La leggenda dei laghetti di Marinello
ACT - Laghetti di Marinello Riserva Naturale Orientata Dicembre 2013
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I laghetti di Marinello in tutta la loro bellezza 1/2
La riserva naturale orientata Laghetti di Marinello, tra Patti e Oliveri, ai piedi del promontorio di Tindari. Insieme ai laghi di Ganzirri di Messina costituiscono gli ultimi esempi di ambiente salmastro costiero presenti nella Sicilia nord orientale. Video 1 di 2
Riserva naturale orientata Laghetti di Marinello parte 4 di 4
In Volo fra Tindari e i Laghetti di Marinello
I Laghetti di Marinello (Patti, ME, Sicilia, ITALY)
La riserva naturale orientata Laghetti di Marinello è un'area protetta istituita nel 1998 e affidata in gestione alla provincia di Messina. Si estende su oltre 400 ettari.
Situata sotto il promontorio del Santuario di Tindari, l'area lagunare di Marinello è sottoposta a molte variazioni morfologiche del territorio che, modificando la costa, creano laghetti del litorale salmastri.
Il trasporto sulla costa di sabbia e ghiaia è dovuto all'approfondimento del fondale marino, dovuto all'azione, in questo caso, del Mar Tirreno.
L'origine dei Laghetti Marinello è fatta risalire al 1877, dopo l'elezione dell'Istituto idrografico della Marina,il quale sosteneva l'inesistenza della formazione sabbiosa che già era presente. Sulle pareti prospicienti sono presenti diverse grotte.
I laghetti di Marinello in tutta la loro bellezza 2/2
La riserva naturale orientata Laghetti di Marinello, tra Patti e Oliveri, ai piedi del promontorio di Tindari. Insieme ai laghi di Ganzirri di Messina costituiscono gli ultimi esempi di ambiente salmastro costiero presenti nella Sicilia nord orientale. Video 2 di 2
Oliveri - Piccola Grande Italia
Collocato fra la costa tirrenica e i Monti Nèbrodi, alle pendici del monte Tindari e affacciata sul golfo omonimo, Oliveri è certamente uno dei luoghi più belli della costa messinese. Le origini di Oliveri affondano le loro radici in tempi lontani.
Antico casale con un grande castello in riva al mare, delle case, e delle buone terre da seminare: così veniva descritta questa bellissima terra nell’antichità.
Laghetti di Marinello-Tindari- di Alfonso
Laghetti Marinello (Oliveri) riprese aere
RIPRESE AERE LAGHETTI MARINELLO (OLIVERI) (TINDARI) (ME)
Riserva Naturale di Marinello Patti (ME) HD
Riprese aeree con Drone e montaggio video della Riserva Naturale Orientata di Marinello effettuati da Nino Materia (Brolo)
Per info e contatti :
Laghetti di Marinello - Riprese Aeree - Dji Mavic Pro
Canale Telegram Dji Mavic Pro Italia:
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IMMERSIONE NEI LAGHETTI DI MARINELLO A PATTI (ME)
Video curato da Carmelo TRAMONTANA per Associazione Culturale Tindari. Riprese e foto subacquee in esclusiva del lago verde per monitorare la flora-fauna e lo stato di salute reale dei laghetti della riserva orientata di Marinello a Patti (ME)
il paradiso dei laghetti di marinello...
TINDARI (Patti, ME - SICILIA)
Tìndari (in greco antico: Τύνδαρις, Týndaris) è una frazione di Patti, comune italiano della provincia di Messina in Sicilia ed è situata su un promontorio dei monti Nebrodi che si sporge, da un'altezza di 268 m, a picco sul mar Tirreno e sulla Riserva naturale orientata dei laghetti di Marinello.
La città venne fondata da Dionisio I di Siracusa nel 396 a.C. come colonia di mercenari siracusani che avevano partecipato alla guerra contro Cartagine, nel territorio della città sicula di Abacaenum (Tripi), e prese il nome di Tyndaris, in onore di Tindaro, re di Sparta e sposo di Leda, padre putativo di Elena e dei Dioscuri, Castore e Polluce.
Durante la prima guerra punica, sotto il controllo di Gerone II di Siracusa, fu base navale cartaginese, e nelle sue acque si combatté nel 257 a.C. la battaglia di Tindari, nella quale la flotta romana, guidata dal console Aulo Atilio Calatino, mise in fuga quella cartaginese.
Con Siracusa passò in seguito nell'orbita romana e fu base navale di Sesto Pompeo. Presa da Augusto nel 36 a.C., che vi dedusse la colonia romana di Colonia Augusta Tyndaritanorum, una delle cinque della Sicilia, Cicerone la citò come nobilissima civitas.
Nel I secolo d.C. subì le conseguenze di una grande frana, mentre nel IV secolo fu soggetta a due distruttivi terremoti
Sede vescovile, venne conquistata dai Bizantini nel 535 e cadde nell'836, nelle mani degli Arabi dai quali venne distrutta.
