Paguro
Immersione relitto Paguro Marina di Ravenna (RA) Italy
06/09/2014
2015-08-30 Immersione Ravenna Sub al Paguro
Immersione organizzata dall'Associazione Ravenna Sub al relitto della piattaforma metanifera Paguro ( che si trova a circa miglia dal porto di Marina Di Ravenna.
Piattaforma Paguro - Ravenna
La piattaforma d'estrazione Paguro è affondata il 29 settembre 1965 a causa di un'esplosione. da allora i resti giacciono su un fondale sabbioso .
Immersione sul Paguro. Andrea Leghissa
Il Paguro è una piattaforma dell'Eni , a dieci miglia circa dalle coste di Ravenna, che è collassata nel 1965. Ora è meta di sub e appassionati di mare. riprese e montaggio Andrea Leghissa
Immersione sul PAGURO-ROCCO CALZINI & FRIENDS
Immersione spettacolare sul relitto Paguro (Marina di Ravenna). Piattaforma dell'Agip,per l'estrazione del metano,affondata nel settembre del 1965 a causa di un'esplosione improvvisa durante la fase di trivellazione. Ringraziamenti a Max ed alla associazione Il Paguro,per la grande disponibilita'.
RAVENNA: Relitto perde carburante, bonificata l'area attorno alla Berkan B | VIDEO
Evitare di inquinare le acque. Per questo stanno lavorando in queste ore gli addetti di Capitaneria e Autorità Portuale di Ravenna, impegnati con tecnici ed ormeggiatori alla banchina nord del porto di Ravenna per la messa in sicurezza del relitto della Berkan B. L'imbarcazione ha subito alterne vicende e da dieci anni è stata abbandonata da un armatore nello scalo ravennate. Con un'asta era stata venduta ad una società che ne aveva iniziato lo smantellamento ma poi i lavori furono fermati dall'Ausl e fu anche avviata un'indagine dalla Procura. Un paio d'anni fa però durante i lavori di demolizione il relitto fu danneggiato e si adagiò sul fondale del porto, e con l'alternanza delle basse ed alte maree il mezzo sottoposto a sequestro giudiziario immette idrocarburi nell'acqua. In attesa del dissequestro del relitto però l'Autorità Portuale ha provveduto all'ennesima messa in sicurezza della Berkan B con la sostituzione dei vecchi ormeggi con nuovi cavi d'acciaio e panne galleggianti per limitare la dispersione di idrocarburi.
1988 immersione al relitto della piattaforma PAGURO.
NPS 1988 Immersione al relitto della piattaforma Paguro . Acqua torbida e giornata pessima , ma sempre particolare ed impegnativa.
Piattaforma Paguro
Immersione sulla Piattaforma Paguro al largo di Rimini/Ravenna. Mi sono immerso con il Diving Dive Planet di Rimini. Sono capitato il giorno del Paguro Rosa in onore della festa di Rimini Rosa. Ottima l'organizzazione del diving che può vantare due splendidi e velocissimi gommoni per il massimo confort dei subacquei. Bellissima avventura......
Relitto Torpediniera 5PN
La torpediniere italiana 5PN veniva colpita il mattino del 26 Giugno 1915 da un sommergibile austriaco a circa 9 miglia dal faro di Piave Vecchia. La nave venne costruita nel 1911 dai cantieri Pattison di Napoli, da cui la sigla 5PN; era armata da 2 tubi lanciasiluri, uno a prora e uno a poppa e da un cannoncino da 57 millimetri situato in zona poppiera.
La nave era lunga 42 metri e mezzo. larga 4 metri circa e pesava, a pieno carico 140 tonnellate. L'Italia era entrata in guerra da pochi giorni e la 5PN stava pattugliando il tratto di mare davanti al litorale di Venezia, quando, improvvisamente, il comandante Spano avvistò la scia di un siluro diretto verso la sua nave.L'impatto sollevò una colonna d'acqua e nafta alta 30 metri colpendo inesorabilmente la torpediniera a prua.
Dato il tempo trascorso, della nave rimane ormai ben poco. Abbattuto, giace su un fianco il cannoncino. Le due caldaie Thornjcroft della potenza di 3200 cavalli capaci di imprimere alla torpediniera la velocità di 27 nodi, salgono maestose dal fondale. A colpire la nave fu uno dei numerosi sommergibili austriaci provenienti da Pola e dislocati a quota periscopio tra i campi minati eretti dagli Italiani a protezione della costa davanti ai lidi di Venezia e di Jesolo.
