Solferino: la Rocca SPIA D'ITALIA Piazza Castello Chiesa di San Pietro in Vincoli e OSSARIO
Solferino (Sulfrì in dialetto alto mantovano) è un comune italiano della provincia di Mantova in Lombardia.
È situato nella pianura padana, sui colli morenici del Lago di Garda, nell'Alto Mantovano al confine con la provincia di Brescia.
È particolarmente conosciuto per la battaglia (24 giugno 1859) che ne prese il nome, combattuta fra l'esercito austriaco e quello franco-sardo come atto finale e conclusivo della seconda guerra d'indipendenza. La battaglia si concluse a Solferino con la presa della Rocca, più conosciuta come la Spia d'Italia per la sua posizione dominante.
La ROCCA DI SOLFERINO, detta la SPIA D'ITALIA, alta 23 metri, fu eretta nel 1022. All'interno sono conservati i cimeli della battaglia combattuta il 24 giugno 1859. La Società Solferino e San Martino, ente morale nato nel 1870, si occupa della sua tutela e conservazione.
Il MEMORIALE DELLA CROCE ROSSA, fu eretto nel 1959, in ricordo del fondatore della Croce Rossa Jean Henry Dunant.
In PIAZZA CASTELLO, era eretto il Castello di Orazio Gonzaga.
L’OSSARIO è ospitato all'interno della chiesa di San Pietro in Vincoli, la più antica del comune, in seguito convertita in ossario. Raccoglie 1.413 teschi e le ossa di 7.000 caduti dei tre eserciti che il 24 giugno 1859 si affrontarono nella sanguinosa battaglia di Solferino, scontro armato della seconda guerra d'indipendenza. L'ossario di Solferino si raggiunge percorrendo un viale fiancheggiato da cipressi.
A sinistra dell'ossario è collocato un busto di bronzo che raffigura Napoleone III, mentre a destra è situato un piccolo monumento funebre che ricorda il generale francese Charles Auger, morto per le ferite riportate nella battaglia di Solferino. All'ingresso dell'ossario sono posizionati i busti dei cinque generali francesi che perirono nella seconda guerra d'indipendenza.
La facciata dell'ossario è impreziosita da due mosaici che rappresentano San Pietro e il Cristo Redentore; sopra queste opere artistiche è collocata una statua della Madonna.
La battaglia di Solferino e San Martino fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813, avendovi partecipato complessivamente più di 234.000 soldati che si combatterono per circa 12-14 ore e che lasciò sul campo circa 29.000 uomini (14.000 austriaci e 15.000 franco-sardi) e circa 10.000 prigionieri (8.000 austriaci e 2.000 franco-sardi). Per quoziente di perdite supera la battaglia di Waterloo.
Henry Dunant, uomo d'affari svizzero che si era recato in Lombardia per incontrare Napoleone III per affari, fu testimone della battaglia, rimanendo sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi venissero abbandonati a se stessi. Dunant cercò invano medici, chirurghi e infermieri che potessero alleviare le sofferenze di tanti uomini; improvvisandosi infermiere, radunò uomini e donne, procurò acqua, cibo, biancheria e bende, ritornò sui campi di battaglia per raccogliere feriti. Nonostante tutto era ben consapevole dell'insufficienza dei soccorsi in rapporto alle necessità. Dopo la fine della guerra, Dunant tornò a Ginevra, ma non riuscì a dimenticare le atrocità viste. Raccontò quella esperienza nel libro Un souvenir de Solferino. Anni dopo, insieme ad altri quattro cittadini svizzeri (Gustave Moynier, Henry Dufour, Louis Appia e Theodore Maunoir) creò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, detto Comitato dei cinque, predecessore del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Solferino
È situato nella pianura padana, sui colli morenici del Lago di Garda, nell'Alto Mantovano al confine con la provincia di Brescia.
È particolarmente conosciuto per la battaglia (24 giugno 1859) che ne prese il nome, combattuta fra l'esercito austriaco e quello franco-sardo come atto finale e conclusivo della seconda guerra d'indipendenza. La battaglia si concluse a Solferino con la presa della Rocca, più conosciuta come la Spia d'Italia per la sua posizione dominante.
