Drone Experience ULTRA HD 4K - Villanova Di Motta
Appena fuori Motta, lungo l'argine del fiume Livenza, s'incontra un grazioso paesino di campagna : Villanova. La sua chiesa ha storia antica. Nel XIII secolo il Castello della Motta e le terre circostanti appartenevano ai Conti Da Camino del ramo di Sotto. Il 14 agosto 1237, il Vescovo di Ceneda, che era allora il Conte Alberto Da Camino, cedette in cura a Guglielmo, Priore dei Canonici Regolari Agostiniani di S.Salvatore di Venezia, un podere che la famiglia possedeva in Villanova. Nel documento fu inclusa l'autorizzazione per costruirvi una chiesa, in nome e in onore di S. Agostino nonché una casa monastica. Chiesa di S.AgostinoChiesa di S.Agostino I Canonici ottennero anche la facoltà di mettere in detta chiesa un Rettore non sottoposto alla giurisdizione cenedese, purchè questi corrispondesse ogni anno al Vescovo di Ceneda una libbra di incenso ed una di pepe nella festa di S.Martino, l' 11 novembre. Altro tributo doveva essere offerto al pievano della chiesa matrice di San Giovanni Battista, per il primato che egli aveva sulle chiese di S.Nicolò di Motta, Navolè e Villanova. Tale tributo consisteva in una libbra di cera da consegnarsi annualmente il 24 giugno nella ricorrenza della festa di S.Giovanni Battista. Il documento di concessione fu redatto, come riferisce l'illustre storico Lepido Rocco, il 13 agosto 1237 nella chiesa di S.Nicolò (Ecclesia Sancti Nicolai) di Motta (Burgo Motte). Fu in questo periodo che il territorio allora acquitrinoso di Villanova venne bonificato grazie all'impagabile opera dei monaci residenti nella casa monastica. Fu costruita la chiesa e istituita la parrocchia di Villanova, aggregandovi pure, per concessione del Vescovo, una parte della villa di Ceggia e di Lorenzaga trevisana. Fu inoltre stabilito che il battistero poteva essere usato sempre, tranne il sabato Santo, giorno in cui i bambini dovevano essere battezzati nella pieve matrice di San Giovanni.
La chiesa di Villanova fu retta dagli Agostiniani per tutto il periodo veneziano e per qualche anno ancora fino al 1818, quando passò sotto la diocesi di Ceneda.
Nel corso degli anni è stata più volte restaurata e ampliata, venendo pure arricchita con pregevoli opere d'arte. Tuttoggi la chiesa conserva immutato l'originale impianto architettonico Cinquecentesco. La chiesa di S.Agostino è a una sola navata, con quattro altari.
Pieve di San Giovanni - Vespolate
Racchiude la memoria di un popolo. Custode di una bellezza semplice e nascosta.
Autore: LEOPOLDBLOOM
Il video è realizzato per il contest creativo Portiamo alla luce i beni invisibili di Fondazione Telecom Italia in collaborazione con Zooppa.
Pieve San Giovanni - Vespolate ha vinto il secondo premio ex-aequo del valore di 2.000$ Zooppa.
Motivazione: «Per il fascino visivo delle immagini che rendono appieno la magia della Pieve e degli affreschi in essa contenuti».
La Pieve di San Giovanni Battista si trova poco fuori dall'abitato di Vespolate, nel novarese.
Immersa nella campagna e circondata dalle risaie rappresenta una preziosissima testimonianza di oratorio di campagna di origine romanica. Sulle sue pareti sopravvive la memoria sacra e popolare di un territorio, con affreschi rilsalenti al XV secolo e tracce del passaggio di pellegrini. Custode di una bellezza semplice e nascosta, la chiesa è inaccessibile da molti anni ed è aperta al pubblico solo in rare occasioni.
Il brano musicale Casina sola è stato eseguito dal Coro Bajolese (per gentile concessione).
Grazie al Geom. Gabriele Baldo e al parroco Don Carlo Monti per aver reso possibili le riprese video.
