ROCCA DI RADICOFANI (SIENA, ITALY)
Radicofani, provincia di Siena, Toscana, Italia. Della Rocca di Radicofani ne è documentata l'esistenza fin dal 978, anche se origini sono molto antecedenti e risalgono all'epoca Carolingia, quando venne acquistata da parte dei monaci di Abbadia San Salvatore. La Rocca fu possedimento dei monaci fino al 1153 quando venne riscattata dallo Stato Pontificio. Per la sua posizione strategica sull'antica via Francigena (è sita su un colle alto 896 metri e raggiunge sulla terrazza merlata la ragguardevole quota di 960 m. s.l.m.) la Rocca di Radicofani venne usata da Papa Adriano IV per arginare l'avanzata di Federico I il Barbarossa, che governava la Toscana centro sud dall'alto del Castello di Montegrossi. Messere Ghino di Tacco era o meglio fu il Robin Hood italiano ovveroche e, per ben due volte nel 1297/1298 e nel 1300, rocambolescamente la occupò. Ghino (Ghinotto) di Tacco nasce a Torrita di Siena dalla famiglia Cacciaconti Monacheschi Pecorai (ma c'è chi scrive che discendeva dalla stirpe dei conti di Guardavalle, o forse discendente della famiglia dei Monaceschi di Torrita), una delle più importanti della zona. Di grande statura e possenza, dotato di insolito coraggio, viene cacciato dalla sua città per le attività delinquenziali (anche il padre e il fratello sono accusati di rapine) e trascorre diversi anni da brigante in Maremma.
Dal 1297 al 1300 è a Radicofani dove, impossessatosi della Rocca (sottratta alla Chiesa), spadroneggia nel territorio con le sue gesta, per alcuni come castigatore di ingiustizie e di potenti, per altri semplicemente come audace bandito. Sono in questi anni che si impone la leggendaria figura di Ghino di Tacco, ribelle ghibellino facendone la base delle sue imprese da brigante gentiluomo, menzionate sia da Dante che da Boccaccio.
La Fortezza di RADICOFANI (SI) Vlog+Areial Footage #ghinoditacco #Dji #mavic #air #zoom
In questo video vi porto in Toscana in provincia di Siena nella splendida Fortezza di RADICOFANI, immensa tra le bellezze della Val d'Orcia.
Entreremo all'interno e scopriremo l'atmosfera che doveva respirare Ghino di Tacco il bandito Gentiluomo che ne fece la sua dimora per un breve ma intenso periodo e poi voleremo... per ammirarla in tutta la sua magnificenza.... buona visione.
Si ringrazia IL RISTORANTE LA FORTEZZA per la gentile disponibilità:
attrezzatura usata per il video:
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RADICOFANI, SIENA, ITALY (1 of 4)
Radicofani, provincia di Siena, Toscana, Italia.
Della Rocca di Radicofani ne è documentata l'esistenza fin dal 978, anche se origini sono molto antecedenti e risalgono all'epoca Carolingia, quando venne acquistata da parte dei monaci di Abbadia San Salvatore. La Rocca fu possedimento dei monaci fino al 1153 quando venne riscattata dallo Stato Pontificio. Per la sua posizione strategica sull'antica via Francigena (è sita su un colle alto 896 metri e raggiunge sulla terrazza merlata la ragguardevole quota di 960 m. s.l.m.) la Rocca di Radicofani venne usata da Papa Adriano IV per arginare l'avanzata di Federico I il Barbarossa, che governava la Toscana centro sud dall'alto del Castello di Montegrossi. Messere Ghino di Tacco era o meglio fu il Robin Hood italiano ovveroche e, per ben due volte nel 1297/1298 e nel 1300, rocambolescamente la occupò. Ghino (Ghinotto) di Tacco nasce a Torrita di Siena dalla famiglia Cacciaconti Monacheschi Pecorai (ma c'è chi scrive che discendeva dalla stirpe dei conti di Guardavalle, o forse discendente della famiglia dei Monaceschi di Torrita), una delle più importanti della zona. Di grande statura e possenza, dotato di insolito coraggio, viene cacciato dalla sua città per le attività delinquenziali (anche il padre e il fratello sono accusati di rapine) e trascorre diversi anni da brigante in Maremma.
