BRUNO AYMONE CHANNEL - BASILICA DI SAN PIETRO SPOLETO -
BASILICA DI SAN PIETRO
SPOLETO
2012
Quasi dirimpetto a S. Paolo, sull'altro versante della Flaminia e del torrente Tessino, sorge la Chiesa di S. Pietro sulle pendici di Monteluco.
Fra i più importanti monumenti della regione, fu fondata dal vescovo Achileo, probabilmente nel 419, quando questi riportò da Roma delle reliquie appartenenti alle catene di S. Pietro di San Pietro in Vincoli.
Fin dall'Età del Bronzo il luogo dove fu eretta questa chiesa era stata una necropoli e per tutto il v secolo i vescovi di Spoleto vi furono tumulati. Questo fa supporre che la Chiesa di S. Pietro potesse essere stata la prima cattedrale di Spoleto, trasferita solo successivamente da fuori le mura in città, come avvenuto d'altronde sia a Perugia che ad Arezzo ed a Firenze.
La costruzione attuale risale alla fine del XII secolo. Ricostruita nel XIV secolo dopo un incendio, l'interno fu trasformata in stile barocco, come dall'esempio della cattedrale in città (1699).
La facciata, splendido documento del tardo-romanico umbro, è diviso in tre ordini da cornici e spartito da lesene che incorniciano la ricca decorazione a bassorilievi. Mentre le formelle rettangolari denunciano l'influenza della scultura lombarda (Antelami) e sono state eseguite probabilmente intorno al 1200, la ricchezza delle forme stilistiche dei rilievi decorativi e figurativi (arbor vitae) sui montanti e lo stipite del portale centrale fanno pensare a una esecuzione successiva, ma sempre del XIII secolo.
Curiosa la cornice a segmento di cerchio sopra il portale: forse il resto di un rosone? Il rosone vero e proprio non esiste più; è rimasto solamente il riquadro con i simboli dei quattro Evangelisti negli angoli e le decorazioni cosmatesche. La superficie vuota al centro del terzo ordine, incorniciata da quattro formelle, probabilmente era destinata ad accogliere un mosaico.
VIDEO: BRUNO AYMONE
POSTPRODUZIONE: BAYPRESSAGENCY
Abbazia di San Pietro in Valle
Abbazia di San Pietro in Valle is just 30 kilometers from Spoleto, Italy.
Spoleto Cathedral, Spoleto, Perugia, Umbria, Italy, Europe
Spoleto Cathedral is the cathedral of the Archdiocese of Spoleto-Norcia created in 1821, previously that of the diocese of Spoleto, and the principal church of the Umbrian city of Spoleto, in Italy. It is dedicated to the Assumption of the Blessed Virgin Mary. The church is essentially an example of Romanesque architecture, with a nave and two side-aisles crossed by a transept, although subsequently modified. It was built from the second half of the twelfth century after the city had been devastated by Frederick Barbarossa's troops, over an area where there had previously stood an earlier cathedral, dedicated to Saint Primianus (San Primiano) and destroyed by the emperor. A notable external porch and the belfry were added in the fifteenth and sixteenth century respectively. The façade is divided into three bands. The lower one has a fine architraved door with sculpted door-posts. Two pulpits are provided on each side of the porch. The upper bands are separated by rose windows and ogival arches. The most striking feature of the upper façade is the Byzantine-hieratic mosaic portraying Christ giving a Benediction, signed by one Solsternus (1207). He signed his work with the inscription Doctor Solsternus, hac summus in arte modernus (doctor Solsternus, supremely modern in his art ), calling himself an outstanding modern artist. Nothing else is known about him. He was certainly ahead of his contemporaries, because it would take half a century before the mosaics in Roman churches would surpass his style. The part of the belfry contemporary with the church reuses Roman and early medieval elements.
Valle Rosa Country House Hotel Review 2017 HD, Spoleto, Italy
Save money booking hotel Valle Rosa Country House in Spoleto, Italy
Book now
...
Property Location
Located in Spoleto, Valle Rosa Country House is in a rural location and convenient to Chiesa di San Pietro and San Pietro extra Moenia. This country house is within close proximity of Museo Archeologico and Teatro Romano.
Rooms
Make yourself at home in one of the 11 air-conditioned rooms featuring flat-screen televisions. Bathrooms have showers and hair dryers. Conveniences include phones and safes, and you can also request cribs/infant beds (complimentary).
Amenities
Be su...
