Lucchio dove il tempo si è fermato, Bagni di Lucca
Interessante escursione a Lucchio, paese arroccato e invisibile se lo si cerca dalla strada provenendo da Bagni di Lucca. La salita alla rocca vale la fatica, il panorama è unico anche in una giornata priva di sole. Luogo ricco di storia, ormai sempre più lasciato a se stesso.
Eretto e scavato sulla roccia viva il castello di Lucchio è da sempre oggetto di leggende popolari. La sua origine non è certa, forse anch'esso come il vicino Limano risale alla Contessa Matilde di Canossa, o come indicherebbe la toponomastica di alcuni paesi della valle come Vico Pancellorum o Panulegium, oggi Palleggio, le sue origini sono da ricercare nell'era Romana....
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La Rocca di Lucchio Lucca 4k
Geografia fisica
Come testimoniato dal toponimo stesso (lucus, ovvero luogo ricoperto di boschi), la frazione di Lucchio si trova situata in un contesto ambientale boschivo, in posizione soprelevata sulla piana di Lucca, alle pendici del monte noto come Penna di Lucchio. È inserito nella Val di Lima subito comunicante l'Appennino Pistoiese, fornendo così un'ampia visuale sul territorio, come per la piana di Pisa; la sua posizione fu sfruttata dallo stato lucchese come avamposto militare strategico.
Esiste un sentiero sterrato, che porta alla località di Croce a Veglia, dov'è possibile godere di una visuale panoramica di tutto il circondario: di qui passava un'antica via percorsa dai pellegrini che trovavano rifugio e ristoro nello Spedaletto di cui rimangono pochi ruderi. Tale tracciato coincise anche con un breve tratto della Linea Gotica. Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Nel catalogo delle chiese lucchesi del 1260 la chiesa di San Pietro a Lucchio è annoverata fra quelle del plebanato della Valleriana: essa conserva poco dell'antica struttura. I rifacimenti e l'ampliamento effettuati nel 1600, con l'aggiunta della navata di destra, ruppero l'armonia della facciata. La navata fu costruita sull'antica area cimiteriale. Il campanile fu eretto nel 1894 in sostituzione di quello più antico. Pregevoli il fonte battesimale del XVI secolo, l'altare maggiore in pietra serena della fine del XVIII secolo con un ciborio a conchiglia e, ai lati, lo stemma di Lucchio con la torre, una croce astile di Andrea di Jacopo di Ognibene. Vi si conservano inoltre due tavole raffiguranti san Pietro e san Paolo, provenienti dalla chiesa di Santa Maria dell’Aie, che è la più antica chiesa del paese e forse, fu la prima parrocchia. Di un certo interesse una tela raffigurante san Giorgio che uccide il drago. Al termine della prima guerra mondiale il paese fu colpito da un'epidemia di spagnola e gli abitanti ricevettero gli aiuti per il sostentamento da una certa Flavia Cini, nobildonna di San Marcello Pistoiese; come segno di apprezzamento, gli abitanti richiedettero una foto della signora Cini per porla accanto all'icona della Madonna nella loro chiesa delle Aie. Rocca di Lucchio
Tale fortezza è quanto rimane di un antico bastione medioevale, cui si trova sul crinale della pendice del monte omomimo: nella faccia rivolta al paese notiamo una forte pendenza con le tipiche caratteristiche case arroccate le cui fondamenta poggiano quasi sui tetti di quelle sottostanti, mentre nella parte rivolta verso il mare notiamo una parete a strapiombo, la quale sembra farsi tutt'uno con le pareti del bastione. Geografia antropica
Nel territorio della frazione di Lucchio sono comprese anche le località abitate di Castello, Grotta, Le Aie, Lucchio Bassa, Rocca e Zato. Economia
La principale fonte economica del paese è legata a quella del prodotto castanicolo, il quale è al centro di locali eventi e sagre. Da citare, tuttavia, è soprattutto l'attività estrattiva: in località Tana Termini è situata una cava dismessa, mentre poco lontano si trova un centro estrattivo sostitutivo del primo, tuttora funzionante. Leggenda urbana,edifici abbandonati,lasciati a se stessi,le indagini sono condotte senza asportare,imbrattare,provocare danni. Urban legend, abandoned buildings, left to themselves, the surveys are conducted without remove, deface, damage.
Lucchio in 4K (visto dal Drone)
Seguendo il consiglio di un ragazzo, conosciuto la settimana prima, mentre giravo il video di Isola Santa, mi sono recato a Lucchio (LU), per ammirarne tutta la sua particolarità!
Vero, non si sbagliava.... Se ne assapora tutta l' antichità e la storia, in particolar modo quando si sale su alla rocca.