La battaglia di Solferino e San Martino fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813, avendovi partecipato complessivamente più di 234.000 soldati che si combatterono per circa 12-14 ore e che lasciò sul campo circa 29.000 uomini (14.000 austriaci e 15.000 franco-sardi) e circa 10.000 prigionieri (8.000 austriaci e 2.000 franco-sardi). Per quoziente di perdite supera la battaglia di Waterloo.
Henry Dunant, uomo d'affari svizzero che si era recato in Lombardia per incontrare Napoleone III per affari, fu testimone della battaglia, rimanendo sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi venissero abbandonati a se stessi. Dunant cercò invano medici, chirurghi e infermieri che potessero alleviare le sofferenze di tanti uomini; improvvisandosi infermiere, radunò uomini e donne, procurò acqua, cibo, biancheria e bende, ritornò sui campi di battaglia per raccogliere feriti. Nonostante tutto era ben consapevole dell'insufficienza dei soccorsi in rapporto alle necessità. Dopo la fine della guerra, Dunant tornò a Ginevra, ma non riuscì a dimenticare le atrocità viste. Raccontò quella esperienza nel libro Un souvenir de Solferino. Anni dopo, insieme ad altri quattro cittadini svizzeri (Gustave Moynier, Henry Dufour, Louis Appia e Theodore Maunoir) creò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, detto Comitato dei cinque, predecessore del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Torre di Solferino
A Solferino e San Martino ricorrono i 150 anni dalla battaglia sanguinosa tra Savoia, Francesi ed Austriaci. Visitiamo la Torre di Solferino dove avvenne lo scontro più sanguinoso e dove gli Austriaci furono respinti. Qui ebbe inizio l'Unità d'Italia.
Rocca di Solferino CX
Salita+Discesa Rocca di Solferino
1859: Solferino
Avete mai visto una battaglia?
Battaglia di Solferino. La bataille de Solferino, le 24 juin 1859. By Charpentier.
La bataille de Solferino, le 24 juin 1859. Eugène Charpentier (1811-1890), 1861. Olio su tela, presso il Musée de l'Armée, Parigi.
Thanks to Nikko for the soundtrack Theme Military from the album Aliens. Creative Commons License (CC BY-NC-SA 3.0) Jamendo.com
Solferino 150-Parla il Sindaco di Solferino
Solferino,24 giugno 2009-150 anni dalla famosa battaglia-Durante la commemorazione all'Ossario interviene in questo video il sindaco Bignotti . Nel cielo sfrecciano aerei di una pattuglia acrobatica-Coordina Luigi Lonardi, presidente del Consorzio Colline Moreniche del Garda
Il Festival del Garda 2011 (Solferino Mn)
A dispetto dei lampi in lontanza la serata del Festival del Garda, svolta sabato sera (23 luglio) nella suggestiva Piazza Castello a Solferino (Mn), non ha subito alcun contrattempo. Anzi rispetto all'ultima edizione nemmeno il vento ha provato a disturbare la storica sede a ridosso della Rocca, la Spia d'Italia per la sua posizione strategica in quanto rivolta verso i confini del Veneto al tempo dominato dagli austriaci. Il tour promosso da Enrico Bianchini ha quindi ammaliato il numeroso pubblico presente ottenendo gli apprezzamenti anche dall'Amministrazione comunale rappresentata sul palco, al momento delle premiazioni, dall'assessore Cristian Mantelli oltre al presidente della Pro Loco Lara Donelli.
Mantova: Solferino, tra bellezza e storia
MA-MORE-MA - Rocca di Solferino - 2o Punto di controllo
MA-MORE-MA Gravel NO Race - Rocca di Solferino - 2o Punto di controllo
SOLFERINO 2019
Per noi salvare vite non sarai mai un atto criminale. La sintesi dell'intera settimana di Solferino 2019 con l'lnternational Youth Meeting, i discorsi del Presidente della Croce Rossa Italiana e dell'IFRC Francesco Rocca e del Segretario Generale IFRC As Sy.
