San Francesco del deserto - by Giovanni Rosin - John
19 marzo 2019, visita organizzata dal CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE, UNIVERSITA' POPOLARE AUSER LA CHIOCCIOLA - JESOLO
Presidente e accompagnatore : Vianello Sante
Isola di San Francesco del deserto.
Francesco tornato dall'Egitto, giunto in terra veneziana cerca un luogo tranquillo dove fermarsi nel silenzio a pregare e riflettere. Arrivò su una piccola isola, che ora si chiama “San Francesco del Deserto”.
Nel 1233 il patrizio veneziano Jacopo Michiel dona l'isola ai frati minori che tutt'ora, dopo varie peripezie, la occupano e curano amorevolmente.
E' un'oasi di pace, e fra gli alti cipressi, che si vedono da molto distante, si possono effettuare soste di raccoglimento tra le mura della casa dell’accoglienza e dei magnifici chiostri, dove si possono trovare silenzio, pace e raccoglimento interiore.
Dopo una brevissima visita a Burano, siamo giunti all'isola e siamo stati accolti e guidati nella visita da frà Alberto, uno dei cinque frati che attualmente abitano questo luogo di pace, serenità e tranquillità.
E' stata una piacevolissima escursione ... tra gli scenari e i colori strepitosi della laguna in un pomeriggio di quasi primavera.
Vi propongo il mio video girato per l'occasione, perdonate qualche vibrazione dovuta all'imprevedibilità dei movimenti in diretta, con in sottofondo alcune musiche sul tema e/o di compositori Veneziani:
Baldassarre Galuppi (detto il Buranello), Sonata n. 6 for harpsichord in C major from XXV Sonatas, I. Gregoletto
Varie cover del Tema dal Film Fratello Sole Sorella Luna, la cui canzone è stata composta dal sacerdote francese Jean Marie Benjamin, musicata da Riz Ortolani, per la colonna sonora del film dal titolo omonimo del 1972 diretto da Franco Zeffirelli;
Pino Donaggio, La Luce dell'Anima, colonna sonora della serie televisiva Don Matteo.
Isola San Francesco del Deserto
San Francesco del Deserto
nella 4° parte del video visitiamo San Lazzaro del Deserto
San Francesco Del Deserto
A short film of our visit to San Francesco del Deserto, a small island in the Venetian lagoon & home to a Franciscan monastery
Sacred Spaces: San Francesco del Deserto
Exploring the idea of Spirituality of Place, Br. Basil Valente, OFM, Vocation Director, reflects on St Francis' time and prayer on this small island off the coast of Venice (S. Francesco Del Deserto), which still serves as a place of prayer and retreat 800 years later.
What is God calling you to do? Could God be calling YOU to be a Franciscan Friar?
Escursione a San Francesco del deserto - Foto - by Maria Teresa
19 marzo 2019, visita organizzata dal CIRCOLO RICREATIVO CULTURALE, UNIVERSITA' POPOLARE AUSER LA CHIOCCIOLA - JESOLO
Fotografie by Maria Teresa, il John le ha solo assemblate in filmato,
Baldassarre Galuppi (detto il Buranello), Sonata in do minore
Varie cover del Tema dal Film Fratello Sole Sorella Luna, la cui canzone è stata composta dal sacerdote francese Jean Marie Benjamin, musicata da Riz Ortolani, per la colonna sonora del film dal titolo omonimo del 1972 diretto da Franco Zeffirelli;
Pino Donaggio, La Luce dell'Anima, colonna sonora della serie televisiva Don Matteo.
