CAVRIGLIA, AREZZO, ITALY (3 of 3)
Cavriglia, Valdarno, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. I primi insediamenti umani sono molto antichi, come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici (di epoca romana ed etrusca presso Cavriglia e Montaio, di epoca etrusca presso Sereto) e la toponomastica locale. Sono infatti abbondanti i toponimi di origine etrusca e latina (Avane, Casignano, Secciano, Caiano e lo stesso Cavriglia, da Caprilius). Il versante dei Monti del Chianti occupato dal territorio cavrigliese era quasi con certezza attraversato da una strada di epoca romana, che congiungeva il Valdarno con la valle della Greve, passando dal varco di Cintoia. Tale presenza è testimoniata da alcuni toponimi (Casa Migliarina, Monte Termini, Limite) e dal ritrovamento di tratti di selciato, ma soprattutto dall'allineamento, lungo questo ipotetico percorso, di alcune pievi plebane (notoriamente veri e propri segnavia): Petrolo, San Giovanni, San Pancrazio e Gaville. Di queste pievi, due, quella di San Giovanni e di San Pancrazio, si trovano nel territorio comunale. Degne di nota sono anche la chiesetta di San Michele a Sereto e quella di San Lorenzo a Casignano, che conservano pressoché intatte le loro caratteristiche romaniche. Da documenti del '200 e del '300 veniamo a sapere che nel territorio del comune di Cavriglia le più antiche famiglie feudatarie erano quelle dei conti Guidi e dei Ricasoli con i loro consorti Firidolfi; poi, così come in altre zone del Valdarno, salirono alla ribalta le potenti famiglie degli Ubertini e dei Pazzi ed infine i Franzesi. Fino alla seconda metà del '200 il Castello di Montaio fu possedimento dei Guidi e roccaforte ghibellina contro la Repubblica Fiorentina, che infine lo conquistò. Stessa sorte toccò al Castello di Montegonzi, località già menzionata nei Decimari del XIII e XIV secolo, col nome di San Pietro di Formica, che fu prima possesso dei Guidi, poi dei Ricasoli e poi, dopo il 1314, della Repubblica Fiorentina, che ne acquistò la Rocca. Anche Castelnuovo d'Avane (oggi dei Sabbioni), dopo la battaglia di Montaperti, dovette subire la furia dei ghibellini. Proprio a Castelnuovo dei Sabbioni una lapide sul fronte di una casa ricorda che qui ha vissuto il pittore Andrea Del Sarto; notizia curiosa che non trova riscontro in nessun altra attestazione documentaria. Nel territorio del Comune di Cavriglia si trovavano anche altri fortilizi medievali quali il Castello di Montedomenichi, già dei Ricasoli, che fu comprato nel 1314 dalla Repubblica Fiorentina per farne un caposaldo difensivo, come testimoniano gli imponenti ruderi; e il Castello di Pianfranzese, che fu luogo d'origine della nobile famiglia dei Franzesi, piccoli nobili, forse vassalli degli Ubertini. Nel XII secolo Biccio e Musciatto dei Franzesi dettero vita, in Francia, ad una compagnia mercantile che divenne finanziatrice della corona. A Parigi, nella Rue des Bourdonnais (tutt'oggi esistente vicino al Louvre) fecero costruire un palazzo noto col nome di Hotel des Sir Biche ed Mouche e divennero consiglieri di Filippo il Bello. Nel medioevo il centro del potere civile della zona aveva sede nel castello di Montaio, che fino alla metà del XIII secolo costituì uno dei principali possedimenti dei Conti Guidi. A partire dal Duecento Firenze riorganizzò i territori che ricadevano sotto la propria influenza raggruppando i piccoli borghi del contado in confederazioni denominate Leghe. Nel territorio cavrigliese fu fondata la Lega d'Avane che rimase in vita fino al 1774. In quest'anno, a seguito delle riforme leopoldine, il territorio della Lega d'Avane fu annesso a San Giovanni per esserne successivamente distaccato agli inizi dell'Ottocento, per formare il Comune di Cavriglia. Il Comune di Cavriglia nacque il 17 marzo 1809, quando si riunì per la prima volta il Consiglio della Comune. In esso, per volere del governo napoleonico, vennero incorporati i popoli di Montaio, Montegonzi, Castelnuovo, Meleto, che precedentemente avevano fatto parte della Lega d'Avane della quale Montegonzi era il capoluogo. Cavriglia è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, perché è stato insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Il 4 luglio 1944 infatti le comunità delle frazioni di Meleto Valdarno, Castelnuovo dei Sabbioni, Massa dei Sabbioni e San Martino hanno subito una terribile strage per mano nazista che portò via la vita a 191 civili innocenti.
