IL SACRARIO MILITARE DI CAPORETTO
Il sacrario militare di Caporetto o sacrario di Sant'Antonio è un sacrario militare italiano situato a Caporetto, in Slovenia; ospita le spoglie di 7014 italiani caduti durante la Prima guerra mondiale.
Costruito ad opera dello Stato italiano, a cui allora apparteneva quella regione, il sacrario è stato terminato nel settembre 1938, ed è stato inaugurato dal capo di Governo dell'epoca, Benito Mussolini. È stato costruito sul colle Gradič su progetto dello scultore Giannino Castiglioni e dell'architetto Giovanni Greppi a nord dell'abitato di Caporetto, prelevando le spoglie dei soldati italiani dai cimiteri militari della zona, tra cui quello di Plezzo (oggi Bovec). Tra le 7014 salme ve ne sono 1748 ignote che sono raccolte in sei tombe poste ai lati delle scalinate centrali. Dalla piazza principale del paese una strada asfaltata conduce al piazzale sovrastante; lungo la stessa si incontrano le quattordici stazioni della via Crucis.
L'ossario è di forma piramidale a base ottagonale, ed in cima alla costruzione si trova la chiesetta dedicata a sant'Antonio di Padova, consacrata nel 1696 e pertanto già esistente prima della costruzione. Inoltre la sua gestione è affidata allo Stato italiano.
Preghiamo per le anime di questi giovani morti a causa di una assurda ed inutile guerra e preghiamo affinché regni la pace nel cuore degli uomini e tra i popoli.
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a cura di
WW1 - Sacrario militare di Caporetto (Kobarid)
Il sacrario militare di Caporetto o sacrario di Sant'Antonio è un sacrario militare italiano situato a Caporetto, in Slovenia; ospita le spoglie di 7014 italiani caduti durante la Prima guerra mondiale.
Costruito ad opera dello Stato italiano, a cui allora apparteneva quella regione, il sacrario è stato terminato nel settembre 1938, ed è stato inaugurato dal capo di Governo dell'epoca, Benito Mussolini. È stato costruito sul colle Gradič su progetto dello scultore Giannino Castiglioni e dell'architetto Giovanni Greppi a nord dell'abitato di Caporetto, prelevando le spoglie dei soldati italiani dai cimiteri militari della zona, tra cui quello di Plezzo (oggi Bovec). Tra le 7014 salme ve ne sono 1748 ignote che sono raccolte in sei tombe poste ai lati delle scalinate centrali. Dalla piazza principale del paese una strada asfaltata conduce al piazzale sovrastante; lungo la stessa si incontrano le quattordici stazioni della via Crucis.
L'ossario è di forma piramidale a base ottagonale, ed in cima alla costruzione si trova la chiesetta dedicata a sant'Antonio di Padova, consacrata nel 1696 e pertanto già esistente prima della costruzione. Inoltre la sua gestione è affidata allo Stato italiano.
SULLE TRACCE DELLA BATTAGLIA DI CAPORETTO [Slovenia Ep. 1]
Ci siamo ritrovati casualmente ferie contemporaneamente e ne abbiamo approfittato per andare alla scoperta della poco conosciuta Slovenia. Prima tappa: Kobarid ovvero Caporetto.
Lepo potovanje!
P.S.: i costi a fine video sono sempre intesi a persona.
P.S.2: l'editing migliorerà episodio dopo episodio, promesso.
Hotel:
Cascate Kozjak:
Kobarid Museum:
River Soca:
Sacrario dei caduti:
Ristorante 1:
Ristorante 2:
LA NOSTRA ATTREZZATURA:
Macchinetta Vlog:
Xiaomi Yi 4K:
Macchinetta foto:
Obbiettivo 50 mm:
Obbiettivo 18-200 mm:
Istantanea:
NAS:
????INSTAGRAM:
????EMAIL: presialvolo@gmail.com
Video editati con Final Cut Pro X su Macbook Retina (Boost 3,1 GHz i5, 8Gb RAM)
Caporetto (Kobarid) LINEA DEL FRONTE
Caporetto (Kobarid) LINEA DEL FRONTE, Jaka Fili.
SUL MONTE KOLOVRAT CHE SEGNA IL CONFINE TRA LA SLOVENIA E L'ITALIA FRIULANA, DURANTE LA PRIMA GUERRA L'ESERCITO ITALIANO AVEVA LA POSTAZIONE DELLE TRINCEE DELLA TERZA ARMATA.
DA QUI CONTROLLAVA LA VALLE DELL'ISONZO DOVE LA SECONDA E LA PRIMA LINEA FRONTEGGIAVANO L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO.
