Ostiglia (Mantova) Santuario Beata Vergine della COMUNA - arch. Giulio Romano - remix 2017
Sulla riva sinistra del Po, nell’estremo lembo della provincia di Mantova, ai confini con le province di Verona e di Rovigo, sorge la città di Ostiglia, chiamata dallo storico latino Publio Cornelio Tacito “borgata veronese”.
Poco fuori dell’abitato, immerso nel verde della campagna, si incontra il Santuario della Madonna della Comuna, le cui origini risalgono al lontano 1300.
L’apparizione a una pastorella muta
Secondo quanto ci tramanda la tradizione, una fanciulla muta dalla nascita, mentre sorveglia il gregge al pascolo, vede improvvisamente apparire su un salice, tra grande splendore, una Signora che la chiama a sé, le rivela il suo nome di Madre di Dio e le manifesta il desiderio che si costruisca in quel luogo una chiesa in suo onore.
L’innocente fanciulla, colpita da grande stupore e da immensa gioia, riacquista improvvisamente l’uso della parola e si fa portatrice della volontà della Madonna presso gli abitanti di Ostiglia. Tutti conoscono la bontà e la sincerità della ragazza, fino a quel momento priva della parola, la considerano veramente miracolata e credono al suo messaggio.
Per soddisfare il desiderio della Madonna, costruiscono una piccola Cappella chiamata “del Casone”, probabilmente perché vicino si trova un capannone costruito di tronchi e coperto di paglia, nel quale i contadini, in estate, sono soliti depositare la legna ed il fieno, e d’inverno i pastori vi passano la notte con il gregge.
Di questa cappella non rimane che qualche residuo di muro ed uno sbiadito affresco del Quattrocento raffigurante la Madonna con il Bambino, tra le figure di Sant’Antonio Abate e di Santa Lucia, gelosamente custodito sulla parete esterna dell’attuale Santuario, a testimonianza della storia.
Ben presto il concorso dei fedeli si intensifica, i prodigi si moltiplicano, ma con il tempo e l’avversità degli eventi, la cappella va in rovina. Allora le autorità comunali, con l’autorizzazione del Vescovo di Verona, dal quale a quei tempi dipendeva Ostiglia, assumono l’iniziativa della ricostruzione della chiesa.
Da allora la Madonna viene chiamata della Comuna, cioè della Comunità, del Comune.
La munificenza dei Gonzaga e il genio di Giulio Romano
Nel 1533 i dirigenti comunali si rivolgono alla munificenza di Federico II Gonzaga, quinto marchese e primo duca di Mantova, il quale interviene anche in riconoscenza alla Madonna per la nascita del primogenito Francesco, figlio di Margherita Paleologa, marchesa del Monferrato.
Come ancora ricorda la scritta posta sullo stipite marmoreo della porta, la costruzione del nuovo Santuario è affidata al celebre architetto Giulio Romano.
Nel corso dei secoli, dolorose vicende colpiscono le popolazioni della zona, ma mai vengono meno l’aiuto e la protezione della Madonna della Comuna.
Memorabile, nel settembre del 1618, la spaventosa inondazione del Po! Le acque limacciose ed impetuose travolgono gli argini del fiume e sommergono ogni cosa. Gli abitanti di Ostiglia si rivolgono fiduciosi alla Madonna della Comuna e le loro vite sono salve.
Nel 1796 le soldatesche francesi invadono l’Italia e non risparmiano le popolazioni del Mantovano. Le Chiese sono profanate e spogliate dei loro tesori d’arte; anche il Santuario della Comuna è depredato dei tanti segni della devozione e della riconoscenza dei fedeli alla Madonna. Ma la fiducia in Maria della popolazione di Ostiglia non viene meno.
Santuario della Beata Vergine della Comuna. OSTIGLIA, Mantova
Ostiglia (Mantova) Santuario Beata Vergine della Comuna - arch. Giulio Romano - slideshow
Sulla riva sinistra del Po, nell’estremo lembo della provincia di Mantova, ai confini con le province di Verona e di Rovigo, sorge la città di Ostiglia, chiamata dallo storico latino Publio Cornelio Tacito “borgata veronese”.
Poco fuori dell’abitato, immerso nel verde della campagna, si incontra il Santuario della Madonna della Comuna, le cui origini risalgono al lontano 1300.
L’apparizione a una pastorella muta
Secondo quanto ci tramanda la tradizione, una fanciulla muta dalla nascita, mentre sorveglia il gregge al pascolo, vede improvvisamente apparire su un salice, tra grande splendore, una Signora che la chiama a sé, le rivela il suo nome di Madre di Dio e le manifesta il desiderio che si costruisca in quel luogo una chiesa in suo onore.