Le Isole di Venezia, tour tra Burano, Murano, Torcello e S. Francesco Travel to Venice
Un viaggio tra la Musica, Colori e Cultura nelle Isole di Venezia. Tra Burano, Murano, Torcello e S. Francesco del Deserto. Un tour alla scoperta dell'arte e dei luoghi più caratteristici della laguna veneziana. Travel in Venice
Una Produzione: Roberto Cavasin - roberto@nygma.it
Venezia - Isola di San Lazzaro degli Armeni -- Սուրբ Ղազար կղզի -- Island of San Lazzaro
Venezia - San Lazzaro degli Armeni (in armeno Սուրբ Ղազար կղզի ) è una piccola isola nella laguna di Venezia, di 7 000 m², che si trova vicina alla costa ovest del Lido ed è completamente occupata da un monastero, casa madre dell'ordine dei Mekhitaristi. L'isola è uno dei primi centri del mondo di cultura armena.L'isola, prima di diventare degli Armeni fu:
nel IX secolo, sede dei benedettini di Sant'Ilario;
nel XII secolo, casa dei lebbrosi;
nel '500, alloggio per malati e poveri;
nel '600, dimora per domenicani espulsi da Creta;
nel '700, dopo un periodo di totale abbandono, accolse una confraternita di padri Armeni, fuggiti dalla propria terra in seguito all'invasione turca.
L'isolotto, trovandosi ad una certa distanza dalle isole principali che formano il centro storico di Venezia, era nella posizione ideale per lo stazionamento in quarantena e fu perciò usato dal XII secolo come lebbrosario (lazzaretto), ricevendo il relativo nome da San Lazzaro mendicante, patrono dei lebbrosi.
Nel 1716 Mechitar andò a visitare l'isola di San Lazzaro. Abbandonata nel XVI secolo, il 26 agosto 1717 fu data dalla Repubblica di Venezia a un gruppo di monaci armeni in fuga da Modone. L'8 settembre dello stesso anno, Mechitar e i suoi monaci presero possesso dell'isola, dove presto cominciarono a restaurarne la chiesa. L'obiettivo di Mechitar, oltre che restaurare i vecchi edifici, era anche quello di costruirne di nuovi e recuperare i terreni circostanti per trasformarli in un accurato giardino.
Nel 1740 terminarono i lavori e i monaci poterono darsi allo studio ed educare i nuovi discepoli. L'isola si trasformò in un centro di cultura e scienza, destinato a mantenere in vita la lingua, la letteratura, le tradizioni e i costumi del popolo armeno.
Nel 1789 venne aggiunto un nuovo padiglione, in cui sorse la prima piccola tipografia; così i monaci non dovettero più ricorrere alle tipografie veneziane e poterono diffondere autonomamente la lingua e la cultura armena, con una macchina da stampa che produsse lavori in 38 lingue e dieci alfabeti.
Dopo che, tra il 1823-25, venne costruita una nuova tipografia, Mechitar fece allestire una biblioteca. A San Lazzaro degli Armeni sono conservati circa 170.000 volumi, di cui 4.500 sono manoscritti, e molti altri manufatti arabi, indiani ed egiziani, tra cui la mummia di Nehmeket.
La comunità e i suoi edifici furono risparmiati durante l'invasione napoleonica; sebbene, infatti, l'imperatore avesse dato ordine di abbattere tutti i monasteri di Venezia, il 17 agosto del 1810, con provvedimento firmato e consegnato ai Padri alla vigilia della festa della Natività di Maria, decretò di preservare la comunità dei monaci armeni, in quanto il monastero venne considerato a tutti gli effetti una accademia di scienze e pertanto poteva godere della protezione dell'Imperatore. Dopo la caduta di Napoleone, nel 1814 Francesco I, imperatore austro-ungarico, constatate le dimensioni ridotte del territorio rispetto alla crescente attività della comunità, decide di cedere un pezzo della Laguna a Mechitar per ampliare i possedimenti armeni, che raggiungono così una superficie di 15 000 m². Un'altra fase di espansione si avrà a metà del Novecento, quando l'Abate Serafino decide di ampliare l'isola, che raggiungerà così gli attuali 30 000 m².
L'isola ha, inoltre, una lunga tradizione di ospitalità agli eruditi e agli allievi armeni e non, fra i quali anche Lord Byron che vi studiò l'armeno lì nel 1816.
