AMELIA - MUNICIPIO ROMANO IN UMBRIA - 4k
© CLAUDIO MORTINI™◊
Amelia, città dell'Umbria cinta dalle poderose mura poligonali, dove epoche e stili diversi coesistono in armonia.
Il primitivo insediamento abitativo si sviluppò in epoca pre-romana sull'acropoli, dalla quale dominava il sottostante territorio costituito da insediamenti sparsi. La costruzione delle mura poligonali, attuata a partire dalla metà del III secolo a.C., conferì alla città la sua definitiva conformazione che corrisponde all'attuale centro storico.
Fu fondata nel XII secolo a.C. da un mitico re chiamato Ameroe, dal quale la cittadina prese il nome. Nel 90 a.C. divenne municipio romano. Grazie alla sua posizione dominante sulla via Amerina, una delle principali arterie di collegamento dell'Umbria e dell'Italia centrale, fu un centro nodale per le comunicazioni militari. Assediata dai Goti (548), fu poi occupata dai Longobardi (579).
Nel 1065 divenne libero Comune. La città fu teatro di lotte fra Guelfi e Ghibellini. Nel XIV secolo entrò definitivamente nei possedimenti dello Stato della Chiesa fino alla nascita del Regno d'Italia (1860).
Appena entrati in città si può ammirare l'imponente opera fortificata delle mura poligonali, realizzate tra il III e il II secolo a.C.
Lungo la cinta muraria si aprono 4 porte: porta Romana, accesso principale alla città, porta Posterola, porta Leone IV e porta della Valle.
Tra i monumenti da visitare in città la Cattedrale, l'edificio religioso più importante di Amelia, il monastero di San Magno, la chiesa di San Francesco, la chiesa di Sant'Agostino e la chiesa rurale della Madonna delle Cinque Fonti, che secondo la leggenda offrì soggiorno a San Francesco.
Notevoli il quattrocentesco palazzo Nacci e i cinquecenteschi palazzo Farrattini e Petrignani, la torre Civica, simbolo delle libertà comunali, e lo splendido teatro settecentesco.
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The earliest settlement was built in pre-Roman times on the acropolis, overlooking the scattered settlements in the area below. The building of the polygonal walls (6th-4th century BC) gave the town its definitive shape, which corresponds to the present-day historic center. Amelia was founded in the 12th century BC by a legendary king named Ameroe, after whom the town was named. In 90 BC it became a Roman municipium. With its dominating position over the Via Amerina, one of the major roads through Umbria and central Italy, it served as a military staging post. Besieged by the Goths in 548, it was then occupied by the Lombards in 579. In 1065 it became an independent commune. The Guelfs and Ghibellines fought for control of the town. In the 14th century it became part of the Papal States, until the birth of the Kingdom of Italy (1860).
AMELIA (TERNI, UMBRIA, ITALY)
Amelia, comune di 11781 abitanti in provincia di Terni, Umbria, Italia. Anticamente nota con il nome di Ameria, creata da Ameroe, è una città di origini antichissime e fu sicuramente tra i primi centri italici. Catone, citato da Plinio, afferma che la città fu restaurata 964 anni prima della guerra dei romani contro Perseo, re di Macedonia, e quindi nel 1134 a.C. Testimonianza di tale vetustà sono le monumentali mura poligonali (V-IV secolo a.C.), che cingono gran parte dell'abitato unitamente a quelle romane e medievali per circa 2 km. Città di confine prima umbra poi romana Amelia vanta numerose testimonianze del suo passato: oltre alla cinta muraria, che costituisce il monumento più importante, citiamo l'interessante centro storico che si estende per circa 25ettari con le sue stratificazioni, i numerosi palazzi rinascimentali, le chiese, resti di mosaici e terme. Amelia ha avuto un periodo molto florido nell'era Romana tanto da essere annoverata tra le città umbre più importanti con la possibilità di coniare una propria moneta e l'assunzione dello status di municipio dopo essersi alleata con Roma. Simbolo della grandezza romana del municipio è la statua bronzea di Germanico, opera di eccezionale valore ed unica al mondo, conservata nel museo archeologico della città. Quantità e qualità di reperti storici di origine romana trovati ad Amelia sono seconde in Umbria solamente al sito archeologico di Carsulae. Il legame con Roma è proseguito durante il Medioevo: infatti sono stati trovati degli scritti risalenti alla metà del XIV secolo recanti notizia del fatto che ad Amelia era stato inviato un podestà da Roma. Tale circostanza viene rievocata ogni anno nell'ambito delle manifestazioni storiche del Palio dei Colombi. Fotografie scattate venerdì 12 aprile 2013.