IL MONTE DELLE FORMICHE - trailer - sub ENG
Il Monte delle Formiche (The Mount of Ants) - ITA/2017/63'
World Premiere: 70 Locarno Festival - Filmmakers of the present Competition
Annecy Cinema Italien 2017 - competition
Festival Internacional de Cine de Mar del Plata
Filmmaker Fest - Prospettive Comeptition
For centuries, every year, every summer, on September 8th, swarms of winged ants travel to the “Mount of Ants” in Italy, where they mate in flight: the impregnated female ones create new colonies while the male ants die in the ground, at the foot of the sanctuary built on the top of this mountain and dedicated to “Our Lady of The Ants”.
Tourists, curious and faithful who come to admire the singular event and to attend the feast, are witnesses of the mystery of life.
This singular phenomenon is the starting-point of the film’s reflection about the ant’s nature and the human being, who could see himself mirrored in the little insects.
Great writers, such as the Nobel Prize awarded poet Maurice Maeterlinck and the entomologist Carlo Emery, wrote a lot about the relationship between man and ants: their questions about life, nature and human beings found an echo today in the witnesses of the film.
A film by RICCARDO PALLADINO, written, directed and edited by RICCARDO PALLADINO, with FRANCA MAURIZZI, cinematography EUGENIO BARZAGHI, sound MARCO NERI, editing supervision CARLOTTA CRISTIANI, sound editing ALESSANDRO QUAGLIO, mix PAOLO SEGAT, sound editing assistant MARCO FALLONI, colorist ANDREA ORSINI, produced by RICCARDO PALLADINO, LARA BRUCCI, LUCA RICCIARDI, a production by CAMERAMANO with RAI CINEMA, supported by THE ATELIER FOR POST-PRODUCTION OF MILANO FILM NETWORK 2016, original music BENEDETTA GELATI, non original music MIGUEL NEGRÃO, DAVE SEIDEL
facebook.com/Il-Monte-delle-Formiche-649676425205963/
CAMPANE ITINERANTI PER I PAESI COLPITI DAL SISMA
San Pancrazio, Cavriglia
Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
Questa stupenda dimora resiste e sorride dal 1400, ospitando i pievani, preti rettori della Pieve di San Pancrazio, attigua alla casa. Detta Pieve costituisce nella zona l’unico esempio di chiesa plebana con presbiterio sopraelevato, impostato sulle volte di copertura di una cripta. Sull’architrave della porta, che dalla cripta immette nella cella della torre campanaria, è ancora visibile un’iscrizione con la data: anno 1147. La casa si sviluppa in due piani, collegati da una scala interna, il piano terra rialzato rispetto al giardino di due metri.Al piano rialzato i pavimenti in cotto levigato danno all'ambiente il giusto tono di eleganza ed austerità che la casa pretende, mentre i soffitti sono in castagno e cotto (pianelle). Entrando abbiamo il salone con zona relax, divani e camino ad accompagnare le serate fredde dell'inverno, subito dopo la grande tavola da pranzo per gustare in compagnia del buon vino e dell'ottimo olio prodotto in zona. Proseguendo troviamo un grande disimpegno che oltre a condurre alla cucina, ci apre la porta al giardino dove è collocato anche un comodo cancello che apre sulla strada. Saliamo al primo piano, un lungo corridoio ci conduce alle camere, per terminare in un salotto dove è posta la scala in legno per raggiungere la grande mansarda, suddivisa da un particolare studio con pavimento in legno, una camera, ampio salone e bagno.
La posizione è un altro punto forte di questa villa: alle porte del Chianti e a metà strada tra Firenze, Arezzo e Siena, tutte raggiungibili in 30 minuti.
Per lo shopping, grandi supermarkets e outlets delle grandi firme italiane nel raggio di 20 minuti.
In meno di un’ora di auto si possono raggiungere importanti centri storici e culturali quali, ad esempio, Cortona, Pienza, Montepulciano, Montalcino, San Gimignano e i centri termali di Rapolano, Chianciano Terme e Montecatini Terme .
L'aeroporto più vicino è quello di Firenze che trova a 50 minuti (65km).
L'URSEA ALLA MACCHIA ANTONINI - 1° VIDEO
L'URSEA ALLA MACCHIA ANTONINI - 13 agosto 2012 -
VIDEO REALIZZATO DA ROBERTO INNOCENTI (DAMINO) - WWW.URSEA.IT
Dal Roseto di Carla Fineschi
Immagini Edith Lennert