Questa è la poppa della nave e il fango nasconde l'elica.Si vede un siluro ancora inserito nel tubo di lancio, ora abbattuto sul fianco sinistro della caldaia, a testimonianza della rapidità con cui si consumò la tragedia. La prontezza di riflessi del comandante nel dare ordine di macchine indietro tutta ha potuto in parte rallentare l'affondamento della 5PN permettendo a quasi tutto l'equipaggio di salvarsi.
Per capire meglio la struttura del relitto ci serviamo di alcuni disegni tratti dal testo Le torpediniere italiane dell'ufficio Storico della Marina Militare.Queste navi erano state progettate per colpire a svanire nel nulla. La considerevole velocità era fornita non solo dal potente apparato di macchine e caldaie, ma anche dalla loro sagoma snella e compatta. La notevole manovrabilità, era dovuta al timone collocato nella struttura di poppa interamente fuori dallo scafo.
Durante l'affondamento, il comandante Spano ordinò di far sparare alcuni colpi di cannone nella presunta direzione del sommergibile al fine di scongiurare il pericolo del lancio di un secondo siluro e con l'intento di richiamare l'attenzione di altre navi che eventualmente fossero in zona. Ordinò poi all'equipaggio di tenersi pronto a fronteggiare l'eventuale attacco in superficie del sommergibile, ma non ce ne fu bisogno. La nave con una grossa falla a prua, ormai affondava. Alle 11:20, 40 minuti dopo l'impatto con il siluro, il comandante Spano dava l'ordine di abbandonare la nave. La torpediniera affondò verticalmente.Quando la prora toccò il fondo, a 22 metri di profondità, la poppa rimase ancora 5 minuti fuori dall'acqua, prima di scomparire. Probabilmente il sommergibile Austriaco che stazionava nei paraggi stava ancora osservando la scena a quota periscopio. Fortunatamente i superstiti vennero recuperati da un'altra torpediniera accorsa in aiuto attirata da quei colpi di cannone precedentemente sparati.
Per info:
Dal fondo la vita
Documentario sul relitto del Paguro, piattaforma per l'estrazione del metano nel mare Adriatico, al largo delle coste di Ravenna, affondata in seguito a un'esplosione nel 1965.
Il relitto è oggi incluso nell'elenco dei Siti di importanza comunitaria e delle Zone di protezione speciale in Emilia-Romagna. La Regione Emilia-Romagna ha affidato al Centro ricerche marine di Cesenatico, in collaborazione con Arpa - Struttura Oceanografica Daphne, la predisposizione di un adeguato Piano di gestione. Il documentario è parte integrante di questo piano.
Riprese
Enzo Cicognani
Voci
Mario Cobellini
Giancarlo Bruni
Montaggio
Franco Zedda
Consulenza scientifica e testi
Attilio Rinaldi
Supporto logistico e analitico
Struttura Oceanografica Daphne Arpa Emilia Romagna
Autorità di gestione designata per l'intervento
Regione Emilia-Romagna, Direzione generale agricoltura
Autorità responsabile dell'informazione
Regione Emilia-Romagna, Direzione generale ambiente e difesa del suolo e della costa
IL PAGURO 1982 - 1^ PARTE
IMMERSIONE AL RELITTO DEL PAGURO - RAVENNA 1982
Diving in Rimini, Paguro
immersione a Rimini al Paguro
(piattaforma di metano esplosa negli anni 60')
Pescasub Spigola nel Torbido Mrina di Ravenna 15.04.2018
Pescasub Spigola nel Torbido Mrina di Ravenna 15.04.2018
IL PAGURO 1982 - 2^ PARTE
IMMERSIONE AL RELITTO DEL PAGURO - RAVENNA 1982
SQUALI AL PAGURO
Liberazione di 18 squali Gattuccio e Gattopardo alla piattaforma affondata Paguro al largo di Marina di Ravenna.
Progetto di reintroduzione e ripopolamento, a cura dell'Associazione Paguro e di Aquae Mundi di Russi
Diving in Adriatico
Immersione subacquea alla Piattaforma Regina. 8,5 miglia dalla costa al largo di Cattolica.
