Top 14 Things To Do In Andria, Italy
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Here are top 14 things to do in Andria, Italy
All photos belong to their rightful owners. Credit next to name.
1. Basilica Santa Maria dei Miracoli -
2. Enjoy some Mediterranean cuisine at Il Turacciolo -
3. Castle del Monte - canadastock / shutterstock
4. Miragica Amusement Park -
5. Piazza Catuma -
6. Cattedrale di Santa Maria Assunta -
7. Sample some different meats at the Antichi Sapori restaurant -
8. Porta Sant’Andrea -
9. Parco Giuseppe Marano -
10. Visit the ancient site of the battle of Cannae -
11. Parco Archeologico di San Leucio -
12. Take a trip to the neighbouring city of Barletta - Dario Lo Presti / shutterstock
13. Take a day trip to the coastal town of Trani - Mi.Ti. / shutterstock
14. Relax with a coffee at the Habiba Cafe -
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Andria - Piccola Grande Italia
E' uno dei capoluoghi della provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani, ha più di novantanovemila abitanti. Sorge ai margini occidentali della Terra di Bari, alla destra dell'Ofanto, a pochi chilometri dal mare, a nord dell'Alta Murgia. Fa parte del Parco dell'Alta Murgia.
Andria | Inaugurato il fonte battesimale della chiesa di San Nicola
Inaugurato ieri il fonte battesimale della chiesa di San Nicola di Andria. L'iniziativa è stata promossa da Italia Nostra e dalla Fondazione Porta Sant'Andrea.
Porta Sant'Andrea: riposizionato il Cristo Redentore restaurato
Giovedì 5 aprile 2012 alle ore 11.30, sotto l'arco della Porta di Sant'Andrea, ha avuto luogo il riposizionamento del dipinto raffigurante il Cristo Redentore e delle crocette votive in legno. Sono intervenuti il Sindaco della città di Andria, avv. Nicola Giorgino, l'assessore alla Cultura, avv. Antonio Nespoli ed il Vicario Diocesano, Don Gianni Massaro. Porta Sant'Andrea è l'unica superstite delle quattro porte della città e ricorda il legame tra Andria e l'imperatore Federico II di Svevia. Sulla sommità della facciata tardo rinascimentale si trova incisa la seguente iscrizione: Imperator Federicus ad Andrianos Andria Fidelis Nostris Affixa Medullis. L'iscrizione si riferisce all'episodio riportato dalla tradizione secondo la quale nel 1229 l'Imperatore Federico II di Svevia, di ritorno dalle Crociate, sbarcando in Puglia trovò numerose città in rivolta mentre solo Andria gli testimoniò amicizia e fedeltà. Nella parte interna della Porta di Sant'Andrea è posizionato il dipinto su lama di zinco raffigurante il Cristo Redentore. L'opera, oscurata dallo smog e dagli agenti atmosferici, è stata riportata a nuova luce dopo un accurato e attento restauro. I lavori hanno interessato la disinfestazione del manufatto, la pulitura della pellicola pittorica e del dipinto dal retro, il consolidamento della pellicola pittorica e del supporto dal retro, l'integrazione delle lacune, la foderatura perimetrale di rinforzo, il montaggio del dipinto su un nuovo telaio ad espansione, la stuccatura delle lacune, l'integrazione pittorica ed il protettivo finale. L'attività di restauro ha interessato anche le croci devozionali in legno, poste anch'esse all'interno della Porta Sant'Andrea. Esse rappresentano una importante testimonianza di un antico rito propiziatorio che si svolgeva prima della riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Si tramanda, infatti, che intorno al 25 aprile il Capitolo di San Nicola si recava in processione presso le porte cittadine per compiere il rito suggestivo delle Rogazioni, ovvero le invocazioni rivolte a Dio per chiedere la benedizione dei campi e delle primizie. Alla fine del rito venivano apposte le croci con la data in ricordo di questo avvenimento e un fascio di primizie. I lavori di restauro voluti dall'Amministrazione Comunale e promossi dall'Assessorato alla Cultura, sono stati condotti dalla ditta di restauro Studio d'arte e restauro di Iaccarino L.V. e Zingaro G. di Andria e diretti dalla dott.ssa Rosa Lorusso, funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia.
Un giro di giostra 2012 - Sant'Andrea
Un viaggio all'interno dei campi - gara dei quartieri per seguire da vicino la preparazione alla 124esima Giostra del Saracino. Rettori, capitani, giostratori e quartieristi
raccontano alle telecamere di Tsd le loro sensazioni e azzardano pronostici, in attesa di conoscere chi sarà il vincitore della Lancia d'oro dedicata al Monastero di Camaldoli e all'omonimo ordine religioso, in occasione del millenario della sua fondazione.