IL BORGO INVISIBILE! • LUCCHIO [URBEX TOSCANA]
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Paese di Lucchio da drone Dji
Vista dall' alto del paese fantasma di Lucchio frazione di Bagni di Lucca.
Realizzato con drone Dji Phantom 3.
Vista di Bagni di Lucca con drone dji
Visione aerea con Drone Dji Phantom su Bagni di Lucca e dintorni.
Panorama del paese termale, Chiesa di San Pietro, Villa Ada (ex stabilimento termale) e Ponte a Serraglio con il casinò.
IL PAESE FANTASMA E IL PONTE DEL DIAVOLO
LA ROCCA DI LUCCHIO E IL PONTE DEL DIAVOLO BAGNI DI LUCCA
Penna di Lucchio e Memoriante 25 Febbraio 2017
Raggiunta la vetta N della Penna di Lucchio da un canale sul versante est..poi verso la sella che separa il Memoriante dalla Penna...cresta Sud del Memoriante ..rientro a Lucchio Alto
Lucchio: Bagni di Lucca
Lucchio a Bagni di Lucca,città fantasma e luogo inespugnabile,
con il suo castello fuso con la roccia...
Il ponte sospeso nel comune di San Marcello Pistoiese
e le Ville Sbertoli, ex manicomio
La Fortezza delle Verrucole - S. Romano in Garfagnana (Lucca) - Must See Sights italy
La Fortezza delle Verrucole si trova a San Romano in Garfagnana (LU). Le prime testimonianze storiche risalgono al Medioevo. Fu costruita dai conti Gherardinghi, che vi dimorarono fino al 1285, anno in cui fu venduta alla Repubblica di Lucca. Per circa 400 anni fu presidio militare inespugnabile dei Duchi d'Este di Ferrara-Modena ed oggi, dopo un importante restauro voluto dal Comune di San Romano in Garfagnana è visitabile dal 2012 grazie ad un progetto di rievocazione storica.
[Fonte Wikipedia]
La Fortezza della Verruca - Pisa, monti pisani, toscana, Italia
Escursione alla splendida Rocca della Verruca, vento moderato a tratti forte.
Interessante e storica la bandiera pisana che riporta in vita le gesta di antichi guerrieri. :)
Suggestiva, antica e purtroppo oggi cadente fortificazione eretta dalla Repubblica di Pisa sui Monti Pisani, collocata in una posizione tale da dominare tutta la piana pisana e la valle dell'Arno.
[Fonte wikipedia]
Al seguente link la Fortezza al tramonto ..... :
The fortress rises above the city of Calci, 540 meters up Mount Verruca. It is reachable by car from the Pisa-Firenze Superstrada, Navacchio exit, following the signs for Caprona. From there visitors proceed on foot up a trail which leads to the fortress' walls (about a 20 minute walk.)
The Fortress of Verruca dominates the Pisan plane and the Arno River. Its strategic position has always been an important support for Pisa's safety, and over the centuries it has been involved bloody battles with the Florentines. The fortress permits a line of sight between Pisa and the Castle of Vicopisano, which in turn was connected to the castle at Buti and the entire Pisan “Lungomonte.”
The documented history of settlements in this zone begins in 780 CE when the area was defended by a fortress in an ideal position to watch over the Arno River and its valley (which, at that time, was still swampy), all the way to the sea. The fortress has always been seen as an impregnable strongpoint for the forces interested in conquering and controlling the surrounding area.
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LUCCHIO: CONGIURE, FANCIULLE CORAGGIOSE E LUOGHI INESPUGNABILI
Toscana - Lucchio (LU) - Lucchio vanta la nomea di paese più arroccato e nascosto della Toscana, in quando è difficile da vedere anche percorrendo la strada che proviene da Lucca. E' questo un borgo che sembra far parte della roccia stessa, compenetrato in essa. Le case basse sembrano addirittura costituire le fondamenta di quelle sovrastanti, una curiosa visione d'insieme che lo fa percepire come luogo ad incastro.
Fortificazioni Pisane - Il Castello di Ripafratta
Il castello di Ripafratta, noto anche come Rocca di San Paolino o Rocca di Ripafratta, è un castello medievale situato sul colle Vergario, che sovrasta il paese di Ripafratta (PI).
Il borgo di Ripafratta, frazione del comune di San Giuliano Terme (PI), si trova al confine tra le città di Lucca e Pisa, e lungo la loro antica via di comunicazione, un tempo nota come via Æmilia Scauri, poi via Julia Augusta e Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero, oggi SRT12. Il castello si trova dunque a dominare, dall'alto del colle Vergario, le vie stradali e fluviali della valle del Serchio: tale posizione ha permesso a lungo il controllo sui traffici terrestri e fluviali fra le città rivali di Lucca e Pisa.
