Ossuccio: il Sacro Monte
Riconosciuto dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità, il Sacro Monte di Ossuccio propone un percorso devozionale dedicato al culto della Vergine e dei misteri del Rosario. 21 aprile 2015.
Recognized by UNESCO as a World Heritage Site, the Sacro Monte di Ossuccio offers a devotional path dedicated to the worship of the Virgin and of the mysteries of the Rosary.
Sacro Monte di Ossuccio
Il Santuario della Madonna del Soccorso sorge in Comune di Ossuccio sulla sponda occidentale del Lago di Como.
Le cappelle, realizzate tra il 1635 e il 1710, sono veri capolavori d'arte degli stuccatori della scuola intelvese
Sacro Monte di Ossuccio, Italy - Oct. 03, 2015
Il Santuario della Beata Vergine del soccorso e il Sacro Monte di Ossuccio(CO) - AAUR-013 REV 01_006
Visita al Santuario della Beata Vergine del Soccorso situato a 419 m.s.l.m. preceduto dalle quattordici cappelle del Sacro Monte nel comune di Ossuccio, in posizione panoramica sul lago di Como con vista su Bellagio e l'isola Comacina.
Coordinate geografiche :
45° 58' 29
09° 10' 38
422 m./s.l.m.
Tours-TV.com: Sacro Monte di Ossuccio
Fourteen Baroque chapels of the Sacro Monte di Ossuccio are surrounded by olive trees. This complex is on the UNESCO list of World Heritage Sites. Italy : Piedmont. See on map .
Sacro Monte di Ossuccio
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The Sacro Monte di Ossuccio is one of the nine sacri monti in the Italian regions of Lombardy and Piedmont, in northern Italy, which were inscribed on the UNESCO list of World Heritage Sites in 2003.The devotional complex is located on a prealpine crag some 200 metres above the western shore Lake Como, facing Isola Comacina and some 25 km from the city of Como.Surrounded by olive groves and woodland, it is quite isolated from other buildings.The fourteen chapels, constructed between 1635 and 1710 in the typical Baroque style reflecting the Counter Reformation ethos of the sacri monti movement, are joined by a path which leads up to a pre-existing sanctuary of 1532 placed on the summit and dedicated to La Beata Vergine del Soccorso.
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Santuario della Beata Vergine del Soccorso e Sacro Monte di Ossuccio
Sacro Monte di Ossucio
Santuario Madonna del Soccorso, Ossuccio
Wallfahrtskirche Hilfreiche Madonna, Ossucio am Comersee
Santuario e Sacro Monte di Oropa. Biella, Piemonte (Italy)
I Sacri Monti prealpini di Piemonte e Lombardia come Patrimonio dell'Umanità
Oggi molti Sacri Monti, oltre che luoghi di culto, sono considerati luoghi di interesse storico, artistico e naturalistico meritevoli di speciale tutela.
In Europa il numero di Sacri Monti, di Calvari, di Via Crucis e, in genere, di complessi devozionali aventi una qualche tradizione storica e monumentalità è molto elevato: un censimento effettuato nel 2001 ha consentito di individuarne ben 1815, e si tratta di un censimento certamente incompleto.
Molti di tali complessi - per storia, tradizione di fede, opere artistiche presenti, qualità paesaggistiche - sono di straordinario interesse.
L'UNESCO nel 1999 ha incluso nella sua lista dei beni appartenenti al Patrimonio dell'Umanità il Kalwaria Zebrzydowska in Polonia.
Per rimanere in Italia, esistono in diverse regioni Sacri Monti di grande pregio culturale, storico, artistico e naturalistico. Ricordiamo ad esempio il Sacro Monte di San Vivaldo di Montaione in Toscana oppure quello delle Sette Chiesette di Monselice in Veneto. Anche il Santuario della Madonna di San Luca a Bologna presenta molti connotazioni tipiche di un Sacro Monte.
Straordinaria è la presenza, in Piemonte e Lombardia, di Sacri Monti prealpini. Essa si collega per molti versi al ruolo affidato alle opere d'arte di strumento pedagogico capace di coinvolgere emotivamente e spiritualmente i fedeli, secondo una concezione maturata nella Chiesa dopo il Concilio di Trento, che trovò un'infaticabile opera di promozione in San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, e in alcuni vescovi delle diocesi da lui dipendenti.
