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Strada Rezia, 61, 39046 Ortisei BZ, Italy
The Octopus Fair - Padova, Italy
The Noventa Padovana Autumn Fair, also known as the octopus fair”, is one of the most popular and antique fairs in the Padova area ('700). The Octopus fair happens the second week end of October.
The fair got it's name from the various food stands offering Octopus. Octopus stands are highly regarded as the original street food in Veneto.
You will find local food products.
As well as local arts and crafts.
Cenni storici
Ha un’origine antica, sicuramente anteriore ai documenti del sei-settecento che ne parlano.
Lo storico Andrea Gloria, nel “ Territorio Padovano illustrato “ del 1862 , scrive che a Noventa
“ frequentatissima v’è la Fiera annua in ottobre della quale Girolamo Vendramin ottenne la conferma nel millesettecentocinquantotto, trasferita la 2^ domenica di ottobre per la Ducale 11 settembre 1776 ”.
In quel tempo, infatti, il Doge Francesco Loredan decretò “ che sia rinnovata la concessione di un mercato franco da farsi nella 2^ domenica e lunedì susseguente di ottobre di cadaun anno nella pubblica già capace strada “.
Si trattò di un rinnovo di vecchie concessioni di cui non ci è dato di sapere l’epoca precisa di origine.
Nel 1776 fu fissata la data ancora oggi tradizionale; prima cadeva nella domenica della Madonna del Rosario, assai sentita dagli abitanti di un tempo.
La fiera a quel tempo favoriva soprattutto l’economia agricola locale, ampliando così un mercato locale altrimenti povero e ristretto.
La Repubblica di Venezia concesse inoltre una franchigia dai dazi per le merci che fossero capitate nella Fiera di Noventa.
La Fiera conservò per tutto il secolo scorso, e parte del nostro, queste caratteristiche di mercato agricolo autunnale, allargato sino a comprendere il martedì; questo fino a quando l’economia del paese acquistò carattere decisamente industriale.
Sin dagli inizi, ovviamente,la Fiera aveva quella componente di divertimento, di festa paesana, oggi così evidente ed anzi fondamentale: come nel ‘700 gli attori girovaghi, le bancarelle attiravano anche i patrizi veneziani fuori dalle loro ricche dimore, e nell’800 era frequentatissima non solo per il mercato agricolo, così ai nostri giornila Fieraattira a migliaia bambini, ragazzi, famiglie intere per le giostre e i vari divertimenti, le bancarelle con i prodotti artigianali locali. Si ha la possibilità di ristorarsi presso le 6 bettole tipiche o fermandosi dai “ folpàri “, ultimi rappresentanti dell’antica tradizione.
Oltre alle tradizionali attrazioni, nel tempo si sono aggiunte altre proposte ricreative e culturali, quali la pesca di beneficenza, mostre artistiche, lo stand dell’artigianato, serate di ballo e musica per giovani e meno giovani, attività di animazione per bambini.
La degna conclusione della manifestazione, è demandata al favoloso spettacolo pirotecnico del martedì sera.
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Pilgrims visit Leo Moroder snc. - religious woodcarvings
Pilgrims visit Leo Moroder snc. - religious woodcarvings
Time-Lapse aus Südtirol
User 'MartinDeja' zeigt auf beeindruckende Weise die Quellwolken über dem Alpen-Panorama und gewann damit 100,- Euro bei der Lime-Lapse-Mission. Bevor das Gewitter kam, mussten die Kameras allerdings aus. ;)
Hier gehts zum Original-Video:
St. Benjamin, Deacon, Martyr
ISDEGERDES, Son of Sapor III., put a stop to the cruel persecutions against the Christians in Persia, which had been begun by Sapor II., and the Church had enjoyed twelve years' peace in that kingdom, when in 420 it was disturbed by the indiscreet zeal of Abdas, a Christian bishop, who burned down the Pyræum, or Temple of Fire, the great divinity of the Persians. King Isdegerdes thereupon demolished all the Christian churches in Persia, put to death Abdas, and raised a general persecution against the Church, which continued forty years with great fury. Isdegerdes died the year following, in 421. But his son and successor, Varanes, carried on the persecution with greater inhumanity. The very recital of the cruelties he exercised on the Christian strikes us with horror. Among the glorious champions of Christ was St. Benjamin, a deacon. The tyrant caused him to be beaten and imprisoned. He had lain a year in the dungeon, when an ambassador from the emperor obtained his release on condition that he should never speak to any of the courtiers about religion. The ambassador passed his word in his behalf that he would not; but Benjamin, who was a minister of the Gospel, declared that he should miss no opportunity of announcing Christ. The king, being informed that he still preached the Faith in his kingdom, ordered him to be apprehended, caused reeds to be run in between the nails and the flesh, both of his hands and feet, and to be thrust into other most tender parts, and drawn out again, and this to be frequently repeated with violence. Lastly, a knotty stake was thrust into his bowels, to rend and tear them, in which torment he expired in the year 424.
Reflection.—We entreat you, O most holy martyrs, who cheerfully suffered most cruel torments for God our Saviour and His love, on which account you are now most intimately and familiarly united to Him, that you pray to the Lord for us miserable sinners, covered with filth, that He infuse into us the grace of Christ, that it may enlighten our souls that we may love Him.
Father abducted by filonazis in 1943 WW II - L pere śarà via dai nazifils tl 1943
Edith Moroder Prugger de Doss, born 1926, is interviewed (please activate the English subtitles) about the abduction of her father in Ortisei (South Tyrol) during World War II by nazi fanatics in September 1943 and of his confinement in a nazi prison waiting for the train to the concentration camp. Luckily he was then released by a Reich's officer because of empty accusation.
Edith Moroder (classe 1926) racconta in ladino come suo padre fu prelevato dai filonazisti locali nel settembre 1943 e rinchiuso come 'politicamente sospetto' in attesa del treno per il trasporto ai campi di concentramento nazisti. Fu poi liberato da un ufficiale tedesco del Reich per la faziosità delle accuse.
Antefatto:
In base agli accordi Hitler-Mussolini sulla pulizia etnica dell'Alto Adige Südtirol, entro dicembre del 1939 tutti i cittadini residenti di madrelingua tedesca dovettero dichiarare se scegliere la cittadinanza tedesca ed emigrare in Germania o se mantenere quella italiana e rimanere in valle (la cosiddetta Opzione). Il meccanismo della propaganda iniziò a imperversare nei mesi precedenti. Una situazione particolare venne a crearsi nella Val Gardena dove fu deciso di partecipare all'opzione nonostante i residenti fossero di lingua ladina e non tedesca. La volontà di dimostrare l'appartenenza al pan-germanismo dei dirigenti del posto era tanto forte da sacrificare la popolazione locale e innestare così il seme dell'odio intestino che martoriò molte vite, divise famiglie e angosciò una comunità intera per ben due generazioni.
Questo video è una testimonianza delle conseguenze dell'opzione del '39 in Alto Adige.
= Caricato sulla cloud per non perdere la memoria collettiva =
Ulteriori informazioni sulla scheda: