Sacro Monte d'Orta - Visioni sferiche tra paesaggio straordinario e arte d'eccellenza(Said in Italy)
I Sacri Monti sono apparsi tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, con l'idea di creare in Europa luoghi di preghiera alternativi ai luoghi santi di Gerusalemme e della Palestina, ai quali l'accesso dei pellegrini diventava sempre più difficile a causa della rapida espansione della cultura mussulmana. I frati minori, custodi del Santo Sepolcro, selezionarono tre siti - Varallo in Valsesia, appartenente al ducato di Milano, Montaione in Toscana, e Braga nel nord del Portogallo - per costruirvi una Nuova Gerusalemme, con una concezione ed una topografia simili a quella originale. Qualche anno dopo, particolarmente dopo il Concilio di Trento del 1545 - 1563, questo modello devozionale, e segnatamente quello di Varallo, disegnato attorno al 1480, fu utilizzato per altre ragioni, specialmente in quelle diocesi che cadevano sotto la giurisdizione della curia di Milano. Si trattava questa volta di combattere l'influenza della Riforma protestante favorendo la creazione di altri sacri monti come concreta espressione di devozionalità e come baluardi contro gli eretici.[2] Essi erano dedicati non solo a Cristo, ma anche al culto della Madonna, dei Santi, della Trinità e del Rosario.
Questo progetto ideale, tradotto in norme specifiche per le tipologie e gli stili architettonici, fu fortemente sostenuto da Carlo Borromeo, vescovo di Milano. Avendo in mente le idee emerse dal Concilio di Trento, egli volle continuare la costruzione del Sacro Monte di Varallo prima di dare avvio ai lavori sugli altri. Questa fase andò avanti lungo tutto il XVII secolo, sino a metà del XVIII secolo. A quello di Varallo seguirono i sacri monti di Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Valperga. Se essi seguirono all'inizio determinate regole di base, svilupparono in seguito loro propri aspetti artistici ed architettonici. Altri sacri monti furono progettati e costruiti durante tutto il XVIII secolo, ma molti di essi rappresentavano esempi di concezioni differenti, prive delle motivazioni religiose, della autenticità di una composizione che segue ben precise regole, e prive della presenza di quegli elementi di magnificenza architettonica ed artistica che essi avevano nella prima fase del XVI e del XVII secolo.
La Riserva del Sacro Monte di Varallo, in collaborazione con gli altri Sacri Monti piemontesi istituiti in area protetta dalla Regione Piemonte, ha creato nel 2007 la rivista “Sacri Monti”, rivista di arte, conservazione, paesaggio e spiritualità dei Sacri Monti piemontesi e lombardi che illustra la storia e l’attività di conservazione e valorizzazione dei nove Sacri Monti che costituiscono il sito Unesco dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia.
Belmonte (TO)
Crea (AL)
Domodossola (VB)
Ghiffa (VB)
Oropa (BI)
Orta (NO)
Ossuccio (Lombardia, CO)
Varallo (VC)
Varese (Lombardia, VA)
Per informazioni sulla rivista rivolgersi a:
Ente di gestione dei Sacri Monti
Riserva Naturale speciale del Sacro Monte di Varallo
tel 0163 53938, info.varallo@sacri-monti.com
Sacri Monti del Piemonte e Lombardia - V. 1 Paesaggi straordinari e arte d'eccellenza(Said in Italy)
I Sacri Monti sono apparsi tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, con l'idea di creare in Europa luoghi di preghiera alternativi ai luoghi santi di Gerusalemme e della Palestina, ai quali l'accesso dei pellegrini diventava sempre più difficile a causa della rapida espansione della cultura mussulmana. I frati minori, custodi del Santo Sepolcro, selezionarono tre siti - Varallo in Valsesia, appartenente al ducato di Milano, Montaione in Toscana, e Braga nel nord del Portogallo - per costruirvi una Nuova Gerusalemme, con una concezione ed una topografia simili a quella originale. Qualche anno dopo, particolarmente dopo il Concilio di Trento del 1545 - 1563, questo modello devozionale, e segnatamente quello di Varallo, disegnato attorno al 1480, fu utilizzato per altre ragioni, specialmente in quelle diocesi che cadevano sotto la giurisdizione della curia di Milano. Si trattava questa volta di combattere l'influenza della Riforma protestante favorendo la creazione di altri sacri monti come concreta espressione di devozionalità e come baluardi contro gli eretici.[2] Essi erano dedicati non solo a Cristo, ma anche al culto della Madonna, dei Santi, della Trinità e del Rosario.
Questo progetto ideale, tradotto in norme specifiche per le tipologie e gli stili architettonici, fu fortemente sostenuto da Carlo Borromeo, vescovo di Milano. Avendo in mente le idee emerse dal Concilio di Trento, egli volle continuare la costruzione del Sacro Monte di Varallo prima di dare avvio ai lavori sugli altri. Questa fase andò avanti lungo tutto il XVII secolo, sino a metà del XVIII secolo. A quello di Varallo seguirono i sacri monti di Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Valperga. Se essi seguirono all'inizio determinate regole di base, svilupparono in seguito loro propri aspetti artistici ed architettonici. Altri sacri monti furono progettati e costruiti durante tutto il XVIII secolo, ma molti di essi rappresentavano esempi di concezioni differenti, prive delle motivazioni religiose, della autenticità di una composizione che segue ben precise regole, e prive della presenza di quegli elementi di magnificenza architettonica ed artistica che essi avevano nella prima fase del XVI e del XVII secolo.
La Riserva del Sacro Monte di Varallo, in collaborazione con gli altri Sacri Monti piemontesi istituiti in area protetta dalla Regione Piemonte, ha creato nel 2007 la rivista “Sacri Monti”, rivista di arte, conservazione, paesaggio e spiritualità dei Sacri Monti piemontesi e lombardi che illustra la storia e l’attività di conservazione e valorizzazione dei nove Sacri Monti che costituiscono il sito Unesco dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia.
Belmonte (TO)
Crea (AL)
Domodossola (VB)
Ghiffa (VB)
Oropa (BI)
Orta (NO)
Ossuccio (Lombardia, CO)
Varallo (VC)
Varese (Lombardia, VA)
Per informazioni sulla rivista rivolgersi a:
Ente di gestione dei Sacri Monti
Riserva Naturale speciale del Sacro Monte di Varallo
tel 0163 53938, info.varallo@sacri-monti.com