, che con il suo romanzo Radici ha reso celebre la Gambia in tutto il mondo: il protagonista Kunta Kinte, leggendario eroe della liberazione, è simbolo di lotta e forza per tutti coloro che combattono le ingiustizie a difesa della grande dignità del popolo africano.
Do you know The Paradise??Marina di Camerota...Palinuro...Cilento Coast!!
I show you a place....great....terrific....cool!!!!!!....Marina di camerota....Palinuro....Cilento Coast.....Italy!!!!welcome to Paradise!!!!
Ti mostro un posto spettacolare....magnifico...cool!!!
Vieni a perderti nelle strade del mare...del gusto....dei sapori....delle tradizioni....della storia di Marina di Camerota....la Perla del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano!!!
Nel XVII secolo, Marina di Linfreschi non era altro che un gruppo di case a Capo dell'Infreschi, con pozzo, forno, deposito e taverna, abitata da contadini e pescatori addetti alle fortificazioni della costa.
Molti marinai della costiera amalfitana e sorrentina si stabiliscono sulla costa immediatamente prima del porto naturale degli Infreschi, ai piedi della torre di avvistamento Laiella, e l'abitato si espande intorno ad una chiesa intitolata a San Nicola, esistente già dal 1616 con anche un piccolo cimitero.
Il 17 luglio 1848, Ferdinando II Borbone firma il decreto che stabilisce: L'aggregato di case lungo il litorale di Camerota prende il nome di Marina di Camerota.
Nel XIX secolo ed agli inizi del XX, Marina di Camerota ha subito il fenomeno dell'emigrazione, rivolta in particolare verso il Sudamerica ed il Venezuela: per i legami mantenuti con quelle terre, in una piazza del centro, di fronte al porto, è stata eretta una statua al Libertador venezuelano Simón Bolívar, al quale sono anche dedicati la via principale del paese e uno dei due cinema locali.
Tra Mito e Leggenda.......
Il nome viene fatto anche risalire a quello della fanciulla Kamaraton, bella come una dea, ma dal cuore di pietra. La leggenda narra che il nocchiero di Enea, Palinuro, se ne innamorò follemente, arrivando addirittura ad inseguire la sua immagine nel fondo del mare, andando incontro al suo destino. Colpevole di amore non corrisposto, Kamaraton venne trasformata in roccia da Venere: la roccia su cui oggi sorge Camerota, testimone perenne di uno sfortunato amore.
Marina di Camerota si trova lungo la Strada Statale 562, ad 8 km est di Palinuro, 5 da Camerota, 18 da San Giovanni a Piro, e circa 90 da Salerno. L'area costiera comprende ad ovest le zone e località di Grotta del Ciclope (che ospita una famosa discoteca), Cala del Cefalo, Cala Finocchiara, Cala d'Arconte (con un'isoletta adiacente) e Calanca. Ad est vi sono Lentiscelle, Cala Fortuna e Cala Monte di Luna, Cala Bianca, Pozzallo e Porto Infreschi.
Sita proprio sul 40º parallelo nord, è il centro abitato più meridionale della Campania. Il punto geografico più meridionale è, invece, la vicina Punta Infreschi.
Castello Marchesale, Porto Infreschi, Grotte paleontologiche, Duna fossile ed Acropoli di Capo Grosso, Leone di Caprera, Torri del telegrafo, Villa Mariosa, San Domenico di Guzman, Il miracolo di San Domenico, Madonna del Carmine, Santa Rita da Cascia, Meeting del Mare,
Gusci Vuoti - di Mushju Caniloccu
Come gusci vuoti,le imbarcazioni dei migranti abbandonati nel piccolo porto di Lampedusa. - Come se l'Isola non avesse già i suoi problemi:I marinai che da giorni protestano,la crisi dei trasporti...anche se basta un solo sbarco per risolvere i problemi della Siremar. - Il mondo ci cade addosso e questo governo si sposta. - Abbiate il Coraggio di GOVERNARE, oppure tornate a casa.
Benvenuti a Marina di Camerota....La Perla del Cilento!!!
Vieni a perderti nelle strade del mare...del gusto....dei sapori....delle tradizioni....della storia di Marina di Camerota....la Perla del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano!!!
Nel XVII secolo, Marina di Linfreschi non era altro che un gruppo di case a Capo dell'Infreschi, con pozzo, forno, deposito e taverna, abitata da contadini e pescatori addetti alle fortificazioni della costa.
