RIFUGIO SEBASTIANI TERMINILLO (RIETI)
Riprese di Marco Petruzzelli
tvreporter.it
Il monte Terminillo (Mons Tetricus per gli antichi romani) è un massiccio montuoso, la cui vetta più elevata raggiunge i 2217,13 m (nuova rilevazione, precedentemente l'altezza era di 2216 m s.l.m.). Appartenente al gruppo dei Monti Reatini dell'Appennino Abruzzese, situato a 20 km da Rieti e a 100 km da Roma, fino al 1927 la vetta e gran parte del complesso appartenevano alla provincia dell'Aquila, essendo ricadente nel territorio del comune di Leonessa. È la sesta cima più alta del Lazio.
L'intero massiccio ricade all'interno del territorio di diversi comuni del Reatino: Rieti, Leonessa, Micigliano, Posta, Cantalice, Poggio Bustone e Rivodutri.
Dal punto di vista geologico e geomorfologico si tratta di un massiccio calcareo abbastanza vasto, quasi distaccato e isolato dagli altri gruppi montuosi dell'appennino centrale, tipicamente appenninico quanto a morfologia (mai troppo aspra ma comunque articolata) e quanto a flora e fauna presenti.
Il versante meridionale che guarda verso la piana di Rieti, molto più antropizzato e sfruttato a livello turistico, è a maggior dislivello rispetto a quello settentrionale, più aspro, selvaggio e integro, che guarda verso l'altopiano di Leonessa. Da esso si diparte la dorsale più occidentale dell'appennino centrale che si innesta a sud-est ai vicini monti del Cicolano, poi a seguire quella dei Monti Carseolani, Monti Simbruini, Monti Cantari, Monti Ernici e così via procedendo verso sud lungo lo spartiacque appenninico primario.
Il Terminillo consta di diverse cime e su ogni versante è segnato da ampie e profonde vallate che ne determinano i confini orografici e lo separano da altri piccoli gruppi montuosi minori che lo circondano. Tra queste valli spiccano per interesse naturalistico la Vallonina che scende verso Leonessa dall'omonima Sella di Leonessa, le valli Ravara e di Capo Scura che scendono invece verso il corso del fiume Velino e l'antica consolare Salaria. Sul versante opposto sono invece le Valli dell'Inferno e degli Angeli che scendono verso la piana reatina e i monti di Cantalice. Fino a quote di media montagna (1600-1800m) è ricoperto da boschi su tutti i versanti.
Monte Terminillo is a massif in the Monti Reatini, part of the Abruzzese Apennines range in central Italy. It is located some 20 km from Rieti and 100 km from Rome and has a highest altitude of 2,217 metres (7,274 ft).
It is a typical Apennine massif, both for its morphology, articulated but not exceedingly sharp, and for the fauna and vegetation. Its slopes are separated by the neighbouring smaller massifs by deep valleys, including the Valle Leonina, leading to Leonessa, and the Ravara and Capo Scura valleys leading to that of the Velino River. On the opposite sides are the Valle dell'Inferno (Hell's Valley) and Valle degli Angeli (Angels' Valley) leading to Rieti's plain and the mounts of Cantalice.
The Terminillo is an active ski resort.
Monte Terminillo 16/12/2016
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terminillo discesadalcentralec
TERMINILLO, PROBLEMI IRRISOLTI
terminillo direttissima sassetelli 2015GOPR2768
Off Road Terminillo-Borbona
CANTALICE PROVE IN DIRETTA SU VULCANO E TERREMOTI 16 12 2016 CSF Rieti
AVEVO RINUNCIATO A PUBBLICARE QUESTI VIDEO. POI POCO FA MI SON DETTO PUO' DARSI CHE SIA STATA LA PROVVIDENZA DIVINA A METTERMI SOTTO ESAME PREPARANDO IL TUTTO ED ALLORA HO SENTITO L'OBBLIGO DI MOSTRARE PROVE NON ATTACCABILI DA NESSUNO per mettere in evidenza le mie capacità non comuni a beneficio anche di chi non merita.