Il monastero è aperto alle visite una volta al giorno, ogni giorno alle 15:25 senza bisogno di prenotazione. Per gruppi organizzati invece ci sono altri orari, bisogna accordarsi chiamando il Monastero.
Viaggi di Gruppo: Le Isole di Venezia: San Francesco del Deserto, Torcello e Burano
MALU VIAGGI PRESENTA:
Le Isole di Venezia: San Francesco del Deserto, Torcello e Burano. Domenica 2 Aprile: da 81 €
In collaborazione con Italia Nostra di San Felice S/P. Tour nella stupenda laguna veneta con motonave in esclusiva e servizio guida. Visiteremo San Francesco del Deserto, piccola isola ricca di storia e spiritualità, Torcello, famosa per i suoi reperti archeologici e la Cattedrale, ed infine Burano, con i suoi merletti e case colorate. Tempo permettendo si potrà visitare Murano. Quota di partecipazione con partenza da Tronchetto: € 81 (con almeno 50 partecipanti), oppure: € 85 (con almeno 40 partecipanti). La quota comprende: Viaggio in Bus GT, assistente, servizio di navigazione, guida in loco, ingresso alla Cattedrale di Torcello ed assicurazione sanitaria infortuni limitatamente a viaggiatori con meno di anni 75. La quota non comprende: pasti e quanto non specificatamente espresso ne “la quota comprende”. Prenotazione pranzo al ristorante su richiesta (18 €).
Acconto: € 30
Per Info e prenotazioni:
Malu Viaggi
Via Mazzini 16, San Felice sul Panaro (Modena).
Telefono: 0535 671204 Autorizzazione n. 260/2010
Mail: info@maluviaggi.com
Web: maluviaggi.com
Facebook: facebook.com/malu.viaggi
Instagram: instagram.com/maluviaggi
Music by BENSOUND
Creative Commons — Attribution 3.0 Unported— CC BY 3.0
Music provided by Audio Library
Two Islands in the Lagoon - Italy 4K Travel Channel
From Marina di Venezia we want to explore some islands in the lagoon. First, we take the boat from the pier in Punta Sabbioni to the island of San Francesco del Deserto, next to the island of Burano. The island was inhabited already in the Roman period. But due to rising water levels, the people left the island around 650 AD. Only in the 13th century was it repopulated again.
In 1220 at his return from the Holy Land, St. Francis founded a hermitage here. This was the foundation of today's monstery, built by the Order of Francescani Minori. They built the monastery with two cloisters.
Since there is no drinking water on the island, one built a water reservoir under the cloisters, to collect the rainwater. If you take a closer look, you will notice the inclined floor in the inner courtyards.
1420, the island was abandoned again because of the climatic conditions and thus received the name of San Francesco del Deserto. After more than 30 years, the monks return again. This time it's the Frati Minori Osservanti. In the 17th century, the island served as a hospital for plague victims.
Napoleon conquered the area at the beginning of the 19th century. One closed the monastery and the monks had to leave the island once more. One melted the church bells to produce cannons. The next half-century, the island served as a powder magazine. At the request of the Austrians, the monks returned to the island again, in 1856.
Today, 5 monks still live in the monastery. On weekends, they offer seminars to strengthen inner contemplation. From the monastery garden, you can see the island of Burano and in the distance the Venice airport.
There is no public ferry service to the island of San Francesco del Deserto. You can only reach it by organized tours or private boats. Some guided tours use the typical Venetian boats in the lagoon, called Baragozzo.
Back at the boat, we sail towards Burano but do not go ashore. We circumnavigate Burano and continue to the island of Torcello.
Through a narrow channel, we reach the Vaporetto jetty and continue on foot.
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please read more:
Von der Marina di Venezia aus wollen wir einige Inseln in der Lagune erkunden. Zuerst nehmen wir das Boot vom Pier in Punta Sabbioni zur Insel San Francesco del Deserto. nahe der Insel Burano.