TRA QUESTI MONTI GLI ITALIANI, NELL'OTTOBRE 1917(24-26) SUBIRONO DA PARTE DELL'ESERCITO NEMICO-AIUTATO DALL'INTERVENTO DELLA GERMANIA-LA DISFATTA DI CAPORETTO (AL TEMPO DELLA GUERRA IN TERRITORIO JUGOSLAVO-SLOVENO) PER CUI GLI ITALIANI DOVETTERO ARRETRARE VERSO IL PIAVE.
Il Sacrario Militare di Caporetto, Kobarid .
L'unico ossario italiano della prima guerra mondiale situato al di fuori dell'Italia.
Musica:
Act Three di Audionautix è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Artista:
SACRARIO OSLAVIA (GO) ASIAGO(VI) CAPORETTO (SLOVENIA)
Il 24 maggio 1915 L'Italia dichiarava guerra all'Impero Austro-Ungarico,per completare la propria unità entro i suoi naturali confini! La grande prova richiese la mobilitazione di 27 classi ,dalle generazioni mature ai giovanissimi del 1899 e del 1900, che furono inviati a combattere a soli 18 anni di età! fu schierato in campo un esercito di 5 milioni e mezzo di combattenti ,dei quali 698.000 caddero sul campo ed oltre 1 milione e mezzo tornarono alle loro case feriti o mutilati.
LA GUERRA DURO' 41 LUNGHISSIMI MESI ,si concluse con una sfolgorante vittoria,che rappresento' la felice conclusione delle speranze e dei sacrifici della lunga epopea risorgimentale! ONORIAMO I CADUTI SEMPRE; SIAMO LIBERI GRAZIE AL LORO SACRIFICIO ! R.I.P.
In viaggio x Caporetto '' Kobarid in Sloveno '' al museo e all'Ossario dei caduti 15 18 4 6 2015 go
In viaggio x Caporetto '' Kobarid in Sloveno '' al museo e all'Ossario dei caduti 15- 18 4.6.2015 goriziatv news copyright.wmv
Oltre il confine - Alto Isonzo e Kobarid
La parola “confine” assume sempre una connotazione di riguardo, quando si raccontano i conflitti. Oggi, solo con il recente passato e il trattato di Schengen, la navigazione tra l’Italia e la vicina Slovenia è diventata un transito difatti inesistente, nel quale linee e separazioni si sono fatte sfuggenti, invisibili e il passaggio si consuma senza traumi. Tra dolci creste verdi, fortificazioni e panorami suggestivi, il fronte dell’Isonzo si offre agli occhi di chi lo attraversa come una continua trama di storie di battaglie e avanzate, dove il nome di Caporetto ancora segna un momento centrale e doloroso nella memoria collettiva italiana. Attraverso uno speciale racconto corale dove si alternano le voci dell’architetto Silvo Stok, del direttore del Museo di Caporetto Zeljko Cimpric e della “Fundacija Poti Miru” con Mihael Ursic, questa perlustrazione oltre il confine diventa non solo il pretesto per compiere uno spostamento fisico, ma quel viaggio simbolico dove ciascun passo assume la forma di un respiro in cui Storia e storie, paesi e geografie s’intrecciano per diventare un sentiero unico dove, nonostante tutto, svetta la pace…
Caporetto (Kobarid) LA DISFATTA
Caporetto (Kobarid) LA DISFATTA, Jaka Fili.
SUL FRONTE DELL'ISONZO, ALLA 12* BATTAGLIA, GLI AUSTRO-UNGARICI, CON L'AIUTO DELL'ESERCITO TEDESCO COMANDATO DAL TENENTE ERWIN ROMMEL CHE UTILIZZA UNA NUOVA TATTICA DI GUERRA, RIUSCIRONO ATTRAVERSO IL KOLOVRAT A SCONFIGGERE L'ESERCITO ITALIANO.
ERA IL 24 OTTOBRE 1917.
SOLO IL 4 NOVEMBRE 1818 CON LA BATTAGLIA DETTA DI VITTORIO VENETO SI CONCLUDEVA UNA GUERRA CHE
LASCERA' DEVASTATI PAESI E SOCIETA'.
1302.Fogliano Redipuglia - Cimitero austroungarico - - Grande Guerra
La Grande Guerra
Il fronte del carso - cimitero austronungarico di Redipuglia
Filmato fotografico dei campi di battaglia, trincee caverne, cannoniere, ossari, cimiteri chiese musei e quant'altro, ripreso fotograficamnte cento anni dipo la prima guerra mondiale, sul fronte orientale
Sacrari
Lungo il corso del Piave ci sono cimiteri, cippi, monumenti e ossari che stanno a ricordare gli eventi tragici della grande guerra. Essi sono nascosti o monumentali, di tutte le nazionalità che qui hanno combattuto. Ricordano e custodiscono i nomi e le salme dei caduti, moltissimi dei quali però sono ignoti.
