Cronofobia, Serra dè Conti 2 - Architectural Video Projection
music beasts -- davidstarr
visuals enzo d'annibale - emanuele dini - francesco gioia
Cronofobia Record - Serra dè Conti
La Notte Nera - 22/Agosto/2009
Loc. Porta Della Croce
Concorso Un patrimonio da salvare: Palazzo D'Ayala Valva
Concorso Un patrimonio da salvare indetto dal MIUR e dalla Corte dei Conti.
Palazzo d’Ayala-Valva già palazzo Marrese
Video realizzato dalla 1 MIT - Indirizzo Made in Italy, dell'I.I.S.S. Liside di Taranto, per il concorso Un patrimonio da salvare edizione 2019, inserito in un progetto più ampio che riguarda alcuni siti storici della Città Vecchia di Taranto. Un progetto volto all'inclusività e rivolto anche ad ipovedenti.
Docenti referenti: A. Quaranta, R. Villa, A. Votano, L. Altavilla e V. Lusso.
Palazzo D'Ayala Valva è forse il più bel palazzo dell’aristocrazia tarantina, ubicato nella parte più privilegiata della Città vecchia con affaccio a Mar Grande a ridosso dell’imponente bastione Marrese e con ingresso principale in via Paisiello. Fu costruito negli anni 70 del Settecento dall’antica e nobile famiglia Marrese e più precisamente da D. Ignazio Marrese. L’edificio, di proporzioni eccezionali contava trenta stanze ai piani superiori mentre quello inferiore era destinato a rimessa, stalla e depositi. Estintasi la famiglia Marrese, il palazzo passò agli inizi dell’800 ai D’Ayala in quali rinnovarono in maniera radicale l’edificio non solo nell’articolazione distributiva interna ma anche nei prospetti esterni cancellando diverse testimonianze della precedente architettura settecentesca. Fu così realizzata una delle più sontuose residenze nobiliari della città, improntata prevalentemente all’estetica rinascimentale di cui ripropone ed esalta lo spirito apollineo e dionisiaco. Il palazzo, scandalosamente lasciato in stato di abbandono da circa 20 anni è stato preda di atti vandalici e ruberie varie.
Gara Ciclistica Sorrento
Trofeo Penisola Sorrentina 6 aprile 2008 1 tappa
Pronto intervento dei Vigli del Fuoco di Alcamo in Piazza della Repubblica
Infiltrazione d'acqua evidente in un edificio in Piazza della Repubblica ad Alcamo, questa la causa dell'intervento repentino dei Vigili del Fuoco, che inoltre sono intervenuti sulla facciata dell'edificio per scongiurare la caduta di calcinacci, quindi possibile causa di danni alle persone.
Sanremo: un migliaio di persone per l'apertura della Porta Santa della Misericordia
Tragedia a Novafeltria, muore carbonizzato in un vecchio capanno
Tragedia in Alta Valmarecchia, a Serra Masini, località di Perticara sulla strada per Cà del Gallo. Il cadavere di una persona di cui non si conosce né identità né sesso è stato trovato mercoledì mattina, completamente carbonizzato, tra i resti di un incendio scoppiato nella notte. Le fiamme sono divampate in un capanno e spente dai vigili del fuoco. A causa del buio non è stato possibile vedere se ci fosse qualcuno all'interno. Le indagini affidate ai Carabinieri di Novafeltria, coordinati dal Capitano Umberto Geri. Il pm Davide Ercolani ha disposto l'autopsia e il sequestro dell'area. Ogni operazione è stata complicata dalle condizioni meteo: neve, ghiaccio, ma anche il forte vento di tramontana.
Leopolda 2012 - Mario Adinolfi
L'intervento di Mario Adinolfi alla Stazione Leopolda per l'evento Viva l'Italia viva. Il meglio deve ancora venire.
