Partinico - Madonna del Ponte 11.04.2015
Video realizzato da Mario Lai presso il Santuario della Madonna Del Ponte di Partinico (PA) alle 0re 15,30
Madonna Ponte in festa
Si è svolta martedì 6 aprile, alla Pineta di Madonna Ponte, la consueta festa dedicata al santuario della Beata Vergine del Ponte Metauro. A parlare dell'evento e delle manifestazioni svolte durante la giornata sono il parroco don Gualfardo Innocenzi, il direttore della banda Città di Fano, Giorgio Caselli, e i rappresentanti del gruppo storico di Fano La Pandolfaccia.
Celebrata la Festa della Madonna del Ponte Metauro
Celebrata la Festa della Madonna del Ponte Metauro
Festa Madonna Ponte 2011
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Siamo Noi - Fano Tv, il disastro della chiusura
Fano Tv, il disastro della chiusura. Siamo Noi del 18 novembre 2014
Città e Borghi????Chiesa Santa Maria Nuova Fano
Fano ( Pesaro-Urbino ) Marche Italia.
La Chiesa di Santa Maria Nuova fu fatta costruire dai frati minori
Osservanti, che entrarono in Fano fin dal 1455 e scelsero come prima
dimora il Santuario di Santa Maria del Ponte Metauro.
Il 1° ottobre 1477 posero la prima pietra della chiesa ed in ricordo
di Santa Maria del Ponte fu titolata Santa Maria Nuova.
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S. Andrea di Suasa
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Le origini del castello di Sant'Andrea di Suasa, situato lungo la vallata del fiume Cesano, risalgono a circa 1500 anni fa, dopo la distruzione di Suasa da parte di Alarico, re dei Visigoti . Castrum Sancti Andreae è il nome originario, ed è rinato grazie all'opera dei monaci benedettini che, dopo aver fondato il monastero dove si trova San Lorenzo in Campo, disboscarono e coltivarono l'intera valle del Cesano. Nell'alto medioevo il castello di Sant'Andrea di Suasa dipendeva dal monastero di San Lorenzo in Campo, ma intorno al 1150 ottenne una certa autonomia amministrativa. Aveva un Priore, un notaro, era, però, soggetto alla contea di Fano. Nel 1303 Pandolfo e Ferrantino Malatesti occuparono la città di Fano, il Vicariato di Mondavio e le zone limitrofe. Nel 1322 il pontefice Giovanni XXII assegnò al Rettore della Marca l'amministrazione diretta dei castelli posti nella vallata del Cesano, sottraendoli alla giurisdizione di Fano. Nel 1343 tutta la zona fu di nuovo occupata da Galeotto Malatesta e la dominazione malatestiana cessò solo nel 1463. Il castello di Sant'Andrea di Suasa legò le proprie sorti a quelle di Mondavio che, insieme a Senigallia, passarono nel 1474 sotto il dominio del duca Giovanni Della Rovere. I Della Rovere governarono il ducato di Urbino fino alla devoluzione alla Santa Sede, avvenuta nel 1631. Con la devoluzione del ducato, Sant'Andrea di Suasa entrò a far parte della Legazione di Urbino e Pesaro. Nel 1804 il comune passò, per pochi anni, a quello di Torre San Marco. Durante il Regno d'Italia napoleonico Sant'Andrea di Suasa apparteneva al Dipartimento del Metauro, distretto II di Pesaro, cantone III di Fossombrone. Con la distrettuazione definitiva del 1811, faceva parte del Dipartimento del Metauro, distretto IV di Urbino, cantone di Fossombrone. Con la Restaurazione pontificia il comune ritornò a Sant'Andrea di Suasa, appartenendo alla Delegazione di Urbino e Pesaro. Nell'assetto territoriale del 1817, il comune faceva parte della Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro, distretto di Urbino, dipendente