Paradise Beach. Le Pergole di Realmonte. Sicilia. 2015
Ein schöner Ort, nicht überfüllt und vor allem ruhig. unberührten Meer und sauberen Strand. Es gliedert sich in zwei Äste: eine auf der rechten Seite, wo junge Menschen in der Regel gehen, und das ist auch mehr Platz in gewisser Weise, und auf der linken Seite, wo es vor allem Familien sind und endend auf einigen Felsen. Auf der linken Seite ist es einfacher, um zu baden, ohne Felsen oder Seetang .
Am Strand gibt es einen Kiosk, der als Bar dient.
La Repubblica delle Pergole ha una posizione bellissima sul mare con spiaggia praticamente privata, gli alloggi sono semplici ma confortevoli con una vista fantastica. È perfetto per chi vuole stare lontano dal resto del mondo!
Lido Le Pergole - un Paradiso. Realmonte -Agrigento - Sicilia
The Republic of Pergole, a magical place in Sicily, in the heart of the Mediterranean, but light years away from the chaos of urban-tourist town of Agrigento, at the foot of the Valley of the Temples, the most beautiful in Europe.
Paradise Beach. Le Pergole di Realmonte. Sizilien
Die Republik Pergolen, ein magischer Ort in Sizilien, im Herzen des Mittelmeers, aber Lichtjahre entfernt von dem Chaos der Stadt-Tourismus in der Stadt Agrigento, am Fuße des Tals der Tempel, der schönsten in Europa.
Ruoppolo Teleacras - Turchi, inchiesta e video promozionale
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento dell' 11 settembre 2013.
Il borgo della Scala dei Turchi : e' inchiesta della Procura di Agrigento. Acquisiti documenti al Comune di Realmonte. Il video promozionale dell' Agenzia immobiliare.
Ecco il testo :
La Procura della Repubblica di Agrigento indaga. A Realmonte, una società immobiliare di Siracusa, presieduta da Sebastiano Comparato, la Co.Ma.E.R immobiliare srl, ha acquistato dei terreni per 60mila metri quadri da un Istituto religioso di suore. E le suore li hanno ricevuti in dono dalle sorelle di un ricco medico defunto. La società Co.Ma.E.R ha stipulato con il Comune di Realmonte una convenzione. Si tratta del piano di lottizzazione cosiddetto Borgo della Scala dei Turchi, che ricade sui 60mila metri quadrati in contrada Canalotto, più prossimi a Lido Rossello. E però, per evocare lo splendore di Scala dei Turchi, il piano è stato intitolato alla Scala dei Turchi. La convenzione è stata firmata 5 anni addietro, nel 2008, con l'allora sindaco, l'ingegnere Giuseppe Farruggia. 25 villette almeno, da rivendere a singoli facoltosi. Da 500mila ad 1 milione di euro a villetta. I permessi non mancano, anzi avanzano : Soprindentenza ai Beni ambientali e culturali, Genio civile e Comune di Realmonte, poi vi sono le certificazioni energetiche, le perizie giurate, e le nomine dei direttori dei lavori, e tra i direttori vi è lo stesso già sindaco, l' ingegnere Giuseppe Farruggia. L' assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, ha ordinato una ispezione. Nel frattempo, la Procura, tramite la Polizia giudiziaria, ha acquisito i documenti al Comune di Realmonte, e adesso è inchiesta. Il fascicolo è tra le mani del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e della sostituto Antonella Pandolfi. E Fonzo e Pandolfi sono gli stessi magistrati che lo scorso 6 giugno hanno acceso il motore delle ruspe che hanno demolito un ecomostro a Scala dei Turchi, e poi, il 20 giugno, altri 3 scheletri di cemento a Lido Rossello. La vendita delle villette da Hollywood nel residence a 5 stelle è gestita da Millevani Immobiliare, ed il video in onda è stato caricato su Youtube dalla stessa Agenzia Millevani Immobiliare, Corso Vittorio Veneto, Pozzallo, in provincia di Ragusa. E l' Agenzia scrive la descrizione. Eccola : Sul promontorio della Scala dei Turchi, affacciata sul Mar Mediterraneo, sorgerà un complesso residenziale di appartamenti in villa sviluppati su 2 livelli. Ogni unità immobiliare, di circa 70 metri quadri, è composta da 2 camere da letto, cucina abitabile e servizi, 2 posti auto e giardino di esclusiva pertinenza, in cui si potrebbe realizzare una piscina. Le unità immobiliari sono disponibili di diverse metrature, inserite in un contesto di villette a schiera bifamiliari, trifamiliari e quadrifamiliari. Sono ancora allo stato rustico e possono essere realizzate secondo il gusto del compratore. Nel complesso residenziale saranno costruite delle zone comuni come la piscina e una zona relax.
