Cori, porta romana 1989
Giochi popolari in via delle colonne,sbandieratori, sfilata in costume d'epoca per le vie del paese, cavalieri delle tre porte, conclusione al tempio d'Ercole.
Vendere agli Stranieri | Terracina Latina Palazzo Vitelli - Appartamento in Vendita
Immobiliare Meneghello presenta
a Terracina questo appartamento in vendita all'interno dello storico Palazzo Vitelli, provvisoria residenza papale.
L'appartamento è composto da Soggiorno con angolo cottura, camera, cameretta e servizio.
Terracina - Centro Storico - Caratteristico appartamento di 65 mq al piano terra nel PALAZZO VITELLI, composto da ingresso, soggiorno con angolo cottura, 2 camere, bagno, ripostiglio. Finemente ristrutturato con arcate in pietra e soffitto in legno tutto originale. Vista panoramica, possibilità di parcheggio nelle immediate vicinanze. Il Palazzo Vitelli venne fatto costruire nella prima metà del “700 dalla famiglia Vitelli, originaria di Patrica, nel Borgo di Cipollata ed eretto in una posizione dominante rispetto alla Via Appia e alla Porta di S.Gregorio, poi Porta Romana: esso riveste dunque un valore tipologico e urbanistico. Fu residenza papale a partire dal 1780 – come ricorda una lapide muraria nella facciata ovest – fino al completamento di Palazzo Braschi.
#VideoTour Produced by
Francesco Colarieti
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Monti Lepini da Terracina a Roma - Dorothy vlog 0037
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motovlog 0037
Itinerario: Roma, Frosinone, Giove Anxur, Terracina, Sermoneta, Norma, Cori, Velletri, Roma
km: 300
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Gaeta 2013
Parohia Sfânta Parascheva Romana (26 iulie) / Parrocchia Santa Parasceve di Roma (26 iuglio)
Biserica: Chiesa Cuore Eucaristico di Gesu, Via Dei Platani Nr. 143 PENITRO (superstrada Formia-Cassino)
mail: gaeta@mitropolia.eu
site: parohiaortodoxagaeta.blogspot.com
Se mai slujește și la:
*TERRACINA (Biserica: Madonna delle Grazie, Via Porta Romana 13, Sf. Liturghie, 1° și a 3° duminică din lună, orele 09.00; Acatistul și Paraclisul Maicii Domnului 1° și a 4° duminică din lună orele 16.00)
*CASSINO (Biserica: San Michele Arcangelo in Valleluce; Comune di S. Elia Fiumerapido, FR)
PROTOPOPIATUL LAZIO III, SUD -- EST
Preot Trifina Marius Lucian
mobil: +39 328 217 0628
mail: lucian_marius31@yahoo.com
Preot Pietro (Manlio) Maddalena
mobil: +39 329 262 56 97
mail: padre.pietromadd@gmail.com
La Fidapa di Terracina ricorda Pier Paolo Pasolini
Una mostra a Vicolo Rappini
ASPETTANDO IL 24066...
Mezz'ora a Roma Tiburtina aspettando il 24066 per Viterbo Porta Fiorentina
il Palio di Terracina 2019: Corteo con sbandieratori by TerracinaBlog.com
come da titolo
il Palio di Terracina 2019: La sfida tra gli Arcieri by TerracinaBlog.com
come da titolo
San Gimignano-Sangio 2-1
sconfitta per la sangio all'esordio nel campionato di eccellenza 2013/14. a san gimignano i padroni di casa vincono 2-1. di Alessandro Forni per Valdarno Channel
Lazio Terracina Lt) (Campanili)
TGT Raffica di divieti di balneazione Scarichi nel mirino, protesta dei balneari
Speciale Palio - Porta Paolina
Ultimo appuntamento con le feste rionali del Palio. Questa volta abbiamo trascorso una piacevole serata a Porta Paolina scambiando quattro chiacchiere con Loreto Palluzzi (capo-porta) e Lucia Pagliaroli (collaboratrice). Buona visione!
