Santa Maria della Croce - Casarano
Escursione Culurale dell'Associazione Yudaica Radix - Domenica 26 Gennaio 2014
Santuario di Santa Maria della Croce 2018 HD
Il santuario di Santa Maria della Croce è una basilica minore cattolica, posta a un chilometro dal centro storico della città di Crema, lungo la strada per Bergamo.
Il santuario in un'illustrazione di metà '800. Vi si notano i corpi laterali coperti da coppi e non da cupole
A progettare il santuario venne chiamato l'architetto lodigiano Giovanni Battagio, allievo del Bramante, comunque formatosi nella modernissima scuola milanese
CREMA - Santuario di Santa Maria della Croce - MONUMENTO NAZIONALE
Il Tempio è Monumento Nazionale.
L'esterno del Tempio è rotondo e risulta fasciato da quattro ordini sovrapposti. Le fasce dei primi due ordini collegano e saldavo plasticamente i quattro bracci della croce al corpo centrale.
L'interno è composto da una vasta sala ottagonale con quattro nicchie inserite come altari nella muratura e quattro bracci di croce a pianta quadrata aperti ad arco nella muratura. L'effetto di equilibrio e di armonia tra il vano centrale e gli spazi laterali fa di questo Tempio uno dei più importanti documenti architettonici del primo rinascimento lombardo, fiorito sulle ricerche del Filarete e del Bramante.
Le dimensioni del Tempio sono le seguenti: m. 35 di larghezza, m. 35 di altezza della cupola maggiore, m. 15 di altezza delle cupole minori. Lo Scurolo è stato ricavato, si dice, nel luogo esatto dell'Apparizione.
Della decorazione originale non si ha notizia; probabilmente venne distrutta quando, nel XVI secolo, il Santuario fu trasformato in fortezza, gli ingressi furono murati e le cappelle riempite di terra, sassi e legname. Quella attuale risale al 1702 e fu opera dei fratelli Giovanni Battista e Gerolamo Grandi in collaborazione con Giacomo Parravicino. È tipicamente barocca, ad effetto; rivela grandiosità e abilità, senza eccessivi appesantimenti. Arioso e ben congegnato è l'affresco della cupola maggiore rappresentate il Trionfo della Croce; l'affresco del grande cornicione presenta una sequenza di profeti con medaglioni che illustrano la vita di S. Teresa d'Avila, riformatrice dei Carmelitani; gli affreschi delle tre mezze lune del braccio verso nord rappresentano il Faraone sommerso, Mosè che fa scaturire l'acqua dalla rupe, il serpente di bronzo; l'affresco dello Scurolo rappresenta il trionfo di Caterina della Uberti con la Madonna. Sono dei fratelli Giuseppe e Giovanni Torricelli (1762) gli affreschi delle mezze lune del braccio orientale e rappresentano Davide e Golia, Davide con l'Arca, Assalonne trafitto da Ioab. Nella cupola verso nord il cremasco Eugenio Giuseppe Conti affrescò nel 1898 il riposo della S. Famiglia e nella cupola verso sud il cremasco Angelo Bacchetta affrescò nel 1870 la Madonna in gloria.
All'interno si possono ammirare :
Pala dell'Altar Maggiore: preziosissima e splendida tavola di Benedetto Rusconi detto Diana (1460-circa-1525). Rappresenta la Madonna Assunta. Misura m. 2,50 di altezza per m. 1,95 di larghezza.
Pale degli Altari laterali: la tela della Natività è di Antonio Campi (1575); la tela della Deposizione e la tela dell'Adorazione dei Magi sono di Bernardino Campi (1576); la tela della Veronica è di autore ignoto (sec. XVI?).
Mezze lune dello Scurolo : sono otto tele del Parravicino (sec. XVIII) e illustrano la storia del Delitto, dell'Apparizione, della morte di Caterina, dei Miracoli.
Nel Battistero: tela secentesca del cremasco Tommaso Pombioli.
In Sacrestia: elegante tela raffigurante la S. Famiglia. Di autore ignoto.
I quattro altari laterali in marmo risalgono al 1784 e sono opera del bergamasco Michele Ferata.
