Città Metropolitana, terminati i lavori per le nuove barriere di sicurezza sulla S.P. Capri-Anacapri
Città Metropolitana, terminati i lavori per le nuove barriere di sicurezza sulla S.P. Capri-Anacapri
Le nuove barriere - costituite da un parapetto in cemento armato rivestito in pietra e mattoncini rossi sormontato da una ringhiera per un’altezza complessiva di 1,30 m – hanno sostituito le precedenti, fatiscenti e inidonee, e sono in grado di impedire l’eventuale fuoriuscita dalla carreggiata anche dei mezzi pesanti. Il Consigliere Delegato Cacciapuoti: “Sono soddisfatto per la bellezza dell’opera, la sua valenza strategica e la tempistica di realizzazione. Risolta annosa questione che creava pericolo ad automobilisti e pedoni, contemperando esigenze di sicurezza e di tutela ambientale e paesaggistica”. I lavori ultimati prima del termine, previsto per gennaio 2019
Sono terminati in anticipo rispetto alla scadenza prevista i lavori di rifacimento delle barriere protettive e di ripristino del piano viabile della S. P. Capri – Anacapri sull’isola azzurra.
La strada provinciale, che parte dallo svincolo sui due golfi nel Comune di Capri e si sviluppa lungo un percorso assai tortuoso fino all'Hotel San Michele ad Anacapri, raggiunge un’altezza di circa 400 metri sul livello del mare con strapiombi, in alcuni punti, anche di circa 300 metri. A fronte di queste caratteristiche di pericolosità l’arteria presentava, per un tratto, un parapetto di cm 40, sormontato da un'esile ringhiera di circa 50 cm danneggiata in più punti, e in un altro una ringhiera in ferro di m 1,30 con piantoni in ferro rivestiti in cotto ed elementi in muratura.
Nonostante che i limiti di velocità previsti fossero molto bassi, in entrambi i casi tali strutture - realizzate negli anni ’60 secondo le normative del tempo - non risultavano idonee a contenere i veicoli in transito sulla carreggiata in caso di fuoriuscita, né a garantire con adeguata sicurezza il transito pedonale.
Ragione per cui la Città Metropolitana, guidata dal Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris, è intervenuta con un progetto redatto dalla Direzione Viabilità che ha previsto la sostituzione totale del sistema di barriere con una nuova protezione in grado di garantire l’assorbimento di eventuali urti dei veicoli e contemporaneamente di soddisfare i requisiti estetici di controllo e tutela ambientale richiesti dal particolare pregio paesaggistico che caratterizza la zona.
L’intervento ha previsto, infatti, la realizzazione di un parapetto in cemento armato rivestito in pietra da ambo i lati e coronato da un cordolo di mattoncini rossi dell’altezza di 80 cm, con sovrastante ringhiera in acciaio dell’altezza di 50 cm; il tutto per un elemento strutturale unico di protezione di 130 cm complessivi, paragonabile a una barriera bordo ponte, capace di impedire, tra l’altro, anche la fuoriuscita dei mezzi pesanti autorizzati a circolare sull’isola.
Il costo dell’intervento è stato di circa 750mila euro. I lavori dovevano essere completati entro il mese di gennaio 2019. Con largo anticipo rispetto al termine, i lavori sono ormai completi per il 90%: terminata la barriera, resta da risistemare il manto di asfalto e la segnaletica, i cui lavori riprenderanno non appena sarà conclusa la stagione estiva, per non creare problemi ai flussi turistici che anche quast’anno vedranno l’isola azzurra protagonista.
“Sono molto soddisfatto – ha affermato il Consigliere Metropolitano Delegato alle Strade, Raffaele Cacciapuoti – per la bellezza dell’opera realizzata, per la sua valenza strategica, essendo quest’arteria l’unica via di collegamento importante dell’isola, e per la tempistica. Il finanziamento dell’opera è stato attivato per risolvere un’annosa situazione di oggettivo pericolo in un tronco stradale caratterizzato da un forte strapiombo. Su impulso del Sindaco de Magistris e con l’ottimo lavoro della struttura tecnica guidata dal Dirigente Giancarlo Sarno, è stata finalmente trovata e messa in atto una soluzione capace di contemperare le esigenze di sicurezza con quelle di tutela ambientale, tant’è che ha avuto il parere favorevole della Soprintendenza competente”.