Molti marinai della costiera amalfitana e sorrentina si stabiliscono sulla costa immediatamente prima del porto naturale degli Infreschi, ai piedi della torre di avvistamento Laiella, e l'abitato si espande intorno ad una chiesa intitolata a San Nicola, esistente già dal 1616 con anche un piccolo cimitero.
Il 17 luglio 1848, Ferdinando II Borbone firma il decreto che stabilisce: L'aggregato di case lungo il litorale di Camerota prende il nome di Marina di Camerota.
Nel XIX secolo ed agli inizi del XX, Marina di Camerota ha subito il fenomeno dell'emigrazione, rivolta in particolare verso il Sudamerica ed il Venezuela: per i legami mantenuti con quelle terre, in una piazza del centro, di fronte al porto, è stata eretta una statua al Libertador venezuelano Simón Bolívar, al quale sono anche dedicati la via principale del paese e uno dei due cinema locali.
Tra Mito e Leggenda
Il nome viene fatto anche risalire a quello della fanciulla Kamaraton, bella come una dea, ma dal cuore di pietra. La leggenda narra che il nocchiero di Enea, Palinuro, se ne innamorò follemente, arrivando addirittura ad inseguire la sua immagine nel fondo del mare, andando incontro al suo destino. Colpevole di amore non corrisposto, Kamaraton venne trasformata in roccia da Venere: la roccia su cui oggi sorge Camerota, testimone perenne di uno sfortunato amore.
Marina di Camerota si trova lungo la Strada Statale 562, ad 8 km est di Palinuro, 5 da Camerota, 18 da San Giovanni a Piro, e circa 90 da Salerno. L'area costiera comprende ad ovest le zone e località di Grotta del Ciclope (che ospita una famosa discoteca), Cala del Cefalo, Cala Finocchiara, Cala d'Arconte (con un'isoletta adiacente) e Calanca. Ad est vi sono Lentiscelle, Cala Fortuna e Cala Monte di Luna, Cala Bianca, Pozzallo e Porto Infreschi.
Sita proprio sul 40º parallelo nord, è il centro abitato più meridionale della Campania. Il punto geografico più meridionale è, invece, la vicina Punta Infreschi.
Castello Marchesale, Porto Infreschi, Grotte paleontologiche, Duna fossile ed Acropoli di Capo Grosso, Leone di Caprera, Torri del telegrafo, Villa Mariosa, San Domenico di Guzman, Il miracolo di San Domenico, Madonna del Carmine, Santa Rita da Cascia, Meeting del Mare,
Ho trovato il diario segreto di mio nonno e ho scoperto una storia terrificante
Mi chiamo Santiago 38 anni, vivo a Milano, ho origini italo argentine ma da ormai 20 anni vivo in italia. Volevo raccontare un assurda esperienza vissuta da mio nonno negli anni 40 quando era ancora militare; ho trovato un suo diario circa 5 anni fa (lui poveretto è deceduto nel 1999) e nel dargli una lettura verso la parte finale ho trovato questa storia:
Rosario (Argentina) 30 Aprile 1991 ...
Storia inviata da : Yago 79
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Marina di Camerota...Cilento Coast....welcome to the Blu Land!!!!
Benvenuti nella terra del Mito...Mare....Magia.....Marina di Camerota....Cilento Coast...Italy!!!
Vieni a perderti nelle strade del mare...del gusto....dei sapori....delle tradizioni....della storia di Marina di Camerota....la Perla del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano!!!
Nel XVII secolo, Marina di Linfreschi non era altro che un gruppo di case a Capo dell'Infreschi, con pozzo, forno, deposito e taverna, abitata da contadini e pescatori addetti alle fortificazioni della costa.
Molti marinai della costiera amalfitana e sorrentina si stabiliscono sulla costa immediatamente prima del porto naturale degli Infreschi, ai piedi della torre di avvistamento Laiella, e l'abitato si espande intorno ad una chiesa intitolata a San Nicola, esistente già dal 1616 con anche un piccolo cimitero.
Il 17 luglio 1848, Ferdinando II Borbone firma il decreto che stabilisce: L'aggregato di case lungo il litorale di Camerota prende il nome di Marina di Camerota.
