IL PORTALE RITROVATO L'opera di Anseramo da Trani dopo il restauro. Terlizzi.
Questo portale lapideo del XIII secolo proviene dall'antica Cattedrale romanica di Terlizzi, distrutta nel 1782. Inserito all'esterno della Chiesa della Confraternita del Rosario - Terlizzi (BA), via Millico, 1 , è stato restaurato nel 2012.
Videodocumento realizzato da Domenico Tricarico durante i lavori di restauro (aprile/dicembre 2012).
Lavori di restauro:
finanziati dalla Regione Puglia con P.O. FSER 2007-2013,
autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Demoantropologici della Puglia, Prot.n. 1015 del 22/02/2012,
eseguiti dalla ditta dott.ssa Tiziana Elisabetta de Lillo ,
indagini diagnostiche eseguite dal dott.Tricarico Domenico.
MONTAGGIO: RAFFAELE TEDESCHI
MUSICHE: ENRICA ZAMBETTA
Notizie storico artistiche e descrizione del manufatto
Il pregevole portale lapideo in oggetto è collocato sulla facciata sud della chiesa del Rosario in Terlizzi, precisamente in via Millico e funziona da ingresso secondario.
Il portale, opera firmata da Anseramo da Trani, rappresenta un'importante testimonianza della scultura tardo romanica pugliese oltre che l'unica testimonianza, se pur non del tutto integra, scampata alla terribile distruzione dell'antico duomo di Terlizzi avvenuta nel 1782. Non si è a conoscenza di come e dove i pezzi del portale, smontato e salvato allo scempio, vennero conservati nel lasso di tempo che intercorre dallo smontaggio dalla vecchia cattedrale (1782) al montaggio sulla chiesetta del Rosario (1862). Certo è che fondamentale per la salvezza del portale fu la richiesta da parte della confraternita del Rosario, al municipio e al capitolo, di poter utilizzare gli elementi del portale principale della distrutta cattedrale, come portale della chiesa del Rosario allora in costruzione.
TERLIZZI CATTEDRALE PERDUTA
LANCETTE DEL TEMPO INDIETRO DI ALCUNI SECOLI, A TERLIZZI PER LA RIEVOCAZIONE STORICA ALLA RICERCA DELLA CATTEDRALE PERDUTA. UN EVENTO DIDATTICO, CULTURALE ED ENOGASTRONOMICO AL QUALE HANNO PARTECIPATO ALUNNI E STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA GESMUNDO-MORO-FIORE E DELLA PRIMARIA SAN GIOVANNI BOSCO. IL CORTEO IN COSTUMI D'EPOCA, SI E' MOSSO DALLA CONCATTEDRALE SORTA SUL VECCHIO DUOMO ROMANICO, CONSACRATO NEL 1258 E POI DISTRUTTO NEL 1782 PER FAR POSTO AL NUOVO TEMPIO. DA QUI IL TITOLO DELL'INIZIATIVA, CHE VOLEVA CONSENTIRE AI TERLIZZESI DI RIAPPROPRIARSI DELLA PROPRIA STORIA E DEL PROPRIO PASSATO, CON UNO SGUARDO PARTICOLARE ALLE NUOVE GENERAZIONI.
Il Terlizzi centra la promozione
Il video
TRANI. FRANZONI FILATI, buone notizie da Roma
NOV 2009 - Notiziario Amica9Tv | TRANI. FRANZONI FILATI, buone notizie da Roma Guarda tutte le videonews e gli approfondimenti all'indirizzo
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Al via i lavori di restauro all' Abbazia di Santa Maria a Cerrate
Vi portiamo nell' Abbazia di Santa Maria di Cerrate, l'incantevole luogo che sorge tra Squinzano e Casalabate, primo bene del FAI in Puglia, affidato dalla Provincia di Lecce al Fondo per l'Ambiente Italiano nel 2012.
Nei prossimi giorni all' Abbazia, esempio di architettura romanica pugliese, meta ambita dai visitatori, inizieranno i lavori di restauro diretti dagli architetti Daniela Esposito, curatore del progetto di restauro e Giuseppe Giannini, direttore dei lavori, volti a valorizzare l'intera struttura mantenendone le peculiarità artistiche che la caratterizzano e la rendono il fiore all' occhiello dell'intera regione, centro d'eccellenza di attrazione turistica e culturale. Ai nostri microfoni Simona Manca, Vicepresidente della Provincia di Lecce, Daniela Esposito, architetto e Loretta Martella, responsabile Fai dell' Abbazia.
