I no Tav che hanno invaso Torino - Porta a porta 11/12/2018
Non si buca, è un mantra uno slogan dopo 30 anni di battaglie no Tav. è un fiume in piena quello dei no Tav a Torino arrivati da tutti Italia per fermare una grande opera inutile.
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25.02.2012 Val di Susa - intervista collettivo No Tav Savoia Francese
I no tav d'oltre confine
Places to see in ( Turin - Italy ) Centro Storico
Places to see in ( Turin - Italy ) Centro Storico
The Center (or Torino Centro , ël Sènter in Piedmontese ) is the central and oldest district of the city of Turin , where the greatest number of monuments and historical places are located; since 1985 it constitutes, together with the Crocetta district , the District 1 of the city.
It is delimited:
north-east from Corso Regina Margherita and Corso San Maurizio (Borgo Vanchiglia )
north-west from corso San Martino and corso Bolzano ( Aurora district )
south-west from Corso Vittorio Emanuele II (Borgo San Salvario )
southeast from the river Po ( Borgo Po )
The city center of Turin coincides roughly with the typical perimeter of the Castrum and its colony of Augusta Taurinorum , or the first urban structure to chessboard, founded by the ancient Romans around 28 BC, and which extends for about 5 km². The relative topographic design is still recognizable in the road structure of most of the city, that is with orthogonal, perfectly parallel and perpendicular ways. There are also some important remains of the original Roman city.
The area called the Quadrilatero Romano torinese, therefore, is intended as the inside of the ancient Roman walls, essentially bounded by the current Corso Regina Margherita / Porta Palazzo , all Via della Consolata, the Via Cernaia / Via S. Teresa, Piazza Castello / Via Roma, although today only the western part of the aforesaid castrum is understood by this name . The east-west axis, called decumano maximo (corresponding to the current Via Garibaldi), in the past was called via Dora Grossa, because it is the seat of a water course at the center of the same street, in various points still visible: it connected the so-called Porta Praetoria(for some historians it was the Decumana ), later called Porta Fibellona (whose remains are now incorporated in Palazzo Madama in Piazza Castello , evolution of the ancient Acaja-Savoia Castle in the Middle Ages ) with the Porta Decumana (or otherwise called Porta Segusina ), because it led to the Val di Susa , located at the intersection of the current Via Garibaldi-Via della Consolata, today non-existent: a few meters from that intersection is only the Piazzetta Susina (or Segusina ), square with obelisk that was then called Piazza Savoia. What will instead be called the current area of Porta Susa , is more to the west.
Perpendicular to the decuman maximo then, there was the cardo maximo , on the axis approximately north-south, and corresponding to the current Via San Tommaso, which connected the Porta Principalis Dextera , preserved in its fundamental structures (still visible) Porte Palatine and some remains around Porta Palazzo ), with the Porta Principalis Sinistra(later called Porta Marmorea), located in Via Santa Teresa at the corner of Via San Tommaso and today non-existent. The route of the other thistles, developed along the axis of Via Porta Palatina and Via San Tommaso, today is not clearly recognizable due to interventions of the Middle Ages which partially canceled it. Next to the ( Porte Palatine ) there was also an ancient Roman theater , now partially covered by the new sleeve of the Royal Palace and partially annexed to the Museum of Antiquity . According to a plausible reconstruction, the area currently occupied by Piazza Palazzo di Città, the ancient piazza delle Erbe, because of the market that was held there, would have been the forumof the Roman town.
In addition to the aforementioned Porte Palatine and Palazzo Madama, remains of the Roman walls remain alongside the Porte Palatine themselves, both open-air and incorporated in back buildings, the base of a corner tower in Via della Consolata corner Via Giulio, and foundations the walls in the underground rooms of the Egyptian Museum , founded in 1824 ; the latter, famous in the world, is second only to that of Cairo , and is located at the ancient headquarters of the Academy of Sciences, near Piazza Castello. The Academy was founded by Joseph-Louis Lagrange as a European cultural and scientific center in the times of the Enlightenment .
( Turin - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Turin . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Turin - Italy
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Corso Matteotti, la fortezza sotterranea del Pastiss
IMMAGINI DEL RECUPERO - Completati gli scavi archeologici nella casamatta militare fatta scavare da Emanuele Filiberto di Savoia nel XVI secolo, un complesso che i torinesi non hanno ancora mai visitato.
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Torino (Piemonte - Italy)
«Torino è la città più profonda, più enigmatica, più inquietante, non d'Italia ma del mondo.» - Giorgio De Chirico, pittore.
Torino, Turin in piemontese, è un comune italiano di 878.735 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Piemonte. Cuore di un'area metropolitana che conta quasi 2.000.000 di abitanti su una superficie approssimativa di circa 2.300 km², la città di Torino è il quarto comune italiano per popolazione, il terzo complesso economico-produttivo del Paese e costituisce uno dei maggiori poli universitari, artistici, turistici, scientifici e culturali d'Italia. Nel suo territorio sono inoltre presenti aree ed edifici inclusi in due beni protetti dall'UNESCO: alcuni palazzi e zone facenti parte del circuito di residenze sabaude in Piemonte (patrimonio dell'umanità[8]) e l'area delle colline del Po (riserva della biosfera).
Di Torino colpisce soprattutto la compostezza del suo skyline circondato da imponenti vette alpine. Il capoluogo piemontese si presenta come una città dal fascino unico, dove sono passati imperatori, sono nati regni, in cui il potere ha lasciato segni indelebili. Torino è oggi una metropoli che guarda al proprio passato puntando al futuro con l'ambizione di una una città che da piccolo villaggio pedemontano è divenuta la capitale di un regno e di una nazione, per poi trasformarsi in capitale del cinema e dell'automobile.
Tesori imperdibili della città sono i palazzi che hanno fatto la storia del capoluogo subalpino, per secoli cuore del Regno dei Savoia e teatro dell’Unità nazionale. Imponenti sono le dimore in cui hanno soggiornato re e nobili dell'epoca. Il punto di partenza è ancora una volta Piazza Castello, con il Palazzo Reale, Palazzo Madama e Palazzo Carignano, i più importanti edifici storici della città. Il percorso ideale per una visita in città può partire dalla straordinaria corona di delizie, le bellissime residenze che circondano la città adibite un tempo a palazzine di caccia, a residenze estive, prima tra tutte la Reggia di Venaria Reale.
Al tempo stesso gli edifici religiosi come la Basilica di Superga, la Gran Madre, il Duomo, la Consolata, la Crocetta, raccontano la storia di Torino e rappresentano le migliori testimonianze dei grandi architetti passati per il capoluogo, da Juvarra a Guarini. Nel Duomo è conservata la Sacra Sindone, ospitata dall’eccentrica cupola del Guarini andata a fuoco nel 1997 e oggi interamente restaurata.
Grazie all'eredità dei patrimoni della Casa Reale, Torino conserva tesori davvero preziosi: armi, gioielli, arazzi, arredi. Alla Biblioteca Reale, per esempio, è conservato l’autoritratto a sanguigna di Leonardo da Vinci, uno dei disegni più famosi del mondo. Il noto Collegio dei Nobili è invece sede del Museo delle Antichità Egizie con una collezione di oltre 5000 reperti, seconda solo a quella del Cairo.
Da non perdere sono inoltre la Galleria d’Arte Moderna e il Castello di Rivoli. All'interno del simbolo di Torino, la Mole Antonelliana, il Museo del Cinema, l’avveniristico allestimento che rappresenta l'incontro perfetto tra tradizione e progresso.
Torino è inoltre conosciuta come la città del cinema e dei cinema.
Hotel President Torino
L'Hotel President, di categoria tre stelle, è situato a poco più di due chilometri da Piazza Castello (centro città) nei pressi del nuovo parco scientifico e tecnologico per l'ambiente: Environment Park. Si trova di fronte alla stazione ferroviaria di Torino Dora, prima fermata del treno diretto dall'aeroporto Torino-Caselle, 1 km dalla Stazione di Porta Susa, 2 km dalla Stazione Centrale di Porta Nuova.
Il Forte di Exilles
Il Forte di Exilles, situato nell'omonimo comune della città metropolitana di Torino, è uno dei più importanti sistemi difensivi del Piemonte, insieme al complesso fortificato di Fenestrelle e a quello di Vinadio. Venne impiegato a fasi alterne sia dai Savoia e sia dai francesi. La sua posizione al centro di una strettoia dell'alta Valle di Susa infatti lo rendeva una minaccia sia per gli eserciti che scendevano dall'alta valle che per quelli che risalivano dal fondo valle.I primi documenti in cui viene citato il Forte di Exilles, ancora assai rudimentale ed in via di definizione, risalgono al VII secolo, quando un cronista della Novalesa cita sul roccione di Exilles una primitiva fortificazione distrutta dai Franchi. Dal 1155 circa i padroni della fortezza sono i Bermond di Besançon, conti di Albon, che avevano bisogno di proteggere militarmente la strada che, di loro proprietà, portava al Monginevro.
La prima descrizione del castello risale al 1339: la pianta si presenta quadrangolare e con più torri, stalle e magazzini esterni, assai diverso dalla piazzaforte solida e compatta di oggi. Tra il 1494 e il 1496 diventa deposito di munizioni per i francesi di Carlo VIII, viene allargata la porta principale per permettere il transito dei cannoni e vengono arruolati con la forza molti contadini del posto per difendere la roccaforte. Nel XVI secolo viene rinforzato con l'aggiunta di torri e mura su disposizione di Carlo II di Savoia. Nel 1541 passa sotto il dominio francese, ma nel 1559, a seguito del trattato di Cateau-Cambrésis, torna in mano ai Savoia con Emanuele Filiberto. Nel settembre 1591 viene occupato, dopo un breve assedio, dai francesi del Lesdiguières. Due anni dopo, in primavera, viene posto sotto assedio dalle truppe di Carlo Emanuele I di Savoia, che lo riconquistano nell'arco di un mese ed iniziano altri lavori di rafforzamento, soprattutto in direzione dell'alta valle. È nuovamente in mano francese nel gennaio 1595, dopo circa un mese di assedio; tornerà ai Savoia solo nel 1708. Nel frattempo, è passato più di un secolo: i francesi hanno rinforzato le difese del forte e lo hanno utilizzato come punto chiave logistico di primaria importanza. Dal 1601, anno del trattato di Lione, imponenti lavori di restauro sotto la guida dell'ingegner Jean de Beins hanno rimodernato la struttura del forte, resa ormai insufficiente dall'avvento dell'artiglieria. Fra le altre cose è stata costruita la Rampa Reale, lunga un chilometro e lastricata a ciottolato, che conduce all'ingresso principale, varcato il quale si dipanano due ripide salite a tenaglia che conducono alla cittadella vera e propria, edificata intorno all'enorme Cortile del Cavaliere, nucleo centrale della costruzione. Altre aggiunte sono state una cappella (oggi sconsacrata e utilizzata per concerti) e il pozzo, profondo 70 metri e realizzato in quattro anni di scavi.
L'8 settembre 1943 il Forte di Exilles viene abbandonato definitivamente dall'esercito e rimane a lungo in balìa dei vandali e degli eventi atmosferici. Nel 1978 la Regione Piemonte acquisisce il bene dal Demanio Militare con comodato, con l'impegno di provvedere al restauro e recupero funzionale del monumento. Viene quindi sviluppato il progetto di restauro conservativo, interno ed esterno, finalizzato alla definizione di un assetto complessivo del Forte tale da costituire il riferimento globale per tutti i successivi interventi. Nell'aprile del 1996 viene stipulata una Convenzione tra la Regione Piemonte e il Museo Nazionale della Montagna di Torino per la valorizzazione e promozione del Forte di Exilles. Il monumento e le aree museali sono state aperte al pubblico l'8 luglio 2000.
I miei video:
#exilles #ripreseaereecondrone #luoghi #drone
TAP, il Salento sarà una nuova Val di Susa?
Tra gli ulivi e il mare del Salento, in Puglia, a Melendugno c'è il cantiere per il gasdotto Tap, la grande condotta che prevede di portare il gas dall’Azerbaigian all’Italia. Tutt’intorno è stata creata una zona rossa: cancelli e barriere anti-sfondamento, per impedire a cittadini e manifestanti di avvicinarsi (Paola Moscardino)
Tav: scavati in Francia primi 130 metri della maxigalleria
Torino (askanews) - La Tav avanza, e nonostante le mille difficoltà incontrate, è un progetto irreversibile. E' stato scavato un primo tratto di circa centotrenta metri di lunghezza e di dieci di diametro che rappresenta il primo scavo del futuro tunnel di base della Torino-Lione. Il cantiere di Saint-Martin-La-Porte, in Savoia, è stato visitato dalle delegazioni della Région Rhone-Alpes e del Piemonte.