SPOLETO Chiesa di San PIETRO + Rocca Albornoz + Ponte Acquedotto Romano
Albornoz Palace Hotel **** Hotel Review 2017 HD, Spoleto, Italy
Save money booking hotel Albornoz Palace Hotel in Spoleto, Italy
Book now
...
Property Location
A stay at Albornoz Palace Hotel Spoleto places you in the heart of Spoleto, walking distance from San Pietro extra Moenia and Chiesa di San Pietro. This 4-star hotel is within close proximity of Museo Archeologico and Piazza della Liberta.
Rooms
Make yourself at home in one of the 96 air-conditioned rooms featuring minibars. Complimentary wireless Internet access keeps you connected, and cable programming is available for your entertainment. Private bathrooms with showers f...
ABBAZIA DI SAN PIETRO IN VALLE.mp4
Nel IV secolo Giovanni e Lazzaro, due eremiti siriaci in cerca di un luogo recondito, varcato il monte Solenne e scesi nella valle Suppenga avrebbero fondato l'eremo che sarebbe poi divenuto l'abbazia di San Pietro in Valle, sulle fondamenta di un preesistente insediamento pagano.
Fu Faroaldo II, duca di Spoleto e signore delle terre dove sorgeva l'eremo, a costruire la chiesa dedicata a San Pietro e il monastero, che adottò la regola di San Benedetto. Qui Faroaldo stesso vestì l'abito monastico e morì nel 728. Segui un periodo di pace e relativa popolarità, che si protrasse per oltre un secolo.
Nell'anno 840, i monaci furono espropriati dal vescovo di Spoleto. L'abbazia, semidistrutta in seguito sotto i primi Ottoni, fu riedificata tra la fine del sec. X e il XI da Ottone III e Enrico II. Dal giugno del 1190 l'Abbazia di San Pietro in Valle fu di proprietà del comune di Spoleto. Alla fine del XII sec., con ogni probabilità all'epoca di Gregorio II (1198-1226), fu unita alla basilica di San Giovanni in Laterano ed a questo periodo dovrebbero risalire gli ulteriori restauri agli edifici ed il ciclo di affreschi della navata.
Nel 1477 Sisto IV, per la decadenza della vita monastica, levò i monaci da questo monastero e cedette l'Abbazia in commanda alla famiglia Ancajani, i quali furono a varie riprese gli abati accomandatari dell'Abbazia fino al 1850, quando con l'avvento dell'unificazione d'Italia ne divennero i proprietari. L'ultimo erede degli Ancajani cedette la chiesa al parroco e vendette il convento, che si avvia a diventare residenza d'epoca.
La chiesa dell'abbazia fu compiuta in due epoche diverse: longobarda (sec.VIII) e romanica (sec. XII), ma i due stili sono così armoniosamente inseriti da non accorgersi della loro successione. All'interno della chiesa si trovano vari frammenti longobardi e sarcofagi roman, ma soprattutto un ciclo pittorico importantissimo per la lunga serie di soggetti del Vecchio e Nuovo Testamento che si svolgono sulle pareti della chiesa come in una finta galleria. Il Chiostro e gli ambienti monastici appartengono ad un'epoca più tarda rispetto alla chiesa, probabilmente verso il XII-XIII sec. Il lato settentrionale del chiostro, congiunto alla navata della chiesa, è scandito da 3 alti e grandi archi sorretti da pilastri quadrangolari. Gli altri 3 lati presentano una diversa situazione: l'ordine inferiore è costituito da portici con poderose volte a crociera sostenute da robuste e basse colonne di pietra locale.
Il Campanile è di pianta quadrata leggermente asimmetrica e presenta un parato murario costituito da blocchi irregolari di pietra locale. Le sue pareti sono variamente ornate di inserti di epoche precedenti; si notano, tra l'altro, suggestivi frammenti di epoca romana e longobarda. (Tratto da Bella Umbria)
Restauro del Crocefisso della Chiesa di San Pietro - Lions Club Spoleto
Il Lions Club Spoleto ha restaurato nella Chiesa di San Pietro un importante crocefisso ligneo, policromo del XV - XVI secolo riportato in condizioni ottimali dopo un restauro durato due anni. La Presidente 2015-2016, Maria Letizia Angelini Paroli racconta il restauro.
