Città e Borghi???? Fano Sotto le Stelle
Fano Provincia di Pesaro-Urbino Regione-Marche Italia
La Porta Maggiore era fino all'inizio del ventesimo secolo l'entrata principale alla città di Fano.
La Porta è stata costruita alla fine del 1400 su progetto di Matteo Nuti.
Fano, l’antica Fanum Fortunae, è stato un importante centro durante l’impero romano, le tracce del suo glorioso passato sono ancora ben visibili in città.
L'Arco d’Augusto è l'antica porta di accesso alla città romana, voluta dall’Imperatore Augusto nel 9 d.C. (all'interno dei giardini del Pincio ne vediamo la statua).
Accanto all’Arco d’Augusto possiamo notare l’ex chiesa di San Michele, al suo interno si possono ancora vedere parti delle murature originarie.
Uno dei luoghi più affascinanti di Fano è la Darsena Borghese, il suo primo porto costruito nel 1618.
Fano vanta due bellissime spiagge, il Lido di sabbia e la Sassonia spiaggia di ciottoli, collegate dal ponte bailey, che ha sostituito di recente lo storico Ponte Girevole.
La Rocca Malatestiana è uno dei monumenti più importanti della città, eretta nel periodo Medievale-Malatestiano.
Fra i Palazzi storici che costellano il centro storico, va ricordato il settecentesco Palazzo Montevecchio con la sua facciata ed il grande portale barocco in pietra, il grande atrio a colonne, aperto sullo sfondo monumentale
della fontana parietale con statua di Nettuno.
La centralissima Piazza XX Settembre ospita il trecentesco Palazzo del Podestà, la Chiesa di San Silvestro (XII sec.) e la Fontana della Fortuna.
La statuetta bronzea della Dea Fortuna è una copia fedele dell'originale (visibile al Museo Civico) modellato e fuso nel 1593 dall'urbinate Donnino Ambrosi.
Musica: Sea_of_Ancestry. dalla Raccolta audio di YouTube
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Le mura di Fano costituiscono la cinta muraria difensiva della città di Fano, nelle Marche. Ancora ben conservate, vennero dapprima costruite dai Romani e poi ampliate dai Malatesta.
La prima cinta muraria venne eretta dall'imperatore Augusto nel grandioso progetto di fondazione della Colonia Julia Fanestris. La cortina muraria venne realizzata in conci di pietra arenaria disposti a filari orizzontali (opus vittatum) con un riempimento interno di malta e scaglie di lavorazione. Intervallata a spazi regolari da dodici torri cilindriche, oggi ne restano otto, e aperte da porte furono completate nel 9 d.C. La porta più importanti era l'Arco di Augusto, aperta dove la Via Flaminia entrava in città. Circa a metà delle mura romane si apre ancora oggi una porta minore di accesso alla città detta Porta della Mandria dato che nel passato vi pascolavano le greggi. Aveva la funzione di consentire alla Flaminia di uscire dalla città per dirigersi a nord e raggiungere Pisaurum. Le mura si conservano ancora oggi per circa i due terzi del circuito originario, nella parte nord-ovest.
el 1357 Fano passò sotto la signoria dei Malatesta, i quali nel '400, con Sigismondo Pandolfo, ampliarono le mura dando nuove terre al tessuto cittadino. Costruirono un nuovo braccio murario di fronte le antiche mura romane, e davanti l'Arco di Augusto, costruirono la Porta Maggiore, opera del 1464 di Matteo Nuti[1]. Infine eressero verso la metà del secolo la cosiddetta Rocca Malatestiana, di forma trapezoidale e circondata da fossati.
In seguito col passaggio di Fano allo Stato Pontificio, venne presentato un progetto rinforzo delle strutture militari. Nel 1552, per volere di papa Giulio III, venne realizzato il bastione del Sangallo, nell'angolo sud-est delle mura malatestiane. Tuttavia questo bastione rimase l'unica opera intrapresa dai pontefici.
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Aperta la Porta Santa all'ospedale Santa Croce di Fano
Bomba a Torino, il Maggiore Pascale: Operazione lunga, tra le 5 e le 7 ore
Bomba a Torino, il Maggiore Pascale: Operazione lunga, tra le 5 e le 7 ore
Il militare della Brigata Taurinense: Porteremo l'ordigno a Ciriè per bonifica finale
(Torino). Questa mattina iniziamo le operazioni, dopo l'evacuazione della popolazione. La bomba verrà caricata sui nostri mezzi e la porteremo a Ciriè per la bonifica finale così il Maggiore Elvio Pascale, della Brigata Alpina Taurinense, che questa mattina parteciperà alle operazioni per far brillare la bomba trovata in via Nizza a Torino - L'ordigno è attivo, le spolette danneggiate, per cui serve la loro inibizione. L'operazione sarà lunga, dalle 5 alle 7 ore. Ovviamente i rischi ci sono. (Sara Iacomussi/alanews)
Attico appartamento in Vendita a Fano (PU)
minore strong maggiore A Fano (Italia-Marche-Pesaro e Urbino), all'interno di una delle più caratteristiche vie storiche del centro di Fano proponiamo attico in vendita di circa 140 mq disposto su due livelli. minore /strong maggiore Internamente è così composto: ingresso su ampio soggiorno con camino, camera-studio, bagno con doccia, e una cucina nuova abitabile Ernesto Meda. Da una scala darredo si accede al piano superiore mansardato composto da due camere da letto, un bagno con una grande doccia, lavanderia e un vano da adibire a solarium con linstallazione di una velux molto grande. L'immobile è stato oggetto di un importante intervento di ristrutturazione appena ultimato, è stato dotato di aria condizionata, antifurto, caminetto, citofono e riscaldamento autonomo. Presenta ottime finiture quali pavimento realizzato in resina bianco, infissi nuovi in legno con retrocamera, lave di luce che corrono lungo le parenti, porta vetro della cucina realizzata su misura. Ottimo investimento.
Sgarbi a Urbino: Farei bombardare il parcheggio di porta Santa Lucia
Il critico d'arte attacca la costruzione di un ipermercato con parcheggio multipiano a ridosso delle mura antiche di Urbino, davanti alla porta Santa Lucia. Sgarbi si è reso disponibile a partecipare alle primarie del centro-sinistra per la corsa a sindaco della città.
Places to see in ( Ascoli Piceno - Italy ) Piazza del Popolo
Places to see in ( Ascoli Piceno - Italy ) Piazza del Popolo
This site was renovated in the 16th Century, after having suffered a period of abandonment and unauthorized building; its later restoration followed the principles of elegance, harmony and proportion. When tourists see Piazza del Popolo for the first time, they are struck by its elegance, harmony and proportion.
The impressive architecture, the portico design, the beautiful paving and the well-though-out perspective are the pirncipal endowments of this piazza, certainly one of the most impressive sites in Ascoli Piceno.
The piazza is done in travertine and is surrounded by elegant Renaissance-style buildings bearing lively colonnades and decorations. Palazzo dei Capitani fronts Piazza del Popolo in a majestic way, and this magnificent building's name derives from the fact that it was once the headquarters of a powerful Medieval order, the so-called Captains (Capitani in Italian). A series of unfortunate events compromised and changed the Palazzo's original design: a 15th-Century fire caused the destruction of the city archives and the building's facade. Both were subsequently rebuilt and, later, Pope Paul III' s statue and its fantastic portico were added.
The construction of Saint Francis's Church took almost 200 years; it was built to commemorate the figure of Saint Francis, who spent several years in Ascoli Piceno. The Romanesque, travertine facade features three finely-decorated portals, s well as the statue of Pope Julius II, positioned on atop the largest. The Church's three aisles boast octagonal pillars, while the majestic presbytery's interior is rich in precious artworks and paintings.
The wooden Crucified Christ is among the most famous works of art in this Church; it is located on the left aisle and, according to belief, it once bled, thus attracting hundreds of worshippers and pilgrims every year. Piazza del Popolo is the vibrant heart of Ascoli, the people's meeting point and the venue for cultural events and activities. For instance, the Quintana is an important historical re-enactment with a joust, parade and flag throwing, ladies in costume, archers and musicians that decorate this charming spot every year.