SOLFERINO-SAN MARTINO
Solferino dove nacque l'idea della Croce Rossa Internazionale e San Martino,entrambi teatro di un'epica battaglia durante le guerre di indipendenza del Risorgimento.
La Spia d'Italia
Con l'inaugurazione dei lavori di restauro e' stata riaperta la Rocca di Solferino.
Festival del Garda 2010 (Solferino)
Nella storica Piazza Castello di Solferino a ridosso della Rocca, la Spia d'Italia per la sua posizione strategica in quanto rivolta verso i confini del Veneto allora austriaco, è andata in... onda la seconda tappa del Festival del Garda. Nonostante il vento e la temperatura tutt'altro che estiva il tour promosso da Enrico Bianchini ha lasciato il segno trovando il convinto applauso del pubblico e del sindaco Germano Bignotti che ha premiato, insieme al capogruppo di maggioranza consiliare Alessandro Tosoni e al presidente delle Colline Moreniche del Garda Luigi Lonardi i vincitori nelle categorie musicali e di bellezza. Il tutto nell'arco di uno spettacolo condotto con professionalità e attenzione da Raffaello Tonon, il Conte de La Fattoria e opinionista de La Talpa, e dall'esuberante e deliziosa Elisabetta Del Medico
Un souvenir de Solferino, Jean Henry Dunant. First Edition 1862. Peter Harrington Rare Books.
DUNANT, Jean Henry, Un souvenir de Solferino. Geneva: Jules-Guillaume Fick, 1862.
You can view this first edition of Un souvenir de Solferino on our website here:
Presented by Ian Smith, Rare Book Specialist at Peter Harrington Rare Books.
Tall octavo (270 x 172 mm). Contemporary red half cloth, gilt lettered spine, marbled sides, with the original drab brown wrappers bound in. Double-page coloured plan of the battle. Spine sunned, general light peripheral toning to letterpress. An excellent copy.
First edition. Presentation copy from the author, inscribed on a blank before the half-title: “Monsieur Albert Dunant de la part de l’auteur”, apparently in a secretarial hand. An excellent familial association: Albert Dunant was a state councillor for the canton of Geneva; this copy also carries his attractive etched bookplate and official autograph stamp on the half-title. One of 1,600 copies privately printed by Durant. “Dunant, a Swiss philanthropist, must have been aware of Florence Nightingale’s work in the Crimea, for it was what he read of the treatment of the sick and wounded in that war that drove him to the seat of the war in Italy between the French and the Austrians in 1859. He was present at the battle of Solferino, where the casualties were appalling, totalling nearly 40,000 on both sides. The treatment of the wounded was worse than callous: it was virtually non-existent. Dunant’s account of the state of affairs, disarmingly entitled A Souvenir of Solferino, produced almost immediate results. An unofficial international conference met in Geneva in October 1863, and in the following year the Swiss Government called for an official conference at which the Geneva Convention was drawn up and signed on 22 August 1864. This provided for the humane treatment of the sick and the wounded, and the proper treatment of prisoners of war and the civilian population. After hesitation on the part of some governments, including the British, and as the result of subsequent conferences, the Convention as it now stands was signed in 1906 by the governments of every civilized country in the world. Dunant was the first recipient of the Nobel Peace Prize in 1901” (PMM).
Un souvenir de Solferino, Jean Henry Dunant. First Edition 1862.
Solferino 2015 - Prima della partenza
Le immagini dall'alto della suggestiva fiaccolata di Solferino, che ripercorre l'itinerario dei soccorsi durante la famosa battaglia.
Una visita a... Solferino
Fotografie da me scattate in marzo e aprile 2013.
MAMOREMA - Solferino - Salita Rocca
MAMOREMA Gravel NO Race - Solferino - Salita Rocca, secondo punto di controllo (Percorso lungo)
Solferino 2010-24 giugno- Parlano i Consoli di Francia e Austria
Terza parte della cerimonia per i 151 anni dalla battaglia di Solferino e San Martino quando Henry Dunant ebbe l'intuizione di dar vita alla Croce Rossa Internazionale. Famoso il suo libro Souvenir di Solferino. Dunant ebbe il primo Premio Nobel per la Pace nel 1901.