Nel XIX secolo ed agli inizi del XX, Marina di Camerota ha subito il fenomeno dell'emigrazione, rivolta in particolare verso il Sudamerica ed il Venezuela: per i legami mantenuti con quelle terre, in una piazza del centro, di fronte al porto, è stata eretta una statua al Libertador venezuelano Simón Bolívar, al quale sono anche dedicati la via principale del paese e uno dei due cinema locali.
Tra Mito e Leggenda.....
Il nome viene fatto anche risalire a quello della fanciulla Kamaraton, bella come una dea, ma dal cuore di pietra. La leggenda narra che il nocchiero di Enea, Palinuro, se ne innamorò follemente, arrivando addirittura ad inseguire la sua immagine nel fondo del mare, andando incontro al suo destino. Colpevole di amore non corrisposto, Kamaraton venne trasformata in roccia da Venere: la roccia su cui oggi sorge Camerota, testimone perenne di uno sfortunato amore.
Marina di Camerota si trova lungo la Strada Statale 562, ad 8 km est di Palinuro, 5 da Camerota, 18 da San Giovanni a Piro, e circa 90 da Salerno. L'area costiera comprende ad ovest le zone e località di Grotta del Ciclope (che ospita una famosa discoteca), Cala del Cefalo, Cala Finocchiara, Cala d'Arconte (con un'isoletta adiacente) e Calanca. Ad est vi sono Lentiscelle, Cala Fortuna e Cala Monte di Luna, Cala Bianca, Pozzallo e Porto Infreschi.
Sita proprio sul 40º parallelo nord, è il centro abitato più meridionale della Campania. Il punto geografico più meridionale è, invece, la vicina Punta Infreschi.
Castello Marchesale, Porto Infreschi, Grotte paleontologiche, Duna fossile ed Acropoli di Capo Grosso, Leone di Caprera, Torri del telegrafo, Villa Mariosa, San Domenico di Guzman, Il miracolo di San Domenico, Madonna del Carmine, Santa Rita da Cascia, Meeting del Mare,
TG AZZURRA: INSIDIA UNA RAGAZZA E NON ESCE DA NEGOZIO, POLIZIOTTI LO PORTANO VIA -nr 87/19, 5 aprile
Nel numero odierno:
- l'architetto Alessandra Penzo è stata nominata nuova assessora all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, rimpasto di deleghe → l'articolo continua su
- si invaghisce di una ragazza e non esce per ore dal suo negozio: dieci poliziotti lo portano via e lo consegnano al 118 → l'articolo continua su
- corto circuito nel salone di una parrucchiera all'isola Saloni, danni notevoli. L'incendio sedato dai vigili del fuoco → l'articolo continua su
- viabilità, il comitato Saloni dice no al trasloco del mercato ittico. Il gruppo M5S insiste per lo studio di fattibilità → l'articolo continua su
- una nuova bricola alla deriva nel canale S.Domenico esterno, ma i vigili del fuoco non hanno più la barca per rimuoverla → l'articolo continua su
- legalità, rischi informatici per i minori e legittima difesa: se ne parla oggi alla SS.Trinità col giudice Carlo Nordio → l'articolo continua su
- meteo Brollo: nel pomeriggio di oggi cambieranno di nuovo le correnti, che arriveranno da nordest con schiarite via via più ampie e un leggero aumento delle temperature. Le quali però restano sotto media, 15-16 gradi le massime entro domani. Sabato sarà una giornata positiva, domenica cambierà di nuovo qualcosa.
Zombi 2 (1979) - Subtítulos en Español - Película Completa
Zombi 2
©1979
Italia
A.K.A.:
Zombie
Zombie: Noche de Pánico
Noche de Pánico
Nueva York Bajo el Terror de los Zombi
Nueva York Bajo el Terror de los Zombi. Zombi 2
Nueva York Bajo el Terror de los Zombies
L'Enfer des Zombies
Zumbi Nº 2
Zumbi 2 - A Volta dos Mortos
Zombi 2 - A Invasão dos Mortos Vivos
Island of the Flesh-Eaters
Island of the Living Dead
Sanguelia
Zombie 2: The Dead are Among Us
Zombie Flesh Eaters
Zombie Flesh-Eaters
Zombies 2
Director: Lucio Fulci.
Productor: Fabrizio De Angelis, Ugo Tucci.
Música: Giorgio Cascio, Fabio Frizzi, Adriano Giordanella, Maurizio Guarini.