L’innocente fanciulla, colpita da grande stupore e da immensa gioia, riacquista improvvisamente l’uso della parola e si fa portatrice della volontà della Madonna presso gli abitanti di Ostiglia. Tutti conoscono la bontà e la sincerità della ragazza, fino a quel momento priva della parola, la considerano veramente miracolata e credono al suo messaggio.
Per soddisfare il desiderio della Madonna, costruiscono una piccola Cappella chiamata “del Casone”, probabilmente perché vicino si trova un capannone costruito di tronchi e coperto di paglia, nel quale i contadini, in estate, sono soliti depositare la legna ed il fieno, e d’inverno i pastori vi passano la notte con il gregge.
Di questa cappella non rimane che qualche residuo di muro ed uno sbiadito affresco del Quattrocento raffigurante la Madonna con il Bambino, tra le figure di Sant’Antonio Abate e di Santa Lucia, gelosamente custodito sulla parete esterna dell’attuale Santuario, a testimonianza della storia.
Ben presto il concorso dei fedeli si intensifica, i prodigi si moltiplicano, ma con il tempo e l’avversità degli eventi, la cappella va in rovina. Allora le autorità comunali, con l’autorizzazione del Vescovo di Verona, dal quale a quei tempi dipendeva Ostiglia, assumono l’iniziativa della ricostruzione della chiesa.
Da allora la Madonna viene chiamata della Comuna, cioè della Comunità, del Comune.
La munificenza dei Gonzaga e il genio di Giulio Romano
Nel 1533 i dirigenti comunali si rivolgono alla munificenza di Federico II Gonzaga, quinto marchese e primo duca di Mantova, il quale interviene anche in riconoscenza alla Madonna per la nascita del primogenito Francesco, figlio di Margherita Paleologa, marchesa del Monferrato.
Come ancora ricorda la scritta posta sullo stipite marmoreo della porta, la costruzione del nuovo Santuario è affidata al celebre architetto Giulio Romano.
Nel corso dei secoli, dolorose vicende colpiscono le popolazioni della zona, ma mai vengono meno l’aiuto e la protezione della Madonna della Comuna.
Memorabile, nel settembre del 1618, la spaventosa inondazione del Po! Le acque limacciose ed impetuose travolgono gli argini del fiume e sommergono ogni cosa. Gli abitanti di Ostiglia si rivolgono fiduciosi alla Madonna della Comuna e le loro vite sono salve.
Nel 1796 le soldatesche francesi invadono l’Italia e non risparmiano le popolazioni del Mantovano. Le Chiese sono profanate e spogliate dei loro tesori d’arte; anche il Santuario della Comuna è depredato dei tanti segni della devozione e della riconoscenza dei fedeli alla Madonna. Ma la fiducia in Maria della popolazione di Ostiglia non viene meno.
Il santuario della Comuna - 10 febbraio 2019
Mons. Roberto Brunelli racconta origine, storia e caratteristiche del luogo di devozione mariana vicino a Ostiglia.
Alfio Piva visita il Santuario della Comuna ad Ostiglia
Alfio Piva Vice Presidente della Republica del Costa Rica ,dopo aver pregato da bambino alla Madonna della Comuna, torna al Santuario degli emigranti Mantovani .Un giovane frate illustra la storia del Santuario.
Santuario della Comuna
Il santuario della Comuna si raggiunge lasciando la statale dell'Abetone-Brennero poco a nord di Ostiglia e percorrendo, per qualche chilometro, una strada pensile che attraversa una campagna un tempo paludosa ed ora assai fertile.
Fino al 1784, come l'intera parrocchia di Ostiglia, il santuario era soggetto al vescovo di Verona, che vi effettuava periodiche visite: l'allargamento dei confini del territorio gonzaghesco fino al corso del Tartaro, nel momento di trapasso dalla signoria degli Scaligeri al dominio della Serenissima, non fu, infatti, accompagnato da analoga modificazione dei limiti della diocesi.
Il santuario fece quindi per secoli da centro di coagulo della devozione popolare sia per le genti della bassa pianura veronese sia per i paesi attigui del Mantovano e del Rodigino, ed ancor oggi svolge questa funzione.
Prima di essere interamente ricostruito nelle forme che oggi ammiriamo, esso era designato con la denominazione di Oratorio della Beata Vergine del Cason. Alle sue origini troviamo, come per molti altri santuari, un'apparizione.
La tradizione racconta, infatti, che ad una pastorella, muta dalla nascita, si manifestò, sospesa in una nuvola di luce sopra un salice, la Madonna, che le donò la parola ed espresse la volontà di essere venerata in quel luogo. I numerosi prodigi che seguirono l'apparizione fecero sì che venisse qui costruito un luogo di culto.
I resti di un affresco di modesta fattura, ancora visibile sulla lunetta dell'antica porta e raffigurante San Martino che dona il proprio mantello al povero, nonché una Madonna fra i santi Antonio e Lucia, opera strappata dalla parete interna e ora collocata nel presbiterio, rimandano appunto alla prima costruzione.