Die Insel war bereits in römischer Zeit besiedelt, wurde aber später, um 650 n. Chr., bei steigendem Wasserstand aufgegeben. Erst im 13. Jahrhundert wurde sie wieder neu besiedelt.
Nach seiner Rückkehr aus dem Heiligen Land gründete der Hl. Franziskus 1220 hier eine Einsiedelei. Darauf ist das heutige Kloster zurückzuführen, das vom Orden der Francescani Minori erbaut wurde. Sie errichteten das Kloster mit zwei Kreuzgängen.
Da es auf der Insel kein Trinkwasser gibt, wurde unter den Kreuzgängen ein Wasserreservoir gebaut, in dem das Regenwasser gesammelt wird. Wer genau hinschaut erkennt die geneigte Bodenabdeckung in den Innenhöfen.
1420 wurde die Insel wegen der klimatischen Bedingungen erneut verlassen und erhielt daraufhin den Namen San Francesco del Deserto. Nach über 30 Jahren kehren die Mönche wieder zurück. Diesmal sind es die Frati Minori Osservanti. Im 17. Jahrhundert dient die Insel als Lazarettinsel für Pestkranke.
Am Beginn des 19. Jahrhunderts eroberte Napoleon das Gebiet, das Kloster wurde geschlossen und die Mönche mussten die Insel erneut verlassen. Die Kirchenglocken wurden zu Kanonen verarbeitet. Das nächste halbe Jahrhundert diente die Insel als Pulvermagazin. 1856 kehrten die Mönche auf Wunsch der Österreicher wieder auf die Insel zurück.
Heute leben noch 5 Mönche im Kloster. An Wochenenden werden Seminare zur Stärkung der inneren Besinnung angeboten. Vom Klostergarten aus kann man in der Ferne den Flughafen von Venedig und die Insel Burano sehen.
Es gibt keine öffentliche Fährverbindung zur Insel San Francesco del Deserto. Nur im Rahmen von organisierten Führungen oder mit Privatbooten kann man sie erreichen. Einige geführte Touren nutzen die typischen venezianischen Boote in der Lagune, genannt Baragozzo.
Zurück beim Boot fahren wir in Richtung Burano, gehen aber noch nicht an Land, sondern umrunden sie und fahren weiter zur Insel Torcello.
Durch einen schmalen Kanal erreichen wir die Vaporetto – Anlegestelle und gehen zu Fuß weiter.
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weitere Infos im Reisevideoblog:
Biblioteca San Francesco della Vigna a Venezia
Best Attractions and Places to See in Mestre, Italy
Mestre Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Mestre . We have sorted Tourist Attractions in Mestre for You. Discover Mestre as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Mestre .
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Mestre .
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List of Best Things to do in Mestre, Italy
Centro Storico di Venezia
Wood Hostaria
Chiesa di San Rocco
San Francesco del Deserto
Parco San Giuliano
Torre dell'Orologio
Piazza Ferretto
Mazzorbo
Forte Marghera
Canal Grande
Venezia - Chiesa di San Francesco della Vigna
Venice Episode2
This place may not seem huge but it is. Venice is made of different districts. The most famous is the area comprising the 118 islands in the main districts that are called Sestieri and they are: Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Polo, Santa Croce and San Marco, where the main monuments and sights are located. Other main districts are Isola Della Giudecca and Lido di Venezia. Other important islands include Murano, Torcello, San Francesco del Deserto and Burano, but there are several. Lastly, there is Mestre, another town on the more industrial mainland (but still part of Venice municipality), which is linked to Venice by a 5 kilometer bridge.
