Turismo in Calabria: Morano Calabro
MORANO CALABRO: UN PICCOLO PRESEPE AI PIEDI DEL POLLINO.
In questo numero vi porterò alla scoperta di uno dei tanti piccoli tesori della Calabria, Morano calabro. Il paese è un paese di 4963 abitanti distante 77 Km dalla città di Cosenza. Abbarbicato su una dolce collina tondeggiante, il paesaggio di Morano è dominato da numerosi contrafforti calcareo-dolomitici del mesozoico, sui quali poggiano formazioni geologiche più recenti.
La storia del paese risale allepoca romana. E del 132 a.c. infatti la lapide miliare rinvenuta a Polla in cui compare il nome Muranum. Oltre ad attestare lorigine romana del centro, tale reperto fa di Morano una stazione della Reggio-Capuam, antica via consolare romana, nota con il nome di Popilia-Annia. In epoca medioevale la città, come molte altre, fu attaccata da unorda di Mori, che venne però respinta dai moranesi, i quali portarono la testa del condottiero saraceno in trionfo per tutto il paese. Tra il 1100 e il 1200 sorge il nucleo originario del castello, che inizialmente era solo un possente torrione. Ampliato tra il 1515 e il 1546 da architetti napoletani per conto del conte Sanseverino che designò ledificio come propria dimor, fu dotato di una imponente torre quadrata a due basi cilindriche più una cinta muraria.
La maglia urbana, fitta ed intricata, fa di Morano uno dei centri storici più suggestivi della Calabria. Case in architettura povera degradanti verso il basso, tetti rossi, un dedalo di viuzze che sale verso il castello: sembra quasi un presepe.
Di notevole interesse la Chiesa di San Bernardino da Siena, un gioiello di architettura monastica quattrocentesca in stile tardo-gotico. Mistico e severo, ambiente tipicamente francescano, è dotato di un soffitto ligneo a carena di nave, unico in Calabria. La Chiesa più antica di Morano è la Colleggiata dei SS. Pietro e Paolo. Risale al Mille ma si presenta totalmente ristrutturata al suo interno, in stile tardo-barocco. Vi sono custodite due statue in marmo di Pietro Bernini, padre del famoso Gian Lorenzo. E ancora, unaltra chiesa-museo è la Colleggiata di S. Maria Maddalena, che oltre a conservare al suo interno numerose opere darte, è visibile da ogni parte del centro storico grazie alla cupola e al campanile maiolicati giallo e blu.
Fuori dallabitato, sono da visitare il Convento dei Cappuccini, con laustero chiostro seicentesco, ed i ruderi del monastero di Colloreto, immersi in un bosco di felci e faggi ai piedi del monte Pollino.
La città è inoltre ricca di palazzi signorili dai prospetti regolari e simmetrici, costruiti ad opera di famiglie benestanti tra il 700 e l800. i palazzi allinterno del nucleo medievale sono spesso bastionati e accorpano o sopraelevano edifici adiacenti.
Morano è rinomata per la produzione di formaggi: caciocavallo, mozzarella, ricotta e molti altri prodotti, sono massima espressione di freschezzaq e genuinità, in quanto derivanti dalla lavorazione artigianale del latte di pecora autoctona. Per quanto riguarda ancora la gastronomia, oltre ai formaggi ed agli insaccati di maiale, i piatti esclusivi di Morano sono a base di pasta fatta in casa: cavateddri (gnocchi), rascateddri (maccheroni con sugo di salsiccia), lagane (taglioni).
La bellezza di Morano sta dunque nella delicata combinazione tra arte e bellezze naturali: archi e torrioni, contrafforti e case abbracciate le une alle altre, si sposano con la grandezza dei monti circostanti, creando uno scenario davvero unico.
Escursionisti Appennino Paolano - 22 Dicembre 2015 - Monastero del Colloreto - Monte Pollino
[ESCURSIONISTI APPENNINO PAOLANO]
Parco Nazionale del Pollino - 22 dicembre 2015 -
Partiamo dai ruderi del Monastero Agostiniamo del Colloreto e percorriamo la Scala dei Moranesi un sentiero un tempo frequentatissimo, unico valico che permetteva ai pastori di superare l’imponente barriera che divide la Basilicata dalla Calabria. Arrivati al belvedere del Pollinello risaliamo il costone per passare a salutare il Patriarca, un pino loricato che da un millennio sta qui a godersi questo magnifico panorama. Continuiamo lungo il costone e percorriamo l'ultimo tratto che ci conduce sulla cima innevata del Monte Pollino (2248 m.).
appenninopaolano.it
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