Video Abbazia San Pietro in Valle
Abbazia di San Pietro is an ancient abbey in the woods between the city of Spoleto and the Marmore Waterfalls. Rooms offer panoramic views over the woods and valley. Each room at the San Pietro Abbazia has air conditioning, en suite facilities and satellite TV. Most have individual features such as a chimney, antique furnishings or vaulted ceilings. The Abbazia's panoramic garden is furnished with tables, chairs and sun loungers. The property also has meeting and banqueting facilities, and guided tours of the surrounding area can be arranged. The abbey's Hora Media restaurant provides local cooking including specialities such as game, truffles, legumes and fresh-water fish. A wide range of both national and regional wines are on offer here.
Un viaggio nel tempo… un posto da sogno! Paesaggistica e architettura ti riportano subito nel dodicesimo secolo… camere e servizi sono integrati in perfetta armonia col posto. Il privilegio di soggiornare in questo capolavoro storico non ha prezzo. Cordialità e servizio alla altezza di questa magnifica proposta
San Pietro Sopra Le Acque - Massa Martana - Perugia - Dimore D'Epoca in Umbria
San Pietro Sopra Le Acque è un convento degli inizi del Seicento, decorato con preziosi affreschi riportati all'antico splendore. Nel rispetto della struttura originaria sono state realizzate 15 camere, arredate con mobili d'epoca in armonia con l'artigianato umbro di pregio, e un appartamento. Dotato di ampio parcheggio, giardino all'italiana con roseto, parco di alberi secolari, il complesso include un interessante percorso archeologico su antica necropoli romana e una chiesa consacrata, luogo ideale per affascinanti cerimonie. La residenza è inoltre arricchita di servizi complementari, quali il modernissimo centro benessere, la piscina riscaldata, il campo da tennis, 2 buche da golf, bici ed equitazione. La struttura, quasi al centro dell'Umbria, permette di raggiungere in brevissimo tempo i luoghi d'arte più importanti della regione o del centro Italia: Perugia, Assisi, Orvieto, Spoleto fino a Roma e Firenze.
URL:
---
An early 17th century monastery, lovingly restored and frescoed to its original splendour, San Pietro Sopra le Acque now welcomes its guests to 15 beautifully appointed rooms with antique handicrafted furnishings in prestigious Umbrian style and a cosy apartment. The complex has a wide car park, an Italian rose garden and a park with age-old trees, plus an interesting archaeological trail through an ancient Roman necropolis and a consecrated church, which is the ideal setting for romantic ceremonies. Other amenities include: modern wellness centre, heated swimming pool, tennis court, two-hole golf course,bicycle and horse riding facilities. The hotel is splendidly located in the heart of Umbria and some of the best known art towns and cities in the Region and central Italy, such as Perugia, Assisi, Orvieto, Spoleto and, a little farther away, Rome and Florence, are all within easy reach.
URL:
Basilica di San Gregorio Maggiore Spoleto
Casale San Pietro - Aerial View
This stunning aerial clip, shot on a DJI Phantom Drone, displays the scenic location of our hotel, Casale San Pietro, nestled in 8 acres of Olive Groves in the heart of the Italian Countryside, yet only 50 minutes from Rome City Centre.
Duomo Spoleto
Spoleto Umbria. A walk in the duomo of Spoleto on its original marble floor of the 15th century.