Venezia e le sue Isole
La Laguna di Venezia ospita le piccole isole di: * Burano * Murano * San Francesco del Deserto * Torcello * San lazzaro degli Armeni * Lazzaretto Nuovo * Pellestrina * Sant'Erasmo * Le Vignole * San Michele * Certosa * Sa...n Clemente * San Servolo * Poveglia * Mazzorbo * San Giorgio Maggiore Murano è un isola situata a nord-est di Venezia, lungo il canale dei Marani. È composta da sette isolette minori divise da canali e rii, ma collegate tra loro da ponti. Tra i monumenti più importanti ci sono la chiesa dei Ss. Maria e Donato di stile veneto-bizantino costruita nel VII secolo e rifatta nel XII e la chiesa di S.Pietro Martire eretta nel XV-XVI secolo contenente dipinti di Paolo Veronese e Giovanni Bellini. È nota in tutto il mondo per la produzione di vetro soffiato. Burano è un'isola abitata nella laguna di Venezia. È nota per la produzione di pizzi e merletti, nonché per le sue tipiche case vivacemente colorate. È collegata a Venezia (attraverso la gemella isola di Murano) tramite una linea regolare di battello che la collega pure a Torcello e a Treporti. Da non perdere Mazzorbo: il paesaggio solitario e discreto con gli ampi orizzonti lagunari, la bella Chiesa di S. Caterina del XIV sec. ed il parco pubblico realizzato nel vecchio cimitero circondato da uno storico muro. Torcello è un'isola della laguna di Venezia delimitata a sud-ovest dal canale di Burano, a nord e a est confina con le formazioni paludose della Rosa e della Centrega. È sede di uno degli insediamenti umani più antichi della zona, essendo stata fondata tra il V e il VI secolo. La Cattedrale di Santa Maria Assunta fu ristrutturata nella forma attuale intorno all'anno mille. Prospiciente alla basilica vi è il cosiddetto trono di Attila. Il Ponte del Diavolo, situato nel canale d'accesso, conserva la caratteristica forma originaria priva di spallette. L'isola dialoga da secoli con San Francesco del Deserto e Burano da una parte e Treporti e Punta Sabbioni dall'altra: è un luogo dove il turismo è prevalentemente locale, domestico, non invasivo. Dopo tanti anni di progressivo abbandono e degrado, la verde isola degli orti e dei vigneti ritrova il suo monumento più importante: la Torre Massimiliana. La stessa spiaggia, cioè il bacàn, gode ora gli effetti del restauro che ha coinvolto questa parte dell'isola. Pellestrina è una sottile barriera di oltre 11 chilometri sospesa fra mare e laguna e protetta dall'irruenza delle acque da una delle più poderose difese a mare che la Serenissima seppe realizzare per salvare la sua città: i Murazzi. Scogliera artificialeverticale verso la laguna e grondante verso l'Adriatico, fu costruita con blocchi di pietra d'Istria lavorati in forma grossolana per un tratto di circa venti chilometri fra quei litorali che sono la naturale difesa del patrimonio artistico, culturale ed economico che ha il proprio cuore in Venezia. Un suggestivo itinerario che si sviluppa dal terminal affacciato alla grande Bocca di Porto che collega Venezia al mare, per poi inoltrarsi nei vasti orizzonti lagunari, attraverso gli antichi abitati del litorale di Cavallino. Una volta oltrepassato Canale Pordelio, si giunge al centro abitato di Treporti, con la chiesetta dai due caratteristici campanili, per poi proseguire, lungo gli argini di Valle Zanella, fino alla località Saccagnana, con la storica corte rurale del Pra, su cui si affacciano una elegante villa rustica e l'antica chiesetta edificata dai primi abitanti dell'isola. L'itinerario si conclude a Lio Piccolo, in un paesaggio lagunare, caratterizzato dalle valli da pesca.
Venice seen by boat
You can find the itinerary I experienced at
Venice, Italy | VENISE – ITALIE – The Floating City
Venice, capital of northern Italy’s Veneto region, is built on more than 100 small islands in a marshy lagoon in the Adriatic Sea. Its stone palaces seemingly rise out of the water. There are no cars or roadways, just canals and boats. The Grand Canal snakes through the city, which is filled with innumerable narrow, mazelike alleys and small squares.
Venice is universally considered to be the most beautiful city in the world because of this unusual urban design and its inestimable artistic heritage; it is included in the heritage of humanity projects protected by UNESCO and has the highest number of visitors of any Italian city, many of whom are foreign tourists.