Nello Scurolo c'è un bellissimo altare in marmo bianco scolpito da V. Vela. Curioso è l'errore di rappresentare Caterina con amputata la mano sinistra invece di quella destra: questo errore c'era anche nella statua della grande Nicchia, nel timbro parrocchiale e in un grande medaglione di ottone. Tra queste opere va ricordato l'ornamento ad arabeschi di legno dorato della grande Nicchia, il restauro ad opera del cremasco Giovanni Signorini del quadro miracoloso in terracotta, la costruzione in marmo del davanzale della Nicchia con la seguente epigrafe: “Solum Virginis Mariae Pedibus Attactum III Non. Apr. An. MCCCCXC Misericordiae Fungendae Caussa Sacrum Esto » (cioè: Suolo toccato dai piedi della Vergine Maria il 3 aprile 1490 sacro per effondere misericordia). Sempre nello Scurolo si trova la bellissima vetrata fatta dal ipilanese G. Bertini (1849) e che rappresenta l'Apparizione;
L'Altar Maggiore. È prezioso per marmi, bronzi e dorature; è elegantissimo per forma. La bellissima urna si trovava nella Cattedrale di Crema e venne rimossa durante i restauri della Cattedrale stessa. Al centro spicca un ovale di lapislazzoli. Il tabernacolo, della fine del 700, è in bronzo dorato e di stile neoclassico corinzio, con colonnine binate, statuette degli Evangelisti, un bassorilievo sulla porticina e un Cristo Risorto al vertice della graziosissima cupoletta.
Gli Amboni. Inseriti opportunamente a lato delle rampe dell'Altar Maggiore, sono di un bel marmo rosso a segmenti verticali; sono sorretti da due robusti capitelli cinquecenteschi di stile corinzio e, al centro, mostrano due bassorilievi in sbalzo su rame ad opera del bergamasco Luigi Guerinoni.
Il Battistero. È di marmo a forma poligonale, sormontato da un coperchio in rame con simboli a sbalzo, realizzati dallo stesso L. Guerinoni.
SANCTA MARIA CRUCIS - Scrigno di storia e di umanità
CHIESA SANTA MARIA DELLA CROCE O DI CASARANELLO
Santa Maria della Croce, oggi nella periferia della città, un tempo invece nel nucleo originario, il casale denominato Casaranello è una delle più antiche chiese, se non la più antica in Terra d’Otranto.
Autentico gioiello di architettura paleocristiana, la chiesetta è rimasta a lungo dimenticata nel corso dei secoli scorsi e solo l’interesse di alcuni studiosi, all’inizio del Novecento, ha riportato il tempio all’attenzione della cittadinanza e del mondo culturale e accademico. Arthur Haseloff, insigne studioso, affermò che la chiesetta di Casaranello era uno dei monumenti più antichi e importanti dell’epoca cristiana primitiva nel sud-est dell’Italia meridionale. Le bellezze della chiesa sono ritornate al loro antico splendore grazie ad una serie di restauri messi in atto, in varie fasi, nel corso del secolo scorso. La datazione della chiesa Santa Maria della Croce è controversa: se sinora, la grande maggioranza degli studiosi, l'hanno attribuita al V secolo d. C., ovvero subito dopo il concilio di Efeso del 431, i recenti studi e in particolare quelli della docente universitaria Falla Castelfranchi spostano la datazione al VI secolo e ciò in base soprattutto all'analisi stilistica dei mosaici, di sicura maestranza orientale, e a caratteristiche architettoniche.
“La maturità e la raffinatezza della costruzione, unitamente all'utilizzo del pennacchio quale elemento di passaggio alla cupola e ancora la presenza di un abside rettangolare....,consigliano di far scivolare la sua edificazione al pieno VI secolo” (Falla Castelfranchi - I mosaici della chiesa di Santa Maria della Croce a Casaranello rivisitati 2005). Come si presenta attualmente, la Chiesa di Santa Maria della Croce ha una modesta facciata ornata da un rosone di datazione tardomedievale leggiadramente scolpito sull'asse del sottostante portale rettangolare, sormontato da una lunetta arcuata. La costruzione è caratterizzata da un tipico campanile a vela, anch'esso frutto di una successiva modifica, che si innesta sull’ala meridionale del transetto. Sugli estremi del lato nord e sud della facciata sono presenti due statuine in pietra locale, molto corrose, raffiguranti S. Lucia e S. Caterina. La chiesa ha una superficie di trecento metri quadrati ed è orientata verso Est.