La rocca è caratterizzata da un recinto a pianta poligonale irregolare, occupato al centro da una torre quadrangolare, e da altre due torri adiacenti alle mura. Ulteriori tre torri di avvistamento e presidio dei sentieri di aggiramento sorgono sui colli circostanti: la Torre Centìno, la Torre Niccolai e la torre anonima, di cui restano pochi ruderi. Il sistema difensivo di confine della Repubblica Pisana nei confronti dei vicini lucchesi prevedeva altre torri e fortificazioni site nelle località vicine, come la Torre dell'Aquila (detta Torre Segata) presso Filettole o la Torre di Rosaiolo presso Avane.
Il colle Vergario è da sempre sede di attività umane, anche abitative, fin dall'Età del Ferro. Lo testimoniano alcuni dei riscontri archeologici di origine preistorica, etrusco-ligure e romana rinvenuti durante un'intensa campagna di scavi negli anni '80 del 1900. L'intera zona tra Lucca e Pisa, in particolare quello attualmente conosciuto come lungomonte sangiulianese, divenne in epoca alto-medievale un territorio ricco di strutture civili, militari e religiose di epoca e fattura romanica: pievi, torri di avvistamento e di controllo, piccoli villaggi, numerosi mulini ad acqua, eremi e monasteri situati sui monti sovrastanti. Un sistema feudale piuttosto regolamentato, nel quale le due città di Lucca e Pisa si contendevano la supremazia, con accordi o guerre, subendo e assecondando le influenze dei rispettivi vescovi e della sovranità imperiale.
In questo contesto è nata la Rocca di Ripafratta. L'antica torre originaria presente sul colle Vergario (tuttora al centro del castello) risale almeno al 970, ma la presenza di un edificio di quel tipo è probabilmente anteriore. La rocca propriamente detta, intitolata a San Paolino patrono di Lucca, è stato costruita dalla Consorteria dei Da Ripafratta, nobili locali, inizialmente feudatari del vescovo lucchese. Con l'edificazione di una vera e propria struttura castellana, la famiglia intendeva rafforzare ed estendere il proprio controllo sul territorio strategico di Ripa, piccolo villaggio dipendente ecclesiasticamente dalla pieve lucchese di Montuolo, situato in una zona favorevole per la riscossione dei pedaggi stradali e fluviali. Ma proprio tale imposizione di gabelle causò i primi scontri con i lucchesi, che nel 1104 mossero guerra ai Da Ripafratta e conquistarono la Rocca. I nobili, che non avevano certo la possibilità di opporsi, chiamarono in aiuto i pisani, tornati da poco dalla Sardegna, che mossero guerra a Lucca e recuperarono Ripafratta. I lucchesi si fecero di nuovo avanti un anno dopo, nel 1105, ma furono di nuovo sconfitti. Si arrivò ad una prima pace grazie all'intervento dell'autorità imperiale, la quale sentenziò anche la legittimità dei dazi imposti dai nobili di Ripafratta e che il luogo fosse sottoposto all'influenza pisana.
Nel 1109 l'avvicinamento con Pisa segnò un ulteriore passo, con l'atto di donazione da parte dei Da Ripafratta all'arcivescovo di Pisa di parte del castello. Con tale atto, i Da Ripafratta si obbligavano di fatto a riconoscere l'autorità della Chiesa pisana, a non nominare il castellano della Rocca senza l'approvazione dell'arcivescovo, e a non permutare il feudo con il Comune o la Chiesa di Lucca.
I frequenti conflitti tra le due città confinanti spinsero quindi il Comune pisano a fortificare ulteriormente la Rocca e il borgo, e costruire un più esteso sistema di difesa che si estendeva sui monti circostanti, con torri di avvistamento (le due superstiti sul versante di Ripafratta sono denominate Niccolai e Centino) e con una torre-porta a sbarramento della strada pedemontana (sopravvissuta fino alla seconda guerra mondiale). Negli anni 1162-1164, quindi, la fortificazione fu ingrandita e trasformata in una vera e propria Rocca castellana. A questo periodo risale anche l'ulteriore cerchia muraria concentrica che proteggeva il piccolo borgo a ridosso del castello, antico nucleo dell'odierna Ripafratta. Di questa cerchia muraria, rimangono oggi visibili solo pochi resti.
I conflitti tra le due città confinanti videro sempre più spesso Ripafratta al centro delle operazioni militari, di difesa o di conquista. Il castello fu spesso ceduto o occupato per patti, o preso come bottino di guerra.