Dal 1297 al 1300 è a Radicofani dove, impossessatosi della Rocca (sottratta alla Chiesa), spadroneggia nel territorio con le sue gesta, per alcuni come castigatore di ingiustizie e di potenti, per altri semplicemente come audace bandito. Sono in questi anni che si impone la leggendaria figura di Ghino di Tacco, ribelle ghibellino facendone la base delle sue imprese da brigante gentiluomo, menzionate sia da Dante che da Boccaccio.
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Radicofani, provincia di Siena, Toscana, Italia.
Della Rocca di Radicofani ne è documentata l'esistenza fin dal 978, anche se origini sono molto antecedenti e risalgono all'epoca Carolingia, quando venne acquistata da parte dei monaci di Abbadia San Salvatore. La Rocca fu possedimento dei monaci fino al 1153 quando venne riscattata dallo Stato Pontificio. Per la sua posizione strategica sull'antica via Francigena (è sita su un colle alto 896 metri e raggiunge sulla terrazza merlata la ragguardevole quota di 960 m. s.l.m.) la Rocca di Radicofani venne usata da Papa Adriano IV per arginare l'avanzata di Federico I il Barbarossa, che governava la Toscana centro sud dall'alto del Castello di Montegrossi. Messere Ghino di Tacco era o meglio fu il Robin Hood italiano ovveroche e, per ben due volte nel 1297/1298 e nel 1300, rocambolescamente la occupò. Ghino (Ghinotto) di Tacco nasce a Torrita di Siena dalla famiglia Cacciaconti Monacheschi Pecorai (ma c'è chi scrive che discendeva dalla stirpe dei conti di Guardavalle, o forse discendente della famiglia dei Monaceschi di Torrita), una delle più importanti della zona. Di grande statura e possenza, dotato di insolito coraggio, viene cacciato dalla sua città per le attività delinquenziali (anche il padre e il fratello sono accusati di rapine) e trascorre diversi anni da brigante in Maremma.
Dal 1297 al 1300 è a Radicofani dove, impossessatosi della Rocca (sottratta alla Chiesa), spadroneggia nel territorio con le sue gesta, per alcuni come castigatore di ingiustizie e di potenti, per altri semplicemente come audace bandito. Sono in questi anni che si impone la leggendaria figura di Ghino di Tacco, ribelle ghibellino facendone la base delle sue imprese da brigante gentiluomo, menzionate sia da Dante che da Boccaccio.
RADICOFANI Parco della Val d'Orcia -Tuscany - HD
© CLAUDIO MORTINI ❀
Radicofani è uno dei cinque Comuni che costituiscono il Parco della Val d'Orcia, recentemente riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio dell'Umanità. Il paese, in provincia di Siena, è situato alle falde di una rupe, a 896 metri sul livello del mare, coronata dai ruderi di una imponente fortezza, che per secoli dominò il valico di confine tra la Toscana e il Lazio.
L'abitato di Radicofani si caratterizza per la presenza della Rocca, che sovrasta la vallata del fiume Paglia, lungo la quale transitava la via Francigena. La Rocca, costruita durante l'Altomedioevo, ebbe una notevole importanza militare, oltre a costituire una tappa obbligata per i numerosi viandanti e pellegrini che giungevano da nord.
La fortezza di Radicofani, restaurata sul finire degli anni '80, non è comunque la sola attrattiva del luogo: il borgo, non più protetto dalla cinta muraria, mantiene infatti l'originaria struttura e si conserva quasi intatto nelle sue forme duecentesche. Nella parte alta del paese si trova il Palazzo Pretorio, costruito nel 1255 ed attuale sede del Comune. Discendendo la via principale si trovano la Chiesa di S. Agata e la Chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo.
Ghino di Tacco, antico e leggendario signore, le cui gesta sono descritte da Dante e Boccaccio.
Oggi l'economia di Radicofani si basa prevalentemente sul turismo, anche se particolarmente sviluppata risulta essere pure la pastorizia. Alcune parti del territorio sono coltivate a frumento, altre, seppur in minima quantità, a vigna ed olivi, dai quali si ottiene un olio di particolare pregio.
Tra le molteplici manifestazioni che si svolgono a Radicofani troviamo la Mille Miglia, un evento di fama mondiale che si tiene annualmente nel mese di maggio. In tale occasione una sfilata di auto d'epoca attraversa la città di Radicofani per raggiungere altre località vicine.
Ghino di Tacco alla Rocca di Radicofani in HD 1080 (manortiz)
Ghinotto di Tacco detto Ghino nacque da uno dei più importanti casati senesi: la famiglia Cacciaconti Monacheschi Pecorai alla Fratta antico feudo posto tra Torrita di Siena e Asinalunga (l'odierna Sinalunga).
Il padre Tacco di Ugolino assieme al fratello Ghino e ai suoi due figli, Turino e Ghino, commetteva furti e rapine; aveva tra l' altro appiccato il fuoco al castello di Torrita (avendolo occupato per alcune settimane nel luglio del 1279) e fu condannato per aver ferito gravemente Jacopino da Guardavalle.
Il Comune di Siena combatté molto contro Tacco ed alla fine, nel 1285 lo catturò assieme al fratello ed al figlio minore Turino, furono torturati ed infine giustiziati nella piazza del Campo l'anno seguente, su sentenza del famoso giurista Benincasa da Laterina (che qualche anno dopo verrà nominato senatore ed auditor presso la corte pontificia).
Si ha notizia di una condanna di 1000 lire per una rapina fatta da Ghino nei pressi di S. Qurico d'Orcia; mentre nel 1290 Siena istituì una commissione di inchiesta per indagare sull' intenzione di Ghino di costruire una nuova fortezza tra Sinalunga e Guardavalle.
Ghino a questo punto fu bandito dal contado senese e si rifugiò, a Radicofani, punto di collegamento e territorio conteso tra il dominio Pontificio e lo Stato di Siena. Qui i viandanti (Radicofani era posta in corrispondenza del tracciato della via Francigena) venivano attirati in vere e proprie imboscate e quindi derubati di ogni loro avere; dovevano accontentarsi in cambio di un banchetto che veniva loro offerto dal bandito in persona. Ghino di Tacco seppe inserirsi abilmente tra le lotte e i dissidi per il posssesso del territorio e fece del borgo di Radicofani la propria signoria ed il proprio covo.
Era però un gentiluomo, una sorta di Robin Hood ante litteram, che prima di estorcere si informava sui reali possedimenti della propria vittima, lasciandole sempre di che vivere; pare anche che fosse una persona generosa con i poveri e gli studenti.
Volle poi punire il giustiziere del padre e così andò a Roma al comando di quattrocento uomini, entrò in tribunale e tagliò la testa del giudice Benincasa (episodio riportato da Dante nella Divina Commedia Purg. VI 13,14 : Quiv'era l'Aretin che da le braccia fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte,...), infilandola sulla picca; tornò quindi a Radicofani dove ricominciò ad esercitare ampiamente l'arte della rapina. Ghino divenne leggendario per la sua spavalderia, ma indubbiamente potè contare su un covo imprendibile (una rocca talmente potente che neppure le truppe imperiali e medicee con i loro potenti cannoni riusciranno nel 1555 a prenderla).
E' narrato dal Boccaccio nella novella del Decameron dedicata a Ghino (II novella del X giorno: Ghino di Tacco piglia l'abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco e poi il lascia quale, tornato in corte di Roma, lui riconcilia con Bonifazio papa e fallo friere dello Spedale) il trattamento riservato all'abate di Clunj, che diretto a Roma, aveva deciso di recarsi presso le acque termali di San Casciano dei Bagni per curare un mal di stomaco. Ghino catturò l'abate e lo fece rinchiudere nella rocca nutrendolo soltanto con pane e fave secche. Questa ferrea dieta guarì prodigiosamente il male dell'Abate che riconoscente intercesse presso il papa Bonifazio VIII ai fini di una riconciliazione con Ghino. Il Papa si convinse e addirittura nominò Ghino Cavaliere di S.Giovanni e Friere dell'ospedale di Santo Spirito, titolo che annetteva una vasta commenda. Si adoperò in favore di Ghino anche con la Repubblica di Siena ottenendogli il perdono. Il luogo della morte è incerto, alcuni lo dicono morto a Roma mentre altri lo vogliono assassinato ad Asinalunga. Tra questi ultimi vi è Benvenuto da Imola, abbastanza attendibile perché vissuto non molto tempo dopo e che di Ghino ha, tra l' altro, detto non fu infame come alcuni scrivono... ma fu uomo mirabile, grande, vigoroso... contribuendo all' opera di riabilitazione del personaggio.