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Campane della Basilica della Madonna dei Miracoli in Motta di Livenza (TV)
Distesa ascendente delle tre maggiori delle 16:45 per la messa festiva delle 17:00.
Concerto di 3 campane in Do3 + un campanello elettrificate all' Ambrosiana.
Domenica 11/10/2015 mi trovavo a Motta di Livenza per la fiera d' Autunno.
Siccome la messa più vicina era alle 17:00 e avevo pensato di andarci, ho pensato di riprendere le suonate delle campane e sapevo che nella diocesi di Treviso l' annuncio della messa viene suonato un quarto d' ora prima della celebrazione mi sono preparato davanti alla chiesa alle 16:40.
Alle 16:45 e 30 secondi parte il campanone, la mezzana e la piccola.
La suonata è durata 5 minuti (compresa la fermata) e dopo pensavo di riprendere alle 16:55 dal chiostro e dopo di andare in chiesa per la messa.
Alle 16:55, silenzio totale così decido di lasciar perdere, infatti anche dopo non ha più suonato niente.
Poi sono andato a Messa.
Uscito dalla messa sono andato a rifare una passeggiata tra le bancarelle e alle 18:15, come previsto, hanno suonato le tre maggiori ma alle 18:25...anche lì...silenzio totale.
Come potete notare, il cambiamento è che in un altro filmato, prima della suonata, faccio una piccola ripresa panoramica alla chiesa ed al campanile; ma dal video 150 ce ne saranno altri...
Da questo video presentiamo le modifiche che fanno parte del video 100.
Al prossimo video!!
Campanone: Do3;
mezzana: Re3;
piccola: Mi3.
Video 087
Campane di San Stino di Livenza (VE)
San Stino di Livenza, Chiesa Arcipretale di Santo Stefano Protomartire
Diocesi Concordia-Pordenone
Forania San Stino
Concerto di 3 campane in Do3 a slancio friulano + sonello. I bronzi sono stati fusi dalla Premiata Fonderia Ing. F. De Poli in Vittorio Veneto nel 1922.
- Doppio ore 18.00 per la S. Messa festiva delle ore 18.30.
Il 12 ottobre 1804 si realizzò il fatto che il vetusto campanile dell'Arcipretale di San Stino fosse in serio pericolo di staticità.Subito venne demolito dalle fondamenta e l'esattore della Chiesa,Giovanni Fabretti,incaricò Gio Maria Pancino,falegname,di realizzarne uno provvisorio in legno.
Nel 1805 il traliccio in legno era pronto e le campane poterono continuare a suonare.Di lì a 39 anni,il campanile in legno non era stato ancora sostituito e versava in stato di degrado e instabilità,motivo per cui non vennero più suonate le campane.Vennero quindi cercate possibilità per costruirne uno in cotto.La situazione rimase tale per altri 3 anni,dopo i quali nel 1848,con la primavera dei popoli,l'idea di costruire un nuovo campanile fu lasciata,quantomeno momentaneamente.
Nel frattempo,il campanile in legno del 1805 era ancora -per grazia- in piedi,e data la sua pessima condizione metteva in pericolo anche l'integrità delle campane.La Deputazione Comunale riuscì ad ottenere il permesso di costruirne solo un altro,sempre in legno,a sostituire quello vecchio.
“Il meschinissimo e debole manufatto su cui sono appese le campane offre ormai dati di breve sua durata e di sollecita inservibilità mentre al suonare di quelle tremola ed esse vanno fuori livello…” veniva appunto scritto questo dalla Fabbriceria al Commissario Distrettuale,nel 1852.Cinque anni dopo,le campane furono nuovamente messe a tacere poiché il secondo traliccio ligneo minacciava di crollare.
La prima parte della storia del campanile,incominciata nel 1804 si concluse nel 1860,quando la comunità chiese disperata di poter avere dell'altro legno,per costruire un terzo campanile provvisorio.