Le Cisterne Romane di Amelia
Ancora una puntata sotterranea per Michela e Eats&Travels. Siamo ancora in Umbria, ad Amelia in provincia di Terni, per esplorare la Cisterna Romana che si trova al di sotto di piazza Matteotti, la piazza principale del paese, e si estende fino a sotto le case circostanti, dalle quali si attingeva l'acqua dai pozzi. La cisterna romana di Amelia è composta da dieci ambienti comunicanti e ben conservati, affascinanti da visitare.
Ringraziamo Elena Trippini per averci fatto da guida e Sistema Museo per l'organizzazione.
La troupe di Eats&Travels ha soggiornato a Piediluco al Residence Albornoz, a circa 45 chilometri da Amelia.
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Elisa Vincenzini portata in trionfo dai suoi compagni di scuola di Amelia
Driving in Italy - from Amelia to Viterbo - SS 675
Time lapse video of our trip to Siena (Tuscany), this part is about the SS 675 (info from Wikipedia). You can download the music here:
Strada Statale 675 da Amelia a Viterbo, prima parte della nostra gita a Siena.
Palio dei Colombi 2017 di Amelia
13.08.2017 - La Contrada Vallis vince l'edizione 2017 del Palio dei Colombi. Premiazione e giubilo del popolo gialloblu.
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Palio dei Colombi tgr Umbria 31 7 18
Parte nel 2018 il progetto di studio e pubblicazione relativa a 3 statuti di Amelia. 1346 Statuti del Popolo - 1441 Nuovi Statuti - 1440 Statuti dell'Ospedale S.Maria dei Laici. Il primo Ospedale laico dell Città.
Dopo un primo studio effettuato da monsignor Renzo Civili, ed una successiva edizione degli statuti medievali a cura di Enrico Menestò ; con l'edizione critica degli statuti trecenteschi a cura di Laura Andreani, Renzo Civili e Rita Nanni. Pubblicati da CISAM di Spoleto.
Per la prima volta le pubblicazioni saranno integrali. Quindi : Foto, Trascrizione del testo, Traduzione e Commento Critico. Diverse le opportunità di indagine e comparazione per i due statuti del Popolo. Cosa ha portato le autorità cittadine e scrivere una nuova versione dopo solo 54 anni? Quali cambiamenti nel costume, nella gestione della Cosa pubblica, quali nuovi e diversi condizionamenti o maggiori libertà acquisite rispetto al Papa che da secoli rappresentava ormai il potere di Roma. Amelia è sempre stata governata dal Senato Romano che inviava periodicamente un Podestà ed nei secoli dell'Impero un governatore. Successivamente il Papa nominava un laico, generalmente una figura di prestigio in grado di amministrare la città oltre ad essere la più alta figura giudicante in termini civili e penali. Doveva attenersi agli Statuti che erano sottoposti al vaglio del Papa. Grazie agli statuti era possibile stabilire un punto di equilibrio tra le esigenze del libero comune e le esigenze di controllo indiretto del Papa sui territori appartenenti alla sua potestà. Da ricordare che i territori Umbri, compresa Amelia, furono parte della prima dotazione di potere temporale assegnata da Carlo Magno al Clero dopo la disfatta dell'Impero Romano e la costituzione del Sacro Romano Impero. Il nome iniziale di tale dotazione fu Patrimonio di San Pietro”. Amelia in particolare con la via Amerina erano il corridoio privilegiato per il transito di persone e merci all'interno del nascituro stato sotto il controllo diretto del Papa. La via amerina, fondamentale via di comunicazione di origine etrusca, in epoca di invasioni barbariche, tornò in auge al posto della via Flaminia che la aveva sostituita in quanto più veloce e diretta. Forniva una maggiore protezione dagli attacchi in massa. Amelia città fortificata e raramente espugnata nella sua storia millenaria, garantiva sicura accoglienza, abbondanti rifornimenti, fitto scambio di merci e trasformazione dei prodotti grazie ad una fiorente attività artigianale ed agricola. La porta di ingresso delle merci, Porta Postrerola, si cinge tutt'ora dei colori Giallo e Rosso di Roma. Molte delle famiglie patrizie romane eressero ville, in epoca romana e palazzi in epoca medievale. Diversi i riferimenti diretti tra Roma ed Amelia. Ad esempio via Frattina deriva il suo nome dalla famiglia Farrattini che aveva una sua residenza sia a Roma nella zona dell'attuale via Frattina che ad Amelia in un palazzo costruito dall'architetto Antonio da San Gallo il giovane, con le tipiche caratteristiche di un palazzo fortificato quadrangolare. Lo stesso palazzo è stato eretto sulle fondamenta di una villa romana di cui si sono in parte conservate le terme. All'esterno del palazzo sono ancora visibili porzioni di muro romanico in prossimità delle antiche fontane romane, ricreate in epoca medievale. Stessa struttura riportano altri palazzi nobiliari.