Abbazia di S. Pietro in Valle di ombrasera
L'Abbazia fu edificata nell'VIII sec. da Faroaldo II duca di Spoleto, il quale si fece monaco, morì e fu sepolto nella Chiesa abbaziale che da allora divenne il Mausoleo dei duchi longobardi. Passata sotto la proprietà del Comune di Spoleto, e semidistrutta dai Saraceni, l'Abbazia venne riedificata tra il X e XI sec. Essa ebbe un esteso patrimonio territoriale ed una grande influenza sulla vita del territorio ad essa assoggettato fino agli inizi del XIV sec., quando fu affidata al Capitolo Lateranense. Successivamente fu curata dalla famiglia Cybo e ancora dopo dalla famiglia Ancajani che ne furono abati e curatori dei restauri. La chiesa, che è rimasta come corpo separato rispetto all'abbazia, è ad una sola navata che risale al VII secolo; l'abside è del XII secolo. Conserva pregevoli affreschi medievali e rinascimentali di scuola umbra raffiguranti scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. Al II secolo risalgono invece quattro sarcofagi conservati nella chiesa, che per lo stile e le raffigurazioni fanno pensare ad artisti orientali: Sarcofago con tre barche (viaggio nell'Ade). Sarcofago di Faroaldo con Dioniso, Sileno, Pan e Menade danzante. Sarcofago di Amore e Psiche. Sarcofago dei cacciatori. Di epoca longobarda sono invece le due lastre dell'altare principale, scolpite a bassorilievo. Su quella che è fronte dell'altare corre una scritta in lingua latina, con curiosi caratteri misti maiuscoli e minuscoli: Ilderico Dagileopa, in onore a san Pietro e per amore di san Leone e san Gregorio, per la salvezza dell'anima (pro remedio animae). Ilderico fu duca di Spoleto tra il 739 e il 742. La lastra è inoltre adornata con due bizzarre figure, con le braccia piegate a 90° e levate verso l'alto, con il petto nudo e indosso un gonnellino corto. Le figure sono circondate da fusti vegetali stilizzati, che culminano in dischi con delle croci inscritte. Una delle due figure brandisce uno sorta di stiletto, da alcuni ritenuto uno scalpello. Ciò suggerirebbe che la figura rappresenta Orso, lo scultore indicato come autore dell'incisione dalla scritta Ursus magester fecit (Il maestro Orso l'ha fatto). Più difficile comprendere chi sia l'altra figura: il gonnellino, indumento forse adatto all'attività di scultore, mal si addice alla dignità del duca. Le braccia levate sono state interpretate come atteggiamento rituale e, in questo caso, il gonnellino corrisponderebbe al panno che si indossa dopo il battesimo (che, anticamente, si svolgeva per immersione). La posa corrisponderebbe a quella del coevo altare in osso del vescovo Liudger a Werden (frazione di Essen) o a quella del sarcofago del vescovo Agilberto nella cripta di Jouarre (Francia), leggermente più antico. Questo di San Pietro in Valle è uno dei rarissimi casi, nell'arte medioevale, in cui si può facilmente distinguere il committente dall'artefice, grazie al fatto che sono entrambi menzionati.
English:
Tradition attributes the founding of the Abbey to Faroaldo II Duke of Spoleto in the 8th century. Here Faroaldo took monastic vows and died in 728. The Lombard church has since then been the Mausoleum of the Lombard dukes, as his cruel son Trasimondo also became a monk, after being exiled by king Liutprandus, and retired to the Abbey where he died in 765.
His successor Hilderigo Dagileopa did likewise after a short term as governor, taking monastic vows in 740, and leaving his name in the frontal altar. We learn from ancient documents that the Abbey covered a large area in the Valnerina and the abbey exercised rights over many churches in the surrounding countryside and possessed an extensive territorial patrimony composed of villas, villages, castles, many of which strategically controlled the roads communicating with Terni, Spoleto, the Sabina and the Marche region; other properties reached as far as Rome.
In the course of the XIV century, following serious disorders and abuse, Boniface VIII acted on full powers against the corrupt monks and abbots and assigned the Abbey to the Lateran Chapter.
However, being unable to adequately look after the administration and spiritual needs of the Abbey, the Lateranense Chapter returned it to the Pope, who, at first, entrusted it to the Cybo family and subsequently to the Ancajani who were abbeys and curators at various times.
In 1861 with the unification of Italy, the State expropriated all Church possessions and enabled the general partners to redeem the property.
So in 1890 Decio Ancajani bought the Abbey which passed into private hands. In 1917 the last descendant of the Ancajani family, Serafina Gianavei, surrendered the Abbey to the parish priest, and sold the convent to Ermete Costanzi who immediately began the restoration and consolidation of the structures that appeared to be damaged or in danger of falling down.
Borgo San Pietro della Ienca Aq
(San Pietro della Ienca - Aq) è un borgo disabitato posto nella valle del Vasto, sotto il massiccio del Gran Sasso d'Italia, nel territorio comunale dell'Aquila.
Nel XIII secolo è stato uno dei castelli che hanno partecipato alla fondazione dell'Aquila, in seguito alla quale ha subito un progressivo abbandono. Nel XX secolo è stato più volte luogo di visita di papa Giovanni Paolo II. A partire dal 1995 il borgo è stato parzialmente recuperato ed è sede di eventi culturali durante la stagione estiva; la chiesa di San Pietro della Ienca — nota come santuario di Giovanni Paolo II — ospita una reliquia del papa...
Rif.:
Della Genga Resort Spoleto
La famiglia dei Conti DELLA GENGA, di antiche origini marchigiane, è documentata dall’ XI secolo nel castello di Genga in provincia di Ancona da dove proviene e a cui ha dato il nome.