Vi rimase il santuario dedicato alla Madonna Nera di Tindari, progressivamente ingrandito, che ospita una Maria con il Bambino scolpita in legno, considerata apportatrice di grazie e miracolosa.
Il Santuario di Tindari, divenuto Basilica papale minore l'8 settembre 2018, si trova all'estremità orientale del promontorio, a strapiombo sul mare, in corrispondenza dell'antica acropoli, dove una piccola chiesa era stata costruita sui resti della città abbandonata.
La statua della Madonna Nera, scolpita in legno di cedro, è di epoca imprecisata, forse giunta qui dall'Egitto in seguito al fenomeno dell'iconoclastia, nell'VIII-IX secolo. La Madonna, una Theotókos Odigitria seduta nella posizione della Basilissa (Regina in trono), regge in braccio il Bambino Gesù, ha una corona in testa, e presenta la caratteristica inconfondibile del volto lungo - lo si nota soprattutto nelle grandi proporzioni del naso, ma anche dalla conformazione della parte inferiore del volto stranamente allungato verso il basso mantenendo comunque proporzioni aggraziate e davvero molto armoniose anche dal punto di vista artistico. Il volto lungo è presente anche in altre raffigurazioni orientali e africane, ma raro tra le statue religiose in occidente. Alla base della statua, la scritta che riprende il Cantico dei cantici 1,5 e 1,6 Nigra sum sed formosa, traducibile come sono bruna ma bella.
RISERVA NATURALE ORIENTATA LAGUNA DI CAPO PELORO
PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA (denominata Libero Consorzio Comunale ai sensi della L.R. n. 4/2014)
VIII Direzione Ambiente
RISERVA NATURALE ORIENTATA LAGUNA DI CAPO PELORO
PIANO DI UTILIZZO DELLA RISERVA
Redatto dalla Dirigenza con la collaborazione dello Staff dell’ VIII Direzione Ambiente
Elaborato, ai sensi dell’art. 31 bis della L.R. n. 14/1988, dal
CONSIGLIO PROVINCIALE SCIENTIFICO
Marzo 2015
Oliveri Marinello Il mio Paradiso Terrestre
Monastero Madonna del Tindari, laghetti Marinello - DJI Mavic Pro 4K areal footage
La provincia di Messina offre, per le migliaia di turisti che ogni estate approdano sull’isola per le vacanze, strepitosi scenari naturali che in nessun’altra parte del mondo è possibile trovare. I tesori che la Sicilia nasconde diventano patrimonio culturale perché bellezza e tradizione s’intrecciano creando luoghi unici e suggestivi. Tra questi vi sono Tindari e la spiaggia di Marinello. Il Santuario che campeggia sul promontorio di Tindari ospita da secoli la statua della Madonna Nera. La leggenda narra che fu la stessa statua ad impedire ad una nave che la trasportava di ripartire dopo che si era rifugiata nella baia di Tindari per sfuggire ad una tempesta. I marinai alleggerirono la nave dal carico, pensando che era quello che ne impediva il movimento, ma soltanto quando scaricarono la statua riuscirono a riprendere il largo. Ma in realtà la scultura, in legno di cedro, probabilmente giunse a Tindari dall’Oriente intorno al VIII-IX secolo.
Alla base del promontorio sulla cui cima sorge il Santuario, si possono ammirare i Laghetti di Marinello, piccoli specchi d’acqua che il mare crea insinuandosi nella baia sabbiosa. Secondo una delle numerose leggende, si narra che la spiaggia si sarebbe formata miracolosamente in seguito alla caduta di una bimba dalla terrazza del Santuario, ritrovata poi sana e salva sulla spiaggia appena creatasi per il ritiro del mare. La madre della bimba, che aveva dubitato della natura miracolosa della statua a causa della sua carnagione scura, si dovette così ricredere. Si narra infatti che la donna, alla vista della Madonna Nera rimase alquanto delusa, sebbene la statua della Madonna di Tindari sia ornata dalla frase: nigra sum sed formosa, «sono nera ma bella». Spontaneamente la contadina esclamò: “Hàju vinutu di luntana via ppi vidiri a una cchiù brutta di mia”.
Inoltre, si racconta che la bambina, al momento del ritrovamento sulle spiagge di Marinello, stesse giocando con delle nocciole, creando dei cerchi sulla sabbia. Tutt’oggi, in ricordo di quella leggenda, nelle bancarelle di Tindari è possibile acquistare collane di nocciole.
TINDARI, LAGHI DI MARINELLO - In Sicilia (in Provincia di Messina) c'è una laguna salmastra che cambia forma sotto la spinta del vento e delle maree e una striscia bianca di ghiaia e sabbia segna il confine tra il lago e il mare.
I Laghetti di Marinello fanno parte della Riserva Naturale Orientata Laghi di Marinello e si trovano all'ombra del promontorio di Tindari.
Convegno laghetti di Marinello
Convegno laghetti di Marinello