Città di VENEZIA: Percorso Ciclabile Brahim a Pellestrina, dopo 1 anno ancora senza sicurezza.
(di Tello de Marco) A VENEZIA, negli ultimi 15 anni, diversi Uffici Pubblici Comunali, hanno proposto ed approvato il Bici Plan di VENEZIA, ovvero il programma della mobilità ciclistica, da realizzare nella Città-Capoluogo di Regione. Attraverso il Bici-Plan, quindi, sono stati inseriti, per primo, gli obiettivi da conseguire per aumentare la sicurezza dei ciclisti veneziani, e successivamente, i progetti esecutivi, per la realizzazione di nuove piste ciclabili. Ovviamente, e inutile anche dirlo, che i percorsi riservati alle biciclette, sono stati redatti nel Bici-Plan, per essere realizzati in tutta la Città di VENEZIA, e quindi in modo omogeneo, dai suoi quartieri alle sue isole, compreso nella sua parte di Laguna, dove si prevede il collegamento ciclabile, lungo il Ponte Translagunare, per il Tronchetto o San Basilio. Nello specifico, i progetti avanzati nel piano programma, hanno visto delle richieste iniziali, da parte delle varie associazioni dei ciclisti, una successiva fase di progettazione, dall'Ufficio Tecnico del Municipio, un passaggio d'indirizzo, nelle varie Circoscrizioni della Città, e l'approvazione esecutiva, munita di relativi finanziamenti, votata dalla Giunta e dal Consiglio Comunale. In quest'ottica, negli ultimi sette anni, a VENEZIA, l'Ente Comunale, con la partecipazione attiva delle varie associazioni di riferimento, ha realizzato centinaia di Km di piste ciclabili, e di percorsi riservati al transito dei ciclisti. Ma la totalità di questi interventi, numeri alla mano, sono avvenuti per il 98,5% in una sola parte di VENEZIA, e non in modo analogo in tutta la Città, tanto da essere in contrasto evidente, con gli stessi obiettivi del Bici-Plan della Città di VENEZIA, se non con lo stesso Piano Urbano della Mobilità (PUM), nel quale è adottato il progetto-programmatico ciclistico. In particolare, dal 2005 ad oggi, a VENEZIA, si sono costruite oltre 100 Km di piste ciclabili, tra Catene-Marghera-Mestre-Zelarino-Campalto e Favaro, e soli 1,8 Km, tra il Lido e Pellestrina, chiaramente con una disparità, palese e visibile a tutti. Nei quartieri, quindi, si sono avute la generalità delle realizzazioni previste nel Bici Plan, giustamente per offrire maggior sicurezza, ai veneziani che viaggiano con le loro biciclette. Mentre, nelle due isole della Città, nessun intervento previsto, dal programma della mobilità ciclistica, è stato realizzato, anche in minima parte, magari solo nelle zone maggiormente residenziali, e caratterizzate da un notevole flusso di mezzi pesanti. Da una parte di VENEZIA, quindi, oggi si contano centinaia di km di percorsi protetti, comprensivi di delimitazioni, di segnaletica adeguata, e di itinerari divisi, tra i residenti ed i frequentatori occasionali. Mentre, dall'altra parte, le piste ciclabili sono praticamente inesistenti, visto i soli 700 metri di pista ciclabile agli Alberoni (ma non nella strada principale!), i 400 metri di Via Selva a San Nicolo', e i 400 metri protetti, degli 800, nel percorso ciclo-pedonale Brahim Neshid, a Pellestrina. Le ripercussioni, per i ciclisti-veneziani delle due isole, sono state in questi anni drammatiche, per colpa della mancata applicazione del Bici-Plan di VENEZIA, che invece, dall'altra parte della Città, veniva giustamente fatto rispettare, con gli interventi previsti e finanziati. Conseguenze, terribili, che poi sono derivate anche da un'altro fattore, e dal precedente piano della mobilità, del Lido e di Pellestrina, non affrontato per dodici anni (!) dalla Circoscrizione, e alla fine addirittura bocciato (!!), dallo stesso decentramento. Cosi', prendendo in riferimento solo gli ultimi sette anni, nelle due isole, non sono mancati gli incidenti ai ciclisti, sia per fortuna lievi, che disgraziatamente gravissimi, ed anche luttuosi. In quest'ultima casistica, rientra, purtroppo per noi, anche la morte del piccolo veneziano Brahim Nasib, avvenuta il 15 Aprile 2010, a Pellestrina. Brahim, quel giorno, viaggiava sulla sua biciclettina, lungo la strada Comunale dei Murazzi. E'stato investito, a100 all'ora, da un macchina di un veneziano, nell'unica strada dell'isola, allora come oggi, priva di una pista ciclabile, e di un percorso protetto. A seguito di quel tragico evento, a VENEZIA, finalmente, si è decisa una realizzazione di un percorso ciclo-pedonale, in parte non concluso lungo la Laguna, per metà della sua lunghezza senza protezioni, e carente, se non assente, delle minime segnaletiche verticali ed orizzontali (filmato ). Anche in questa occasione, tragica per la Città, il Bici-Plan non è stato adottato a Pellestrina, se non nell'isola adiacente del Lido, con nessuna pista ciclabile che è stata creata, al fine di preservare l'incolumità, di coloro che viaggiano sulle biciclette. Gli incidenti, difatti, sono continuati anche negli ultimi tre anni, e ancor'oggi non si sono interrotti, come dimostrano i casi recenti del 25 Settembre scorso, a Città Giardino, e del 3 Ottobre a Ca'Bianca.
Il Veneto in Bicicletta - Le Isole di Venezia
Il Veneto in Bicicletta - Le Isole di Venezia.
E5 - Ciclovia isole di Venezia
Partendo da Chioggia conviene prendersi del tempo per visitare il centro storico dall'originale forma a lisca di pesce. Visitare le calli e i campielli consente di apprezzare i bellissimi palazzi di ogni epoca e il colorato mercato del pesce dove risuona il particolare dialetto chioggiotto. L'imbarco dei mezzi pubblici si trova a pochi passi dal caratteristico Ponte Vigo e con il ferry boat è possibile raggiungere in breve l'isola di Pellestrina.
Nell'isola veneziana si scende nei pressi dell'oasi naturalistica di Ca' Roman dove nidificano varie specie di volatili; si incontrerà prima il centro abitato di Pellestrina con le abitazioni dei secoli XVI e XVII e poi il borgo di Portosecco, dove può capitare di incontrare le signore che lavorano al tombolo e i pescatori intenti a preparare le reti e gli attrezzi da lavoro. All'estremità nord dell'isola sorge il porto di S. Pietro in Volta con la settecentesca chiesa attorniata da basse case di pescatori, vigne ed orti. Da qui ci si imbarca per la vicina isola del Lido.
Nella seconda isola da attraversare si scende nei pressi dell'oasi degli Alberoni, area naturalistica che conserva i relitti delle dune naturali rivestite da vegetazione spontanea. Si riprende a pedalare lungo la strada che costeggia la laguna, fino al centro storico di Malamocco, dove tra calli e campielli si respira un'atmosfera tipicamente veneziana.
Spostandosi verso il mare è possibile pedalare sulla pista ricavata sui Murazzi, grossi massi di pietra posti a difesa dell'isola dalle mareggiate. Bastano pochi chilometri e lo scenario cambia nuovamente: ora è il centro del Lido ad affascinare il turista, con i suoi scorci lagunari, e con i palazzi che fanno da cornice alla rinomata Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Riprendendo il percorso si arriva prima all'antico e monumentale Cimitero Ebraico e poi alla chiesa di San Nicolò.
Dal Lido si attende il ferry boat per fare ritorno all'imbarco di partenza, oppure, superando i disagi dei trasporti nautici, è possibile raggiungere la vicina isola di Sant'Erasmo. In questa ristretta isola, una piacevole pista ciclabile attraversa gli orti dove si coltivano i famosi carciofi violetti di Sant'Erasmo.
Pellestrina: Proviamo la ciclabile
Eccoci nuovamente sulla questione pista ciclabile dell'Isola di Pellestrina. Dopo aver letto diversi commenti provenienti dai gruppi su FB un cittadino lamentandosi della pericolosità di alcuni tratti di cui nello scorso video ne abbiamo dato evidenza, abbiamo deciso di percorrerla per intero, e diamo atto che la situazione è un vero disastro. I SOLDI PUBBLICI NON VANNO SPERPERATI!!! QUESTA E' LA VERITA'... QUI CHI DOVEVA VERIFICARE NON HA VERIFICATO!!!!
I SOLDI DEI CONTRIBUENTI NON VANNO GETTATI AL VENTO!!!! VERGONGA E VERGOGNA A CHI DIFENDE LE POSIZIONI INDIFENDIBILI.
IL CMP SEMPRE A FIANCO DEL CITTADINO.
gita in bike chioggia pellestrina lido
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Escursione in bicicletta isola di Pellestrina Luglio 2017
Cicloescursione lungo la parte finale della riviera del Brenta e l'isola di Pellestrina. Giornata intera in bici con la navigazione nella laguna sud di Venezia, e una pedalata lungo i Murazzi. Soluzione ideale per scoprire la tempra del Pellestrinotto e un artigianato unico nel suo genere: Il Merletto di Pellestrina.
Vicenza Abano Terme Chioggia Pellestrina Venezia ????????
Un percorso immerso nel magico veneto da Vicenza, lungo la pista ciclabile della Riviera Berica, passando per Abano Terme, per poi proseguire verso Chioggia, traghettare verso Pellestrina, Lido di Venezia e poi Venezia. 130 km di meraviglie.
Relive Chioggia Pellestrina Lido
Percorso ciclabile attorno alla laguna veneziana.
Mira-Chioggia-Pellestrina-Lido-Venezia-Mira.
Circa 100km
SBARCHIAMO AL LIDO DI VENEZIA - Pellestrina (VE) - Parte 2/5
Dopo la stupenda pedalata per la pista ciclabile di Pellestrina, sbarchiamo al Lido di Venezia.
Qui la ciclovia si interrompe in continuazione e in più occasioni ci ritroviamo a pedalare sul ciglio della strada principale, non molto trafficata ma quel che basta per rovinare la poesia del paesaggio che ci ha regalato l'isola di Pellestrina poco prima.
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Città di VENEZIA: Inutile pista ciclabile a lato di P.le Parmesan, mentre è assente nella rotonda
P.le Parmesan, nel quartiere di Marghera, è una sorta di rotonda autostradale dentro la città. E'difatti il primo vero incrocio che s'incontra, dopo essersi lasciati alle spalle l'autostrada e la rampa a scorrimento veloce proveniente dalla cosi chiamata rotonda Agip. E'una rotatoria quindi, molto pericolosa, per via del notevole traffico di attraversamento, che viaggia in promiscuità anche e sopratutto con le biciclette dei veneziani. Ciclisti, che purtroppo, sono stati vittime nel Piazzale di diversi incidenti, alcuni addirittura mortali. E'difatti storia recente, che due veneziani, in sella alla loro bici, sono morti nell'attraversare questa rotonda, che da molto tempo necessita di maggior sicurezza, e di dividere il flusso veicolare da quello delle due ruote. Insomma, manca la pista ciclabile lungo la rotonda, e le conseguenze sono drammatiche anche in termini di vite, come quella persa da un veneziano-ciclista, nei primi mesi del Settembre scorso. Ma in P.le Parmesan, oltre ad una questione di sicurezza, c'è una situazione di assurdità, visto che una pista ciclabile esiste, ma purtroppo tra Via Beccaria...ed un muro di sconosciuto proprietario. Si', avete letto bene: dentro il P.le Parmesan, non c'è nessuna pista ciclabile. Ma a 5 metri dalla rotonda, esattamente all'angolo con Via Beccaria, esiste una pista ciclabile, lunga circa 150 metri, che s'interrompe per la presenza di un muro, che ovviamente ne impedisce il proseguimento! Non solo. Esiste, a fianco di essa, anche un marciapiede, che corre parallelo al percorso della bicicletta, e che ovviamente s'interrompe anch'esso, una volta giunti davanti al muro in questione. La cosa più drammatica, pero', rimane la pista ciclabile, che dotata anche di segnaletica orizzontale, non è collocata nel Piazzale Parmesan, ma bensi'in un luogo attiguo, che è inutile dal punto di vista della sicurezza stradale. Insomma, fiabetta del giorno: c'è un tecnico, di un certo Ufficio Pubblico, che una mattina, ha pensato bene di costruire una pista ciclabile nel quartiere di Marghera. Ma non dentro la prima rotonda autostradale, nel cuore della città, ma a qualche metro da essa, in un luogo totalmente inutile, visto la presenza di un bel muro, forse non notato nell'occasione. Chissà, poi, facendo spendere quanti soldi ai contribuenti veneziani, che oggi si ritrovano con un percorso protetto, francamente oggetto di attenzione, da parte dell'amico Moreno Morello, e di Striscia la Notizia. Soldi, che chiederemo di indicare prossimamente alla Corte dei Conti, in un'esposto da parte di venezialagunanostra ed il sottoscritto. Ma che oggi non risolvono la problematica che attanaglia P.le Parmesan. Questo, comunque, succede nel quartiere di Marghera. Mentre, dall'altra parte di