Vallata-AV. Quello che resta della Chiesa Madonna delle Grazie.Doppio portale dell'inizio '500.
Vallata-AV. Quello che resta della Chiesa Madonna delle Grazie.Doppio portale dell'inizio '500.
Foggia, beni culturali tra degrado e incuria
Il rogo della villa tardoantica di Faragola riaccende l'attenzione su tutti i siti di interesse archeologico e culturale, a Foggia e non solo, lasciati nell'incuria e nel degrado.
terlizzi consiglio comunale
La maggioranza di centro sinistra abbandona l aula,chiedendo al pubblico di attenersi al decoro istituzionale...
Esclusivo: le telecamere di PuntoTV negli ipogei di Lama Picone
Custodiscono da millenni una storia di riti, culti ancestrali, religione e duro lavoro, ma rischiano di sparire, inghiottiti dal cemento di una pericolosa lottizzazione. Sono gli ipogei di Lama Picone, a Bari, “incastrati” tra lo stadio di San Nicola e il quartiere che prende il nome proprio dalla lama su cui è stato costruito. Uno scrigno che affonda le sue radici nelle tradizioni dell’Anatolia, dove i luoghi di culto erano sottoterra anziché in superficie, in edifici difficili da proteggere. Proprio questa natura sotterranea, però, potrebbe rappresentare la loro condanna, perché ciò che non si vede difficilmente si conosce ed è più facile da far sparire nel silenzio. Per questo, PuntoTV ha deciso entrare in questi luoghi ancora inesplorati dalle telecamere, visitando uno degli ipogei più antichi, abitato tra il IX e il XV secolo d.C.. A guidarci, all’interno del sito Nicola De Toma, profondo conoscitore della natura dei luoghi e difensore da sempre della loro integrità.Nelle stanze sotterranee sono evidenti i segni dell’utilizzo che, nel corso dei secoli, si è fatto dei vari ambienti. Singolari le nicchie votive, annerite quasi certamente da ceri e candele, dove con ogni probabilità erano alloggiate statue e altri oggetti sacri. Per alcune nicchie sono addirittura ancora visibili le tracce delle pitture usate per affrescare gli ambienti, che in origine dovevano essere vivamente decorati. Alcuni canali verticali, scavati nella calcarenite, garantivano l’areazione. Un’area di un’importanza storica inestimabile, quindi, soprattutto se si considera che a pochi metri, tra la Provinciale 110 e il raccordo Giuseppe Rossi, è stato scoperto un villaggio neolitico violato, poco tempo fa, dalle ruspe che hanno spianato il primo livello del sito, nonostante le prescrizioni della Soprintendenza.
una Porta verso il Futuro
Una preziosa traccia degli esordi dell’Università degli Studi di Messina è il portale del Collegio Prototipo della Compagnia di Gesù, oggi oggetto di un programma di ricerca e recupero. L'obiettivo è quello di riposizionarlo per valorizzare l'ingresso dell'Ateneo messinese e, quindi, il centro cittadino.
Sostieni anche tu questo progetto, destinando il tuo 5 per mille all'Università degli Studi di Messina, indicando il codice fiscale 80004070837.
Operazione Angel, fermata una banda per spaccio di droga tra Trani e Palo del Colle
Parco di Labaro Colli D'oro, in diretta la fine di un parco
Quando le istituzioni, in tutte le loro componenti (amministratori, forze dell'ordine, Corpo Forestale, ministero dell'ambiente) fanno finta di nulla, quando le organizzazioni ambientaliste fanno finta di nulla, quando i mass media sfruttano la questione solo per fare qualche articoletto di stampa e basta....allora è la fine di un paese, ti viene in mente un solo desiderio andare via dall'Italia.
I Luoghi del Cuore - Fai - Salviamo l'Abbazia di San Nicola di Casole ad Otranto
I Luoghi del Cuore - Fondo per l'Ambiente Italiano
Ognuno di noi è emotivamente legato ad un luogo che spesso rappresenta una parte importante della nostra vita e vorrebbe che fosse protetto per sempre. Questo è il presupposto che ha dato il via al censimento nazionale “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiede a tutti i cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare.