L'UNESCO, nel 2003,ha inserito anche un gruppo di nove di tali complessi nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Formano tale gruppo il:
Sacro Monte di Varallo, Varallo
Sacro Monte di Orta, Orta San Giulio
Sacro Monte di Crea, Serralunga di Crea
Sacro Monte di Oropa, Biella
Sacro Monte di Belmonte, Valperga
Sacro Monte di Ghiffa, Ghiffa
Sacro Monte di Domodossola, Domodossola
Sacro Monte di Varese, Varese
Sacro Monte di Ossuccio, Ossuccio
I Sacri Monti prealpini di Piemonte e Lombardia sono stati giudicati meritevoli di comparire nella lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO perché rispondenti ai seguenti criteri
Criterio (ii): La realizzazione di un'opera di architettura e arte sacra in un paesaggio naturale, per scopi didattici e spirituali, ha raggiunto la sua più alta espressione nei Sacri Monti dell'Italia settentrionale e ha avuto una profonda influenza sui successivi sviluppi nel resto d'Europa.
Criterio (iv): I Sacri Monti dell'Italia settentrionale rappresentano la riuscita integrazione tra architettura e belle arti in un paesaggio di notevole bellezza. In un periodo critico della storia della Chiesa Cattolica testimoniavano un tentativo di recupero dei valori cristiani.
Ossuccio - monte di Lenno - monte Calbiga - monte Tremezzo
foto e racconto a questo link
Ossuccio-Lenno.MPG
Dalla località di Ossuccio (201m) parte un interessante percorso dall'aspetto storico-artistico attraverso le capelle del Sacro Monte porta fino al Santuario della Madonna del Soccorso (400m)(Patrimonio dell'umanità UNESCO) all'inizio della val Perlana. Dal Santuario si arriva comodamente al monastero dell'abbazia dell'Acqua Fredda (329m) scendendo poi a Lenno grazioso comune sul lago di Como. Gita bellissima assieme al CAI Magenta 18/09/2011.
07 Ossuccio la Madonna del Soccorso
Ossuccio (CO) e dintorni, tra terra e acqua, panorami
Alla scoperta delle meraviglie del territorio del Lago di Como.
[ITALY] Sacro Monte Di Orta [UNESCO] CULTURAL HERITAGE SITE-An Aerial Tour By Drone-Episode 8
A warm but beautiful afternoon took us to [Sacro Monte di Orta]....
Flying my DJI Phantom 4 drone was perfectly permissible. But this is a religious cultural site of major importance. Many of the visitors consider it as a revered and a very spiritual place. Thus I flew only a short duration flight at an altitude that would not disturb, over the site itself, simply out of respect.
You will notice I did incorporate a few stills to give you an abridged idea of the beautiful artwork that the 20 chapels house in projects of varying stages of restoration.
At the end of the video you can see the Villa Crespi with its Moorish Tower, the incredible place we stayed, right next door to this lovely and memorable hill.
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History From Wikipedia-
The Sacro Monte di Orta is a Roman Catholic devotional complex in the comune of Orta San Giulio on the summit of a hill known as San Nicolao, which faces the western shore of Lake Orta. It is one of the Sacri Monti of Piedmont and Lombardy, included in UNESCO World Heritage list.
Construction of the complex, dedicated to St. Francis of Assisi, began in 1583. The project by the Capuchin friar Cleto da Castelletto Ticino involved 36 chapels, of which only 20 were built. Until 1630 they were mostly in the Mannerist style, but from the mid-17th century Baroque and other influences predominated. Construction ended in 1788.
Tech-
Drone Phantom 4 PRO
4k 60fps
CINELIKE
Sat +1
Contrast-1
Tiffen ND 8 Filter
Still Camera-
Nikon D500 available light
Music from Sonic Pro Royalty Free
Vivaldi
Bach
Yuri Sazonoff for Duality
Sacri Monti - Madonna del Soccorso - Ossuccio - Lake Como
For whom the bell tolls!