Visita il sito matteorenzi.it e adessopartecipo.it
STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO, NO AL COMPARTONE (parte 4° di 4).mp4
Incontro pubblico organizzato dalla Commissione consiliare sul compartone e il PSC venerdì 26 febbraio ore 21 presso la sala consigliare di San Giovanni in Marignano, via Roma, 59
URBANISTICA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO
Interviene il sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI)
DOMENICO FINIGUERRA
e
FABIO CECI
consulente studio CAIRE del Comune di San Giovanni in Marignano
La battaglia del sindaco di Cassinetta per un comune eco-compatibile e senza consumo di suolo. Da la Repubblica, ed. Milano, 30 dicembre 2009, tratto da
Non è che nel suo regno, e mondo ideale, non ci siano cantieri, saffretta a precisare. «Abbiamo fermato il consumo di suolo - dice secco - non ledilizia». Si recupera ciò che già esiste, e avanti così. Non un centimetro di più. È la spina nel fianco di palazzinari e imprenditori che in quel borgo inviolato ci fiutano laffare ma che contro la sua porta a ogni tentativo vanno a sbattere. Lartefice di un piccolo mondo a impatto zero, dove anche il cimitero è eco e sullambiente si prova a pesare il meno possibile. Alle lusinghe di asfalto e mattone non cede, il sindaco anti-cemento dellhinterland milanese. Domenico Finiguerra da quellorecchio non ci sente. Da quando aveva trentanni, oggi ne ha 38, è il primo cittadino di Cassinetta di Lugagnano, una ventina di chilometri a sud ovest di Milano dove 1.800 persone hanno sposato la sua filosofia di sostenibilità.
Anzitutto opponendosi alla superstrada che Regione e Anas vogliono nei due parchi, Ticino e Sud Milano, fino a Malpensa e che questanno, con la resistenza del loro sindaco, ha arruolato nuovi oppositori. Cassinetta oggi è uneco-cittadina che si fa da sé e votata al risparmio energetico. Per la scuola materna della città, Gianni Rodari, inaugurata un anno fa, il Comune ha acceso un mutuo di un milione. «Sul tetto abbiamo realizzato un impianto fotovoltaico a costo zero - spiega - è realizzato con un consorzio di comuni della zona, E2sco, che sostiene i costi e si accolla i rischi. Noi cediamo il diritto di superficie, abbattendo la bolletta della scuola. Una volta ammortizzato limpianto, rivenderemo l´energia con qualche decina di migliaia di euro di entrata». Anche al cimitero si risparmia: investiti 2mila euro, ne tornano indietro ogni anno 2.500. «Tutte le lampadine sulle lapidi da 5 watt sono state sostituite da led che di watt ne consumano solo 0,38 cioè meno del 10 per cento». Niente luminarie, poi, che consumano troppo. Lidea di fondo è ridurre le spese dutenza.
La politica pro-paesaggio, però, ha dei costi. Nelle casse comunali se non entrano centinaia di migliaia di euro di oneri durbanizzazione, da cantieri e infrastrutture, in qualche modo i conti devono tornare. «Ho dovuto aumentare le tasse, vedi lIci sulla seconda casa, la mensa a scuola e i centri estivi. Ma ho anche azzerato le spese di rappresentanza. Niente ufficio stampa, ci si sposta a proprie spese, lauto blu è una Panda verde. Sobrietà è la parola dordine di questa rivoluzione». Un prezzo da dividere un po per uno, per salvare casa propria. Per far cassa, al posto di nuovi palazzi, il sindaco sè inventato i matrimoni a pagamento nelle ville della zona. «In sei mesi abbiamo racimolato 15mila euro, sposarsi sul Naviglio è molto romantico».
Nato 38 anni fa da una sarta e un muratore, entrambi lucani, il paladino del verde di Cassinetta è un ambientalista atipico. Mai militante di associazioni verdi. La sua coscienza ecologista è nata sul campo. «A 22 anni ero consigliere comunale ad Abbiategrasso con il Pds di Occhetto - racconta - mi è bastato un mandato, dal 94. Case su case, si andava avanti a colpi di centri commerciali. Non mi sono più ricandidato». Quattro anni più tardi è già in sella a una bicicletta a bussare a centinaia di porte come candidato sindaco, lista civica (vicina al centrosinistra) a Cassinetta, comune con cui è entrato in contatto mentre era alla guida di una casa per anziani cui la Croce azzurra cassinettese portava i pasti. Campagna elettorale a impatto zero. «Una sfida quasi impossibile, in una roccaforte del centrodestra da sempre, con Formigoni e Berlusconi al 70 per cento. Solo me stesso e le mie idee». Ma ha funzionato, anche per il secondo mandato. Oggi Finiguerra dirige la biblioteca comunale ma a Opera, i suoi assessori guadagnano 70 euro, lui 500, come sindaco però. «Così non devo rendere conto a nessuno». Se non ai cittadini, che hanno appoggiato la sua rivoluzione.
MUSEO PIAZZA GARRAFFELLO RELIVE CLASSIC TV 2006 - Uwe Jaentsch
'Stop agli abusi': Vucciria assediata La Repubblica — 22 novembre 2006 pagina 4 sezione: PALERMO - Quattro camion dei vigili del fuoco con tanto di scala estensibile, altrettanti per portar via le cose, decine di persone per bloccare le stradine della Vucciria. Grande spiegamento di forze ieri mattina per una «operazione legalità» in grande stile. Chiusa con lo smantellamento dell' installazione realizzata da Uwe Jantsch in piazza Garraffello. Un' operazione condotta dai vigili urbani, che hanno fatto controlli in serie tra botteghe e bancarelle all' insegna della lotta agli abusi. L' ideale seguito dei blitz compiuti nei mesi scorsi alla Magione, a Sferracavallo e a Sant' Erasmo. Alla fine, però, a pagare per tutti è stato l' artista austriaco, ormai noto alla Vucciria, dove vive da sette anni in una palazzina semidiroccata, per le sue imprevedibili performance. L' opera smantellata si trovava di fronte alla fontana, speculare a Palazzo Mazzarino, luogo di nascita del raffinato consigliere del Re Sole, cancellato dall' oblio e privo anche della più semplice delle targhe di segnalazione. Ma della memoria dorata e del bel tempo che fu, colorato di frutta e di verdura fresca, di buoi squartati portati in spalla all' alba nelle botteghe, in questo mercato non è rimasto molto, e la lotta delle balate per non asciugarsi è estenuante. Questa installazione Uwe Jantsch l' aveva realizzata nel corso degli anni. Con il passare del tempo aveva assunto l' aspetto di un bazar colorato e strapieno di roba, troppa: copertoni di automobili, cassette di plastica composte a formare una grande croce, divani e mobili, vecchi videogame dismessi, centinaia di vestiti penzolanti dalle travi di legno delle case bombardate, sulle quali l' artista austriaco aveva allestito il suo personale teatro. Talmente personale da arrabbiarsi a volte con chi voleva fotografarlo. Ma alla Vucciria Uwe è il beniamino, e la gente del Garraffello sa perdonare le sue stranezze. Ignazio vende frutta all' angolo della piazza, e racconta: «Chisti ' cca si portarono via tutto. C' erano ormai troppe cose ' dda supra, ma mi dispiace per Uwe». Nel pomeriggio piazza Garraffello è avvolta di una calma surreale: tutto è stato portato via, anche i contenitori dell' immondizia che da sempre invadono la piazza sono spariti. Così come gli ambulanti che vendono bibite e panini. All' altro angolo della strada che porta a piazza Garraffello è ancora aperta la friggitoria della signora Pina. Che racconta: «Oggi iniziammo a travagghiare all' una e mezzo per colpa di questa confusione. Tutte le strade bloccate. Solo per portare via i vecchi copertoni di automobili non abbastò un camion. Forse Uwe aveva esagerato, ma lui è fatto così». La Vucciria è diventata per l' artista austriaco la cornice ideale dei suoi lavori. Alcuni anni fa apriva una bottega solo da mezzanotte in poi e, seduto su un trono dorato, vendeva bottigliette di birra. Lo scorso anno conduceva il suo pubblico più intraprendente sui tetti del mercato, tra scale pericolanti e improvvisate, fino a raggiungere una stanza con un grande letto dorato sul quale veniva scattata una foto polaroid. Adesso sono rimaste le tracce di colore sulle pareti e gli stencil che avevano dato il via all' installazione, in un' ordinatissima piazza Garraffello.
Bisteca Fiorentina + Tour por Florença! [Legendado T13 E49]
Florença é uma cidade linda e cheia de história. O lugar onde surgiu o movimento renascentista é hoje um do destinos mais procurados pelos turistas na Itália. Nós tivemos o privilégio de bater perna na cidade na companhia da querida Padrya Bucar, guia turística brasileira que vive há 13 anos na cidade.
Conheça mais do trabalho da Padrya pelo site padryabucar.com e pelo instagram @padryabucar.
Para saber mais sobre o chef Nicola Dolfi e o Ristorante da Lino, acesse:
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Somos Vinícius e Daniela e estamos dando uma volta ao mundo num carro adaptado para conhecer a gastronomia dos cinco continentes! Visitamos restaurantes, produtores, plantações, grandes empresas, feiras, festivais gastronômicos e entramos na cozinha das pessoas para conhecer a culinária típica de cada região e mostramos tudo pra vocês!
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Crivel - Cantate di Legionari (con testo)
CRIVEL e Coro Combattenti - CANTATE DI LEGIONARI; canzone marcia di D'Alba - Pellegrino; 1937; Columbia DQ 2295.
TESTO DELLA CANZONE E BIOGRAFIA DELL'INTERPRETE
Testo:
I.
Ce ne fregammo un dì della galera,
ce ne fregammo della brutta morte
per preparare questa gente forte
che se ne frega adesso di morir.
Il mondo sa che la Camicia Nera
s'indossa per combattere e patir.
(ritornello)
Per il Duce e per l'Impero
eja, eja, alalà! Alalà! Alalà!
II.
Ma la mitragliatrice non la lascio!
gridò ferito il legionario al Passo.
Colava sangue sul conteso sasso
il costato che a Cristo somigliò.
Ma la mitragliatrice non la lascio!.
E l'arma bella a un tratto lo lasciò.
III.
È allegro avere tutto il mondo addosso,
sentirsi in petto questo orgoglio atroce.
Siamo i più lesti a trasformarci in croce
noi, bersaglieri della nuova età.
È bello avere tutto il mondo addosso
finché giustizia il Duce non farà.
IV.
Duce che hai al popolo l'Impero
noi col lavoro lo feconderemo,
col vecchio mondo diventato scemo
ci sono sempre conti da saldar.
Duce che hai dato al popolo l'Impero,
siamo pronti per te a ricominciar.
BIOGRAFIA (da: ildiscobolo.net)
Il suo vero nome era Fernando Crivelli e il primo approccio con il mondo della musica pare sia stato come pianista in una delle orchestre più in voga degli anni Venti: quella di Stefano Ferruzzi. A rendere ancor più complicata la ricostruzione della sua attività discografica, vi è il fatto che nella sua lunga attività questo tenore usò una svariata serie di pseudonimi e nomi d'arte tra cui pare certo vi possiamo segnalare : Tenore Orsini, Tenore Bello, Italo Corsi, Berettini, F. Rossi, E. Torres, D. Berri. Dotato di una inconfondibile voce da Tenore leggero, cominciò a cantare i refrain di molte delle canzoni eseguite dall'orchestra, sino ad imporsi come vero e proprio simbolo della sua epoca. Non vi era casa infatti dove si possedesse un fonografo, in cui non fosse presente almeno un disco cantato da Crivel. Anche il regime lo utilizzò moltissimo per affidargli le sue canzoni più rappresentative, brani ideologicamente ispirati come :
Ti saluto e vado in Abissinia,
Adua,
La Canzone Dell Africa,
Stornelli neri,
Duce Duce Duce,
I Tre condottieri,
Canzone delle Canzoni,
creando comunque il falso storico di un Crivel, voce del regime, cosa che in realtà non è.
La verità è che le canzoni del ventennio fascista in quegli anni le incisero un pò tutti, da Carlo Buti, al grande tenore Beniamino Gigli, sino ad arrivare al debuttante, ma già molto amato Vittorio De Sica....
In realtà essendo il repertorio discografico di Crivel enorme, come potrebbe non comprendere anche molte canzoni del regime ?
Vi sono però anche molti gioielli musicali del ventennio come :
Donnine novecento,
Messalina,
Questa notte ti dirò,
Maramao perchè sei morto? (Con Renzo Mori)
Testine di donne,
Canta lo sciatore,
Stramilano,
I tusan de Milan,
Bengala,
Bombon sei unica,
La bambola rosa,
e brani che sono lo specchio autentico di un epoca che non c'è più :
I milioni della lotteria,
Nina gIà ti aspetta la Balilla,
Strofette balneari,
Ma cos'è questa crisi?
Curioso pure il suo approccio con il mondo della pubblicità.
La sua voce fu infatti usata per incidere un brano utilizzato nella reclame di allora del famoso aperitivo Campari, brano che lo ha riportato in auge recentemente : L'ora del Campari .
La popolarità e la versatilità di questo tenore leggero fu tale che incoraggiarono anche molte sue trasgressioni nel mondo dell'operetta con famosi duetti accanto a Ines Talamo e ad altri celebri soprani dell'epoca.
Inoltre sono singolari anche alcune sue incisioni di prosa con una vera e propria compagnia che portava il suo nome , riproducenti avvenimenti importanti del periodo o per dischi dedicati all'infanzia come :
Bimbi è Natale,
Pisellino ai giardini pubblici.
Le sue tracce, discograficamente parlando, si perdono dopo le ultime incisioni realizzate per la Voce del padrone con l'orchestra del M°.Dino Olivieri sia con il suo vero nome che come F.Rossi. Come di molti cantanti troppo cari al regime infatti, la fragile e neonata democrazia Italiana, ebbe per molti anni difficoltà e una strana paura di ricordarne l'esistenza.