Augusta, squalo verdesca sotto la porta spagnola
Augusta:inaugurazione varco porta spagnola
Inaugurato il varco della porta spagnola. I lavori erano iniziati il 24 settembre scorso, sono durati meno di tre mesi, da oggi sarà più agevole per i mezzi pesanti entrare nell'isola.
Augusta:lavori alla Porta Spagnola
Sono iniziati lunedi 24 settembre i lavori di ampliamento dell'ingresso all'sola, dureranno circa tre mesi.
In entrembe le direzioni il traffico sarà a senso alternato con ausilio di semafori, si consiglia il percorso alternativo del viadotto Federico II.
Augusta (SR) Sicilia, Panoramica Tramonto, Porta Spagnola, Castello Svevo e Ponte Federico II .
???? La lanterna rossa
.
passiamo tutti noi,
passiamo,
la vediamo ?
o non la vediamo ?
questa è l'unica differenza,
vedere con il cuore ????
.
Questa gran volta del cielo sotto la quale stupiti viviamo
è come una lanterna, magica d’illusione:
il Lume dentro è il Sole, la lanterna è il Mondo;
e noi come forme fuggenti, sbigottiti, passiamo.
.
(Omar Khayyâm)
Augusta
Video realizzato da Service Drone di A.F. che riprende alcuni particolari della città di #Augusta in provincia di #Siracusa. La città fu fondata intorno al 1232 per volere dell’imperatore Federico II di Svevia, il quale per indicare la sua autorità sugli abitanti fece costruire un grosso castello nella parte nord della città.
Nel 1567 il viceré Garzia Alvarez di Toledo realizzò la costruzione dei due forti Garzia e Vittoria
Nel 1681 fu costruita anche la Porta Spagnola che ancora oggi collega Augusta alla terraferma.
Imponente è l'Hangar che nel 1987 è stato dichiarato opera di alto interesse storico-monumentale.
Da non tralasciare il Faro, da lì la bella vista e il bel mare hanno anche ispirato lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo racconto La Sirena. Buona visione!
Augusta : Pedalata D’Autunno
Domenica 27 Settembre la passeggiata in bicicletta per le vie della città. Le associazioni Genitori e Figli e MTB Freeride Augusta da anni sensibilizzano i cittadini all'uso delle due ruote in città. Partenza da Piazza Unità D’Italia , si prosegue per Corso Sicilia, Piazza Fontana, Viale Italia, Via Giovanni Lavaggi, Porta Spagnola , Via Cristoforo Colombo, Via Principe Umberto, via Francesco caracciolo, lungomare Paradiso, Via Xifonia e ritorno al punto di partenza da lungomare Rossini / Granatello , SP 61, fino a Piazza Unità D’Italia.
Cimitero di Augusta Una Lunga Lista di Attesa
Intervista realizzata dal Prof. Giorgio Càsole a Concetto Cacciaguerra Impresario Funebre sulla situazione della lunga attesa per la tumulazione.
A Cura dell'Associazione Leonardo Da Vinci.
Intervista a Caldo al Capitano Fabrizio Scatà
a cura di Giuseppe Di Mare per Rassegna Metropolitana, subito dopo la Partita Aquila - Megara Augusta finita 0 - 0
Augusta: la vicenda del pittore Ribaudo
Il maestro Vittorio Ribaudo ,come ha già fatto a Brucoli, aveva iniziato ad affrescare alcune pareti del centro storico, cancellando le scritte dei vandali. E' stato denunciato per aver imbrattato una parte di proprietà privata, mentre sono centinaia le scritte dei vandali che deturpano la città. Alla porta Spagnola quanlcuno ha persino usato il ducotone per cancellare alcune scritte, nessun ente preposto però è mai intervenuto...due pesi e due misure.
PORTA VENEZIA (MILANO, ITALY)
Porta Venezia, Milano, Lombardia, Italia. Nome acquisito solo nel 1860 è una delle porte storiche della città. Prima era chiamata Porta Orientale, ovvero Porta Renza, o Argentea. Fu la prima ad essere restaurata da Giuseppe Piermarini, che progettò dal 1782 la trasformazione della porta in stile neoclassico e la sistemazione del terrapieno dei bastioni. La Porta Argentea risaliva alla cinta romana: era rivolta verso Argentiacum e Argentia, rispettivamente le odierne Crescenzago e Gorgonzola e da qui il nome. Anche l'appellativo Renza è una corruzione popolare di Argentia. Essa sorgeva nello spazio dell'odierna piazza S.Babila e metteva in comunicazione la città con la Brianza orientale e la strada per Bergamo. Nelle mura medievali essa era collocata all'incrocio dell'attuale corso Venezia con le vie Senato e S.Damiano sulla fossa difensiva, oggi cerchia dei Navigli, e si apriva naturalmente nella medesima direzione. L'attuale porta, architettonicamente diversa, sorge dov'era collocata nel seicento lungo le mura spagnole. Secondo le cronache seicentesche un certo Pietro Antonio Lovato, dopo aver abbandonato l'esercito dei Lanzichenecchi, entrò a Milano per questa porta con vestiti ed averi infetti per la peste: da questi si sarebbe diffusa la terribile epidemia del 1630 nella città ambrosiana. Da questa porta inoltre Renzo Tramaglino compie il suo ingresso a Milano nei Promessi Sposi. Già all'epoca della peste Manzoniana la porta aveva perso la sua originaria funzione difensiva e veniva usata per i controlli daziari. Fu il Piermarini nel 1782 a occuparsi della sistemazione del tratto di bastioni compreso fra Porta Venezia e Porta Nuova, nell'ambito