La Villa Romana di Spello
A Spello in Umbria si trova una bella Villa Romana, chiamata di Sant'Anna perché si trova in quella località. È stata scoperta per caso, nel 2005, mentre si realizzava un parcheggio. Ora è protetta da un tendone. Prima lì c'era un campo da calcetto.
Si trova a pochi passi dalla porta consolare che introduce alla parte più antica di Spello. Dieci gli ambienti rinvenuti, di età tardo imperiale, ricchi di bellissimi mosaici. La parte emersa è grande 360 metri quadri. La Regione Umbria sta finanziando i restauri.
Vale la pena visitarla.
Ad maiora
Terracina: Castello Frangipane o Rocca Traversa
Video girato in occasione di una visita pubblica, il 26 Settembre 2015.
L’iniziativa, fu ideata da Massimo Iudicone e organizzata dall’Associazione Pro Loco di Terracina con la collaborazione dell’Archeoclub d’Italia, “Terracina Dimenticata” di Stefano del Monte e “Musiche del Mediterraneo Antiche” di Giordano Antonelli e con il patrocinio del Comune di Terracina.
Il Castello Frangipane o Rocca Traversa ha un notevole valore storico‐culturale e il sito è stato riconosciuto dal Sistema UNPLI PRO LOCO accreditato dall’UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale.
Info storiche sul castello:
I Castieje, così lo chiamavano i Taracinesi, fu edificato all’angolo nord-est della cinta muraria, a 54 metri sul livello del mare, trasversalmente al crinale.
Lo sviluppo in altezza, eccessivo rispetto alla larghezza, rivela la preminente funzione di avvistamento ancor più che quella difensiva. Dal terrazzo è possibile controllare i due versanti del colle su cui sorge: quello interno con la Valle, racchiusa dal semicerchio montano, e l’altro che dalla città arriva al mare. La posizione dominante ben risalta dall’acquerello di S. Corrodi del 1840. I Frangipane o Eugenio III? Uno dei nomi della fortificazione è anche: Castello Frangipane, Si sa che i Frangipane entrarono in città a tradimento nel 1143, ma il castello c’era già? Di sicuro i terracinesi nel 1202 riuscirono a scacciare i Signori dal castello eleggendolo per il futuro a simbolo della libertà comunale.
I Frangipane, comunque, continuarono ad esercitare il loro controllo sulla costa dall’Astura al Circeo, oltre che a tenere in posizione di prestigio ancora per molti anni in Roma la loro casata. L’iscrizione di Eugenio III. Il pontificato del papa banditore della seconda crociata durò dal 1145 al 1153 quindi a questi anni bisogna far risalire l’iscrizione scalpellata sul lato sud della torre. In essa si dice chiaramente che è stato lui a far erigere la fortezza:
EUGENIUS PAPA III HOC OPUS GLORIOSE IPSIUS MEMORIAM REPRAESENTANS FIERI IUSSIT….. (F. 18)
Quindi i Frangipane potettero occupare il castello che porta anche il loro nome solo dopo la morte di Eugenio III (1153) e lo tennero fino all’insurrezione cittadina del 1202.
Castello Frangipane
The original group, which perhaps goes back to the end of the 10th cent. grew larger and larger so that the castle, between the 14th and 15th cent., reached a considerable size which was preserved throughout the modem age. It was heavly bombed in 1943-44 so only the imposing keep, which is the oldest part, and a side of the south wing are left; admission is not allowed to both places. Two inscriptions dealing with the works carried out under Pope Eugenius III (1145-1153) can be read on the east wall.
Fonti storiche prese da:
Videcamera usata: Panasonic HC-V180
Piattaforma di Montaggio: Edius 8.0
Riprese e montaggio: Enrico Cannella
Foto esterne: Enrico Cannella
Foto Interne Stefano Del Monte (
Dipinti d'epoca: Paolo Alberto Giannetti del Terracina Blog:
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Percorso della Memoria - Celebrazione Medaglia d'Oro al Gonfalone - Itri (LT) 1^ parte
I Percorsi della Memoria intrarpresi dalla Provincia di Latina,voluti dal Presidente Armando Cusani ,portano alla luce le vicende belliche del nostro territorio segnate nei volti dei nostri nonni.Tanti avvenimenti che hanno segnato le sorti della vita e che oggi con l'interessamento della Provincia,vengono ricordate perchè la Memoria non svanisca nei libri di storia,ma tramandati ai nostri giovani,pilastri del futuro.