Sacri Monti del Piemonte e Lombardia - V. 1 Paesaggi straordinari e arte d'eccellenza(Said in Italy)
I Sacri Monti sono apparsi tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, con l'idea di creare in Europa luoghi di preghiera alternativi ai luoghi santi di Gerusalemme e della Palestina, ai quali l'accesso dei pellegrini diventava sempre più difficile a causa della rapida espansione della cultura mussulmana. I frati minori, custodi del Santo Sepolcro, selezionarono tre siti - Varallo in Valsesia, appartenente al ducato di Milano, Montaione in Toscana, e Braga nel nord del Portogallo - per costruirvi una Nuova Gerusalemme, con una concezione ed una topografia simili a quella originale. Qualche anno dopo, particolarmente dopo il Concilio di Trento del 1545 - 1563, questo modello devozionale, e segnatamente quello di Varallo, disegnato attorno al 1480, fu utilizzato per altre ragioni, specialmente in quelle diocesi che cadevano sotto la giurisdizione della curia di Milano. Si trattava questa volta di combattere l'influenza della Riforma protestante favorendo la creazione di altri sacri monti come concreta espressione di devozionalità e come baluardi contro gli eretici.[2] Essi erano dedicati non solo a Cristo, ma anche al culto della Madonna, dei Santi, della Trinità e del Rosario.
Questo progetto ideale, tradotto in norme specifiche per le tipologie e gli stili architettonici, fu fortemente sostenuto da Carlo Borromeo, vescovo di Milano. Avendo in mente le idee emerse dal Concilio di Trento, egli volle continuare la costruzione del Sacro Monte di Varallo prima di dare avvio ai lavori sugli altri. Questa fase andò avanti lungo tutto il XVII secolo, sino a metà del XVIII secolo. A quello di Varallo seguirono i sacri monti di Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Valperga. Se essi seguirono all'inizio determinate regole di base, svilupparono in seguito loro propri aspetti artistici ed architettonici. Altri sacri monti furono progettati e costruiti durante tutto il XVIII secolo, ma molti di essi rappresentavano esempi di concezioni differenti, prive delle motivazioni religiose, della autenticità di una composizione che segue ben precise regole, e prive della presenza di quegli elementi di magnificenza architettonica ed artistica che essi avevano nella prima fase del XVI e del XVII secolo.
La Riserva del Sacro Monte di Varallo, in collaborazione con gli altri Sacri Monti piemontesi istituiti in area protetta dalla Regione Piemonte, ha creato nel 2007 la rivista “Sacri Monti”, rivista di arte, conservazione, paesaggio e spiritualità dei Sacri Monti piemontesi e lombardi che illustra la storia e l’attività di conservazione e valorizzazione dei nove Sacri Monti che costituiscono il sito Unesco dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia.
Belmonte (TO)
Crea (AL)
Domodossola (VB)
Ghiffa (VB)
Oropa (BI)
Orta (NO)
Ossuccio (Lombardia, CO)
Varallo (VC)
Varese (Lombardia, VA)
Per informazioni sulla rivista rivolgersi a:
Ente di gestione dei Sacri Monti
Riserva Naturale speciale del Sacro Monte di Varallo
tel 0163 53938, info.varallo@sacri-monti.com
Sacro Monte d'Orta - Visioni sferiche tra paesaggio straordinario e arte d'eccellenza(Said in Italy)
I Sacri Monti sono apparsi tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, con l'idea di creare in Europa luoghi di preghiera alternativi ai luoghi santi di Gerusalemme e della Palestina, ai quali l'accesso dei pellegrini diventava sempre più difficile a causa della rapida espansione della cultura mussulmana. I frati minori, custodi del Santo Sepolcro, selezionarono tre siti - Varallo in Valsesia, appartenente al ducato di Milano, Montaione in Toscana, e Braga nel nord del Portogallo - per costruirvi una Nuova Gerusalemme, con una concezione ed una topografia simili a quella originale. Qualche anno dopo, particolarmente dopo il Concilio di Trento del 1545 - 1563, questo modello devozionale, e segnatamente quello di Varallo, disegnato attorno al 1480, fu utilizzato per altre ragioni, specialmente in quelle diocesi che cadevano sotto la giurisdizione della curia di Milano. Si trattava questa volta di combattere l'influenza della Riforma protestante favorendo la creazione di altri sacri monti come concreta espressione di devozionalità e come baluardi contro gli eretici.[2] Essi erano dedicati non solo a Cristo, ma anche al culto della Madonna, dei Santi, della Trinità e del Rosario.