Nel 1866 con l'annessione del Veneto all'Italia e l'arrivo di un nuovo Parroco,don Giacomo Davanzo,si riprese il progetto di costruire un vero campanile.Nel 1872 vennero quindi gettate le fondamenta.
Nel 1882 il campanile era stato completato fin sotto la cella campanaria,e nel frattempo le campane da quattro mesi non suonavano per il deperimento del terzo castello in legno.
Don Giacomo volle quindi proporre al paese intero di costruirne uno nuovo,e porlo sopra il tronco del campanile.Non da tutti questa proposta fu condivisa,motivo per cui il comune non diede il permesso di issare le campane sul tronco del campanile.
Dopo poco l'Arciprete don Giacomo scrisse quindi una lettera al commissario di polizia “Dopo 24 anni di ministero in questa Parrocchia,dopo di aver consumato il mio a vantaggio della stessa,dopo di essermi prestato al ben essere di tutti e di non aver fatto male a nessuno,non avrei mai immaginata una simile mortificazione…”.
Dopo questo fatto venne finalmente dato il permesso di issare le campane sul mozzo del campanile.Così per due anni le campane poterono tornare a suonare.Cinque anni dopo,Don Giacomo venne a mancare,e l'anno seguente,a 6 anni di distanza dall'issazione delle campane,il manufatto ligneo ancora resisteva.
A sostituire don Davanzo venne don Giacomo Jop,che vista la condizione del castello in legno,vietò il movimento delle due campane maggiori.Nel frattempo convocò un'assemblea per concludere questa lunghissima vicenda che nel protrarsi dell'ottocento non fece vedere al paese di San Stino il suo campanile. “Avviso: – Subito dopo le funzioni di questa sera,qui,in Chiesa avrà luogo una riunione nella quale si darà comunicazione dell’ultimo e definitivo progetto pel compimento del campanile e si prenderanno gli opportuni concerti pei lavori da eseguirsi.Si tratta di arricchire il paese di un’opera quanto utile e necessaria,altrettanto artisticamente bella,perciò mi lusingo che tutti vorrete prendervi parte.Quando si cerca l’onore e il decoro del proprio paese tutti devono concorrervi col consiglio e con l’opera.Pertanto il vostro motto sia questo:unione e coraggio.Animati da questi sentimenti tutto vi riuscirà facile;sarete benemeriti della religione e del vostro paese e tramanderete ai posteri un monumento che vi farà onore”.
Nell'aprile 1894 fece ingresso in parrocchia don Raimondo Bertolo che continuò la realizzazione della cella campanaria e cuspide.Un anno dopo i lavori erano conclusi e Don Raimondo incaricò la fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa per ritirare le vecchie campane e fonderne di nuove.
Nel 1917 gli austro-ungarici requisirono le campane con le requisizioni belliche per fabbricare cannoni.A guerra finita,nel 1922 vennero fuse 3 nuove campane dalla fonderia Francesco De Poli di Vittorio Veneto, con il motto “Le nostre campane per i loro cannoni, i loro cannoni per le nostre campane”.
Santuario francescano di Chiampo (VI)
Santuario francescano di Chiampo (VI)
Campane della Chiesa di San Giovanni XXIII in Porto Santa Margherita di Caorle (VE) v.343
Battiore e distesa delle tre campane maggiori (dura 2 minuti) delle 17:30 per la Messa prefestiva delle 18:00
Concerto di 3 campane in Sol3 + 1 sonello fuse dalla Ecat di Mondovì (CN) ed elettrificate a slancio friulano dalla ditta Vanin Mario di Trebaseleghe (PD) e gestite da un programmatore Ecat Sirio12.
Altro video dopo il precedente che ha possiamo dire la vagonata infinita di fine luglio, agosto e settembre che è partita con i video della vacanza in montagna e che si è conclusa con il precedente, Ramuscello.
Continuerò comunque a fare il possibile (ora c'è la scuola) cercando di fare almeno un video ogni fine settimana per tenere attivo, il più possibile, il canale.