A cura di Enrico Donati e Riccardo Ciccarelli.
Soprana Gate, Genoa, Luguria, Italy, Europe
The Gates or Porta di Sant'Andrea (in the Ligurian port de Sant'Andria) was one of the entrances to the city of Genoa. Among the main medieval stone architecture of the Ligurian capital, it is situated on the top of the Plan of Sant'Andrea (not far from the hill, paved in the early twentieth century), from which it takes its name (the name is rather Soprana a corruption Superana: the door was so named because it was raised above the floor citizen). It was one of the gateways to the city even at the time of the second wall Genoese (ninth or tenth century); However, the present building - following the extensive renovation was carried out under the direction of Alfredo D'Andrade - it reproduces the appearance that the door had to have at the time of its reconstruction during the construction of the third ring (Walls of Barbarossa, 1155-1159). Not far from it is the house-museum of Christopher Columbus. Both the museum centers of the towers of the door is the home of Columbus are open for public visits. As soon as the purely defensive role and expand the city walls, from the fourteenth century, the door was literally swallowed up by housing development, with the construction of the bridge district. On the arc of entry between the two towers it was also built a one-storey house (then increasing by another nineteenth century), in whose rooms lived the son of Sanson (the Executioner who had guillotined Louis XVI at the time of the French Revolution) . The two towers, still in the nineteenth century, were used as a prison as it was for the nearby monastery of St. Andrew (the prison Tower), and it was also the dwelling place of the jailers. The monument, reduced to a series of in-the-century buildings, once disappeared from its battlements stands was restored starting from about 1890 by the architect Alfredo d'Andrade, director of the Superintendency of Fine Arts. Also organized Lab d'Andrade was restored in this period the north tower, and with it, also the bow that hangs over the entrance door; They were integrated well as sculptures of the capitals (the eagles of the Pisan Romanesque style). The south tower was instead enclosed within the perimeter of a residential building until the 1930s when, with the demolition of the bridge district, the building was restored under the direction of Orlando Grosso.
ANDRIA | Completato il restauro della statua dell'Addolorata di San Nicola
Fondazione Porta Sant'Andrea ed Italia Nostra
Andria Antica - 9^ Puntata: Le famiglie storiche della città
La nona puntata di Andria Antica - Scoperte e misteri della città è dedicata allo studio sulle famiglie storiche della città a cura di Michele De Lucia, storico autodidatta della città di Andria e proprietario-fondatore di un museo fotografico dedicato interamente alla storia di Andria. Una puntata speciale registrata da VideoAndria.com e presentata come sempre dal Prof. Riccardo Suriano, Presidente dell'Associazione Del Borgo Antico di Andria in compagnia dell'amico romano Angelo Chiauzzi, famoso per le sue cartoline dedicate alla città normanna.
Antiche colonne romane nascoste nel centro storico di Andria
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Questa volta, noi di VideoAndria.com, in compagnia di Giuseppe Marzano (restauratore ed antiquario andriese) siamo andati alla ricerca delle antiche colonne romane nascoste ancora oggi nel centro storico di Andria. Si tratta di colonne in granito grigio africano trasportato via mare da Cartagine dopo la Seconda guerra romano-punica (quindi parliamo di un periodo che parte dal 200 a.C.). Le uniche tracce dell'insediamento romano che sorgeva una volta ad Andria dislocato in kardo (cardine, da nord a sud) e sul decumanus (decumano, da est a ovest) ovvero due tracciati che i romani lasciano per orientarsi all'interno del villaggio. Abbiamo constatato la presenza di queste colonne in quattro zone diverse che dimostrano effettivamente questa tecnica di orientamento: Piazza Toniolo, Piazza Manfredi, la Chiesa di Sant'Agostino (Piazza Sant'Agostino), il muro accanto la Chiesa di Porta Santa. Con il passare dei secoli, queste colonne sono state oggetto di spostamenti e di riutilizzo delle stesse per far parte di altri manufatti più recenti (come è per esempio evidente nella composizione ad incastro delle due colonne ai lati dell'ingresso della Chiesa di Sant'Agostino). Nel caso di Porta Santa, invece, ci assicura Giuseppe Marzano, la colonna romana dovrebbe essere sempre stata li, sin dagli inizi. Un tema molto affascinante che ci aiuta a capire come Andria, o meglio, ciò che sorgeva prima della città che oggi conosciamo, fosse già protagonista delle civiltà antiche in tempi davvero remoti.
Andria: Processione dei Misteri venerdì 6 aprile 2012
Consueta celebrazione della Processione dei Misteri Venerdì Santo.
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DOMUS DE JANAS: la NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU (Archeologia & gopro)
NECROPOLI DI SANT'ANDREA PRIU in Sardegna
La necropoli ipogeica di Sant'Andrea Priu è un sito archeologico situato sul lato meridionale della fertile piana di Santa Lucia, in comune di Bonorva (provincia di Sassari) da cui dista una decina di chilometri. Il complesso, uno dei più importanti della Sardegna, è composto da una ventina di tombe ipogeiche del tipo a domus de janas, una delle quali con i suoi diciotto vani risulta essere una delle più ampie fra quelle presenti nel bacino del Mediterraneo.
Cronologicamente il complesso si colloca nella Cultura di Ozieri del Neolitico Finale (3500-2.900 a.C.) con utilizzo e parziali modifiche anche strutturali di alcuni ipogei protrattisi fino ad epoca medievale.
In periodo romano e poi bizantino la Tomba del capo fu trasformata in una chiesa rupestre e più volte intonacata e affrescata in diversi punti. Adattata al culto forse già nel periodo bizantino, fu riconsacrata, nel 1313, dal vescovo di Sorres Guantino di Farfara ed intitolata a sant'Andrea. Con la trasformazione in chiesa rupestre gli ambienti principali vennero utilizzati rispettivamente come nartece per i catecumeni, aula per i fedeli battezzati e bema (o presbiterio) riservato agli officianti i riti religiosi. Questo luogo è considerato una delle prime chiese nel tempo delle persecuzioni e l'ennesima dimostrazione di un tempio cristiano costruito in uno spazio pagano.
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LA TOMBA DEL CAPO - SANT'ANDREA PRIU - BONORVA
La Tomba del Capo è il sito più rappresentativo della necropoli di Sant'Andrea Priu nei pressi di Bonorva in Sardegna. Si tratta, con i suoi 18 ambienti, dell'esempio di Domus de Janas più ampio ed articolato fino ad oggi rinvenuto in Sardegna. Scavata nel Neolitico Recente (3.500 a.C), la Tomba del Capo si distingue per il continuo riuso che la vide divenire chiesa in epoca paleocristiana, bizantina e medievale quando nel 1313 venne consacrata come chiesa con il titolo di Sant'Andrea poiché la tomba disponeva di tre ambienti particolarmente ampi che ben si prestavano a questa funzione. Il primo, dal quale si accede al sito, fungeva da Narcete (ovvero ospitava i non battezzati), il secondo consentiva ai battezzati di assistere alle funzioni ed il terzo fungeva da presbitario riservato ai sacerdoti. Di rilievo gli affreschi che adornano la seconda e la terza sala della tomba, i più antichi dei quali risalgono al IV - V sec. d.C.
L' antica raffigurazione del Castello di Andria rischia di andare in Giappone
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Un pò come accaduto in passato con il quadro di Vianelli raffigurante Andria e attualmente custodito a New York, anche la raffigurazione dell'antico Castello di Andria rischia di trasferirsi all'estero. A renderlo noto è il ricercatore storico autodidatta andriese Michele De Lucia, che ha scoperto l'importante documento storico durante una delle sue attività di ricerca. La raffigurazione mostra com'era un tempo la costruzione normanna che una volta sorgeva li dove oggi vi è il Palazzo Ducale. Un documento storico importantissimo. A causa della mancanza di fondi - spiega De Lucia ai nostri microfoni - il materiale rischia di essere ceduto all'estero, magari in musei più sensibili alla tematica. Nel video il suo appello.
Sant'Andrea Priu | Bonorva | Sardegna
La necropoli ipogeica di Sant'Andrea Priu è un sito archeologico situato sul lato meridionale della fertile piana di Santa Lucia, in comune di Bonorva (provincia di Sassari) da cui dista una decina di chilometri. Il complesso, uno dei più importanti della Sardegna, è composto da una ventina di tombe ipogeiche del tipo a domus de janas, una delle quali con i suoi diciotto vani risulta essere una delle più ampie fra quelle presenti nel bacino del Mediterraneo.
La necropoli occupa il fronte di un affioramento trachitico alto una decina di metri e lungo 180; gli ingressi alle domus si trovano tutti a qualche metro di altezza dal piano di campagna e alcune di esse risultano di difficile accesso a causa del distacco di una parte consistente del fronte roccioso. Al loro interno la fedele riproduzione di particolari architettonici tipici delle coeve abitazioni (travi, travetti, architravi, stipiti, pilastri e zoccolature perimetrali) tendenti a ricreare un ambiente dall'aspetto simile al luogo in cui il defunto aveva trascorso la sua esistenza.