Ruoppolo Teleacras - Immigrazione nell'Agrigentino news
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( ) Teleacras Agrigento del 23 settembre 2017.
Coordinamento tra Direzione antimafia e Procura di Agrigento sugli sbarchi di migranti nell’Agrigentino. Arrestato uno scafista a Realmonte. Altri approdi.
Ecco il testo:
Ad Agrigento Direzione distrettuale antimafia di Palermo e la Procura della Repubblica di Agrigento si sono incontrate. Una stretta di mano e una discussione si è svolta nel palazzo di giustizia, in via Mazzini, negli uffici della magistratura inquirente. L’ipotesi avanzata dal procuratore, Luigi Patronaggio, che gli sbarchi “fantasma” di migranti sulle coste agrigentine siano pericolosi perché fuori controllo e quindi facile occasione di infiltrazione criminale, non è stata sottovalutata. Ecco perché da Palermo verso Agrigento hanno viaggiato i magistrati della Direzione antimafia che ha competenza anche su immigrazione e terrorismo. Il procuratore aggiunto Paolo Guido, e poi i sostituti Claudio Camilleri, Geri Ferrara e Alessia Sinatra, si sono confrontati con i colleghi agrigentini, e hanno tracciato un piano d’azione per ottimizzare le rispettive attività di indagine e di prevenzione. Nel frattempo, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza sono subito intervenuti a Realmonte, in località “Le Pergole” dove sono approdati una quarantina di migranti. E le Fiamme Gialle hanno intercettato in mare il peschereccio utilizzato per la traversata, una barca di circa 12 metri, navigante verso sud, con a bordo il presunto scafista, un tunisino, che è stato arrestato perché sarebbe stato lui a traghettare fino alla spiaggia di Realmonte i migranti. Il tunisino non ha opposto resistenza all’arresto ma, prima di essere ammanettato, ha buttato in acqua il suo telefonino gps, probabilmente per cancellare indizi e tracce compromettenti. E ancora nel frattempo, a Lampedusa 24 extracomunitari sono giunti su un’imbarcazione e sono stati subito trattenuti. E altri 84, originari della Tunisia, sono stati invece sorpresi già sulla terraferma, appena sbarcati in località Cala Madonna, dove è stata scoperta anche la loro barca. Poi, a Linosa, è stato intercettato un tunisino a piedi, verosimilmente accompagnato clandestinamente da un peschereccio. Tutti sono ospiti del Centro d’accoglienza, adesso Hotspot, in contrada Imbriacola.
E proseguono gli sbarchi “fantasma”, eludendo i controlli in mare, di migranti. Al mattino di oggi, sabato 23 settembre, intorno alle ore 7:30, un peschereccio tunisino di circa 12 metri è giunto indisturbato a Cannatello, spiaggia di Agrigento, e una cinquantina di migranti si sono riversati in spiaggia e poi – come riferisce l’associazione MareAmico - si sono sparpagliati tra le strade di San Leone e Villaggio Mosè, chiedendo ai passanti dove fosse la stazione ferroviaria.
Ecco il video registrato da MareAmico di Claudio Lombardo…
BLITZ DELLA G.D.F. DI AGRIGENTO PER ABUSI DEMANIALI
Gazebi, piattaforme in cemento, scale e discese al mare: la Guardia di finanza, mette sotto sequestro diverse zone demaniali.
Gli uomini della Guardia di finanza della tenenza di Porto Empedocle, hanno attenzionato numerose opere che hanno comportato la modifica della scogliera, la realizzazione di terrazzamenti in cemento, scalinate, discese a mare e punti d’ormeggio, il tutto asservito all’uso esclusivo di alcune residenze costiere.
Sono state così individuate quindici opere abusive e denunciate 10 persone, oltre a 10 soggetti ignoti in corso di identificazione alle quali sono stati contestati i reati di occupazione abusiva di demanio marittimo, distruzione e deturpamento di bellezze naturali, realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso di costruire in zone sottoposte a vincolo paesaggistico.
Le attività di indagine dirette dalla Procura della Repubblica di Agrigento, proseguiranno nell’individuazione di ulteriori responsabilità – propedeutiche anche alle procedure di ripristino dello stato dei luoghi.
Teleacras - Demanio e abusivismo
Gloria Scafè 30 08 2013
L' assessore a Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, lancia un piano a difesa del demanio marittimo. Stop a due porticcioli abusivi, a Porto Empedocle e Giallonardo. Gloria Scafe'.
SCAFE'
L' abusivismo imperversa anche lungo il Demanio marittimo della provincia di Agrigento. Sono stati infatti chiusi due porticcioli abusivi, uno a Porto Empedocle e uno a Giallonardo nel Comune di Realmonte. Si è trattato di un primo intervento, e fioccano i sospetti di altri casi di attività abusive su aree demaniali nell'agrigentino. Pertanto l' assessore regionale a Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello vuole vederci chiaro. Controlli straordinari saranno effettuati in Sicilia su spiagge, stabilimenti balneari e porti -- dichiara Lo Bello, spiegando che la sua è un'azione a tutela degli operatori turistici titolari di concessioni demaniali marittime valide e in regola con il pagamento del canone ma spesso danneggiati da una concorrenza sleale. Con queste parole, Lo Bello ha annunciato la convocazione di un vertice con il Corpo Forestale, il Demanio marittimo e le Capitanerie di porto, dopo il sequestro, disposto dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, di pontili galleggianti e banchine nel porticciolo di San Nicola l'Arena, ed a Trabia, nell'ambito di un'indagine svolta dalla Capitaneria di porto di Porticello. Secondo quanto emergerebbe dall'inchiesta, la concessione demaniale per la gestione dei pontili era scaduta tra il 2009 e il 2010 e non c'era stato nessun nuovo affidamento. La riunione per pianificare una serie di ispezioni, alla quale parteciperanno i vertici del Corpo Forestale, del Demanio marittimo e delle Capitanerie di porto, è stata convocata per martedì 10 settembre a Palermo, nella sede dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente. Controlli sono annunciati in tutto l'agrigentino, anche nel versante occidentale della provincia, da Ribera a Sciacca fino a Menfi. Si tratta di un'azione mirata con la Regione che vuole scandagliare tutto ciò che compete quest'attività e ristabilire un assoluto rispetto delle regole. Nei prossimi giorni si conosceranno i risultati dell'azione di verifica, dopo i primi interventi già effettuati nel palermitano e nell'agrigentino.
Donnalucata festa cavalcata di San Giuseppe.
video di Giovanni Solarino
Donnalucata (luogo di Montalbano)
Napoli - Casal da Padeira, via all'abbattimento (10.10.13)
- Napoli - Sono cominciate all'alba le operazioni di abbattimento di alcune parti del complesso turistico -- commerciale Casal da Padeira, costruito abusivamente sulla collina dei Camaldoli, a Napoli, a partire dai primi anni '80. I militari dell'Arma, insieme alla polizia municipale, con la supervisione del procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, hanno eseguito due demolizioni legate a due sentenze esecutive che riguardano una parte di una attività di panificio e due abitazioni di appartenenti alla famiglia Polverino, che insistevano su una particella catastale acquisita al Comune di Napoli nel 1997. Un'operazione congiunta di Procura della Repubblica e Procura generale, da tempo fortemente impegnate sul fronte della demolizione di edifici realizzati illegalmente. Casal da Padeira, una struttura molto nota in città di cui è tuttora attivo il sito internet, si trova in via Vicinale Soffritto, in un area di circa 55mila metri quadrati realizzata tra il parco degli Astroni e quello dei Camaldoli dove sussistono molteplici vincoli paesaggistici ed archeologici. Le strutture in fase di abbattimento fanno parte del nucleo iniziale di abusi edilizi commessi dal clan Polverino a partire dal 1982, negli anni sono state realizzate fogne, strade, sottoservizi, aiuole, giardini e recinzioni in tufo, violando ripetutamente i sigilli fino ad oggi, nonostante 40 interventi delle forze dell'ordine per fermare la lottizzazione, con il costante sversamento di rifiuti di ogni genere nell'area. Il valore stimato al momento del sequestro il 28 novembre 2012 è di circa 25 milioni di euro. (10.10.13)