da San Lorenzo in Campo, sede di un Governatore. In base all'assetto territoriale del 1835, il comune faceva parte del distretto di Senigallia, dipendeva da Mondavio, sede di un Governatore, all'interno della Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro. Con l'Unità d'Italia entrò a far parte della provincia di Pesaro e Urbino, appartenendo al mandamento di Mondavio. Nel 1869 Sant'Andrea di Suasa venne soppresso e costituito frazione del comune di Mondavio. La sua soppressione era stata decretata dalla legge comunale e provinciale del 20 marzo 1865, che stabiliva le norme per la soppressione di quei comuni con una popolazione inferiore a 1500 abitanti. Sant'Andrea di Suasa ne contava poco più di 720. DESCRIZIONE: Il borgo si sviluppa lungo il crinale di un ampia collina alla sinistra del fiume Cesano, in provincia di Pesaro Ubino, in uno scenario davvero unico, infatti il paesaggio è dominato ad ovest dalle cime dei monti Catria e Acuto e da un susseguirsi di montagne (a nord le cime del Montefeltro e della gola del Furlo, a sud sono ben distinguibili il monte San Vicino, e nelle belle giornate il Monte Conero) e ad est verso il mare le colline. La struttura urbana tradisce la sua origine dovuta all'operosità dei monaci benedettini. Infatti se l'origine del primo insediamento (il Castrum) è collocabile nell'età tardo imperiale (dopo la distruzione di Suasa), il suo sviluppo urbanistico così come giunto a noi, si è avuto attorno all'anno 1000 d.C. (la prima traccia documentale risale al 1193 d.C). Ancora integro il possente circuito murario con l'unica porta d'accesso a torre, oggi raggiungibile tramite una arcata sormontata da una rampa, ma in passato servita da un ponte levatoio
Dissesto in Via Madonna Ponte a Fano
Dissesto in Via Madonna Ponte a Fano
Santuario Madonna del Pozzo
In antico, il Santuario era detto anche della Madonna di fuori, essendo l'unico edificio posto fuori dalle mura del castello. Sorge sui resti dell'Osteria della Cervia, già esistente nel 1441. L'Osteria, meta di viandanti e avventurieri, fu distrutta da un incendio del 1522, nel quale si salvò solo un tabernacolo, posto sopra il pozzo dell'osteria. Per venerare l'immagine, contenuta nel tabernacolo, i fratelli della Compagnia di Sant'Andrea costruirono qui un oratorio, che poi si trasformò in chiesa. Nella pittura vasariana del Castello d'Empoli nel 1530, ora a Palazzo Vecchio in Firenze, si vede la forma primitiva della chiesa. Il bell'ottagono della cupola e il loggiato esterno furono aggiunti nel 1621, su disegno dall'architetto empolese Andrea Bonistalli, detto il Fracassa, mentre il campanile risale al Settecento.
Pelingo - Acqualagna PU
08-09-2019 Alcune immagini dei Festeggiamenti
Natività della B.V. MARIA
Fano in Super 8.
La puntata andata in onda su Fano Tv:
Questi sono alcuni filmati fatti pervenire presso lo Studio Del Bianco da quanti hanno risposto alla campagna per la preservazione della memoria visiva della città di Fano attraverso il cinema di famiglia.
La Chiesa Madonna delle Grotte di Mondolfo
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.50 - 13.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
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Bel tempo si spera - Santuario SS. Crocefisso a Casteldimezzo (PU)
Visitiamo il Santuario SS. Crocefisso a Casteldimezzo (PU) in compagnia di don Daniele Federici
FANO (PU) Basilica di S.Paterniano (01) v.110
Distesa Festiva.