Cronologicamente il complesso si colloca nella Cultura di Ozieri del Neolitico Finale (3500-2.900 a.C.) con utilizzo e parziali modifiche anche strutturali di alcuni ipogei protrattisi fino ad epoca medievale.
Fra le domus che compongono la necropoli, tre di esse, la Tomba del capo, la Tomba a capanna circolare e la Tomba a camera, rivestono una particolare importanza per la loro spettacolarità e l'ottimo grado di conservazione.
Andria Antica - 20^ Puntata: Splendidi bassorilievi del borgo antico
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Lo sapevate che ogni bassorilievo nasconde una grande storia? Nella sua 20^ puntata, la serie di Web-doc “Andria Antica” (presentata dal prof. Riccardo Suriano e diretta da Nick Ferrara per VideoAndria.com) ci porta alla scoperta degli straordinari bassorilievi presenti nel centro storico della città di Andria. Attraverso una lunga passeggiata, i componenti del gruppo osservano alcuni dei tanti bassorilievi custoditi nel borgo antico: da quelli presenti sulle varie chiese antiche, passando per quelli appartenuti a famiglie nobili, sino ai meno conosciuti ma sempre interessanti bassorilievi presenti sopra i portoni delle case più modeste. Una ri-scoperta che porta a riflettere sul loro stesso significato e sulla loro storia.
Andria, NO TAX DAY della L.A.C.
ANDRIA, I CITTADINI PROMUOVO LA NO TAX DAY CONTRO LA CANNIBALIZZAZIONE.
DOPO PASQUA AGORA’ IN PIAZZA CATUMA.
SANTOVITO (L.A.C. – LIBERA ASSOCIAZIONE CIVICA): “UNA MIA INIZIATIVA PERSONALE PER DIRE BASTA AL CANNIBALISMO FISCALE”.
Dopo il periodo pasquale, nel momento, nel giorno e nell’ora più opportuni e nel luogo simbolo della città di Andria cioè in Piazza Catuma, sito storico dove si sono avvicendati grandi oratori del passato ma anche, ultimamente, politici e personaggi che nulla hanno a che fare con quelli di un tempo che hanno portato altissimo ed onorato il nome della città Fidelis, sarò io personalmente a manifestare tutta la mia indignazione contro la persecuzione derivante dal cannibalismo fiscale perpetrato in questi ultimi vent’anni in quella che era la città Fidelis dispensata dal pagamento di tutte le tasse per volere dell’Imperatore Federico II di Svevia, anche lui dimenticato e differenziato nel ciclo dei rifiuti da una Comunità politica ingrata.
In piazza Catuma sarò presente con la mia iniziativa personale per distruggere con le mie mani gli avvisi di pagamento e tutte le cartelle che hanno inondato le case degli andriesi con l’esclusivo obiettivo di cannibalizzare non solo i bilanci delle famiglie ma proprio le persone fisiche, fino ad umiliarle e portarle sull’orlo della disperazione succhiando quel midollo osseo che tanto onore fece alla storia di Andria con la Porta di Sant’Andrea.
A breve altri dettagli della mia iniziativa personale pubblica.
Andria, 21 marzo 2016
Vincenzo Santovito
Giostra di settembre, al via le prove. Per S. Spirito tornano i cavalli titolari
Archiviata a tempo di record l’edizione straordinaria, i giostratori sono tornati sulla lizza per la prima giornata di prove in vista della Giostra della Madonna del Conforto.
Seguendo l’ordine stabilito dalla cerimonia di estrazione delle carriere sono stati i cavalieri di Porta Santo Spirito i primi, lancia in resta, a sfidare il Re delle Indie. La novità più importante riguarda proprio la Colombina che ha potuto utilizzare i cavalli titolari, dopo lo sblocco delle scuderie chiuse a causa del virus equino che nei mesi scorsi aveva messo in quarantena animali e strutture giallo-blù.
Servizio di Riccardo Ciccarelli.
Riprese di Rossano Corsi.
Intervista a Paolo Nocentini - esperto di Giostra del Saracino.
TSD Notizie flash del 30.08.2016
Ciclovie dei Borboni sant andrea di conza 14-6 2010
Andria - Città dell'olio
Andria Città dell'olio - un omaggio tra i monumenti e la lavorazione dell'olio andriese.
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Andria: una stele in ricordo dei martiri di Nassirya
Ad Andria, presso il rondò intitolato ai martiri di Nassirya, si è svolta la cerimonia di scoprimento della stele in ricordo delle vittime dell'attentato di Nassirya. La tragedia, avvenuta nel 2003, costò la vita a 19 militari italiani e 9 iracheni.