The name is derived from the ancient Veneti people who inhabited the region by the 10th century BC. The city was historically the capital of the Republic of Venice. Venice has been known as the La Dominante, Serenissima, Queen of the Adriatic, City of Water, City of Masks, City of Bridges, The Floating City, and City of Canals.
+ For this Info:
The Republic of Venice was a major maritime power during the Middle Ages and Renaissance, and a staging area for the Crusades and the Battle of Lepanto, as well as a very important center of commerce (especially silk, grain, and spice) and art in the 13th century up to the end of the 17th century. This made Venice a wealthy city throughout most of its history. It is also known for its several important artistic movements, especially the Renaissance period.
The most famous is the area comprising the 117 islands in the main districts that are called Sestieri: Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Polo, Santa Croce and San Marco, where the main monuments and sights are located. Other main districts are Isola Della Giudecca and Lido di Venezia. Some of the more important islands in the lagoon include Murano, Torcello, San Francesco del Deserto, and Burano.
E T Y M O L O G Y:
The name of the city, deriving from Latin forms Venetia and Venetiae, is most likely taken from Venetia et Histria, the Roman name of Regio X of Roman Italy, but applied to the coastal part of the region that remained under Roman Empire outside of Gothic, Lombard, and Frankish control. The name Venetia, however, derives from the Roman name for the people known as the Veneti, and called by the Greeks Eneti (Ἐνετοί). The meaning of the word is uncertain, although there are other Indo-European tribes with similar-sounding names, such as the Celtic Veneti, Baltic Veneti, and the Slavic Wends. Linguists suggest that the name is based on an Indo-European root *wen (love), so that *wenetoi would mean beloved, lovable, or friendly. A connection with the Latin word venetus, meaning the color 'sea-blue', is also possible. Supposed connections of Venetia with the Latin verb venire (to come), such as Marin Sanudo's veni etiam (Yet, I have come!), the supposed cry of the first refugees to the Venetian lagoon from the mainland, or even withvenia (forgiveness) are fanciful. The alternative obsolete form is vinegia (Venetian: venexia; Latin: Venetiae; Slovene: Benetke).
This sanctuary on a lagoon is virtually the same as it was six hundred years ago, which adds to the fascinating character. Venice has decayed since its heyday and is heavily tourist (there are 56000 residents and 20 million tourists per year), but the romantic charm remains.
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Venezia - Isola di San Servolo -- Venice - San Servolo Island
Venezia - San Sèrvolo (denominazione veneziana di San Servilio, martire dell'Istria), è un'isola della laguna di Venezia, collocata all'incrocio tra i canali dell'Orfano, di San Nicolò e del Lazzaretto; ha una superficie di 4,82 ettari di cui circa 3,8 destinati a giardino .
Dopo l'unificazione al Regno d'Italia (1866) la provincia di Venezia fu incaricata della gestione dell'istituto manicomiale che ne seguì le varie trasformazioni istituzionali. Nel 1932 i Manicomi Centrali veneti di San Servolo e San Clemente furono chiamati Ospedali Psichiatrici.
Nel 1978 venne approvata la legge 180/1978, meglio nota come legge del medico veneziano Franco Basaglia che prevedeva la chiusura degli ospedali psichiatrici e nel 1994 l'ospedale effettivamente venne chiuso.
Sant'Erasmo
Anni 2013-2014
Video fatto da me.
Musica di Jesper Kyd e Lorne Balfe.
Venice Episode1
This place may not seem huge but it is. Venice is made of different districts. The most famous is the area comprising the 118 islands in the main districts that are called Sestieri and they are: Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Polo, Santa Croce and San Marco, where the main monuments and sights are located. Other main districts are Isola Della Giudecca and Lido di Venezia. Other important islands include Murano, Torcello, San Francesco del Deserto and Burano, but there are several. Lastly, there is Mestre, another town on the more industrial mainland (but still part of Venice municipality), which is linked to Venice by a 5 kilometer bridge.