L’interno è diviso in tre navate che hanno volta a botte; la navata centrale comunica con ciascuna delle laterali mediante tre grandi arcate impostate su grossi pilastri e si conclude con un'abside rettangolare. Nello spazio intercorrente fra i pilastri terminali della navata mediana e l'abside si innalza su pennacchi angolari una piccola ma slanciata cupola adorna di una meravigliosa decorazione musiva. Sull’impianto originario permangono ancora dei dubbi.
Secondo F. Castelfranchi l'impianto a tre navate è quello originario (proprio per la citazione riportata prima) ma di diverso avviso era Prandi che ipotizzava una pianta a croce greca libera e Cecchelli che parlava di una chiesa a navata unica con transetto aggettante, mentre le navate laterali sarebbero state aggiunte in epoca altomedioevale.
In origine il pavimento era costituito da un mosaico, infatti se ne conserva un piccolo frammento rinvenuto durante i lavori di restauro degli anni ‘70 ed attualmente esposto nella navata nord della chiesa.
Crema (CR) - Santa Maria della Croce (XV sec.)
Il progetto del Santuario è di Giovanni Battagio, allievo del Bramante.
Il corpo centrale della costruzione è alto 35 metri.
La cupola è stata decorata da Giacomo Parravicini. Vi sono pure opere di
Antonio e Bernardino Campi
Nell'altare maggiore è presente una grande tela di Benedetto Rusconi detto il Diana rappresentante l' Assunzione.
2O-10-2019-CASARANO-FESTA MADONNA DELLA CROCE VENTO DEL SUD .N.1 FULL HD
2O-10-2019-CASARANO-FESTA MADONNA DELLA CROCE VENTO DEL SUD .N.1 FULL HD
ARNESANO - SANTA MESSA DISCESA DELLA CROCE A 170 ANNI DAL MIRACOLO
trasmessa in diretta da Arnesano (Lecce) il 30 Giugno 2018 alle 21:00
Fra' Giancarlo Greco parroco nella Parrocchia Maria Ss della Croce in Francavilla Fontana
Santa Maria di Leuca - Chiesa di Cristo Re Leuca
Puglia - Santa Maria di Leuca - Chiesa di Cristo Re Leuca
Presentazione del Libro Casaranello e il suo mosaico
Galatone (Le) - 11 ottobre 2018 - Palazzo Marchesale - Presentazione del Libro Casaranello e il suo mosaico di Francesco Danieli - Interventi di Francesco Danieli (autore), Anna Rita Longo (Filologa e Giornalista Scientifica) e Alessandro De Marco (Presidente di ArcheoCasarano) - Video di Mauro Longo
Santa Messa nella Chiesa di Santa Croce
video casaranello e giardini ingrosso - casarano
video casaranello e giardini ingrosso - casarano
conferenza 27 NOVENBRE 2016 Enrico Fattizzo
Conferenza TOUCHCASARANELLO, presentazione del progetto Ministeriale, relatori : Sindaco dott. Gianni Stefano, progettista dott. Enrico Fattizzo, Presidente associazione dott. ArcheoCasarano Alessandro De Marco, dott. Francesco Danieli (docente universitario), Dott. Stefano Cortese (in rappresentanza dell'Ass. Domus Dei). Chiesa Di Santa Maria della Croce, Casarano, Lecce
Casarano e le sue Origini - mini documentario Rai
In data 16 Novembre 2014 in occasione dei festeggiamenti dei 300 anni di costruzione della Chiesa Maria SS Annunziata in Casarano (Lecce) da poco restaurata, Rai ha voluto dedicare una diretta della santa messa Presieduta da Monsignor Filograna.
Ad aprire le Celebrazioni una mini scheda che racconta sommariamente le origini della città.
Santissimo Crocifisso Treia interno
Meravigliosa visita interna del Santuario Santissimo Crocifisso di Treia mediante l'utilizzo di un drone.Un grande grazie ai Frati Minori di Treia, custodi del Santurario, che ci hanno fornito questo video che ci permette di ammirare l'interno di questa splendida chiesa e vedere da vicino il Crocifisso che è un qualcosa di sorprendente, che desta commozione, tenerezza, compunzione
inaugurazione restauro affresco San Paolo dei Serpenti a Vereto di Patù DSCF4314
Conferenza di presentazione del restauro dell'affresco all'interno della chiesa di Santa Maria di Vereto a Patù (Provincia di Lecce, Regione Puglia, Italia) di venerdì 29 giugno 2018 ore 19.
Intervento di:
1 Vincenzo Santoro (responsabile Cultura dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI),
2 Ledo Prato (direttore Fondazione Città Italia),
3 Serena Strafella (funzionario archeologo Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto),
4 Giovanni Giangreco (storico dell'arte),
5 Luigi De Luca (direttore sistema bibliomuseale della Provincia di Lecce).
Mancano gli interventi iniziali di Antonio De Marco (associazione Terra Archeorete del Mediterraneo) e di Gabriele Abaterusso (Sindaco di Patù).
Cripta di Santa Cristina a Carpignano
La guida Francesco Minni ci guida verso la scoperta della Cripta di Santa Cristina, considerata la Cappella Sistina bizantina
Ravenna Santa Eufemia
Ravenna Santa Eufemia
L'esterno, in stile paleocristiano, si presenta in mattoni ed arenaria a vista e presenta rimaneggiamenti risalenti ai secoli XVII e XIX, in parte rimossi coi restauri eseguiti a metà novecento.
La facciata, rivolta sulla Piazza del Patriarcato, è ripartita a salienti e lesene e aperta da tre ampi finestroni, al disotto dei quali si intravvedono le tracce dell'antico nartece, oggi scomparso. Ad essa è addossato sul lato destro il campanile, a cuspide, d'aspetto veneziano.
L'interno, ampio e luminoso, è diviso in tre navate, delimitate da colonne in marmi policromi, in parte di epoca romana, così come i capitelli, sorreggenti gli archi. Sulla parte alta e lungo le pareti perimetrali, si aprono numerosi ed ampi finestroni, che illuminano l'ambiente ed il sovrastante tetto a capriate.
Notevole è la decorazione musiva interna, in particolare per quanto riguarda il grande mosaico pavimentale, risalente alla fine del VI secolo. Sul lato sinistro della navata centrale si erge poi un alto ambone esagonale, con decorazioni scultoree del XIII secolo.
Nel presbiterio, decorato in alto da affreschi quattrocenteschi, trova posto la pala d'oro in argento sbalzato e cesellato, donato alla basilica nel 1372 dal nobile veneziano Donato Mazzalorsa. Ripartito in tre registri, entro cornici polilobate, raffigura: in quello superiore l'Annunciazione, il Cristo e i simboli degli Evangelisti, in quello inferiore una serie di archetti con figure di Santi e, nel registro centrale, Cristo in trono e San Marco che celebra messa.
La basilica ospita la statua della Madonna degli Angeli che, in occasione della festa del Perdon di Barbana (prima domenica di luglio), viene portata in processione in laguna fino al santuario di Barbana.
Connesso al complesso basilicale è il battistero ottagonale con ampia vasca marmorea a immersione.
testo da Wikipedia
TRIGGIANO Festa Patronale Madonna Della Croce 2010 LORUSSO
Ricorenzza della festa Patronale di Triggiano svoltasi a settembre della Madonna della CROCE , aquistata nel portare nel paese dai portatori a spalla da Sig. na ROSA LORUSSO .
Firenze ANNUNCIAZIONE Donatello, Basilica Santa Croce
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QUANDO DONATELLO SCOLPÌ IL SUO PRIMO DAVID, QUELLO DI MARMO, ERA ANCORA UN GIOVANE APPRENDISTA CRESCIUTO ALLA SCUOLA DEGLI ORAFI FIORENTINI.
FORMAZIONE CHE NON LO ABBANDONÒ MAI COME SI VEDE DALLA SCULTURA IN ALTORILIEVO (1435) IN CUI L'ANGELO E MARIA DI PIETRA SONO INCASTONATI TRA I FREGI DORATI CHE AGGIUNGONO DOLCEZZA AL MESSAGGIO INVIATO DA DIO SULLA TERRA.