BUONCONVENTO Borgo bello della TOSCANA - Beautiful village of TUSCANY - Full HD
© CLAUDIO MORTINI ❀
È importante centro agricolo sulla Via Cassia, nel breve piano dove nell'Ombrone confluisce l'Arbia, formatosi come luogo di tappa sulla Via Francigena. Il toponimo, dal latino «Bonus Conventus», luogo felice, si riferisce probabilmente alla fertilità delle sue terre, coltivate a grano e vigne.
Tuttora cinto dalle mura trecentesche, nelle quali si apre l'imponente porta Senese, il borgo ha conservato il tessuto urbano del Medioevo, con qualche bell'inserto liberty. Ne è esempio, lungo la via centrale, palazzo Ricci-Socini, dove ha sede il Museo d'Arte sacra della val d'Arbia, che conserva arredi liturgici, oreficerie, sculture e dipinti di scuola senese dal XIV al XVII secolo.
Lungo le mura, nelle antiche cantine comunali, ha trovato invece allestimento il Museo etnografico della Mezzadria, che ricostruisce gli ambienti e l'usanza della società contadina del recente passato.
La robusta cinta muraria trecentesca, che conserva nella forma architettonica il carattere senese, un tempo racchiudeva tutto il borgo come una farfalla nel bozzolo.
Su di essa non esistevano aperture, all´infuori di due porte di accesso munite di robusti infissi in legno con ferrature: Porta Senese sul lato nord verso Siena, e sul lato sud Porta Romana, distrutta nel 1944 dai tedeschi in ritirata.
Rimasto intatto per secoli, al riparo del fossato e dei merli guelfi del cammino di ronda, il borgo ha subito grandi trasformazioni nell´800, con la costruzione di fabbricati a ridosso delle mura, tra cui il Teatro dei Risorti.
La pieve di Sant'Innocenza a Piana è un edificio sacro che si trova in località Piana nella campagna vicino a Buonconvento.
Documentata dal 1081, si presenta come un organismo fortificato, con i caratteri tipici dell'architettura militare senese del XIII-XIV secolo; uno dei lati è costituito dalla chiesa. Questa, realizzata in cotto, come la maggior parte del complesso, ma con filari di pietra nella semplice facciata, si presenta a un'unica navata con capriate in vista, ma risente già di suggerimenti gotici nella cappella quadrilatera che la conclude, coperta con volta a botte e con monofore ad arco acuto.
Buonconvento, L'Antico Borgo sulla via Francigena manortiz
Buonconvento, l'Antico Borgo lungo la via Francigena
Buonconvento (dal nome latino Bonus Conventus) nel suo spirito di comunità felice, è un piccolo borgo costruito sull’antico tracciato della Via Francigena. Adagiato e cresciuto grazie alla fertilità dei fiumi Arbia e Ombrone, è ancora luogo di accoglienza, come lo era in passato per i pellegrini e viandanti diretti a Roma.
E’ ricordato nei libri di storia fin dal 1191 con il passaggio del Re di Francia Filippo Augusto e, successivamente, per l’infausta sosta dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Arrigo VII di Lussemburgo, che ahimè qui trovò la morte nell'agosto del 1313.
Fu borgo ricordato anche dal Boccaccio nella quarta novella della nona giornata del Decameron per la sventura capitata al poeta senese Cecco Angiolieri.
Si respira ancora un’atmosfera senza tempo, uno stile di vita, un ritmo scanditi dal rintocco dell’orologio della torre medioevale del Palazzo del Podestà fra i vicoli e “chiassi” che siarticolano suggestivi, nel borgo storico.
Illustri letterati di ogni tempo sono transitati su questa terra e nei loro appunti di viaggio hanno ricordato questo delizioso scorcio di Toscana. Ci preme ricordare, fra i tanti, i versi del grande poeta Luzi: “Passata Siena, passato il ponte d’Arbia, è lei, terra di luce che sempre, anche lontano, inseparabilmente mi accompagna…”
Il turista potrà immergersi in un paesaggio ancora incontaminato, caratterizzato da valli e colline, ornate da file di cipressi, variamente coltivate a viti oppure spolverate dalle foglie d’argentei ulivi, tantoché sembra un dipinto dei Macchiaioli. I piccoli boschi si incendiano di colori nell’autunno. La campagna è ancora punteggiata da poderi ben conservati, con i caratteristici mattoni rossi, oppure con facciate in pietra, con portici e loggiati, gioielli di architettura rurale.
Così peraltro ebbero a percepirlo secoli fa anche i pittori della Scuola senese che, nella loro purezza formale prossima all'astrazione, ne fecero ripetute citazioni raffigurandolo nei rilievi inceneriti, desertici, a volte appena striati.
Tra i monumenti principali ricordiamo: La Pieve di Santa Innocenza a Piana, i Musei Comunali di Arte Sacra della Val d’Arbia e della Mezzadria Senese, i palazzi in stile Liberty fra i quali spicca villa La Rondinella, la chiesa SS. Pietro e Paolo. Nei dintorni del borgo sorgono quattro castelli di proprietà privata che in particolari occasioni vengono aperti per le visite al pubblico: Castelrosi, Castelnuovo Tancredi, Bibbiano e La Torre a Bibbiano.
(dall’Archivio comunale di Buonconvento)