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RADICOFANI, SIENA, ITALY (4 of 4)
Radicofani, provincia di Siena, Toscana, Italia.
Della Rocca di Radicofani ne è documentata l'esistenza fin dal 978, anche se origini sono molto antecedenti e risalgono all'epoca Carolingia, quando venne acquistata da parte dei monaci di Abbadia San Salvatore. La Rocca fu possedimento dei monaci fino al 1153 quando venne riscattata dallo Stato Pontificio. Per la sua posizione strategica sull'antica via Francigena (è sita su un colle alto 896 metri e raggiunge sulla terrazza merlata la ragguardevole quota di 960 m. s.l.m.) la Rocca di Radicofani venne usata da Papa Adriano IV per arginare l'avanzata di Federico I il Barbarossa, che governava la Toscana centro sud dall'alto del Castello di Montegrossi. Messere Ghino di Tacco era o meglio fu il Robin Hood italiano ovveroche e, per ben due volte nel 1297/1298 e nel 1300, rocambolescamente la occupò. Ghino (Ghinotto) di Tacco nasce a Torrita di Siena dalla famiglia Cacciaconti Monacheschi Pecorai (ma c'è chi scrive che discendeva dalla stirpe dei conti di Guardavalle, o forse discendente della famiglia dei Monaceschi di Torrita), una delle più importanti della zona. Di grande statura e possenza, dotato di insolito coraggio, viene cacciato dalla sua città per le attività delinquenziali (anche il padre e il fratello sono accusati di rapine) e trascorre diversi anni da brigante in Maremma.
Dal 1297 al 1300 è a Radicofani dove, impossessatosi della Rocca (sottratta alla Chiesa), spadroneggia nel territorio con le sue gesta, per alcuni come castigatore di ingiustizie e di potenti, per altri semplicemente come audace bandito. Sono in questi anni che si impone la leggendaria figura di Ghino di Tacco, ribelle ghibellino facendone la base delle sue imprese da brigante gentiluomo, menzionate sia da Dante che da Boccaccio.
RADICOFANI, SIENA, ITALY (2 of 4)
Radicofani, provincia di Siena, Toscana, Italia.
Della Rocca di Radicofani ne è documentata l'esistenza fin dal 978, anche se origini sono molto antecedenti e risalgono all'epoca Carolingia, quando venne acquistata da parte dei monaci di Abbadia San Salvatore. La Rocca fu possedimento dei monaci fino al 1153 quando venne riscattata dallo Stato Pontificio. Per la sua posizione strategica sull'antica via Francigena (è sita su un colle alto 896 metri e raggiunge sulla terrazza merlata la ragguardevole quota di 960 m. s.l.m.) la Rocca di Radicofani venne usata da Papa Adriano IV per arginare l'avanzata di Federico I il Barbarossa, che governava la Toscana centro sud dall'alto del Castello di Montegrossi. Messere Ghino di Tacco era o meglio fu il Robin Hood italiano ovveroche e, per ben due volte nel 1297/1298 e nel 1300, rocambolescamente la occupò. Ghino (Ghinotto) di Tacco nasce a Torrita di Siena dalla famiglia Cacciaconti Monacheschi Pecorai (ma c'è chi scrive che discendeva dalla stirpe dei conti di Guardavalle, o forse discendente della famiglia dei Monaceschi di Torrita), una delle più importanti della zona. Di grande statura e possenza, dotato di insolito coraggio, viene cacciato dalla sua città per le attività delinquenziali (anche il padre e il fratello sono accusati di rapine) e trascorre diversi anni da brigante in Maremma.
Dal 1297 al 1300 è a Radicofani dove, impossessatosi della Rocca (sottratta alla Chiesa), spadroneggia nel territorio con le sue gesta, per alcuni come castigatore di ingiustizie e di potenti, per altri semplicemente come audace bandito. Sono in questi anni che si impone la leggendaria figura di Ghino di Tacco, ribelle ghibellino facendone la base delle sue imprese da brigante gentiluomo, menzionate sia da Dante che da Boccaccio.