Appia Antica, tra storia e natura
Un breve e suggestivo viaggio nel cuore della via Appia Antica, la strada che collegava la 'città eterna' con Brindisi, strategico punto di collegamento con la Grecia e l'Estremo Oriente.
Durante il Medioevo, l’antica strada romana, soprannominata “regina viarum”, è stato il percorso prediletto per i pellegrini, attraverso il quale era possibile passare in rassegna le varie catacombe per poi attraversare il mare e raggiungere così la Terra Santa.
Servizio di Andrea Dell'Anno
Inviata/voce narrante: Anna Lisa Amodio
Produzione: Mediatime Network (
Musica:
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Lo splendido abito di Virginia Raggi alla prima del Teatro dell'Opera
(Agenzia Vista) - Roma, 10 Dicembre 2019 - La prima del Teatro dell'Opera a Roma con la sindaca di Roma Virginia Raggi.
San Silviano 2019 by TerracinaBlog.com
La Processione di San Silviano a Terracina.
La leggenda racconta che Silvano fuggì dall’Africa del Nord assieme al padre Eleuterio, a causa della persecuzione dei Vandali, stabilendosi a Terracina, l’antica ‘Anxur’ dei Volsci.
Nel 443, morto il vescovo Giovanni, Silvano (Silviano) fu chiamato a succedergli, ma rimase in vita solo nove mesi e dopo di lui fu eletto il padre Eleuterio.
Un latercolo del ‘Martirologio Geronimiano’ al 10 febbraio, porta “In Terracina il natale (cioè la morte) di s. Silvano vescovo e confessore”; questo titolo di ‘confessore’ inizialmente era dato ai confessori della fede, cioè ai martiri, questo ci fa pensare che s. Silvano sia morto martire, tenuto conto anche della brevità del suo episcopato e la sua ancora giovane età.
Unico ricordo del santo sono i resti di un’antichissima chiesa e monastero, molto famosi nel secolo X, intitolati a S. Silvano, che si trovano fuori Terracina, alle falde del monte Leano di fronte alla via Appia Nuova.
La tradizione manoscritta dei testi e l’uso popolare di essi, hanno trasformato di volta in volta il nome in Silvino, Salviano, Salviniano, Silviano; tanto è vero che la località dove sorge la chiesa dedicata a s. Silvano, posta poco distante da Terracina, si chiama Silviano.
Il nome Silvano deriva dal latino ‘Silvanus’ e significa ‘abitante del bosco’; era chiamata così l’antica divinità romana, parallela al greco Pan, protettrice delle selve, delle greggi e dei campi; di solito raffigurato con una lunga barba e una folta chioma coronata di pino.
VIA APPIA ANTICA, ROMA, ITALY (2 of 2)
PARTE 2 DI 2 / PART 2 OF 2.
La via Appia Antica è una strada romana che collegava Roma a Brindisi, il più importante porto per la Grecia e l'Oriente nel mondo dell'antica Roma. L'Appia è probabilmente la più famosa strada romana di cui siano rimasti i resti, la sua importanza viene confermata dal soprannome con il quale i Romani la chiamavano: Regina Viarum. I lavori per la costruzione iniziarono nel 312 a.C., per volere del censore Appio Claudio Cieco (Appius Claudius Caecus, appartenente alla Gens Claudia), che fece ristrutturare ed ampliare una strada preesistente, che collegava Roma alle colline di Albano. Il percorso originale dell'Appia Antica, partendo da Porta Capena, vicino alle Terme di Caracalla, collegava l'Urbe a Capua (Santa Maria Capua Vetere) passando per Aricia (Ariccia), il Foro Appio, Anxur (Terracina), Fundi (Fondi), Itri, Formiae (Formia), Minturnae (Minturno), e Sinuessa (Mondragone).
SPERLONGA, Latina
Sperlonga è un comune italiano di 3 345 abitanti della provincia di Latina nel Lazio meridionale. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.
Sperlonga sorge su uno sperone di roccia, la parte finale dei Monti Aurunci, che si protende nel Mar Tirreno e nel Golfo di Gaeta confluendo nel Monte di San Magno. Il territorio circostante è, perlopiù, pianeggiante. La spiaggia di fine e dorata sabbia bianca, si alterna a vari speroni di roccia che si gettano in mare, formando calette meravigliose e spesso, raggiungibili solo in barca. Queste formazioni rocciose sono presenti a sud della cittadina, in direzione del promontorio di Gaeta. Nel territorio si trovano tracce di attività umana a partire dal paleolitico superiore. Secondo la tradizione presso Sperlonga sorgeva la città di Amyclae (in greco Αμύκλαι), fondata dagli Spartani. In età romana sorsero nel territorio numerose ville, la più celebre delle quali è quella appartenente all'imperatore Tiberio, comprendente una grotta naturale modificata e decorata con sculture del ciclo dell'eroe omerico Ulisse. Le ville erano inoltre centri di produzione per l'industria della pesca (vasche per l'allevamento). Nel sesto secolo i ruderi della villa imperiale furono adoperati come rifugio dagli abitanti del luogo, ma il paese si sviluppò intorno ad un castello sul promontorio di San Magno (65 m s.l.m.), uno sperone dei monti Aurunci, a difesa dalle incursioni via mare dei Saraceni, prendendo il nome dalle numerose cavità naturali della zona (speluncae). Il nome del castrum Speloncae appare in un documento del X secolo: il castello comprendeva una piccola chiesa dedicata a san Pietro, patrono dei pescatori. Intorno al castello si sviluppò progressivamente il paese per cerchi concentrici. Nell'XI secolo l'abitato fu cinto da mura, ora scomparse, ma di cui restano due porte: la Portella o Porta Carrese e la Porta Marina: entrambe portano lo stemma della famiglia Caetani. Sperlonga restò un piccolo paese di pescatori, continuamente minacciato dalle incursioni dei pirati i quali, come ricordano i murales del paese, arrivarono a rapire i suoi abitanti per ridurli in schiavitù. Malgrado la costruzione di una serie di torri di avvistamento in funzione di difesa costiera, la cittadina venne distrutta una prima volta nel 1534 dal pirata ottomano Khair Ad-Dìn, detto il Barbarossa, e una seconda volta, sempre ad opera dei pirati ottomani, nel 1622. Sperlonga, ricostruita fra il XVII e il XIX secolo, assunse la forma attuale (cosiddetta a testuggine) e vennero erette chiese e palazzi signorili. Appartenente da secoli al Regno di Napoli e poi al Regno delle Due Sicilie, Sperlonga era compresa nell'antica Provincia di Terra di Lavoro, in particolare nel Distretto di Gaeta. Anche dopo la sconfitta militare di Francesco II di Borbone ad opera di Garibaldi e la successiva annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna (diventato nel 1861 Regno d'Italia), Sperlonga continuò a far parte della sopraddetta Provincia. Nel 1927, volendo il regime fascista ridimensionare la Provincia di Terra di Lavoro, il territorio del Comune di Sperlonga venne annesso al Lazio (Provincia di Frosinone) togliendolo alla Campania, dove in quello stesso periodo veniva fondata la provincia di Caserta. Dal 1934 la cittadina fu incorportata nella neocostituita Provincia di Latina (all'epoca Littoria). Lo sviluppo di Sperlonga, basato soprattutto sul turismo, iniziò dopo l'apertura della via Flacca, una strada litoranea che unisce Terracina a Gaeta, inaugurata il 9 febbraio 1958. Da quel periodo, infranto il secolare isolamento, il paese uscì gradualmente dall'estrema povertà che lo caratterizzava. Forte impulso venne rappresentato anche dalla scoperta delle sculture della villa di Tiberio (1957) e dall'arrivo di un turista d'eccezione, l'attore e calciatore Raf Vallone, tra i primi forestieri a innamorarsi del posto.
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