Questa è la dimostrazione concreta che la Lione-Torino, non è più un progetto ma un'opera in corso e dimostra la cooperazione di due regioni non solo di due Stati e della Commissione europea spiega Mario Virano direttore generale di Telt che ha assicurato che non ci saranno costi aggiuntivi per la realizzazione dell'opera.
Il cantiere che si sviluppa sui territori di tre comuni francesi e di Chiomonte e Giaglione, interessati dal cunicolo esplorativo de La Maddalena, è stato aperto a gennaio 2015.
I lavori sono iniziati e ciò che è importante dire è che si tratta di un progetto irreversibile. Non capisco l'opposiozione degli ecologisti. Sanno che il traffico di camion produce inquinamento e molti danni all'ambiente. Non c'è una soluzione alternativa, non si possono far passare tutte le merci da Ventimiglia e dalla Svizzera aggiunge il presidente della Région Rhone-Alpes Jean-Jacques Qeyranne.
I lavori a Saint-Martin-la-Porte per la realizzazione di una galleria geognostica, di circa 9 km, dureranno circa 5 anni, con un investimento di circa 391 milioni di euro, finanziati al 50% dall'Europa, 25% dall'Italia e 25% dalla Francia.
Immagini Afp
Turin the first capital of modern Italy & home to the House of Savoy, Piedmont
Turin the first capital of modern Italy & home to the House of Savoy, Piedmont
Many people consider Torino the European capital of Baroque: many palaces and churches were built in this style during the kingdom of the Savoia. It isn't the typical Italian city, with red and yellow buildings: is a bit more French, so much that is also called the little Paris; wide boulevards with white buildings make the city center more similar to Paris. Around the city, a crown of churches and castles, some up on a hilltop, some lost in a park, provide plenty of interesting views. Turin also has an aristocratic atmosphere - the centre is filled with posh 19th century cafes, regal-like arcaded mansions, debonair glittering restaurants, and grand churches. Turin is home to the famous Shroud of Turin. More recently, it has become the home of the Slow Food. Movement.
Il principe Emanuele Filiberto di Savoia visita la mostra
Il principe Emanuele Filiberto di Savoia, ha visitato in forma rigorosamente privata la mostra di WARHOL a Noto
Roma Pantheon Tombe di Vittorio Emanuele II Padre della Patria e Umberto I il Re Buono
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Scontri tra polizia e studenti a Porta Genova - Milano
Scontri a Porta Genova (Milano) tra studenti e polizia: alla stazione ferroviaria , durante la manifestazione organizzata dal sindacato europeo Ces, si è scatenato un fitto lancio di sassi, bottiglie di vetro e fumogeni. (© Alessandro Micci)
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TORINO - Palazzo Carignano
Il Palazzo Carignano, insieme a Palazzo Reale e a Palazzo Madama, fa parte dei più importanti edifici storici della città di Torino e, come questi, è parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude. Fu storica sede del Parlamento Subalpino e del primo Parlamento del Regno d'Italia (1861-1864).
Attualmente ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano.
Il complesso venne costruito per ordine di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, che commissionò l'opera all'architetto Guarino Guarini. Provvisoria prima e, dal 1694, stabile dimora dei Principi di Carignano, in questo palazzo nacquero i futuri sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II di Savoia.
Fu in questo palazzo che si verificarono due eventi memorabili:
- la lettura del proclama in cui il Principe reggente per conto di Carlo Felice, Carlo Alberto di Savoia-Carignano, concedeva lo Statuto
- la seduta in cui il re di Sardegna e duca di Savoia, Vittorio Emanuele II, proclamava la nascita del Regno d'Italia.
TAV Val di Susa I commenti del Ministro dei Trasporti Francese 2012 03 01.wmv
Che strano che il Ministro dei Trasporti Francese commenti la contestazione inVal di Susa. Anzi no, non è strano ... niente accade per caso e tutto ha uno scopo.
Sempre lo scopo è l'interessi economico.