di un progetto più vasto che prevedeva anche la costruzione dei giardini pubblici e la sistemazione dell'area della porta: venne spianata la sommità del terrapieno e questo fu trasformato in viale alberato da cui, con un'ampia scalinata, si accedeva ai giardini. La porta avrebbe dovuto essere ricostruita in stile neoclassico, ma questa parte del progetto non venne mai realizzata. Nel successivo periodo napoleonico le porte furono concepite come un elemento estetico dello spazio urbano, che doveva essere adeguato allo status della capitale del Regno d'Italia. Per questo motivo il governo del Melzi d'Eril pianificò un generale rifacimento delle porte di ingresso in Milano, previa demolizione di quelle spagnole e l'alberatura dei bastioni: il progetto per Porta Orientale passò nelle mani (1806) di un allievo del Piermarini, il Cagnola, che realizzò un arco trionfale effimero, ovvero provvisorio, per celebrare l'ingresso del viceré Eugenio di Beauharnais. Il progetto definitivo prevedeva un arco trionfale aperto su tre lati di ordine dorico-rinascimentale e fiancheggiato da due caselli daziari. Non se ne era fatto ancora nulla nel 1825, quando da Porta Orientale fece il proprio ingresso trionfale in città l'imperatore Francesco II, accompagnato dalla moglie Carolina Augusta di Baviera. I caselli daziari di porta Venezia, senza più l'arco, vennero realizzati tra il 1827 ed il 1828 su progetto dell'architetto bresciano Rodolfo Vantini, a seguito di un concorso bandito nel 1826 (cui parteciparono 32 concorrenti). Nel 1833 vennero collocate le statue e i rilievi che dettero all'opera il suo aspetto definitivo. Nel 1860 venne ribattezzata Porta Venezia, in nome della città rimasta austriaca dopo la seconda guerra d'indipendenza (1859) e nel 1882 la grande piazza, su cui sboccano ben otto strade, venne intitolata a Guglielmo Oberdan, l'irredentista giuliano impiccato dagli austriaci.
Augusta : percorso in bici
Le bici a pedalata assistita rappresentano un punto di forza nella moderna mobilità urbana sostenibile, in modo particolare ad Augusta. Nel video un classico percorso in bici con partenza dai giardini pubblici e prosegue per la Porta e ponti Spagnoli, lungomari Rossini e Granatello, Via Milano, Via colonnello Salerno, Via Epicarmo Corbino,Via Barone Zuppello,Via Panoramica,Piazzale Fontana, Corso Sicilia,Via Cristoforo Colombo
AUGUSTA CORRADO FALCO HOUSE10-10-2008
Augusta, i baci dei migranti ai militari spagnoli durante lo sbarco
I 483 migranti sbarcati ad Augusta dalla nave della Marina Militare spagnola Santa Maria hanno ringraziato i loro soccorritori, mandando baci e saluti dal pontile.
La Cnn rievoca il caso di Zannone, l'isola italiana delle orge
La Cnn ha dedicato un lungo reportage a Zannone, isola settentrionale dell'arcipelago pontino, nonché parte integrante del Parco del Circeo. Sull'onda delle preoccupazioni degli operatori della riserva, il servizio (realizzato nel luglio scorso e ora riproposto) gettava luce su una misteriosa villa disabitata, ridotta quasi a rudere. L'emittente statunitense rispolvera i retroscena celati dietro a quelle mura. La struttura, di proprietà statale, veniva affittata nel periodo estivo degli anni 60' dai coniugi Casati Stampa, aristocratici e assidui frequentatori di jet set. Col tempo la coppia cominciò ad indire festini mascherati a tinte erotiche, tra giochi voyeuristici e triangoli amorosi. Dinamiche che sfociarono in una vera tragedia: nell'agosto del 1970 Camillo Casati Stampa scoprì una relazione segreta tra la moglie Anna Fallarino e il venticinquenne missino Massimo Minorenti. Di ritorno da una battuta di caccia, l'uomo uccise i due nel salotto della propria abitazione romana, in via Puccini, per poi suicidarsi. . .A cura di Francesco Milo Cordeschi
Il Goal della Vittoria del Megara Augusta
Rete di Migneco dal dischetto
castello disperato augusta
Partecipgire
Caso Casati Stampa
Estratto della puntata di Città segrete dedicata a Roma. Piccolo frame relativo al caso dei Marchesi Casati Stampa.
Webmarte.tv - La tv della tua città
Per una migliore e completa visione dei servizi, articoli e video si consiglia di visitare il portale webmarte.tv -
WebMarte vuole raccontare la città, la vita quotidiana, i fatti e gli eventi della nostra comunità direttamente attraverso la voce di tutti, perché ognuno di noi può interagire ed essere il vero protagonista della nuova e moderna frontiera della televisione: la web tv.
AUGUSTA – MARINA MILITARE IN FESTA PER SANTA BARBARA
Solenne funzione religiosa officiata dal Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo metropolita di Agrigento presso il comando di Marisicilia. Alla celebrazione religiosa ha presenziato il Comandante Marittimo Sicilia, contrammiraglio Nicola De Felice.
Un caso per Càsole. AUGUSTA, Il Paradiso al buio da quasi un anno.
Recentemente, un bambino ha rischiato d'essere travolto a un'auto.
Nell'attesa di un nuovo impianto, non si possono collocare luci di emergenza? Riprese di Patronaggio