I della Genga si sono distinti in modo illustre nell’ambito letterario, politico, religioso e delle armi nel corso dei secoli sin dall’epoca medievale. Si ricordano tra questi: la poetessa Leonora contemporanea del Petrarca, i condottieri Guido ai tempi di Federico II di Svevia, Rinaldo, Ercole, Donnino che servì papa Giulio II della Rovere, il cardinale Annibale diventato Papa nel 1823 col nome Leone XII, che indisse l’unico anno giubilare del XIX secolo ed è sepolto nella Basilica di S. Pietro, il cardinale Gabriele sepolto in S. Lorenzo in Lucina a Roma.
La famiglia, a seguito di unioni matrimoniali e parentele acquisite, progressivamente prese dimora in Umbria, tra Assisi e Spoleto, città in cui si stabilì in modo definitivo.
Nel centro storico di Spoleto si può ammirare il palazzo De Domo Alberini pervenuto ai della Genga per unioni familiari. Il palazzo fu tra l’altro dimora del papa Leone XII.
L’ultimo e unico discendente, il conte Lorenzo Pucci Boncambj marchese della Genga de Domo Alberini, amministra le sue proprietà mantenendo e valorizzando l’importante patrimonio tramandato nei secoli.
ABBAZIA DI SAN PIETRO - ASSISI (2 PARTE)
DESCRIZIONE DELL'ABBAZIA DI SAN PIETRO IN ASSISI
Cattedrale di Santa Maria Assunta il Duomo di Spoleto
Il Duomo di Spoleto, dedicato a Santa Maria Assunta, sorge sul fondo della scenografica piazza sulla quale si affacciano anche il cinquecentesco palazzo Rancani (poi Arroni), il palazzo della Signoria, la chiesetta ottagona di Santa Maria della Manna e il piccolo teatro Caio Melisso.
Descrizione
Edificato in forme romaniche nel XII secolo sull'antica chiesa di Santa Maria in Vescovado, ha una maestosa facciata a capanna, costituita da blocchi in pietra e affiancata dalla possente torre campanaria a pianta quadrata.
La parte alta della facciata è divisa in due fasce sovrapposte da un cornicione poggiante su archetti ciechi.
Nell'ordine superiore si aprono tre rosoni e tre grandi nicchie ogivali; in quella centrale, si ammira il mosaico bizantineggiante con il Cristo in trono fra la Madonna e San Giovanni Evangelista (1207).
Nell'ordine inferiore si alternano altri cinque rosoni, dei quali il centrale, più grande, è ricco di intagli e ornati musivi ed è fiancheggiato dai simboli dei quattro Evangelisti.
Ancora sotto, il portico in stile rinascimentale, realizzato su progetto di Antonio Barocci, si apre sull'esterno con cinque arcate a tutto sesto intervallate da colonne corinzie.
All'ingresso della cattedrale, un magnifico portale (anteriore al 1198) è decorato in stile romanico.
L'interno della chiesa, radicalmente trasformato nella prima metà del Seicento, è in stile barocco ed è a croce latina, con tre navate di sei campate ciascuna, transetto, grande abside semicircolare e cupola senza tamburo.
Della cattedrale romanica rimane il pavimento musivo della navata centrale, in gran parte del XII secolo.
Nella nicchia in contraffacciata, un busto in bronzo di Urbano VIII è opera di Gian Lorenzo Bernini (1640).
Un affresco con Madonna e Santi del Pinturicchio decora l'abside della prima cappella della navata destra.
Prima del transetto destro si può ammirare la Croce dipinta di Alberto Sotio (1187) nell'iconografia del Cristo vivo (triumphans) sviluppatasi nell'Italia centrale.
Nel transetto destro, all'altare, tela di Annibale Carracci e, alla parete sinistra, sepolcro del pittore Filippo Lippi (morto a Spoleto nel 1469), disegnato dal figlio Filippino e realizzato da ignoto scultore fiorentino del Cinquecento.
A destra del presbiterio, la seicentesca cappella della Santissima Icona è così chiamata per la presenza di una tavoletta bizantina del XII secolo, donata alla città da Federico Barbarossa in segno di pace.
L'abside è coperta dagli splendidi affreschi di Filippo Lippi e aiuti, raffiguranti Storie della Vergine (1467-1469).
Al centro del presbiterio vi è l'altare maggiore in marmi policromi, opera di Giuseppe Valadier (1792), affiancato da quattro alte colonne portacero.