Hotel Dei Pittori - Torino - Italy
Hotel Dei Pittori hotel city: Torino - Country: Italy
Address: Corso Regina Margherita 57; zip code: 10124
Set in a 19th-century art nouveau villa, Hotel Dei Pittori offers free on-site private parking and a restaurant. Set in the centre of Turin, rooms here feature free Wi-Fi and a 3D flat-screen TV.
-- Occupant une villa de style Art nouveau datant du XIXe siècle, l'Hotel Dei Pittori vous propose un restaurant et des places de parking privées disponibles gratuitement sur place. Il est situé dans le centre de Turin.
-- El Hotel Dei Pittori está situado en el centro de Turín, en una villa del siglo XIX de estilo Art Nouveau, y ofrece un restaurante, aparcamiento privado gratuito y habitaciones con conexión Wi-Fi gratuita y TV 3D de pantalla plana.
-- Das Hotel Dei Pittori begrüßt Sie in einer Jugendstilvilla aus dem 19. Jahrhundert und bietet kostenfreie Privatparkplätze an der Unterkunft sowie ein Restaurant.
-- Hotel Dei Pittori is gevestigd in een jugendstil-villa en beschikt over gratis privéparkeergelegenheid en een restaurant. Het hotel ligt in het centrum van Turijn en de kamers zijn voorzien van gratis WiFi en een flatscreen-tv met 3d-mogelijkheden.
-- Ubicato in una villa in stile liberty del XIX secolo nel centro di Torino, l'Hotel Dei Pittori offre gratuitamente un parcheggio privato in loco, un ristorante, e camere con connessione Wi-Fi gratuita e TV 3D a schermo piatto.
-- O Hotel Dei Pittori está situado numa villa de estilo Arte Nova do século XIX e disponibiliza o estacionamento privado e gratuito no local, bem como um restaurante.
-- Hotel Dei Pittoriは19世紀のアールヌーボー様式のヴィラを利用したホテルで、無料の敷地内専用駐車場、レストラン、無料Wi-Fiと3D薄型テレビ付きの客室を提供しています。トリノの中心部に位置します。 Pittoriの客室はウッドフロアで、エレガントな家具、エアコン、ミニバーが備わります。専用バスルームにはバスローブ、ヘアドライヤー、無料バスアメニティが付いています。 ...
-- Hotel Dei Pittori酒店坐落在1栋19世纪的新艺术风格别墅内。酒店内设有免费私人停车场和1间餐厅。客房坐落在都灵(Turin)的中心,配有免费无线网络连接和3D平面电视。 Pittori酒店的所有客房均配有木质地板、优雅的家具、空调和迷你吧。私人浴室设有浴袍、吹风机和免费洗浴用品。 用餐室每天供应甜味和咸味的欧陆式早餐。餐厅擅长烹饪典型的意大利菜肴,拥有藏酒丰富的葡萄酒窖。 酒店距离安托内利尖塔(Mole Antonelliana)和国家电影博物馆(National...
-- Отель Dei Pittori с бесплатной частной парковкой и рестораном расположен в здании виллы 19 века в стиле ар-нуво, в центре Турина. Гостям предлагается размещение в номерах с бесплатным WiFi и 3D-телевизором с плоским экраном.
-- Hotel Dei Pittori ligger i en 1800-talsvilla i jugendstil, och erbjuder gratis privat parkering och en restaurang. Hotellet ligger i Turins centrum och erbjuder rum med gratis WiFi och en 3D-platt-TV.
-- يقع فندق Dei Pittori في فيلا مُصممة على طراز فن الآرت نوفو يعود تاريخها للقرن 19، ويوفر مواقف مجانية خاصة للسيارات في الموقع ومطعم. يقع في مركز مدينة تورينو، وتوفر الغرف هنا خدمة الواي فاي المجانية وتشتمل على تلفزيون بشاشة ثري دي مسطحة.
-- Hotel Dei Pittori ligger i en jugendvilla fra 1800-tallet, og har en restaurant og avgiftsfri privat parkering. Hotellet ligger i Torino sentrum og tilbyr rom med gratis Wi-Fi og flatskjerm-TV med 3D.
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FREJUS - Storia di un'avventura straordinaria
L'idea di realizzare un traforo ferroviario tra Italia e Francia venne lanciata da un commissario di dogana di Bardonecchia, Giuseppe Médail (Bardonecchia, 24 settembre 1784 - Susa, 5 novembre 1844), già nel 1832. Nel 1840 presentò un memorandum al re Carlo Alberto nel quale descriveva un tunnel ferroviario sotto il Colle del Frejus. L'idea probabilmente era troppo avanti per i tempi e Medail morì poco prima di veder coronato il suo sogno. Sempre nello stesso anno, infatti, un ministro di Carlo Alberto, Luigi Des Ambrois, riprese l'idea e commissionò gli studi preliminari all'ingegnere belga Henri Mauss. Quintino Sella, appena rientrato in Italia dalla Francia nel 1852 e nominato ingegnere di prima classe del Distretto minerario di Torino, viene chiamato a collabrare al progetto del traforo ferroviario del Frejus, con l'incarico di risolvere il problema dell'aerazione della galleria. Il progetto definitivo venne redatto da Germain Sommeiller, Sebastiano Grandis e Severino Grattoni.
Il 31 agosto 1857, il re Vittorio Emanuele II ordinò l'inizio dei lavori di scavo del tunnel con un finanziamento di 42 milioni di lire. I lavori furono diretti dall'ingegnere Sommeiller. La cessione della Savoia alla Francia da parte del Piemonte nel 1858 mise in forse il proseguimento dell'opera e fu Cavour a far proseguire l'opera. I francesi accettarono che i lavori venissero continuati dagli Italiani e si impegnarono a versare 19 milioni di lire, a condizione che il tunnel fosse concluso entro 25 anni, più un premio per ogni anno di anticipo sulla scadenza. La somma finale fu calcolata in 26,1 milioni, infatti il tunnel fu concluso in soli 9 anni dall'accordo. Il costo totale fu di circa 70 milioni di lire.
L'opera era tecnicamente molto complessa, ed il lavoro nel cantiere rischioso tanto che alla fine dei lavori si contarono 48 morti fra i circa 4.000 operai che prestarono il loro lavoro. 18 dei caduti però non furono vittime di incidenti ma di una epidemia di colera scoppiata nel 1864. Il numero dei decessi, per quanto significativo, è contenuto se confrontato ad altre imprese simili compiute negli anni successivi.
Oltre a essere il primo tunnel sotto le Alpi, escludendo il buco di Viso, fu anche il primo al mondo dove vennero utilizzati in modo significativo strumenti meccanici di scavo: gli ingegneri Sommeiller, Grandis e Grattoni idearono e brevettarono nel 1854, per quest'opera, la perforatrice automatica pneumatica, funzionante ad aria compressa. La perforatrice in realtà non veniva utilizzata direttamente per lo scavo, bensì per realizzare i fori di mina dove collocare le cariche esplosive; anche se non permise mai di arrivare ai tre metri di avanzamento al giorno ipotizzati dopo gli esperimenti fatti a Sampierdarena, in località La Coscia, l'uso della perforatrice consentì di fare in 13 anni un lavoro che a mano poteva richiederne 40. Innumerevoli furono i problemi tecnici, come è naturale per una tecnologia sperimentale, soprattutto riguardo ai grandi compressori costruiti nei pressi delle imboccature che sfruttavano, per comprimere l'aria, la forza di caduta dell'acqua di alcuni ruscelli. Anche le perforatrici furono messe a dura prova: nel solo 1866 vennero sostituiti oltre 2500 corpi di perforazione e più di 300.000 punte. Molti problemi sorsero anche in relazione alla paternità delle invenzioni, ad esempio il milanese Giovanni Battista Piatti rivendicò, non senza motivi, la paternità del progetto del sistema di perforazione, progetto da lui presentato nel 1853, ma sul quale non chiese mai il brevetto.
Lo scavo della galleria venne completato il 25 dicembre 1870 ed il traforo fu inaugurato il 17 settembre 1871. Il 5 gennaio 1872 transitò sotto il tunnel per la prima volta il treno del collegamento Londra-Brindisi, denominato Valigia delle Indie. Al momento dell'apertura era il più lungo tunnel ferroviario del mondo e rimase tale fino al giugno 1882, quando fu aperto al traffico quello del San Gottardo, lungo 15 chilometri. (Wikipedia)
Il popolo No Tav sfila pacificamente
notav marcia bussoleno-susa
Torino 3 Ottobre 2014 Armeria Reale
Armeria Reale Savoia
Royal Palace of Torino
Walking around the Royal Palace of
of Torino.