( Ascoli Piceno - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Ascoli Piceno . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Ascoli Piceno - Italy
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CASTELLO DI PITINO (SAN SEVERINO MARCHE, MACERATA, ITALY)
CASTELLO DI PITINO / CASTLE OF PITINO, frazione di S.Severino Marche, provincia di Macerata, Marche, Italia. Secondo un'antica leggenda medioevale nelle notti senza luna il fantasma di una dama si aggira tra queste mura: è quello di una bellissima nobildonna che vi fu strangolata per gelosia da messer Sigismondo da Montesanto (attualmente Potenza Picena) nel XIII secolo. Il riferimento storico è stato suffragato da pergamene recentemente rinvenute nell'Archivio di Stato di Norimberga. Il castello di Pitino sorge a circa 10,5 km da S.Severino Marche su di un colle alto 602 metri s.l.m. Il sito per la sua posizione strategica doveva essere fortificato ben prima del Mille, epoca a cui risalgono i documenti storici più antichi attualmente disponibili. I reperti preistorici rinvenuti tuttavia dimostrano che il colle ospitava insediamenti umani fin dal Paleolitico. Altri ritrovamenti archeologici hanno portato alla luce materiale della cosiddetta età del bronzo, ma la civiltà più importante che si sviluppò a Pitino tra l'VIII ed il VI secolo a.C. fu quella dei Piceni. Gli studi hanno dimostrato che a Pitino si stabilì uno dei principali insediamenti piceni dell'entroterra maceratese, la cui importanza è ampliamente documentata dai corredi funebri di alta qualità e dall'estrema varietà di materiali rinvenuti nella necropoli del monte Penna di Pitino. Con l'arrivo dei Romani e la sconfitta dei Piceni gli abitanti di Pitino furono costretti a lasciare la loro città arroccata sul colle ed a trasferirsi a Septempeda, luogo più facilmente controllabile dai vincitori. Il castello di cui ancora oggi ammiriamo i resti risale invece al Medioevo. La tradizione popolare vuole che esso sia stato fondato da un nobile septempedano, Marco Petilio, che diede il nome al castello e governò la città di Septempeda dopo le invasioni barbariche. Per tutto il Medioevo Pitino fu conteso dai vicini comuni di S.Severino, Montecchio (Treia), Camerino, Tolentino e Cingoli. Avere il possesso di Pitino infatti, significava avere il controllo dell'intera valle del Potenza e dell'importante via di comunicazione che collegava l'Umbria al mare Adriatico. Numerosi scontri si susseguirono per tutto il XII e XIII secolo ed a causa di uno di questi nel 1199 Pitino fu assediato, distrutto ed immediatamente ricostruito. Solo dalla fine del XIII secolo pur con diverse vicende il castello rimase definitivamente in possesso del comune di S.Severino. In questa epoca era cinto da una cerchia muraria realizzata in pietra silico-arenaria che misurava 400 metri ed era alta oltre 8, interrotta da torrioni rettangolari di 12 metri distanti 40 l'uno dall'altro. Oggi abbiamo i resti di quattro torrioni ed in uno di questi a sud-est si apre la porta principale. Dovevano comunque esserci ingressi anche in altri punti della cinta. Attualmente i settori di mura ad occidente e verso meridione non esistono più: infatti le pietre sono state utilizzate per la costruzione delle case coloniche della zona. Nella parte settentrionale del perimetro ci sono alcune feritoie che rappresentano tentativi di adeguamento alle armi da fuoco, ma per il resto l'impianto ha mantenuto la struttura originaria. Nel punto più alto del colle c'è la torre maestra, anch'essa in pietra silico-arenaria, alta circa 23 metri e larga 5,75 per lato con 175 centimetri di spessore murario, risalente all'inizio del XIII secolo quando il castello fu riedificato. Quasi sicuramente in origine essa era sormontata da merli per cui la sua altezza doveva essere ancora maggiore tale da permettere segnalazioni visibili a tutti gli altri castelli del comune di S.Severino. La torre aveva una grande importanza strategica in quanto dalla sua sommità si controllavano il pendio del colle e le valli intorno, avvistando ogni movimento di una certa rilevanza che provenisse dal territorio circostante. La torre non ha porte in quanto vi si accedeva dai sotterranei di un fabbricato attiguo dal quale si diramavano in varie direzioni camminamenti sotterranei. Uno di questi portava alla torre mentre altri uscivano fuori dalle mura. Oggi gli ingressi sono murati, i camminamenti sono ostruiti da pietre e in alcuni casi sono stati utilizzati come ossari. In prossimità della torre si trova una piccola chiesetta dedicata a S.Antonio, che rappresenta un sicuro riadattamento di un antico edificio adibito ad alloggio degli armati, o a scopi logistici militari. Inoltre all'interno della cerchia muraria dove in origine c'erano case ed edifici militari, oggi restano un nucleo di case diroccate di costruzione relativamente recente, la canonica e la chiesa parrocchiale. La prima parrocchia risale al 1292, anno in cui l'abate di S.Lorenzo in Doliolo al quale il territorio era soggetto fece ricostruire la chiesa principale del castello e la eresse a parrocchia. Sulle rovine di questa chiesa è stata costruita quella attualmente visibile risalente alla fine del XVIII secolo. Fotografie scattate lunedì 15 aprile 2013.
Appartamento in Vendita a Fano (PU)
minore strong maggiore Appartamento di nuova costruzione (anno 2013) in vendita a Fano (Italia-Marche-Pesaro e Urbino), zona Lido, a due passi dalla spiaggia e dal centro storico. minore /strong maggiore Immobile posto al piano terra in piccola palazzina di sole 4 unità abitative, sviluppato su una superficie complessiva di 58 mq e composto da: ingresso su soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno, antibagno, ripostiglio, giardino privato con accesso dal soggiorno tramite porta-finestra e posto auto privato (12 mq). Classe energetica E.
METEO: Sabato con maggiore nuvolosità, ultimo giorno del 2017 grigio ma stabile | VIDEO
Previsioni a cura di WWW.EMILIAROMAGNAMETEO.COM
Città e Borghi????Palazzo Montevecchio Fano
Fano ( Pesaro-Urbino ) Marche Italia.
Palazzo Montevecchio
Davanti al Palazzo si trova il Giardinetto storico di Piazzale Leopardi.
Per dimensioni e importanza è il maggiore dei palazzi patrizi fanesi, appartenuto fino alla prima metà del secolo XX alla famiglia dei conti (poi duchi) di Montevecchio di cui faceva parte quel Giulio di Montevecchio che ne curò l'edificazione a partire dal 1760.
Intervista a Giuseppe della Porta
L'idea di creare l'IFOM ha una lunga origine che è stata condizionata dalla creazione di istituzioni che ne hanno permesso il finanziamento e la creazione. E devo risalire addirittura al 10 luglio 1965 quando io stesso ho portato l'atto costitutivo al notaio Alessandro Guasti dell'AIRC, Associazione Italiana Ricerca sul Canro.
Il successo dell'associazione è stato subito molto grande e grazie a una quota associativa molto bassa e a un messaggio molto forte per l'utilità della ricerca per la terapia del cancro impersonificata da Umberto Veronesi è stato possibile raggiungere in tutta Italia un milione di soci nel giro di pochi anni. La cosa importante è stata iniziare subito un controllo molto severo dell'aspetto scientifico della erogazione delle somme raccolte. Questo successo ha portato l'associazione a rendersi conto che era possibile e opportuno creare anche una fondazione, la FIRC, Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, con lo scopo di raccogliere dei finanziamenti di consistenza maggiore delle normali quote associative.
Anche questo ha avuto un successo devo dire abbastanza rapido e già allora è cominciata a sorgere l'idea che forse la FIRC insieme all'AIRC potessero avere dei laboratori propri da gestire direttamente.
La fondazione non ha perso tempo e già nel 1988 ha creato un comitato promotore coordinato dal Prof. Pier Paolo Di Fiore per la creazione di una istituzione che raccogliesse nell'area milanese le istituzioni che avessero delle potenzialità di studio e di ricerca sull'oncologia molecolare.
La presentazione del progetto esecutivo IFOM è avvenuta l'8 giugno 1999 nella sala Alessi di Palazzo Marino con la presentazione del Prof. Pier Paolo Di Fiore e dell'Ing. Jacopo Vittorelli, Presidente della FIRC, di tutto il progetto di fattibilità dell'IFOM stesso. Mentre si ristrutturava si è anche iniziato immediatamente il lavoro di laboratorio adoperando un piano dell'edificio che era gestibile, anche se non perfetto e ristrutturato ancora. Questo è stato molto utile per validare alcuni strumenti e piani di ricerca e fare un rodaggio di quello che poi sarebbe stato. In effetti questa piccola attività l'abbiamo chiamata il piccolo IFOM.
Altra parte molto importante è stata l'inaugurazione del complesso che è avvenuta il 9 aprile del 2003 con la presentazione non solo del programma esecutivo ma anche del programma scientifico dell'IFOM stesso.
Milano, stazione Centrale: Treni per l'Italia e l'Europa!
Eccoci all'ultima raccolta ferroviaria (con innumerevole ritardo) dedicata al nodo di Milano, questa volta dedicata alla celeberrima stazione centrale. Famosissima per le sue volte che la rendono unica in Italia, ed emulata da altre stazioni costruite in Europa, è caratterizzata da un traffico nazionale ed internazionale. Ciò che ho immortalato è stato, oltre ai soliti InterCity e InterCity Notte trainati dalle nostre E444R ed E402B, anche i treni Thello sia diurni che notturni, quest'ultimo con la sorpresa di avere una E656, di rimando ad una E402A, di cui ho voluto riprendere anche le manovre delle due locomotive, anche questo un evento in via di estinzione, dato che ormai quasi tutti gli Intercity sono con composizioni bloccate con pilota UIC-Z1A e il cambio della locomotiva non è più necessario. In via di estinzione anche le Ale582, prossime ad essere sostituite dagli ETR425 Coradia. Una rassegna quindi ricca di treni particolari che forse tra qualche anno saranno probabilmente un ricordo. Buona visione!!!
Ringrazio anche per la compagnia l'amico Francesco Maria Bianchi per avermi fatto compagnia durante le riprese.
Treno a Vapore Storico per il Carnevale di Fano 2018 con la REGINA 685.196!
Anche quest' anno Adriavapore si è impegnata ad organizzare e a effettuare (con l' aiuto di Trenitalia) il tanto atteso treno storico per il Carnevale Fanese, che, quest' anno, ha portato veramente tantissime novità, le quali lo hanno reso sicuramente più entusiasmante di quello dello scorso anno.
Innanzi tutto il treno partirà da Ravenna invece che da Rimini, avendo così la possibilità di poter fermare nelle stazioni di Cervia e Cesenatico; il tragitto proseguirà poi con le classiche fermate a Rimini, Riccione, Cattolica e Pesaro.
Per quanto riguarda il materiale rotabile utilizzato, troviamo con sorpresa la bellissima Gr 685.196 (Breda, OM, CEMSA, Officine Meccaniche Navali 1912-1915) del deposito locomotive di Verona, la quale è stata chiamata con urgenza a seguito di un' inaspettato guasto alla caldaia della nostra 640.121, il quale non sarebbe stato riparato in tempo per il 10 Febbraio.
Per quanto riguarda il resto, troviamo una composizione mista di 5 carrozze, di cui 3 di tipo 1928R Centoporte di serie 3600937411 (Bz 36632 + 36686 + 36299) e 2 di tipo 1921 (F.S. Italia Bz 32585 + 32153).
Il video, si apre con una piccola-introduzione che mostra l' arrivo e la ripartenza alla stazione di Castel Bolognese - Riolo Terme, la sera del giorno prima dello Storico, dell' invio del materiale da Verona Porta Nuova a Ravenna , scortato dalla Tigre E632.051.
Passiamo poi al grande giorno, (ovvero Domenica 11 Febbraio) con l' arrivo a Fano (deviato al binario 4) dello Storico in pieno servizio viaggiatori, classificato come Regionale 96083.
Segue poi la classica manovra per portare la Vaporiera dalla testa alla coda del treno, (per effettuare in seguito il viaggio di ritorno) ed infine la Ri-partenza del treno verso Ravenna alle 18:16, (con ben 14 minuti di ritardo per precedenza a 2 FrecciaBianca) come Regionale 96122.
Detto questo, vi auguro una... BUONA VISIONE!
Foto su Flickr:
Filmati Girati Con: iPhone 6 in HD (1080p a 30 Fps)
Video Montato Con: Splice Video Editor su Telefono Cellulare.
Sul treno del foliage - Vigezzina Centovalli
#foliage #treno #vigezzina
Abbiamo percorso la tratta Domodossola- Locarno con il famoso trenino panoramico della Vigezzina.
Tra paesini quasi dimenticati ed un paesaggio che sembra uscito da un dipinto vi raccontiamo un po' la nostra esperienza autunnale di 2 giorni e vi lasciamo qualche consiglio per poter organizzarvi al meglio nel caso abbiate anche voi in programma un viaggio sul trenino del foliage.
Music: Miyazaki Mountain by Philter
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La Pro Loco porta i mercatini di Natale in Piazza XX Settembre
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FANO Spot Federico Valentini - Episodio 3
il 6 e 7 Giugno VOTA Federico Valentini NUOVO Sindaco di FANO.
Padre Gabriele Perfetti torna in Colombia
Padre Gabriele Perfetti, Missionario Comboniano, riparte per la Colombia. Domenica 7 ottobre a Villa Baratoff in tanti hanno voluto salutare, durante la solenne celebrazione Eucaristica, P. Gabriele, Missionario Comboniano della Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola, che, dopo un periodo di attività in Italia, riparte alla volta della Colombia.
Ascoli Piceno, la notte del Carnevale
Il carnevale rende tutto particolare in Ascoli, anche la notte. La notte del carnevale è surreale, silenziosa, suggestiva... e nella città deserta, tra i coriandoli sollevati dal vento e i lampadari danzanti in piazza, puoi incontrare un'anima gentile ed eterea che ben ti fa.
Victoria, da femminista a musulmana: nell'Islam la donna ha piu diritti
Il rapporto diretto con Dio e la libertà di decidere personalmente quali parti mostrare del mio corpo Victoria, italiana di 28 anni racconta la propria conversione alla religione musulmana (Nicole Di Ilio)