Il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere concretamente tutti i cittadini, di qualsiasi età e nazionalità, di sensibilizzarli nei confronti del nostro patrimonio artistico e paesaggistico e di favorire l’aggregazione e la collaborazione fra comunità e istituzioni al fine di proteggere e valorizzare tale patrimonio.
Nel Salento, tra i vari luoghi attenzionati dal FAI, c'è l'Abbazia di San Nicola di Casole ad Otranto, quale luogo da difendere e da riportare alla pubblica conoscenza e fruibilità.
Il sig. Francesco De Cillis, e la sig.ra Rita Paiano, della delegazione Fai, hanno promosso una visita guidata all'Abbazia di San Nicola di Casole domenica 19 ottobre 2014, resa possibile dalla sensibilità dei proprietari che hanno accolto un gruppo di appassionati. Hanno aderito all'iniziativa l'Agenzia Serafino Viaggi di Lecce ed il Parco Turistico Palmieri di Martignano.
ABBAZIA DI SAN NICOLA DI CASOLE
Posto pochi chilometri a sud di Otranto, il monastero di San Nicola di Casole rappresenta uno dei luoghi più importanti del Salento, a livello storico, artistico e culturale. Tradizione vuole che il monastero fosse fondato nel 1098 da Boemondo I d'Antiochia.Sul luogo esistevano altari, cripte e casupole dove i monaci andavano a pregare (casole, in dialetto salentino, da qui il nome S. Nicola di Casole). Successivamente Boemondo lo donò ad un gruppo di basiliani guidati da Giuseppe, che fu primo abate del futuro monastero. La ricognizione archeologica dimostra, invece, che il sito del monastero fu già occupato sin dall'VIII o IX secolo. Il monastero ospitò un circolo di poeti in lingua greca, guidato dall'abate Nettario, a cui appartennero, oltre allo stesso Nettario, Giorgio di Gallipoli, Giovanni Grasso e Nicola di Otranto. Nel monastero venne creata la biblioteca, con numerosissimi volumi greci e latini. Era all'epoca una delle biblioteche più ricche d'Europa. La biblioteca venne distrutta nel 1480, in seguito alla battaglia di Otranto, nella quale la città dovette soccombere agli invasori Turchi. Di essa rimangono oggi solo rovine. Qualcosa tuttavia fu salvato, grazie all'opera di Sergio Stiso, umanista grecista, e al Cardinale Giovanni Bessarione, patriarca di Costantinopoli, che spesso prelevava (o per meglio dire razziava, in quanto i volumi non facevano mai ritorno al loro luogo d'origine) vari manoscritti greco-bizantini nei monasteri e delle biblioteche che visitava. In questo monastero, probabilmente, si formò il mosaicista greco-idruntino Pantaleone che ci ha lasciato una delle testimonianze più importanti e teologicamente ancora di controversa interpretazione, come il mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto, capolavoro del mosaico pugliese del XII secolo.
Il Parco Turistico Palmieri di Martignano sostiene questa battaglia, perciò ti invita a dare il tuo contributo votando sulla pagina internet tematica:
Festa maggiore 2008
Festa maggiore 2008-CURVA DELLA CATTEDRALE -LO SBANDAMENTO DEI TIMONIERI DURA UN ATTIMO...POI TUTTO PROCEDE PER IL MEGLIO...
SORRENTO RESTAURO LAPIDEO MUSEO CORREALE
LUCIOESP
Enrica Flow al Dublin House. 5 dicembre 2013
UNA FONTANA PER PROFILO Una foto per L'ACQUA BENE COMUNE!
Il COMITATO TERLIZZESE 2 Sì per L'acqua Bene Comune
Ha promosso una nuova iniziativa:
UNA FONTANA PER PROFILO UNA FOTO PER IL BENE COMUNE!!
I cittadini sostenitori del Sì al referendum hanno posato con la fontana-scultura creata dal Comitato, per utilizzare la foto come immagine del profilo di FACEBOOK!
Anche una immagine su un social network può servire a ricordare a TUTTI che il 12 e 13 Giugno bisogna Votare Sì!
Il 12 e 13 giugno tutti i cittadini sono chiamati alle urne per esprimersi su QUATTRO QUESITI : DUE riguardanti la privatizzazione dell'acqua, UNO per la costruzione di centrali nucleari in Italia ed UNO per il legittimo impedimento! VOTA 4 Sì! Non farti rubare l'acqua, l'aria e la giustizia!
Prospettiva con timonieri - carro trionfale 2013
Festa maggiore 2013