Santa Maria Maggiore Papal Basilica (ROMEing Around 25) | #ItalyPilgrimage
Episode 25 of ROMEing Around, a Millennial Pilgrimage to Italy. In this episode, I visit the first of seven pilgrim Papal basilica, Santa Maria Maggiore.
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Miglionico: Santa Maria delle Grazie
La chiesa fu riedificata e ricostruita così come si presenta attualmente dal valoroso Conte Ettore Fieramosca. Il tempio ha una cupola in stile amalfitano, con doppia copertura con le tegole che escono in due fascioni. Sulla veletta vi sono due campane, la più piccola della quali è del 1060, la più antica della Basilicata.
L'interno, una tempo, era tutta affrescata. Abbandonata per molto tempo, ha perso tutti gli affreschi, o quasi. Durante il recente restauro ne sono venuti alla luce alcuni molto belli, importanti e pregiati. Sulla parete destra dellaltare vi è un affresco, la Natività di Maria Vergine del Sodoma (Giovanni Antonio Bazzi, nato a Vercelli nel 1477 e morto a Siena nel 1549, sentì linfluenza di Leonardo e Raffaello), un pittore che lavorava alle dipendenze del papa e che ha affrescato una parte dei corridoi del palazzo apostolico.
Egli, poiché aveva stipulato un contratto con il pontefice, non poteva dipingere alle dipendenze di altri. Ettore Fieramosca lo chiamò e il Sodoma affrescò una parte della chiesa. Il committente non voleva dargli quanto promesso, perché non vedeva sullaffresco la firma dellautore. Il Sodoma disse a Ettore Fieramosca che aveva regolarmente firmato la sua opera e che doveva andarsene al più presto da Miglionico, per non essere preso dalle guardie del papa.
Poiché Fieramosca non individuava la firma del pittore, il Sodoma gli fece notare che nella Natività la firma era costituita da un gatto con un mantello bianco (il papa) e da un topo (il Sodoma). Disse il Sodoma: Se non me ne vado di qui, il papa mi mangerà. Quindi, pagami, così potrò andarmene subito.Il Sodoma firmò in questo modo (un gatto con un mantello e un topo) solo due opere: una qui, a Miglionico e una a Napoli, nella chiesa di Santa Chiara.
Nella parte alta e centrale dellaltare cè lo stemma di Miglionico: un guerriero a cavallo, con corazza ed elmo, armato di lancia, ammantato di pelle di leone, voltato a destra, in atto di assaltare un castello; il campo è azzurro, come il cielo sereno della Lucania; vi è un cartello con sette emme: Milo magnus miles munivit Milionicum magnis muris (Milone, grande condottiero, munì Miglionico di grandi mura). Il Racioppi sostiene che il nome di Miglionico derivi da Mallium-onica, officina su cui si batteva il mallio; non esclude, però, che Miglionico sia stato fondato da Milone, generale epirota al servizio di Pirro (guerra di Roma contro Taranto). Altri, invece, propongono la tesi secondo cui il fondatore sia stato Milone di Crotone (IV secolo a.C.), vincitore di cinque olimpiadi.
Sulla parete destra dellaltare vi è laffresco che rappresenta il venerabile Padre Eufemio da Miglionico (1576-1648), per il quale è in atto una causa di beatificazione.
Sul fondo della chiesa, dietro la cantoria veneta, ci sono ancora due dipinti penitenziali. Da una parte cè il profeta Giona, dallaltra la Chiesa scossa dal peccato (un grosso diavolo scuote un barcone con dentro il papa, il vescovo, i fedeli, ecc.).
Sulla parete destra della chiesa vi è un palinsesto con tracce di pittura dal 94 a.C. allinizio del XX secolo. Ci sono, quindi, tre affreschi, uno sullaltro, di tre periodi diversi.
Nella chiesa vi è la statua della Madonna delle Grazie (l'Abbondanza), opera del Cinquecento di Altobello Persio.
Nella chiesa è presente un prevole organino del XVI secolo, restaurato dalla Sovrintendenza per i Beni Artistici della Basilicata di Matera
Grammichele, presentato libro Luigi Gismondo il crocifisso di frate Umile
Presentato presso la chiesa di San Leonardo di Grammichele, il libro Il crocifisso di frate Umile del noto scultore grammichelese, Luigi Gismondo.