4 campane a mezzo slancio:
I°MIb3 calante
II°SOL3 calante
III°SIb3 calante
IV°MIb4 calante
Come tradizione della zona il sistema di avvio è discendente cioè le campane partono dalla IV°alla I°intervallate di 5 sec,anche se è una domenica ordinaria l'effetto è molto solenne.Anche se conosco da molti anni questo concerto(che circa 7 anni fa è stato modificato dal punto di vista dell'elettrificazione,prima i ruotoni erano simili al sistema all'ambrosiana e i ceppi erano diversi,come quelli all'ambrosiana ma senza le bocce) non so assolutamente nulla sull'anno e la fusione delle stesse ma siccome nella provincia di Pesaro moltissimi impianti erano fatti dalla Fraternali di Casilina di Auditore,le campane (ma non ne sono sicuro) potrebbero essere della De Poli e penso che si tratti anche di un'unica fusione.Il video inizia con una videata sulla facciata della Basilica che ricorda molto la Cattedrale di S.Giuliano a Macerata è poi composto da due suonate uguali (cambia solo il punto di ripresa) il primo alle 18 ripreso dall'interno del chiostro e si intravedono la IV°e la II°,mentre il secondo l'ho ripreso dal versante est guardando la facciata alle 18:15 e qui le campane si vedono quasi tutte:in primo piano la IV°e la III°poi al centro la I° (campanone) e dietro in fondo a dx la II°.
Abruzzo: campane di ferragosto dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Casoli (CH)
Durante il dominio degli Orsini, nel 1455 all’interno del castello di Casoli avviene la costruzione di una cappella privata che, successivamente, con la realizzazione di due navate e un ulteriore ampliamento diventa, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore. La cappella sorge proprio su un'ala del castello ed insieme ad esso forma il nucleo centrale del borgo antico di Casoli. Un secondo ampliamento è riconducibile alla seconda metà del Settecento, epoca in cui, sono aggiunti anche il coro e l'Arco del Purgatorio. Nel 1868 la chiesa viene ulteriormente restaurata ed assume l'aspetto attuale. L’edificio religioso costituisce il complesso architettonico di maggior interesse del nucleo antico del paese. Esso è collegato alla struttura del castello Masciantonio da un porticato, con volte a crociera, che conduce sino all’ingresso dell’adiacente castello. L'ingresso è accessibile attraverso una rampa di scale. La facciata è divisa in tre parti, di cui il corpo centrale è separato da due coppie di paraste poste su un basamento, che a loro volta sostengono la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare. Il portale è sormontato da un timpano più piccolo e da una finestra a forma di lunetta, nelle due parti laterali si aprono altre due finestre. La torre appare sul lato destro della chiesa ed è a forma quadrangolare e con ordini sovrapposti. Il campanile è realizzato in conci di pietra incastonati. L'interno è di impianto basilicale a tre navate con cappelle laterali e abside. La chiesa custodisce numerose tele: una Madonna con Bambino, San Giacinto e San Biagio di Francesco Maria De Benedictis (1848), San Gilberto di Pasquale Bellonio di Ortona (1797), una Madonna del Carmine, una Madonna del Rosario (1572) di ignoti.
FANO (PU) Salita della nuova campana della Basilica di S.Paterniano (01) v.647
Re-Editing del video (01) v.647 in rete dal 22 novembre,rimosso lo stesso giorno,per un errore commesso da me,in assoluta buona fede,nella descrizione della fusione della nuova campana.
Anche a tutti gli altri visitatori che avevano lasciato un commento era doveroso spiegare il motivo della rimozione del video.
Un sincero Grazie per la vostra comprensione.
Solo per lo sfasamento della cronologia,è stato rimosso anche il secondo video,il video (02) v.648 che quindi,verrà rieditato esattamente come era stato editato e quindi avrà il corretto numero progressivo.
A una settimana dalla Solenne Benedizione della nuova campana,informato da Rosato del giorno della salita della campana,anche se il pomeriggio dovevo andare al lavoro,lunedì mattina son partito di buon ora da casa e sono andato a Fano (PU) per riprendere un'altro evento riguardante le nostre belle campane.
Il video è interamente commentato.
In questo primo video l'arrivo della nuova campana sul furgone dell'ALBA e...la salita in cella campanaria.