Reparto: Tisa Farrow, Ian McCulloch, Richard Johnson, Al Cliver, Auretta Gay, Stefania D'Amario, Olga Karlatos, Nick Alexander, Ugo Bologna, Ramón Bravo.
Audio: English.
Subtítulos: Español, Français, Português, English, Italiano.
SICILIA - PUNTA SECCA - MARZAMEMI - PORTOPALO DI CAPO PASSERO - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
A Punta Secca, lungo il litorale del sud est della Sicilia, a 30 km da Ragusa, troverete la Casa di Montalbano, il ristorante Enzo a mare e il mare dove il commissario ama nuotare.
Punta Secca è la frazione balneare più nota di Santa Croce Camerina. Il piccolo borgo marinaro è chiamato dagli abitanti «'a sicca» per una caratteristica scogliera che corre a pelo d'acqua e che si sviluppa davanti la spiaggia di levante.
Il borgo di pescatori affacciato sul mar Mediterraneo è una meta molto amata dai turisti. Gran parte della notorietà del piccolo borgo è dovuta alla fiction Il Commissario Montalbano.
MARZAMEMI Dove la Sicilia e l'Africa si guardano.
Puntando verso sud, fino alla punta estrema della Sicilia, un panorama incantevole sembrerà portarvi lentamente verso l’Africa. Qui ci si potrà ubriacare di mare, di un mare limpido ed azzurro dai fondali pescosissimi e di un paesaggio fatto di spiagge incontaminate, inframmezzato da piccoli borghi marinari e da tonnare dismesse
Allo stesso parallelo di Tunisi, sorge un delizioso borgo, Portopalo di Capo Passero, il comune più a sud d’Italia, isole a parte.
Porto Palo di Capo Passero è sotto la provincia siracusana, uno spartiacque tra due mari, lo Ionio e il Mediterraneo.
Via Vittorio Emanuele, la via principale, taglia in due il paese e tocca ad est il mar Jonio e ad ovest il Mediterraneo: qui il mare è il padrone assoluto.
BOLSENA (VT): In giro per il borgo - di Sergio Colombini (Video 4K)
La città di Bolsena è posizionata sulla sponda settentrionale del Lago di Bolsena, formatosi oltre 300.000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani appartenenti alla catena dei monti Volsini. Il suo territorio è tutto compreso tra le sponde del lago, e le alture che costituivano l'orlo dell'antico cono vulcanico.
Il centro storico di Bolsena possiede quattro rioni: Castello, Santa Cristina, Borgo San Rocco, San Giovanni.
Castello: È il rione medievale della città,con diverse architetture tipiche di quel periodo. Questo rione prende il nome dal castello di Bolsena, noto anche con il nome di Rocca Monaldeschi della Cervara, e attualmente ospita il museo territoriale del lago di Bolsena.
Santa Cristina: È il rione più esteso e popolato della cittadina. In esso si trova l'omonima basilica e le scuole primaria e secondaria. Contiene anche la stragrande maggioranza delle seconde case turistiche e di più recente costruzione, le quali sono sorte in prossimità del lago.
Borgo: È il rione centrale del comune ed è il meno esteso e popolato. Contiene piazza Matteotti e piazza San Rocco, con la sua storica Fontana. In esso troviamo anche una delle zone più antiche del Paese, il borgo di Sottosante, così come la sede del comune e gli uffici.
San Giovanni: È il rione che ha la presenza minore nel centro storico ed è quasi totalmente costituito dalla zona più moderna del paese. Piazza San Giovanni è il cuore del quartiere ed è dove si organizza anche la tradizionale festa rionale. In esso si trovano sia il polo sportivo che il cimitero di Bolsena.
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#Bolsena #Lazio #Borghi
Sui Murales - #Puntata-165
Puntata molto mista, da un tentativo di puntina al faro, a dei ricordi importanti, alle monate, ai culi per strada ed alla dronatina :)
Attenzione, questi video contengono un linguaggio particolarmente Veneto ossia scurrile e moralmente intollerabile. Se ne sconsiglia pertanto la visione ad un pubblico che non abbia raggiunto la veneranda età di anni 18 e/o ad un pubblico sensibile.
Studi scientifici hanno dimostrato che per vivere bene bisogna:
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Step 6: Fumare meno, mangiare sano, fare attività motoria, ma questi sono solo dettagli.
GLI ACCESSORI UTILIZZATI:
VIDEO DA ISCHIA - Da Casa Mattera di Casamicciola Terme