Si apre, infine, sulla navata sinistra, la cappella delle Reliquie, che conserva sculture lignee e tarsie del XVI secolo, nonché una delle sole due lettere autografe di San Francesco ancora esistenti, indirizzata a Frate Leone.
Residenza d'Epoca San Pietro sopra le Acque - Umbria
La Residenza d'Epoca San Pietro sopra le Acque è situata in Umbria, a pochi chilometri da Todi, immersa nello splendido scenario naturalistico dei Monti Martani. L'antico Convento San Pietro sopra le Acque è meta di preziose vacanze all'insegna del benessere e del relax.
Incastonata nel verde delle colline umbre, nel comune di Massa Martana, la residenza ospita un curatissimo giardino all'italiana con roseto, un'ampia piscina con un parco secolare di querce e lecci e un ampio parcheggio. Il complesso include un centro benessere, un business center, una sala convegni, una chiesa consacrata per cerimonie in un ambiente esclusivo e prezioso ed un affascinante percorso archeologico su un'antica necropoli romana.
Assisi's Landscape, Assisi, Umbria, Italy, Europe
Assisi is a town and comune of Italy in the province of Perugia in the Umbria region, on the western flank of Monte Subasio. It was the birthplace of St. Francis, who founded the Franciscan religious order in the town in 1208, and St. Clare (Chiara d'Offreducci), the founder of the Poor Sisters, which later became the Order of Poor Clares after her death. The 19th-century Saint Gabriel of Our Lady of Sorrows was also born in Assisi. Around 1000 BC a wave of immigrants settled in the upper Tiber valley as far as the Adriatic Sea, and also in the neighborhood of Assisi. These were the Umbrians, living in small fortified settlements on high ground. From 450 BC these settlements were gradually taken over by the Etruscans. The Romans took control of central Italy by the Battle of Sentinum in 295 BC. They built the flourishing municipium Asisium on a series of terraces on Monte Subasio. Roman remains can still be found in Assisi: city walls, the forum (now Piazza del Comune), a theatre, an amphitheatre and the Temple of Minerva (now transformed into the Church of Santa Maria sopra Minerva). In 1997, the remains of a Roman villa were also discovered containing several well preserved rooms with frescoes and mosaics in a condition rarely found outside sites such as Pompei. In 238 AD Assisi was converted to Christianity by bishop Rufino, who was martyred at Costano. According to tradition, his remains rest in the Cathedral Church of San Rufino in Assisi. The Ostrogoths of king Totila destroyed most of the town in 545. Assisi then came under the rule of the Lombards as part of the Lombard and then Frankish Duchy of Spoleto. The thriving commune became an independent Ghibelline commune in the 11th century. Constantly struggling with the Guelph Perugia, it was during one of those battles, the battle at Ponte San Giovanni, that Francesco di Bernardone, (Saint Francis of Assisi), was taken prisoner, setting in motion the events that eventually led him to live as a beggar, renounce the world and establish the Order of Friars Minor. The city, which had remained within the confines of the Roman walls, began to expand outside these walls in the 13th century. In this period the city was under papal jurisdiction. The Rocca Maggiore, the imperial fortress on top of the hill above the city, which had been plundered by the people in 1189, was rebuilt in 1367 on orders of the papal legate, cardinal Gil de Albornoz. In the beginning Assisi fell under the rule of Perugia and later under several despots, such as the soldier of fortune Biordo Michelotti, Gian Galeazzo Visconti and his successor Francesco I Sforza, dukes of Milan, Jacopo Piccinino and Federico II da Montefeltro, lord of Urbino. The city went into a deep decline through the plague of the Black Death in 1348. The city came again under papal jurisdiction under the rule of Pope Pius II (1458 - 1464). In 1569 construction was started of the Basilica of Santa Maria degli Angeli. During the Renaissance and in later centuries, the city continued to develop peacefully, as the 17th-century palazzi of the Bernabei and Giacobetti attest. Now the site of many a pilgrimage, Assisi is linked in legend with its native son, St. Francis. The gentle saint founded the Franciscan order and shares honors with St. Catherine of Siena as the patron saint of Italy. He is remembered by many, even non-Christians, as a lover of nature (his preaching to an audience of birds is one of the legends of his life). Assisi was hit by two devastating earthquakes, that shook Umbria in September 1997. But the recovery and restoration have been remarkable, although much remains to be done. Massive damage was caused to many historical sites, but the major attraction, the Basilica di San Francesco, reopened less than 2 years later.