Grande emozione,solito fiatone per la salita e anche tante risate per le espressioni dialettali fanesi e pesaresi dei tanti presenti all'evento.
Santuario Madonna dei Miracoli - Motta di Livenza
Santuario Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza TV
Lo spirito del Lancianese - Alla scoperta di LANCIANO (CH)
ra le più grandi città d’Abruzzo, situata a circa 300 metri sul livello del mare, Lanciano è una città in provincia di Chieti spartiacque tra il mare da cui dista 10 chilometri e la montagna del Parco della Majella a 30 Km..
Lanciano deve parte della sua fama al miracolo eucaristico che si dice sia accaduto intorno alla metà dell’VIII secolo. Proprio il Santuario del miracolo eucaristico è una delle tappe principali per i visitatori ma soprattutto per i pellegrini che si recano nella città di Lanciano.
La città ha una parte moderna e una antica che si dirama sulle quattro colline circostanti su ognuna delle quali sorge un caratteristico quartiere, il quartiere di Civitanova, il quartiere Borgo, il quartiere Sacca e quello di Lancianovecchia.
Il quartiere vecchio vi sorprenderà grazie al connubio tra Medioevo e Romanticismo. Un cenno di notevole interesse lo meritano la Basilica Cattedrale della Madonna del Ponte, innalzata su tre archi di un ponte risalente al periodo di Diocleziano, e la Parrocchia di Santa Maria Maggiore costruita intorno al 1200 caratterizzata dalla particolare facciata in pietra arenaria.
A sud della Parrocchia di Santa Maria Maggiore si ergono le Torri Montanare le quali svettano nel contesto del tratto delle possenti mura aragonesi; devono il loro nome probabilmente alla famiglia Montanari o più probabilmente al fatto che da lì si apprezza una straordinaria vista sui massicci della Majella e del Gran Sasso da una parte fino ad arrivare al mare dall’altra.
Nelle vicinanze si trova il Palazzo Arcivescovile, oggi sede del museo Diocesano, uno dei musei di arte sacra più importanti della regione.
Nel giro di visita alla città di Lanciano va inserito senz’altro il Palazzo del Capitano, risalente al 1800, realizzato in stile liberty, e dalla caratteristica facciata rosso scarlatto oggi sede degli uffici comunali.
Parrocchia Madonna di Pompei, Mostra di Santini
Nel quadro delle manifestazioni per il quarantesimo anniversario della fondazione, la Parrocchia catanzarese Madonna di Pompei - quartiere Mater Domini - ha inaugurato una Mostra di santini ricca e rappresentativa di varie epoche. In cento pannelli è sintetizzata la devozione popolare a Gesù, alla Madonna ed ai Santi. Nelle piccoli immagini, i Santini appunto, vengono visualizzati immagini e personalità che nei secoli hanno fatto grande la storia della Chiesa calabrese. Le dichiarazioni sono di don Pino Silvestre, parroco della Madonna di Pompei.
Accoglienza Madonna di Fatima pellegrina a Oppido Mamertina (RC) febbraio 2015
l’Associazione apostolato eucaristico mariano ripropone una missione eucaristico-mariana che ha coinvolto la cattedrale-santuario “Maria SS. Annunziata” di Oppido Mamertina. Giunta la venerata effigie della Madonna di Fatima, calco della lignea realizzata nel 1947 da Suor Lucia, una dei tre pastorelli veggenti di Fatima. Ad accoglierla, domenica 1° febbraio all’interno della chiesa madre della diocesi, monsignor Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina-Palmi. Sono stati presenti anche il sindaco e le autorità civili e militari. Tanti i momenti di preghiera e riflessione guidati da Riccardo Parra e Vittorio Ambrosioni, responsabili dell’associazione, insieme a Don Letterio Festa e al Vescovo monsignor Milito, la popolazione di Oppido e tutti i membri che custodiscono la Cattedrale-Santuario.