Allora, veniamo al video.
In questo sabato pomeriggio mi sono recato in questa chiesa moderna ma internamente bella, non ugualmente però nel campanile dedicata a San Giovanni XXIII ma sede della parrocchia dedicata alla Croce Gloriosa.
Edificata recentemente, all'estremo di questa frazione di Caorle, possiede un concerto modesto di 3 campane + 1 sonello della Capanni ed elettrificate da Vanin.
Una volta posizionato, puntuale, parte il battiore e poi la distesa delle 3 maggiori.
Finita la distesa mi sono recato alla prossima tappa.....
Da questo video abbiamo un'altra modifica ai video: ora il microfono sarà perennemente rivestito dall'antivento.
I: Sol3, fusa dalla Ecat di Mondovì (CN);
II: La3, fusa dalla Ecat di Mondovì (CN);
III: Si3, fusa dalla Ecat di Mondovì (CN);
Sonello: fuso dalla Ecat di Mondovì (CN).
Video 343
Campane della Parrocchia di S. M. della Presentazione in La Salute di San Stino di Livenza (VE) (03)
Doppio delle 17:30 per la Messa prefestiva delle 18:00.
Concerto di 3 campane in Reb3 con le due piccole fuse da Lucio Broili di Udine, mentre il campanone probabilmente da De Poli di Vittorio Veneto ed elettrificate a slancio friulano dalla Morellato.
N.B.: questo video risale al 15/10/2016.
Sabato 15/10/2016, sono andato a Portogruaro per degli impegni vari e così, tornando indietro, visto che erano le 17:10 ho deciso di fermarmi intorno alle 17:30 per riprendere le campane della Salute.
Come il solito, con ritardo di 3 minuti partono tutte a doppio, ma con un brutto rumore di carrellata che mi lascia un po'insospettito.
Video 182
Le campane del Santuario della Madonna del Monte
Marsure di Aviano (PN), località Costa di Aviano
Santuario della Madonna del Monte
Sul campanile erano poste due campane, scampate miracolosamente alla requisizione bellica della Prima Guerra Mondiale. In occasione dell'incrinatura della campana minore, queste vennero calate dal campanile e poste all'interno della chiesa. Sul campanile venne posto un nuovo concerto di tre campane. Le due minori riportano iconografie, ornati ed iscrizioni delle campane originali.
Antico concerto:
Piccola: Antonio Zambelli - Ceneda 1795; Re4 (?); D = 613 mm ca.
Grande: Giovanni Maria Ciotti 1680; Re4 (?); D = 675 mm ca.
Nuovo concerto, fuso nel 1998 da Capanni - Castelnovo ne' Monti ed intonato Sib3 Maggiore calante.
Piccola: Re4 calante; D = 621.5 mm.
Mezzana: Do4 calante: D = 705 mm.
Grande:: Sib3 calante: D = 798 mm.
Campane del Duomo di S. Stefano Protomartire in San Stino di Livenza (VE)
Battiore delle 18:00 e dopli per la Messa festiva delle 18:30.
Concerto di 3 campane in Do3 fuse da De Poli di Vittorio Veneto nel 1922 ed elettrificate a slancio friulano.
Domenica 11/09/2016, decisi di farmi un giro a Portogruaro per farmi una passeggiata nel centro storico.
Una volta fatta la passeggiata e aver fatto una visitina in Duomo riprendo la macchina e vado a Lison di Portogruaro per vedere la chiesetta e sentire se alle 17:00 faceva il battiore.
Purtroppo non ha suonato niente e la chiesa era chiusa e qui è andata buca.
Subito dopo sono andato a San Stino di Livenza.
Sapendo che c'era la fiera decisi di fare un giretto in questo grazioso paese anche per riprendere le campane che, a quanto pare, dovevano essere proprio belle!
Alle 17:15 parcheggio la macchina di fronte al campanile per visitare la chiesa e fare la ripresa di presentazione.
Alle 17:29 esco dalla chiesa e sento che puntualissimo alle 17:30 parte il battiore.
In questo modo mi sono reso conto della puntualità del campanile per capire quanto avrei dovuto aspettare alle 18:00.
Nel frattempo vado a fare due passi nel centro storico per dare un occhiata alla bellissima fiera.
Alle 17:50 ero schierato davanti al campanile per aspettare l'attesissima suonata.
Alle 18:00 parte il battiore e, dopo una trentina di secondi interminabili, partono i motori della grande, poi la mezzana ed infine la piccola!!
Non potevo crederci, erano partite a doppio in ascendente!!
Comunque erano davvero delle belle campane, anche se con qualche segno di lievissima stonatura, si può dire che sia proprio un bel concerto.
Dopo ho preso la macchina e sono tornato a Jesolo.
Ora vi rimando al prossimo video che sarà delle zone di Jesolo.
Video 163
TRICOLORE UNDER 23. Stefano Agostini campione d'Italia
Farra di Soligo
Video Farra di Soligo, progetto territorio 2018
Campane della Parrocchia di S. Giuseppe Lavoratore in Cortellazzo di Jesolo (VE)
Rintocchi orari e distesa della campana maggiore per l'Angelus feriale.
Concerto di 3 campane fuse probabilmente da De Poli di Vittorio Veneto ed elettrificate a slancio dalla Giacometti di Legnaro (pd).
Sabato 6/02/2016, avevo l'idea di riprendere qualche Angelus feriale.
Pensai subito alle belle campane di Cortellazzo, una frazione del comune di Jesolo.
Alle 12:01 e 30 secondi, parte il segnale orario e poi la distesa della campana maggiore.
1^: Si3 calante
2^: Do#4 calante
3^: Re#4 calante
Video 107
Campane della Parrocchia di S. M. della Presentazione in La Salute di San Stino di Livenza (VE)
Plenum delle 17:30 per la messa delle 18:00.
Concerto di 3 campane con il campanone fuso da De Poli di Vittorio Veneto e le due piccole fuse da Broili, ed elettrificate a slancio friulano dalla Morellato.
Nel pomeriggio di domenica 25/10/2015, mi trovavo a Caorle.
Dopo aver fatto una visita nel Santuario della Madonna dell' Angelo, faccio una piccola passeggiata e poi decido di spostarmi.
Penso un posto dove qualcuno non aveva mai ripreso le campane nelle zone e mi venne subito in mente La Salute di Livenza.
Su Youtube c' era solo l' Ave Maria Serale, così, anche per far contento Musicista 97 che attendeva un video del Plenum di queste campane, parto da Caorle e vado alla Salute.
Appena arrivo vado dentro in chiesa e, siccome non era illuminata, non feci riprese.
Uscito dalla chiesa vidi il Parroco e gli chiesi a che ora suonavano le campane per la messa delle 18:00.
Lui cordialmente, mi rispose che suonavano alle 17:30.
Detto fatto mi posiziono sulla strada dell' argine e alle 17:30 parte il Plenum.
A dir la verità tutto è partito alle 17:32 perchè l' orologio del campanile è indietro di 2 minuti.
1^: Reb3;
2^: Mib3;
3^ Fa3.
Video 090
Murano Duomo di Murano Basilica di Santa Maria e Donato
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Campane di Nevegal di Belluno Santuario N.S di Lourdes-Ave Maria di Lourdes
Concerto di 4 campane in Mi3 fuse da De Poli di Vittorio Veneto nel 1995 ed elettrificate a slancio friulano da ?.
-h 11:55: Ave Maria di Lourdes.
Per il 23/08/2015 avevo pensato di andarmi a fare un giro in montagna.
Pensai di andare a Nevegal per poi visitare la bellissima Belluno (dove non ho ripreso campane).
Arrivammo giusti all' inizio della messa e non suonarono campane.
Finita la messa venne fatta la benedizione solenne nella grotta di Lourdes davanti alla statua della Madonna.
All' inizio non vedevo dei campanili, dopo vidi il campanile della chiesa era in una collinetta di fronte alla chiesa.
Vidi che per arrivarci c' era un sentiero con una Via Crucis con le stazione scolpite in blocchi di marmo.
Feci questo bel sentiero ed arrivai al campanile, lo guardai, lessi la targa e poi tornai giù.
Sono tornato giù a mezzogiorno meno un quarto.
Mi misi all' entrata della chiesa aspettando il mezzogiorno.
A mezzogiorno meno cinque parte l' Ave Maria di Lourdes.
Aspetto che faccia il primo giro e riprendo il secondo.
Dopo corro a posizionarmi per l' Angelus e riesco a riprenderlo senza problemi.
Ora al prossimo video che si troverà sempre qui...
Video 078
Campane di Vico Canavese (TO) - Chiesa parrocchiale - tribauda
Chiesa di San Giovanni Battista, Vico Canavese (TO)
3 campane a semi slancio: mi3: fuso dalla Fonderia Vallino di Bra nel 1838; sol#3: fuso in Vico Canavese da un tal Brunazzo nel 1901;si3: fuso da Antonio Cottone nel 1822.
* * *
tribauda (suonata tradizionale dei giorni di festa) proposta da digema85 e claudiosally in occasione della processione di San Giovanni Battista 2014.
Iniziamo la serie dei 300 (!!!) video con la suonata madre della Valchiusella, la tribauda, costituita dalla campana maggiore suonata a distesa e dalle piccole suonate con il battaglio e con il martello.
E proponiamo questa scampanata dal campanile simbolo della Valle, quello della parrocchiale di Vico Canavese, che quest'anno compie 340 anni!
La suonata tradizionale è stata riprodotta abbastanza fedelmente grazie ad un vecchio disco edito nel 1970 in cui gli ultimi campanari della valle avevano voluto incidere ad perpetuam rei memoriam le suonate festive dei singoli paesi... e noi 40 anni dopo celebriamo questo anniversario aggiungendo anche il video! buona visione!!
si ringraziano il parroco don Matteo e il sig. Andrea Tiloca per la cortese disponibilità e la calorosa accoglienza dimostrata
Campane della Parrocchia di S. M. Concetta in Eraclea (VE)
Plenum delle 18:15 per la messa prefestiva delle 18:30.
Concerto di 3 campane fuse probabilmente da De Poli di Vittorio Veneto nel (?) ed elettrificate alla trevigiana da Morellato.
Sabato 10/10/2015 mi trovavo a San Donà di Piave per fare delle commissioni.
Tornando indietro mi è venuta la bella idea di andare a Eraclea a riprendere il Plenum per la messa delle 18:30.
Sono partito da San Donà alle 17:48 e miracolosamente alle 17:58 ero già in posizione.
Alle 18:00 silenzio assoluto, così aspetto fino alle 18:05, ma niente.
Allora decido di andare dentro in chiesa per perdere un pò di tempo e alle 18:13 mi riposiziono pensando che la suonata fosse alle 18:15.
Infatti alle 18:14 e 30 secondi parte il Plenum!!!
Il Plenum è finito giusto giusto per quando sono salito nell' automobile perchè avevo appena iniziato a fare due gocce di pioggia.
Al prossimo video!!!
Video 088
Campane di Negrisia di Ponte di Piave - Sonello (v.009)
Con il video del sonello ripreso oggi auguro a tutti voi colleghi campanari un buon Natale (in ritardo) e un felice anno nuovo!
Tante grazie e al prossimo anno!????
*PILLOLE DI STORIA SULLE CAMPANE*
Nel dopo guerra (1914/1918):
Nell’attesa della nuova torre, si è provveduto, a spese del Commissariato, ad un campanile provvisorio; più che campanile, è un ammasso cubico di mattoni, sassi e cemento armato, su cui furono sistemate le nuove campane su castello in ferro, fornito dalla Ditta Giuseppe Morellato di Falzè di Trevignano. La sistemazione delle campane sì effettuò nel 1921.
Delle vecchie campane scomparse per opera del nemico, nessuna traccia si poté avere dopo l’armistizio: erano campane antiche, fornite, se non ci inganniamo, dalla Ditta Ing. De Poli di Vittorio Veneto; erano campane rinominate per il loro timbro perfetto, per la eleganza dei fregi, per la perfezione del concerto.
Le nuove campane furono fornite dal Commissariato delle Terre Liberate, in seguito a denunzia per interessamento dell’Opera di Soccorso di Venezia. Sono quattro, compreso il sonello, e pesano complessivamente kg. 3.830.300; costituiscono un concerto superbo, che fa dimenticare il concerto perduto: la Ditta De Poli, fornitrice anche delle nuove campane, non ha, neppure dopo la guerra, smentire quelle tradizioni gloriose che la costituiscono una tra le prime fonderie d’Italia. - È doveroso ricordare che le campane di Negrisia furono concesse con qualche vantaggio di tempo, prima di quello fissato dell’Opera di Soccorso di Venezia, per merito a dei personaggi importanti e una in particolare amico di Don Antonio Lanzarini (il primo sacerdote a consacrare la chiesa attuale e voluta da lui; come descritta di un magnifico tempio a tre navate con molti altari: è una delle più belle della zona), che tanto s’interessò perché Negrisia fosse esaudita nei suoi voti. Furono fuse il 6 luglio 1921 alle ore 6 del pomeriggio, e consacrate da S. Ecc. Mons. Vescovo di Treviso il 9 agosto 1921: alle tre campane furono imposti i nomi di Romana Luigia, Assunta Giuseppina, Antonia Valentina.
Le tre campane, dalle note musicali re bemolle, mi bemolle e fa del corista normale, sono adorne di fregi, di iscrizioni e di immagini sacre.
La maggiore, dal peso di chilogrammi 1381.300, porta le immagini sacre di San Luigi. di S. Romano, dell’Immacolata e del Sacro Cuore; ed è munita delle seguenti iscrizioni: A FULGORE ET TEMPESTATE, LIBERA NOS DOMINE— S. ROMANO M. DI NEGRISIA 1921– POST BELLI FLAGELLUM NOVA SINT OMNIA: CORDA, VOCES ET OPERA— PER SINGULOS DIES CANTICUM NOVUM CANTABO TIBI, DEUS— ME FREGIT FUROR HOSTIS; AT HOSTIS AB AERE REVIXI; ITALIAM CLARA VOCE DEUMQUE CANES.
La media, dal peso di kg. 1195.900, porta le immagini sacre di S. M. Assunta, di S. Giuseppe, di S. Marco, di S. Francesco; ed è munita delle iscrizioni: SI VOCEM DOMINI AUDIERETIS, NOLITE OBDURARE CORDA VESTRA— S. ROMANO MARTIRE DI NEGRISIA 1921– UT MANTES NOSTRAS AD COELESTIA DESIDERIA ERIGAS, TE ROGAMUS AUDI NOS— ME FREGIT FUROR HOSTIS, ect.
La inferiore, dal peso di kg. 789.600, è decorata dalle immagini sacre rappresentanti S. Valentino, il Crocifisso, S. Antonio di Padova e S. Giovanni Battista; ed è arricchita dalle seguenti iscrizioni: GENERATIONES ET GENERATIONES IN PACE PER ME DOMINIM LAUDANUNT— A PESTE, FAME ET BELLO LIBERA NOS DOMINE— ME FREGIT FUROR HOSTIS ect.
Infine il sonello, dal peso di Kg. 149.500, dal nome di Rosaria Teresa, in re bemolle, ottava superiore, del corista normale, è fregiato dalle immagini sacre rappresentanti la B.V. del Rosario, S. Pietro Ap. e S. Teresa; le sue iscrizioni sono le più simpatiche perché associano i due sentimenti di fede e di patria, di cui pulsano i cuori di tutti gli Italiani ma specialmente il cuore del popolo veneto: AUDITE VOCEM MEAM, ET BENE SIT VOBIS— OSTENDISTI, DOMINE, POPULO TUO DURA; NUMC AUTEM EXALTABO MANE ET VESPERE MISERICORDIAM TUAM— ME FREGIT FUROR HOSTIS ect. Tutte poi sono insigne dello stemma dell’Opera di Soccorso di Venezia e della Ditta De Poli di Vittorio Veneto.
Giunsero in paese accolte a festa dal popolo il 25 Luglio e suonarono a festa per la prima volta sul castello provvisorio il 9 agosto 1921. Suoneranno con maggior allegrezza, ce lo auguriamo dall’alto della nuova torre per ricordare chi tanto ha sofferto in guerra.— fonte: pp. 175,176,177 del libro: Negrisia di Piave e la nuova chiesa di S. Romano.
L’antica precedente chiesa, sempre dedicata a San Romano Martire, come purtroppo capitò a tutti i paesi sul fronte del Fiume Piave durante la Grande Guerra venne bombardata dalle artiglierie italiane che da destra del Piave puntavano alla sinistra perché c’erano gli invasori austriaci. Inoltre nella località Grave, verso il Piave, venne fatta una chiesa provvisoria in legno detta “chiesa baracca” nel dicembre 1919.
La chiesa attuale venne ultimata e consacrata successivamente dopo la prima guerra mondiale; i lavori avanzavano il 15 ottobre 1922 e fu ultimato alle condizioni attuali nel luglio 1926.
Campane della Basilica Abbazia Santuario di S. Maria in Follina (TV)
Battiore delle 15:30 e distesa ascendente delle tre maggiori delle 15:30 per la Messa Solenne delle 16:00 presieduta dal Vescovo di Vittorio Veneto per l'entrata del nuovo parroco.
Concerto di 5 campane in Do3 fuse da Pietro Colbachini di Bassano nel 1921 ed elettrificate alla veronese.
Domenica 30/10/2016 sono andato a farmi un giro tra le colline del Prosecco.
Dopo esser andato a Combai, video precedente, mi sono diretto verso la splendida Follina.
Alle 15:00, dopo aver visitato di sfuggita Castelbrando a Cison di Valmarino, arrivo a Follina e, dopo aver visitato la splendida Abbazia mi dirigo nel chiostro dove incontro il parroco uscente che mi conferma che le campane avrebbero suonato alle 15:30.
Alle 15:30 mi parte il battiore e subito dopo le splendide tre maggiori in Do3 a distesa.
Anche se con un piccolo rammarico, quello che non sono partite tutte e 5, torno a casa, ma facendo una sosta a Valdobbiadene...
Video 179.
TERENZIO ZARDINI Interludi su Maria casta dimora, Sandro Carnelos
Sandro Carnelos all’organo Zanin (1926) del Santuario dei Miracoli Motta di Livenza (TV) recording 2000.
TERENZIO ZARDINI Padre Terenzio Zardini, nato a Montecchia di Crosara (VR) nel 1923, entrato giovanissimo nell’Ordine dei Frati Minori, fu ordinato sacerdote nel 1947. Ha studiato armonia, contrappunto e fuga al Liceo Musicale di Verona, poi composizione presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, con il Mº Gabriele Bianchi, ottenendo il diploma con il massimo dei voti e lode nel 1954. Dato l’esito brillante del suo diploma, il Ministero della Pubblica Istruzione lo premiava con un soggiorno a Salisburgo durante il 1954. Per un anno ha frequentato anche il Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma. Già organista e maestro di coro a San Francesco della Vigna di Venezia, trascorse il resto della sua vita con gli stessi incarichi nella chiesa di San Bernardino di Verona, insegnando presso il locale Conservatorio “Dall’Abaco”. La produzione musicale di Terenzio Zardini è immensa, anche se egli non si è mai curato di segnare il numero d’opera alle sue composizioni, ma queste superano di molto i duemila titoli.