Ho voluto ricordare chi non ha una tomba su cui piangere il proprio figlio, padre marito, parente.
Maurizio Mores, voce, piano, tastiere, autore e compositore
Tiziana Paoloni, voce
Angelo Lovat, violino
Stefano Moretti, chitarra
Mauro Marchioni, basso
Franco De Lucca, batterie
Cinzia Bonaventura, balletti
Claudio Lucheroni - Viaggio nella Memoria a Redipuglia e Caporetto
Viaggio nella Memoria a Redipuglia e Caporetto 5-6-7 Novembre 2011 con la partecipazione dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) di Perugia e la Classe Terza N del Liceo Scientifico di Foligno.
MUSEO Kobarid- Caporetto
Contenuto di una lettera trovata in tasca ad un Alpino deceduto che si può ascoltare al Museo della prima GUERRA MONDIALE di Caporetto in una sala allestita a trincea
La disfatta di Caporetto nel racconto di un rievocatore
24 ottobre e 4 novembre, assieme al 24 maggio che nel 1915 segnò l’entrata in guerra dell’Italia, sono le date di svolta del primo conflitto mondiale. Ma che a separarle ci sia appena una decina di giorni è solo un’illusione: in realtà ci volle esattamente un anno perché dalla disfatta di Caporetto, che ebbe inizio il 24 ottobre di cento anni fa, i nostri soldati sferrassero a Vittorio Veneto, il 24 ottobre del 1918, il decisivo attacco che il successivo 3 novembre costrinse l’esercito austro-ungarico alla resa, entrata in vigore il giorno successivo.
Ma al di là di ogni retorica, la prima guerra mondiale fu un’autentica carneficina e le conquiste dei cosiddetti «territori irredenti» furono pagate a caro prezzo e non solo in termini di vittime, come testimoniano anche tante lettere e racconti dei soldati al fronte. Ce ne parla in questa intervista Leonardo Losappio, rievocatore del gruppo storico Battaglione Verona – 6° Reggimento Alpino.
Gita Anmig Redipuglia-Caporetto 2011 pt.1
Trieste, Redipuglia, Aquileia, Gorizia, la valle dell'Isonzo fino a Caporetto in Slovenia. Soci fondatori e nuovi soci dell'Anmig insieme e tanti studenti uniti nel viaggio della memoria organizzato dal comitato regionale umbro dell'associazione in occasione delle celebrazioni del IV Novembre. Un viaggio nei luoghi della Grande Guerra per rafforzare l'irrinunciabile sentimento di pace. Il video è stato realizzato da Giampaolo Censini, vicepresidente dell'Anmig di Perugia.
A CAPORETTO/KOBARID (video 2 di 19)
L'ufficio informazioni turistiche e l'ingresso del museo della guerra.Un cannone FIAT/ANSALDO attira la mia attenzione. Poi entro nel museo.
Un minifilmato ripreso (con la macchina fotografica digitale) domenica 8 luglio 2007
SACRARIO MILITARE DI ASIAGO
5° TAPPA DEL MINI TOUR VENETO DI REPORTERPERCASO:
Il sacrario militare di Asiago, più noto come sacrario del Leiten, è uno dei principali ossari militari della Prima guerra mondiale. Sorge sul colle del Leiten presso Asiago, in Veneto, a 1058.Un luogo suggestivo,un' emozione indelebile.
BUONA VISIONE
Caporetto, il ricordo della Grande guerra per mantenere la pace
Paolo Alberto Valenti, Euronews: ”Questo è uno dei meravigliosi paesaggi montani al confine fra Slovenia e Italia eppure qui ci sono state alcune delle più sanguinose battaglie che la storia ricordi: quelle della prima guerra mondiale”.
Nicola Revelan, Storico: “In questa zona ci sono le trincee, si tratta della terza linea difensiva italiana che era stata costruita nel 1915 in quanto il fronte della prima linea si trovava dall’altra parte del fiume Isonzo. Sono queste le trincee che sono state…
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1267.Caporetto - Tempio Ossario - Grande Guerra
La Grande Guerra
Il fronte di Caporetto - ossario italiano
Filmato fotografico dei campi di battaglia, trincee caverne, cannoniere, ossari, cimiteri chiese e quant'altro, ripreso fotograficamnte cento anni dipo la prima guerra mondiale, sul fronte orientale.