FUMA VULCANO CANTALICE AI TERREMOTI DI CERRETO DI SPOLETO E NORCIA CSF Rieti
ML 1.7 --- 16-12-2016 --- --- --- --- --- --- Ore 14:21:24
42.7 --- 12.8 --- Profondità Km 10.0
PIEDIPATERNO(PG) CERRETO DI SPOLETO(PG) SANT'ANATOLIA(PG)
Il fenomeno è durato almeno fino alle ore 14:25 ma non ho più fotografato perchè non s'è ingrandito. Però girato un video in cui mi domandavo dove stava facendo un terremoto. Ha fatto terremoto qui a Cerreto e a Norcia.
ML 2.1 --- 16-12-2016 ----------- ------------16:03:46
42.7 --- 13.2 --- Profondità Km 12
ACCUMOLI(RI) CITTAREALE(RI) NORCIA(PG)
PERO' LA SCIENZA NON COMUNE VA PAGATA E PER LA DURATA DELLE RICERCHE, E PER L'INFINITA PAZIENZA, E PER IL GRANDE LAVORO VERAMENTE ESTENUANTE, E PER IL PRODOTTO CHE HA RESO ALL'ITALICA COMUNITA'.
RELAZIONE FRA VULCANI E TERREMOTI.
TERREMOTO RIVODUTRI E RIETI 01 GENNAIO 1949. Poco dopo la mezzanotte del 1 gennaio 1949, chi aveva il sonno leggero, a Rivodutri, fu svegliato da un boato sordo, proveniente dalle viscere della terra.. Pochi istanti dopo, un sussulto frenetico scuoteva il terreno roccioso e le case che vi erano piantate. In ognuna di queste case piovvero i calcinacci, si spezzarono i vetri, i mobili e i travi scricchiolarono paurosamente.
In quelle più vecchie, i soffitti crollarono, i muri si squarciarono, lasciando trapelare la luce dalle strade, per un attimo, prima che i fili della corrente si spezzassero.Poi, nel buio, si levarono urla di terrore; la gente, seminuda o coperta alla meglio, uscì sulle strade e sulla piazza. Si incrociarono, incomposti, richiami di parenti, invocazioni a Dio e ai Santi.Qualche scossa si ripetè, quella notte e nei giorni seguenti.Nessuno osò' rientrare stabilmente nelle case. Già il primo giorno, alle luci dell'alba, si vide la gravità dei danni. . ................... CON LA BEFANA ARRIVA L'ANNO MILLE (da OGGI gennaio 1949) .........................................Per cinque giorni la gente visse così: un giaciglio per una sola notte, che al primo di gennaio si poteva ottenere per mille lire, salì alla vigilia del 6 fino a cinquemila. Il prezzo di un letto in una casa colonica raggiunse le diecimila lire. La mortalità fra gli abitanti dei dintorni di Rieti si accrebbe notevolmente, soprattutto fra i malati di cuore. Complessivamente otto persone si tolsero la vita. Contemporaneamente la psicosi di terrore raggiunse un livello tale che le notizie più allarmanti venivano immediatamente credute, rese apocalittiche e si spargevano con incredibile rapidità. La sera del 4 un giovanotto di Poggio Bustone uscì di casa gridando che alla radio era stato annunciato un violento terremoto per le ore ventidue. Si trattava solamente di uno scherzo, ma per tutta la notte si ebbero nel paese scene di indescrivibile panico. La suggestione collettiva fece vedere ad alcuni contadini, nei dintorni di Rivodutri, delle fiamme che uscivano dal terreno e si sparse così la convinzione che in tutta la zona compresa tra Aquila e Rieti avrebbe dovuto aprirsi il cratere di un enorme vulcano, origine di un lago con le acque bollenti. In questa ondata di terrore la superstizione ebbe la sua parte : una gran folla, infatti, prese la via del monte Terminillo, Tratto da:
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