VENEZIA, continua la carenza cronica di percorsi ciclabili, e gli incidenti ai ciclisti veneziani. Come successo, al Lido di VENEZIA, nel pomeriggio di martedi'25 Settembre, in via S.Gallo, a pochi metri dal semaforo di Via Fuga, dove, per l'ennesima volta, un ciclista è stato colpito da un mezzo veicolare, mentre viaggiava tranquillamente sulla sua bicicletta. Questi incidenti, continuano a capitare, non solo al Lido, ma anche a Pellestrina, poiché da anni non è stato creato nemmeno un metro di nuove piste ciclabili, sopratutto sulle strade a scorrimento veloce, e di notevole traffico pubblico e privato. Ed oggi, nelle due isole della città, non esistono nemmeno più i recenti percorsi ciclabili, ovvero le due linee tratteggiate a terra. Queste, difatti, sono oramai non più visibili, sbiadite o addirittura cancellate nella totalità delle zone delle due isole. E a Pellestrina, continua ad esserci la pista ciclabile Brahim Nashid, ( nome del bambino veneziano che perse tragicamente la sua vita in bicicletta nel 2009) senza protezioni, con una scarsa se non inesistente segnaletica, e che corre tra parcheggi di automobili non segnalati, e cassonetti dell'immondizia, sollevati sopra di essa. La sicurezza stradale, per i ciclisti-veneziani di Lido e Pellestrina, continua a latitare, nel silenzio generale della politica, e sopratutto delle associazioni amiche, che oramai da tempo, non spendono più nemmeno una parola, per questo argomento. Intanto, venezialagunanostra, continuerà a filmare queste situazioni, e a girarle all'associazione familiari vittime della Strada di VENEZIA, unica realtà, in città, che ha sempre denunciato questa situazione di non sicurezza legate alla mancanza di piste ciclabili.
La nuova ciclabile di via del Sale
Cicloturismo 2011. In bici alla scoperta delle isole
Il cicloturismo nella provincia di Venezia da Cavanella d'Adige attraverso Lido di Venezia, Pellestrina, Chioggia, Caorle, Bibione, Punta Sabbioni, Cavallino, Lido di Jesolo, Portogruaro, ...
L'Anello dei Colli Euganei - PD
Le telecamere di Verde a Nordest seguono Laura in uno dei percorsi più belli della pianura veneta: l'Anello dei Colli Euganei. Un giro fantastico che porta a scoprire scorci di campagna che nemmeno s'immaginano.
Con il completamento delle piste ciclabili nell'area di Rovolon-Teolo-Montegrotto, il periplo completo dei colli Euganei è una bella realtà. Un lungo rosario di piste ciclabili concatenate l'una con l'altra denominato Anello Ciclabile attorno ai colli Euganei.
Sottomarina - Pellestrina (By Drone)
Videodenuncia Percorso ciclabile Casalecchio Bologna Castelmaggiore
I rischi che si corrono per raggiungere il posto di lavoro cercando di sfruttare piste ciclabili non collegate, incomplete, pericolose e non segnalate
Città di VENEZIA: La pista ciclabile in Viale S.Marco nel quartiere di Mestre-Carpenedo.
(COntinua da percorso ciclabile Brahim Nashid nell'isola di Pellestrina Le piste ciclabili nella città di VENEZIA, non sono tutte uguali. Previste nello stesso Biciplan della città, esse si differenziano tra le isole ed i quartieri per la mancanza di segnaletica verticale ed orizzontale, per le limitazioni inesistenti tra la carreggiata veicolare e ciclabile, ma sopratutto per la sicurezza nella progettazione e realizzazione. Video realizzato per gli amici di venezialagunanostra@libero.it , e per documentare come nella stessa città esistano percorsi ciclabili misti pedonali, e piste ciclabili.
acquathlon pellestrina 2010: assaggino della gara
Pellestrina, contributo della Provincia alla remiera dell'isola
L'assessore alla voga alla veneta della Provincia di Venezia, Massimiliano Malaspina, ha consegnato un simbolico maxi-assegno di tremila euro al presidente dell'associazione remiera Pellestrina, per riparare almeno in parte ai danni subiti con l'alluvione del novembre 2010 - Tg A3
Città di VENEZIA: Veritas tonnellate di foglie non raccolte, a Malcontenta pista ciclabile inagibile
Scritti filmati e pratiche alla PA in all'indirizzo
Cremona - Venezia ciclabile PO Maggio 2013
Marco, Carmine e Giovanni, la triade: 350km sulla bellissima ciclabile che costeggia il PO con arrivo trionfale a Venezia
Padova-Chioggia in bicicletta
Padova-Chioggia in bicicletta lungo gli argini del Brenta e Bacchiglione