Ponte di Introd e vista sull'orrido - Introd, Valle d'Aosta, Italia
Il Castello di Introd e il Ponte Centenario!
Un video strepitoso sul Castello di Introd e sul ponte centenario.
Video di Hexasky Alpes
facebook.com/hexaskyalpes
Parco D'Introd. Valle d'Aosta
Un bellissimo parco da visitare, dove ci si può avvicinare agli animali che popolano i territori alpini.
Marmotte al Parc d'Introd
7 Comuni - Scopri Introd
Introd è un paese di media montagna e occupa la parte inferiore delle valli di Rhêmes e di Valsavarenche, all’imbocco del Parco Nazionale Gran Paradiso. La posizione geografica del suo capoluogo (880 m s.l.m.), tra la Dora di Rhêmes e del torrente Savara, è all’origine del toponimo “Introd” (“entre‐eaux”: tra le acque).
Il capoluogo di Introd è formato dai villaggi a valle, collegati da due ponti costruiti sulla dora di Rhêmes: Lo pon noù (il ponte nuovo), vero capolavoro di architettura che fu realizzato nel corso della Prima Guerra Mondiale su un baratro di più di 80 m, e Lo pon vioù (il ponte vecchio), realizzato tra gli anni 1827‐28, che fino al 1916 rappresentò l’unica via di accesso al capoluogo, alla Valsavarenche e alla Val di Rhêmes.
Il Castello di Introd fu costruito dal nobile Pierre Sarriod d’Introd verso il 1260, e i suoi discendenti l’abitarono fino al 1910. Il primo nucleo risale probabilmente al XII secolo e all’origine consisteva in un mastio quadrato circondato da una cinta di mura. Pierre Sarriod ampliò il castello primitivo che, in seguito alle modifiche del XV secolo, assumerà la forma poligonale quasi arrotondata che tuttora lo distingue dagli altri castelli valdostani.
Vicino al castello si trova un magnifico complesso in pietra e legno, utilizzato un tempo dai Sarriod d’Introd come granaio. Realizzato verso la metà del XV secolo, rappresenta uno dei rari esempi di costruzioni interamente in legno tipiche dell’architettura del basso Medioevo valdostano. Le due porte sono dotate di serrature in ferro battuto, entrambe databili all’epoca della costruzione, una delle quali, di particolare bellezza, rappresenta un castello.
L’Ôla è una costruzione molto antica che è stata utilizzata per molti secoli come stalla, scuderia e fienile dai Signori d’Introd. Per la sua originalità, questa costruzione ha influenzato l’architettura delle case dei notabili di tutta la Valle d’Aosta.
Vicino al parco del castello s'innalza la cappella del Santo‐Sudario (lo Sèn‐Chouéo), una delle più antiche cappelle della Valle d’Aosta.
Maison Bruil di Introd è uno dei maggiori esempi dell’architettura rurale del territorio del Gran Paradiso ed ospita l’esposizione Conserver le souvenir...se souvenir pour conserver. La visita permette di ripercorrere le tecniche che i nostri antenati hanno sviluppato nel corso dei secoli per migliorare ed implementare l’utilizzo dei prodotti alimentari presenti nel proprio territorio e, nel contempo, contribuire a “conservare” un bene immateriale di inestimabile valore: la memoria.
Il paese di Introd è conosciuto per essere un luogo amato dai Pontefici. Papa Beato Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI hanno scelto il villaggio di Les Combes per trascorrere le proprie vacanze, alternando rilassanti escursioni in montagna a intensi momenti di preghiera, di lettura e di riflessione, favoriti dalla quiete e dalla bellezza del luogo.
La Maison Musée Jean-Paul II nasce per rendere omaggio al Beato Giovanni Paolo II e accoglie un'esposizione di oggetti appartenuti al Papa, arricchita da numerose fotografie scattate nei momenti più intensi del Suo lungo Pontificato.
Introd non offre molto solo dal punto di vista culturale: la posizione ai piedi del Parco Nazionale Gran Paradiso fa sì che, nella stagione estiva, da Introd si snodi una rete di sentieri ottima per il trekking o per gite in mountain‐bike. Nel periodo invernale Introd propone degli itinerari per passeggiate con le “ciaspole” ed è in una posizione centrale rispetto alle principali stazioni di sci alpino e nordico della Valle d’Aosta.
Ciak, si gira … al Castello di Introd!
Riccardo Cuor di Leone conquista il Castello di Introd grazie alla magia del cinema. Il Castello di Introd è stato set cinematografico del film Richard the Lionheart - Rebellion diretto da Stefano Milla.
Ecco una clip dedicata alle riprese effettuate dalla troupe della Claang Entertainment che ha prodotto il film.
Introd - speciale 150 anni
Caratteristico e piccolo comune della Valle d'Aosta. Situato tra la Dora di Rhêmes e il torrente Savara, il centro fa parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Caratteristico è il castello che domina il verdeggiante paesaggio che circonda il borgo.
Castello di Introd
Arco.eventi presenta il Castello di Introd
Ponte acquedotto romano di PONT D'AËL / PONDEL (AYMAVILLES) Valle D'Aosta (video + slideshow)
Il pont d'Aël è un ponte acquedotto romano che sorge presso il villaggio omonimo nel comune di Aymavilles, in Valle d'Aosta. Fu edificato nel 3 a.C. per l'irrigazione e il rifornimento di un lavaggio di minerale per la colonia di Augusta Prætoria Salassorum, l'odierna Aosta, allora appena fondata. Il ponte, situato all'entrata della val di Cogne, una valle laterale, 66 metri al di sopra del fondovalle, sostiene un acquedotto tecnicamente avanzato, lungo in totale 6 km. Oltre alla sua posizione insolita, la costruzione (originariamente presumibilmente su tre livelli) presenta ulteriori particolarità, come una galleria di controllo sotto la conduttura dell'acqua e il suo finanziamento espressamente privato. In quello che era una volta il canale delle acque passa oggi un sentiero per escursioni.
Il ponte, lungo 60,46 m e largo 2,26 m, sorge nell'unico punto di attraversamento possibile sull'abisso della Grand Eyvia, lungo 4 km e profondo fino a 150 m. Il suo unico arco si allunga sulla gola, lunga qui solo 12 m, ma profonda 66 m, con una campata di 14,24 m. La volta dell'arco è costituita da un arco con cunei a una nervatura. Il ponte, un tempo presumibilmente a tre livelli, porta al pianterreno un corridoio lungo 50,35 m, che nell'antichità serviva alla verifica della tenuta della soprastante conduttura dell'acqua. Su entrambi i lati di questo corridoio di controllo alto 3,88 m si trovano ancora oggi due file di piccole finestre, delle quali quelle inferiori illuminavano il pavimento e quelle superiori il tetto, così che il custode del ponte potesse identificare rapidamente le fuoriuscite dell'acqua, che a causa del gelo avessero danneggiato la muratura. Döring poté dimostrare senza ombra di dubbio l'esistenza dell'antica conduttura dell'acqua, al cui livello corre il moderno sentiero per escursioni, in base all'altitudine e al tracciato dei resti delle mura, e anche alla presenza di una galleria occidentale attigua al ponte. La sua altezza misurava 1,90 m per una larghezza di 1 m. Al terzo piano un tempo si trovava forse un marciapiedi aperto, che dava alla costruzione un'altezza totale di 22,15 m.
Un'epigrafe di grandi dimensioni sul lato nord del ponte dà informazioni dettagliate sul costruttore. Il ponte dunque fu finanziato con mezzi propri nel 3 a.C. da Caio Avillio Caimo da Padova, uno dei gestori della miniera situata nelle vicinanze, il che era evidenziato in particolare dalla collocazione centrale del PRIVATVM:
IMP CAESARE AVGVSTO XIII COS DESIG
C AVILLIVS C F CAIMVS PATAVINVS
PRIVATVM
Per esteso:
Imperatore Caesare Augusto XIII consule designato
Gaius Avillius Gaii filius Caimus Patavinus
privatum
Traduzione:
Al tempo in cui l'imperatore Cesare Augusto fu nominato console per la 13ª volta,
Caio Avillio Caimo da Padova, figlio di Caio, (ha costruito questo ponte)
con mezzi privati.
Castello di Introd
Una giornata nel castello di Introd, tra mura ricche di storia e una deliziosa pausa gourmet.
Info e giorni di apertura:
PONTE ROMANO DI PONT SAINT-MARTIN (Valle D'Aosta Vallée d'Aoste) original audio
Il Pont Saint-Martin (in patois valdostano Pon Sèn Marteun, in lingua walser Martinstäg) è un ponte romano ad arco ribassato in pietra, che si trova a Pont-Saint-Martin, nella bassa Valle d'Aosta.
Fu costruito all'inizio del I secolo a.C. durante l'impero di Ottaviano Augusto. Con una campata unica di circa 36 metri (secondo altre fonti: 31,4 m) e uno spessore della volta all'incirca di un metro, è considerato tra i più grandi e audaci ponti dell'antichità.
È adibito alla circolazione stradale da più di duemila anni.
Il Pont Saint-Martin si trova nella località omonima, nella bassa Valle d'Aosta, poco a monte della confluenza tra il Lys e la Dora Baltea. Il ponte faceva parte della strada romana delle Gallie, che percorreva la Valle d'Aosta, diramandosi in due all'altezza di Augusta Prætoria Salassorum (Aosta), per dirigersi verso il Grande e il Piccolo San Bernardo verso la Gallia. Il ponte fu ampliato progressivamente nel secondoe primo secolo a.C. nel corso dell'espansione romana al di là delle Alpi. L'edificazione del ponte oggi esistente potrebbe ricadere nel periodo di Augusto, che dopo l'annessione della città di Aosta nel 25 a.C. e la sua rifondazione come colonia romana di Augusta Praetoria fece rinnovare da cima a fondo il sistema stradale locale. Le fondamenta di pietre lavorate, che si distinguono chiaramente sul rivestimento soprastante di pietre di cava, hanno dato adito all'ipotesi che una precedente costruzione con una campata di grandezza simile potrebbe essere stata edificata già nel 141 o 120 a.C. durante la costruzione della prima strada militare nella valle, ma a causa della tecnica cementizia non ancora matura non avesse avuto lunga durata.
Il Pont Saint-Martin si distingue dal punto di vista della tecnica edilizia dai tipici ponti romani per una serie di caratteristiche particolari, soprattutto per la sua campata insolitamente grande e per l'arco della volta oltremodo sottile, che mostra inoltre un carattere a forma di segmento circolare.
La luce del ponte è di ca. 36,65 m (31,4 m), con cui l'architettura è in ogni caso da annoverare tra i più grandi ponti romani ancora esistenti. L'ampiezza è di 5,8 m, per quanto il parapetto su entrambi i lati restringa lo spazio carrabile a 4,6 m. L'altezza raggiunge 12 m dai piedrittifino alla superficie della carreggiata e 13,6 m fino all'estremità superiore del parapetto.
Il Pont Saint-Martin rientra tra i pochi ponti ad arco piatto conosciuti dell'antichità: il centro dell'arco si trova 5,8 m al sotto delle imposte, attraverso cui la volta a botte descrive un settore circolare di 144 gradi. Con un rapporto tra luce e freccia di ca. 3,3 a 1 il ponte si discosta piuttosto chiaramente dai tipici ponti romani ad arco semicircolare, nei quali erano ricavati unicamente due metri di lunghezza per un metro di altezza. Il profilo più piatto dell'arco otteneva un risparmio di materiale in verticale, ma rendeva anche necessari piedritti più robusti sulla scarpata, per assorbire il maggiore spostamento laterale. La vicinanza al Ponte di pietra di Aosta, che si trova sulla stessa sezione stradale e fu costruito ugualmente sotto Augusto, potrebbe far concludere per un consolidamento locale della tecnica dell'arco segmentale.
Il carattere particolare del Pont Saint-Martin diventa riconoscibile anche nei suoi 71 cunei portanti, che presentano solo un modesto spessore approssimativamente di 1,03 m. Secondo l'ingegner Colin O'Connor è il rapporto tra spessore dell'arco e luce il parametro più importante nella costruzione dei ponti di pietra ad arco. Gli architetti romani seguivano solitamente un approccio piuttosto conservatore ed evitavano nei ponti più grandi spessori che misurassero meno di 1/20 della luce. Questo valore nel Pont Saint-Martin si abbassa audacemente a 1/34, il che resta insuperato tra gli oltre quaranta ponti romani esaminati da O'Connor.
Terrazza panoramica Orrido di Pré-Saint-Didier (AO)
MTB Ponte delle Capre e castello di Ussel
MTB Ponte delle Capre e castello di Ussel
Castel Savoia, valle d'Aosta, Italy
Il Castel Savoia (in francese Château Savoie) è una villa ottocentesca in stile eclettico situata a Gressoney-Saint-Jean, in Valle d'Aosta.
Orrido di Ponte Alto (2)
La forra del torrente Fersina a Trento
Acquedotto romano di Pont d'Ael - Aymavilles 28 giugno 2016
Sulla strada che collega Aymavilles a Cogne, pochi chilometri dopo il celebre castello, c'è un bivio sulla destra che scende al piccolo borgo di Pont d' Ael, un gruppo di casette tipicamente valdostane una più bella dell'altra. Superato l'abitato ci si imbatte in un gigantesco ponte romano ad arcata singola che altro non è che il celebre acquedotto, uno dei pochi ad essere stato costruito cavo all'interno. Datato nell'anno 60 a.C. la parte che ora è pedonabile, a quei tempi era invece destinata al trasporto dell'acqua verso le cave di marmo di Aymavilles mentre le persone transitavano in un passaggio ricavato all'interno dell'acquedotto stesso. Una visita veramente istruttiva ed emozionante visto che l'antica pavimentazione interna è stata sostituita quasi per intero con lastre di vetro. La sensazione di camminare nel vuoto è veramente emozionante.
Dolcissimo sospiro al Castello di Introd
Castello di arnad
Rappresentazione teatrale della contessa proprietaria del castello. L