Su quest'edificio, ormai inadeguato rispetto all'importanza assunta dal santuario come luogo di devozione mariana, s'intervenne nella prima metà del XVI secolo, per costruirne uno nuovo nelle eleganti forme che si possono ancora vedere. Nel 1533, come riferisce il Caiola nel suo Ostiglia nella storia, dopo aver ottenuto l'assenso del vescovo di Verona, Gian Matteo Giberti, si diede inizio ai lavori, che furono conclusi senza difficoltà.
La stessa intitolazione del santuario da allora mutò in Madonna della Comuna, perché soggetto al comune, che intervenne cospicuamente nelle spese assieme a molti anonimi devoti.
Tutto avvenne inoltre a protezione di Federico Il Gonzaga il cui nome appare inciso - ma forse si tratta di un'iscrizione non coeva - sullo stipite sinistro del portale d'ingresso: ANNO MDXXXIII / REGENTE / DIVO / FED. GONZ. / II MANTVAE / MARCH. V / DUCE I / S. V. MARIAE / DICATU (Anno 1533, sotto il governo di Federico Il Gonzaga, marchese di Mantova e primo duca, consacrato a S. M. Vergine).
Il Santuario della Comuna apre la sua Porta Santa (Ostiglia, 13/12/2015)
Immagini della cerimonia di apertura e della processione fino alla parrocchiale di Ostiglia. Video realizzato dalla WebTV Mantova.TV, solo su Internet al sito mantova.tv
Comuna Santuario, Ostiglia
Ostiglia riapre la sua Chiesa (Ostiglia, 29/11/2014)
Con la processione della Madonna della Comuna ed una solenna cerimonia, la Chiesa di Ostiglia è stata riaperta al pubblico dopo due anni e mezzo di attesa. Video realizzato dalla WebTV Mantova.TV, solo su Internet al sito mantova.tv
Mantova - Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie (Grazie di Curtatone)
Grazie di Curtatone (MN) - Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie è una Chiesa di stile gotico lombardo, dedicata alla Beata Vergine Maria, e sorge nella piccola frazione di Grazie del comune di Curtatone a 9 km da Mantova. Edificata su un ampio piazzale, la Basilica sovrasta e s'affaccia sulle acque palustri del Mincio creando un'atmosfera suggestiva per le numerose delegazioni di turisti e fedeli devoti alla Madonna. Il Santuario ha la dignità di Basilica minore.
Breve visita a Ostiglia
Viaggio storico-culturale tra le bellezze artistiche e le curiosità della ridente cittadina di Ostiglia, con Mauro e Maurizio del Gruppo Archeologico Ostigliese.
Alfio Piva in preghiera al Santuario della Madonna della Comune
Alfio Piva in preghiera al Santuario della Madonna della Comune in Ostiglia
Il Vice Presidente del Costa Rica ha visitato il Santuario della Madonna della Comune in Ostiglia dove in gioventù veniva a pregare con i suoi nonni.
Il Santuario, nel comune di Ostiglia, gestito dai francescani è il luogo da dove partivano tutti gli immigrati mantovani.
A cura di Gian Carlo Storti
welfarelombardia.it
Mantova 2 luglio 2012
Ostiglia (paesi della bella Italia)
Ostiglia provincia di Mantova in Lombardia
Alfio Piva riceve le chiavi della citta' di Ostiglia.
Il Sindaco di Ostiglia Umberto Mazza consegna le chiavi della citta'al Vice Presidente della Repubblica del Costa Rica Alfio Piva
OSTIGLIA (MN), ITALIA
BEAUTIFUL DAY FOR DRIVING... PASSING TROUGH OSTIGLIA (MANTOVA COUNTY), ITALIA, 17.06.2010.
Ostiglia notturna Medio
La cittadina di Ostiglia in notturna le foto son offerte da Ornella Fiorini
Campane Santuario B.V.della Comuna-Ostiglia(MN)
5 campane in Si3 Carillon serale delle 19.30
Riaperte le Torri di Ostiglia
Servizio di Nicola Antonietti
Alfio Piva riceve le chiavi della città di Ostiglia
Alfio Piva riceve le chiavi della città di Ostiglia
Il Sindaco di Ostiglia e Avv. Umberto Mazza consegna al Alfio Piva le chiavi della Città e attribuisce la cittadinanza onoraria.
A cura di Gian Carlo Storti
welfarelombardia.it
Mantova 2 luglio 2012
Ornella fiorini - Ostiglia
Incontro con Ornella Fiorini a Ostiglia
SMARTDRONE Santuario Pietraquaria
Una clip del paesaggio invernale nel periodo natalizio del Santuario di Pietraquaria in Avezzano.