Immersione relitto Paguro giu 2010
The Paguro methan-drilling platform sunk offshore of Ravenna in 1965. Today has become an artificial reef bustling with marine life. Quite chill but a rewarding dive. Watch and vote my video.
Il Paguro è una piattaforma metanifera affondata al largo di Ravenna nel 1965. Da allora si è trasformata in un reef artificiale che brulica di vita.
UN freddo cane, me ne è valsa la pena.
Guarda e vota il mio video.
La costruzione
La settimana Incom 02241 del 22/06/1962
Al largo di Marina di Ravenna una boa servirà per l'attracco delle petroliere
Descrizione sequenze:enorme boa in mezzo al mare al largo di Marina di Ravenna ; uomini lavorano per fissare la boa ; un subacqueo scende per lavorare sott'acque al fissaggio della boa ; cerimonia di battesimo della boa, lancio di una bottiglia sulla fiancata e applausi dei presenti ; una nave in mare ; tubazioni per il trasporto del petrolio ; serbatoi e impianti della raffineria di Ravenna ; ciminiera della raffineria ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Affondamento piroscafo Ravenna - 4/04/1917
Il Relitto del Ravenna - La ricerca storica
Come avrete visto dalle pagine precedenti Internet è stato indubbiamente uno degli strumenti più preziosi per raccogliere immagini ed informazioni sulla storia del Ravenna, vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno messo a disposizione e pubblicato informazioni e materiale sul web contribuendo cosi a mantenere viva la memoria di un passato ormai sempre più lontano.
Appena terminata la ricerca sul web, ci siamo resi conto che sarebbe stato molto bello ritrovare un quotidiano dell'epoca che avesse riportato la notizia dell'affondamento del Ravenna. Ci siamo recati presso alcune biblioteche dove abbiamo consultato i microfilm dei quotidiani pubblicati immediatamente dopo il 4 aprile del 1917 . Con nostro stupore, in quel periodo venivano affondate un numero tale di navi che spesso veniva data solo l'indicazioni del numero e del tonnellaggio totale delle imbarcazioni colate a picco oppure il totale delle navi che erano entrate ed uscite dai porti.... del Ravenna purtroppo non abbiamo trovato traccia...ma non ci arrendiamo.
Delusione a parte ci rimane nel cuore l'emozione della visita agli archivi del Secolo XIX, che approfittiamo per ringraziare per la disponibilità, dove ci è stato possibile consultare i quotidiani originali del 1917. Le pagine ingiallite sembrano aver ormai perso la loro consistenza, le sfogliamo con la massima cura e veniamo riportati in un epoca di tragici avvenimenti dove accanto alle notizie di guerra troviamo la pubblicità delle compagnie di navigazione che offrono viaggi per le Americhe.
Altrettanto importante e per certi aspetti molto più affascinante è stato imbattersi nel libro LAIGUEGLIA e IL SILURAMENTO DEL RAVENNA del Prof. Tommaso Schivo; tra le sue pagine un resoconto di come il siluramento del Ravenna abbia profondamente segnato la storia di Laigueglia e delle famiglie dei pescatori che si sono prodigati nelle operazioni di salvataggio dei quasi 300 naufraghi.
Durante le ricerche sul campo abbiamo scoperto che, poco sopra la strada che costeggia Capo Mele, all'interno del Santuario di Nostra Signora delle Penne, sono conservati una quindicina di modelli di navi e vascelli trai i quali un modellino di barca corallara, di pinco ligure ed il modellino del piroscafo Ravenna realizzato dal Sig. Achille Tornatore Lucio. Il modellino ci è stato estremamente utile per le riprese e per riconoscere i vari particolari durante le immersioni. Assieme al modellino fà bella mostra di se un piatto del servizio di prima classe da cui è stato ricavato il logo della spedizione.
Molto interessante è anche la storia della chiesetta; secondo la tradizione furono i Catalani che venivano in zona ad esercitare la pesca del corallo, che in uno dei loro viaggi, portarono la piccola statua di marmo rappresentante la Vergine, in onore della quale fu innalzata la modesta chiesuola. Essa è comunemente conosciuta sotto il nome di N. S. delle Penne, dalla voce Spagnuola Pena (si pronuncia Pegna) che in quella lingua significa macigno o rocca petrosa.
Immersione Paguro Ravenna
Club Sommozzatori Monselice