Lucchio, roccaforte naturale
Lucchio è un suggestivo paesino medievale nel comune di Bagni di Lucca, situato nella Media Valle del Serchio.
Conserva ancora una bellissima e antica rocca ed è circondato da spettacolari boschi e rilievi.
Per le vie di Casabasciana ... in abiti di scena
BAGNI DI LUCCA - Costumi teatrali provenienti dal Belgio, una mostra fotografica, laboratori di figurine e falegnameria; sono alcune delle iniziative promosse nel paese di Casabasciana dal Comune di Bagni di Lucca per riscoprire il fenomeno dell'emigrazione italiana all'estero.
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B & B - Villa delle Rose - Bagni di Lucca
Per chi ama la natura ed il silenzio, per chi vuole rilassarsi e ricaricarsi, per chi cerca veramente una vacanza per il corpo e lo spirito, Villa delle Rose è il luogo ideale che abbina benessere ed accoglienza famigliare.
Documentario: Calci e la Valgraziosa
Sul versante occidentale dei Monti Pisani si apre la “Valgraziosa”, un contesto ambientale unico, caratterizzato da boschi di castagni, macchia mediterranea e, più in basso, dai tipici ed antichi terrazzamenti olivati.
Calci è un insieme di borghi, dei quali residuano oggi le più antiche frazioni, che comincia a svilupparsi in epoca repubblicana intorno al castello del Vescovo pisano, feudatario della valle, distribuendo i propri insediamenti lungo il corso dei torrenti principali (le Zambre) e da essi attingendo acqua per l'attività conciaria e per l'alimentazione delle ruote idrauliche, utili a muovere mulini e magli.
L'olivicultura forniva l'olio finissimo e la Zambra dava la forza idrica per gli opifici. Questa attività era conosciuta con il nome di arte bianca ed era una delle più importanti nel paese, insieme all'arte della lana, che offriva una pregiata produzione tessile. Altre arti minori erano la raccolta della mortella, il lavaggio della biancheria e la concia delle pelli animali. I boschi dei suoi monti erano protetti da leggi molto severe e davano legname ai cantieri navali della Repubblica Pisana.
Nel medioevo la vita civica dei calcesani era organizzata in una istituzione comunale composta di sei consoli, rappresentanti delegati di altre comunità sparse nel territorio calcesano, che dal monte si spingeva fino alla sponda destra dell'Arno. La vita gravitava intorno alle chiese di Santa Maria a Willarada, chiesa madre non più esistente, e di Sant'Andrea a Lama. La grande Pieve romanica fu edificata all'epoca del Vescovo Daiberto, fra il 1080 ed il 1111, anno in cui vi furono deposte le reliquie del Santo Patrono Ermolao martire.
Calci si trovò spesso coinvolto nelle sanguinose e alterne vicende della lunga guerra tra Firenze e Pisa. Fedelissimo alla Repubblica, con Pisa cadde all'inizio del XVI secolo sotto il dominio fiorentino e, nella riorganizzazione successiva alla sconfitta, venne aggregato alla comunità di Vicopisano fino alla fine del Cinquecento, quando venne aggregato a Pisa.
I borghi originari, condizionati dall'attività agricola e pastorizia, non hanno avuto sviluppo o sono scomparsi, mentre a partire dal 1500 il paese letteralmente si modella intorno al corso del più importante dei torrenti, per uno sviluppo di quasi tre chilometri, sui quali operavano, alla fine del XIX secolo, oltre 100 mulini mossi da ruote idrauliche. La persistenza di casolari e corti, addossati a romitori, conventi o chiese fra oliveti e selve di castagno, ha dato alla vallata calcesana il nome di Valle Graziosa.
Nel XVI secolo Calci fu distaccato da Vicopisano e riunito a Pisa finché, nel 1867, i calcesani chiesero ed ottennero dal governo di Vittorio Emanuele II la separazione dalla comunità di Pisa e la possibilità di erigersi in comune autonomo.
Certosa di Farneta (Lucca) [Toscana drone video]
a short aerial film of Certosa di Farneta - Lucca
drone video
TUSCAN MEDIEVAL CITY (Monteriggioni) IN 4K
Eccovi un bellissimo video con vista aerea della famosa città in provincia di Siena Monteriggioni.
Does Villa Auditore really exist in Monteriggioni in real life? Find out from this video!
Here is an aerial view of Monteriggioni, a tuscan city in the province of Siena. It's the city where in Assassin's Creed 2 you can find Villa Auditore.
Music by Epic Cinematic music:
Video done with a DJI Phantom 3 standard.
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BUGNANO PAESE FANTASMA -TUSCANY - ITALY
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