Questo progetto ideale, tradotto in norme specifiche per le tipologie e gli stili architettonici, fu fortemente sostenuto da Carlo Borromeo, vescovo di Milano. Avendo in mente le idee emerse dal Concilio di Trento, egli volle continuare la costruzione del Sacro Monte di Varallo prima di dare avvio ai lavori sugli altri. Questa fase andò avanti lungo tutto il XVII secolo, sino a metà del XVIII secolo. A quello di Varallo seguirono i sacri monti di Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Valperga. Se essi seguirono all'inizio determinate regole di base, svilupparono in seguito loro propri aspetti artistici ed architettonici. Altri sacri monti furono progettati e costruiti durante tutto il XVIII secolo, ma molti di essi rappresentavano esempi di concezioni differenti, prive delle motivazioni religiose, della autenticità di una composizione che segue ben precise regole, e prive della presenza di quegli elementi di magnificenza architettonica ed artistica che essi avevano nella prima fase del XVI e del XVII secolo.
La Riserva del Sacro Monte di Varallo, in collaborazione con gli altri Sacri Monti piemontesi istituiti in area protetta dalla Regione Piemonte, ha creato nel 2007 la rivista “Sacri Monti”, rivista di arte, conservazione, paesaggio e spiritualità dei Sacri Monti piemontesi e lombardi che illustra la storia e l’attività di conservazione e valorizzazione dei nove Sacri Monti che costituiscono il sito Unesco dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia.
Belmonte (TO)
Crea (AL)
Domodossola (VB)
Ghiffa (VB)
Oropa (BI)
Orta (NO)
Ossuccio (Lombardia, CO)
Varallo (VC)
Varese (Lombardia, VA)
Per informazioni sulla rivista rivolgersi a:
Ente di gestione dei Sacri Monti
Riserva Naturale speciale del Sacro Monte di Varallo
tel 0163 53938, info.varallo@sacri-monti.com
5 Beata Vergine del Soccorso - l'Isola Comacina
Il Santuario a picco sull' Orrido del Tufo e le sue 14 cappelle sparse sul declivio del monte di Ossuccio si erge a 419 metri s.l.m. Il primo nucleo risale al XVI secolo, con successive modifiche e ampliamenti fino al XVIII secolo, quando venne innalzato anche l'imponente campanile. Il culto ha radici antichissime, la statua marmorea della Madonna con Bambino è venerata come dispensatrice di grazie. Passato il ponte sul Perlana, comincia il grande viale delle cappelle con 14 tempietti racchiudenti la rappresentazione dei Misteri del Rosario. Costruite tra il 1623 e il 1710, adornate da 230 statue a grandezza naturale, sono veri capolavori d'arte degli stuccatori intelvesi. Alcune furono fatte costruire con il contributo di emigranti che all'estero trovarono fortuna, i cui stemmi marmorei adornano le facciate. Nel giorno della natività di Maria (8 settembre)si celebra con solennità la principale festa del Santuario con grande afflusso di pellegrini da tutti i paesi del Lario.
Fucina VLOG - DAMMI LA POSIZIONE: Sacro Monte di Orta
Carmelo Maisano e Paolo Simonotti ci raccontano il Sacro Monte di Orta (NO)
SAGRA DI SAN GIOVANNI 2019 la solenne processione da Ossuccio all'isola Comacina (lago di Como)
Eccellente esempio di come i rituali antichi, le leggende di lunga data e la storia basata su fatti realmente accaduti, confluiscono creando solide tradizioni.
Una caratteristica processione si snoda da Ossuccio sino all’isola Comacina, suggestivo è il trasporto in battello dei fedeli. Una messa sulle rovine della chiesa di Sant’ Eufemia rende omaggio alle reliquie di San Giovanni messe in salvo durante la devastazione, nel 1169, da parte di Federico Barbarossa che mise a ferro e fuoco l’unica isola del Lario distruggendola.