Amelia - Riprese Lampeggiante Blu per Calendario 2018
Scene realizzate ad Amelia (Via della Repubblica - Porta Romana - Piazza XXI Settembre) da Lampeggiante Blu per le riprese del Calendario 2018
The drive home from work through Amelia, Italy. 13 July 2010
Driving a Fiat Panda through the narrow medieval streets of the old town of Amelia, Umbria. We went from the ARCA classroom at the LIbrary, next to Piazza Augusto Vera, up to the very top of the town past the Duomo, and then down again and through the main entry gate of Porta Romana to the corner of Piazza XI Setembre.
Giostra Quintana di Ascoli @ Expo 2015
UMBRIA - SAN GEMINI Il borgo delle acque - HD
© CLAUDIO MORTINI *
E' conosciuta per l'omonima acqua minerale. Ciò che molti non sanno, però, è che San Gemini ha tanto altro da offrire ai visitatori: un centro storico elegante e ben conservato, un clima salubre e ridente e innumerevoli eventi durante tutto l'anno sono gli ingredienti che ne fanno una valida meta di vacanza in ogni stagione.
Popolata da circa 4600 abitanti, San Gemini è una cittadina umbra in provincia di Terni, sorta sui resti di un piccolo insediamento del periodo romano, lungo il percorso della storica Via Flaminia.
Non mancano gli edifici e i monumenti di pregio storico-artistico, che si possono ammirare passeggiando per le vie ordinate del centro. Tra i luoghi di culto da non perdere c'è il duomo della città, dedicato al patrono, realizzata nel XII secolo ma ristrutturata agli inizi dell'Ottocento.
Nel 1775 furono rinvenute nella sacrestia le reliquie del santo, oggi sepolte sotto l'altare maggiore. Altre chiese di interesse sono la chiesa di San Nicolò, nei pressi del centro storico, in stile romanico umbro, e la chiesa medievale di San Francesco, nella piazza maggiore, appena al di fuori della cinta muraria medievale ma all'interno dell'anello fortificato settecentesco, decorata all'interno da affreschi quattrocenteschi di scuola umbra.
Del settecento è anche la Porta Romana, mentre risale all'epoca medievale l'austera chiesa di San Giovanni, ricavata da un antico battistero a pianta centrale.
A San Gemini sorge anche un'attrazione molto più moderna, il Geolab, uno spazio espositivo permanente che si occupa di divulgare le scienze della terra. Allestito all'interno del vecchio ospedale di Santa Maria della Misericordia, una costruzione ottocentesca in uso fino agli anni Venti del Novecento, il Geolab è pensato per i ragazzi e per chi è curioso di sapere come funzione il nostro pianeta. Una sezione speciale è dedicata all'Umbria e ai meccanismi che stanno alla base della sua storia geologica. Più che di un museo si tratta di un grande laboratorio, con una serie di strumenti interattivi che uniscono la didattica al divertimento, introducendo anche i più inesperti al metodo scientifico sperimentale.
Chi trascorre un periodo a San Gemini potrà conoscerne da vicino gli usi e le tradizioni grazie alle numerose manifestazioni che vengono organizzate in città nel corso dell'anno. Tra gli appuntamenti principali c'è la famosa Giostra dell'Arme, una rievocazione storica che , dalla fine di settembre all'inizio di ottobre, porta in paese giochi, spettacoli e occasioni di svago, travestimenti a tema e un'attesissima sfida tra i cavalieri dei due rioni locali, la Rocca e la Piazza.
Comunque ogni stagione ha le sue feste, che spaziano dai raduni di moto e auto d'epoca alle competizioni tra complessi musicali. Tra gli eventi più pittoreschi c'è l'infiorata del Corpus Domini, che nasce come festa religiosa ma si colora di aspetti pagani e ludici: la sfida prevede infatti l'elezione della migliore composizione a terra, lungo le strade cittadine, realizzata con prodotti esclusivamente vegetali, come fiori, petali e foglie.
Sbandieratori di Amelia a Firenze
Esibizione a piazza della Signoria
2018 07 31 TGR - Statuti di Amelia
Parte nel 2018 il progetto di studio e pubblicazione relativa a 3 statuti di Amelia. 1346 Statuti del Popolo - 1441 Nuovi Statuti - 1440 Statuti dell'Ospedale S.Maria dei Laici. Il primo Ospedale laico dell Città.
Dopo un primo studio effettuato da monsignor Renzo Civili, ed una successiva edizione degli statuti medievali a cura di Enrico Menestò ; con l'edizione critica degli statuti trecenteschi a cura di Laura Andreani, Renzo Civili e Rita Nanni. Pubblicati da CISAM di Spoleto.
Per la prima volta le pubblicazioni saranno integrali. Quindi : Foto, Trascrizione del testo, Traduzione e Commento Critico. Diverse le opportunità di indagine e comparazione per i due statuti del Popolo. Cosa ha portato le autorità cittadine e scrivere una nuova versione dopo solo 54 anni? Quali cambiamenti nel costume, nella gestione della Cosa pubblica, quali nuovi e diversi condizionamenti o maggiori libertà acquisite rispetto al Papa che da secoli rappresentava ormai il potere di Roma. Amelia è sempre stata governata dal Senato Romano che inviava periodicamente un Podestà ed nei secoli dell'Impero un governatore. Successivamente il Papa nominava un laico, generalmente una figura di prestigio in grado di amministrare la città oltre ad essere la più alta figura giudicante in termini civili e penali. Doveva attenersi agli Statuti che erano sottoposti al vaglio del Papa. Grazie agli statuti era possibile stabilire un punto di equilibrio tra le esigenze del libero comune e le esigenze di controllo indiretto del Papa sui territori appartenenti alla sua potestà. Da ricordare che i territori Umbri, compresa Amelia, furono parte della prima dotazione di potere temporale assegnata da Carlo Magno al Clero dopo la disfatta dell'Impero Romano e la costituzione del Sacro Romano Impero. Il nome iniziale di tale dotazione fu Patrimonio di San Pietro”. Amelia in particolare con la via Amerina erano il corridoio privilegiato per il transito di persone e merci all'interno del nascituro stato sotto il controllo diretto del Papa. La via amerina, fondamentale via di comunicazione di origine etrusca, in epoca di invasioni barbariche, tornò in auge al posto della via Flaminia che la aveva sostituita in quanto più veloce e diretta. Forniva una maggiore protezione dagli attacchi in massa. Amelia città fortificata e raramente espugnata nella sua storia millenaria, garantiva sicura accoglienza, abbondanti rifornimenti, fitto scambio di merci e trasformazione dei prodotti grazie ad una fiorente attività artigianale ed agricola. La porta di ingresso delle merci, Porta Postrerola, si cinge tutt'ora dei colori Giallo e Rosso di Roma. Molte delle famiglie patrizie romane eressero ville, in epoca romana e palazzi in epoca medievale. Diversi i riferimenti diretti tra Roma ed Amelia. Ad esempio via Frattina deriva il suo nome dalla famiglia Farrattini che aveva una sua residenza sia a Roma nella zona dell'attuale via Frattina che ad Amelia in un palazzo costruito dall'architetto Antonio da San Gallo il giovane, con le tipiche caratteristiche di un palazzo fortificato quadrangolare. Lo stesso palazzo è stato eretto sulle fondamenta di una villa romana di cui si sono in parte conservate le terme. All'esterno del palazzo sono ancora visibili porzioni di muro romanico in prossimità delle antiche fontane romane, ricreate in epoca medievale. Stessa struttura riportano altri palazzi nobiliari.
Festeggiamenti Santa Fermina sbandieratori di Amelia
Festeggiamenti Santa Fermina sbandieratori di Amelia
piemontesina bella - Belle Epoque - Claudio Bonelli
Brano tradizionale proposta dalle Belle Epoque del gruppo Claudio Bonelli , ospiti della trasmissione televisiva Voci In Piazza ANTENNA 3 TELELOMBARDIA marzo 2013
My trip to Umbria, Abruzzo and Rome, Italy
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Cortona, spettacolo sbandieratori per i 150 anni dell'unità d'Italia
Cortona, corteo 150 anni Unità d'Italia e spettacolo degli sbandieratori di Cortona
Taverne del Palio dei Colombi - Amelia Umbria
#Taverne #PaliodeiColombi Chiostri di palazzi antichi, piazze del centro storico e giardini con viste suggestive sono i luoghi delle taverne del Palio dei Colombi. Ti aspettiamo ad #Amelia
Palio dei Colombi - Amelia | Contrada Vallis | Contrada Posterola | Contrada Crux Burgi | Contrada Platea | #Collis
Foto di Tommaso Pagliaricci - masisoft.it
I CAVALIERI ANGIOINI EQUIRADUNO IN ROSA. - COLLETORTO 13 - 5 - 2017
FEDERAZIONE ITALIANA TURISMO EQUESTRE E TREC - ANTE
Il Raduno dedicato alle donne, alle amazzoni, regione per regione il calendario delle manifestazioni che la Federazione Italiana vuol dedicare all'equitazione in rosa, allo sport ed al tempo libero.
Coppia Campione d'Italia L.I.S. 2018 - Sbandieratori e Musici Città di Lucca Contrada S.Anna
Campionati Italiani LIS 2019
Pesaro - Brogi Mazzoni -
Compagnia Sbandieratori e Musici CIttà di Lucca
Contrada S.Anna