Radicofani
Un giorno a Radicofani, uno splendido borgo medievale in provincia di Siena, vicino al Monte Amiata.
FORTEZZA DI RADICOFANI
Radicofani sorge ai piendi di una rupe vulcanica di roccia basaltica ed è caratterizzata dall'imponente presenza della fortezza che per secoli ha dominato il valico di confine tra Toscana e Lazio.
La sua grande fama va ricondotta a Messer Ghino di Tacco, il Bandito Gentiluomo vissuto alla fine del 200, citato anche da Boccaccio e Dante Alighieri nelle loro opere, per le gesta talvolta tiranniche e crudeli ma sempre volte a far del bene.
In seguito alla recente ristrutturazione, è stato inaugurato all'interno della rocca, il Museo del Cassero. Un museo che custodisce reperti archeologici dall'Età Etrusca al 500 e contiene documentazioni che attestano nel minimo particolare, la storia della Fortezza di Radicofani e il suo restauro attraverso fotografie, plastici e ricostruzioni virtuali.
La mostra si snoda attraverso i piani del monumento per poi arrivare alla sua estremità, scorgendo un panorama mozzafiato.
Rocca di Radicofani (Siena) - 30.04.2013 [Toscana]
esplorando Radicofani e la Francigena
Alex Revelli Sorini nel programma televisivo esplorando propone un itinerario dedicato alla Rocca di Radicofani posta sulla via Francigena. Con la guida di Franco Boschi presidente di Gens Valia si ha la possibilità di parlare dell'epoca medievale con pellegrini, condottieri e templari. Vengono poi narrate le gesta di Ghino di Tacco e dei potenti dell'epoca.
Rocca di Radicofani con nubesviajeras.com
Torre di Radicofani - Val d'Orcia - Toscana - Italia
Radicofani (SI) Tuscany Italy
This is an old little town on a top of a hill that overlooks the Orcia Valley and it is situated along the ancient Francigena road. The Orcia Valley is listed on UNESCO World Heritage for its well-preserved landscapes. The high mountain seen here is Monte Amiata. Pablo Bisquera.
Toscana Radicofani,Terme di San Filippo,San Gusmè,Siena Pistolozzi Marco
L’odierna Radicofani, in val d’Orcia, in provincia di Siena, è un bel paese di origine medioevale sorto su un poggio di quasi 900 metri attorno al suo castello, a cavallo del millennio e di origine carolingia.
La Rocca fu successivamente un possedimento dei monaci e quindi dello Stato Pontificio, e fu ritenuta importante per la sua posizione strategica sull'antica via Francigena.
Radicofani fu per secoli una delle piazzeforti più importanti d'Italia; oltre alla via Cassia, ha controllato per secoli il confine tra Lazio, Umbria e Toscana.
Per quasi due secoli la Rocca di Radicofani fu gestita dalla Repubblica di Siena e dallo Stato Pontificio con i due intermezzi del governo di Ghino di Tacco, che spadroneggiò nel territorio con le sue gesta.
Today's Radicofani, in Val d'Orcia, in the province of Siena, is a beautiful medieval village built on a hill of nearly 900 meters around its castle, at the turn of the millennium and of Carolingian origin.
The Rocca was later a possession of the monks and then of the Papal State, and was considered important for its strategic position on the ancient Via Francigena.
Radicofani was for centuries one of the most important places in Italy; in addition to via Cassia, it has controlled the border between Lazio, Umbria and Tuscany for centuries.
For almost two centuries the Rocca di Radicofani was managed by the Republic of Siena and the Papal State with the two intermezzos of the government of Ghino di Tacco, who dominated the territory with his deeds
Radicofani (Siena) 11/09/2016: Palio del Bigonzo - La vittoria di Castello di Contignano
Radicofani - avventura testuale - gameplay LIVE
La diretta su Twitch del 4 settembre dalle 21:30 alle 22:30 di Radicofani, avventura (grafico)-testuale di Roberto Marcarini. -- Watch live at
La recensione del gioco con il link al download: