Santuario della Madonna del Sangue di Re (Valle Vigezzo Piemonte) (2/2) esterni - videomix
Il Miracolo del Sangue.
Erano le ore 23 del 29 aprile del 1494. In quel tempo la giornata era divisa in 24 ore, dal tramonto al tramonto, finiva ed iniziava l'imbrunire. Era un martedì.
Ciò che accadde non può ritenersi una leggenda, poiché e ben documentato in due pergamene autentiche di quell'epoca, firmate dai podestà della Valle, Daniele Crespi e Angelo Romano, e controfirmata, la prima, da quattro notai, i cui nomi figurano negli archivi comunali di alcuni paesi vigezzini.
Un'ora prima del tramonto un certo Giovanni Zucono (soprannominato poi Zuccone) assieme con l'amico Comolo giocava alla piodella sulla piazzetta antistante la chiesa del paese, dedicata a S. Maurizio.
immagine ingrandita Giocatori di 'piodella' sulla piazzetta antistante la chiesa di S. Maurizio (apre in nuova finestra) Il gioco consisteva nel porre sopra un bussolotto di legno o di sasso (il mago) una moneta per ciascun giocatore.
Viceversa chi colpendo il mago con la piodella (una scheggia di sasso rotondeggiante) riusciva a spargere le monete intorno facendo sue quelle più vicine alla piodella.
Lo Zuccone, già noto per il suo carattere furioso, quella sera era perdente, non sappiamo quanto denaro, ma a sufficienza per scatenare in lui la collera e l'irrazionalità che si nasconde in ognuno di noi quando ci sentiamo perseguitati dalla sfortuna.
E lo Zuccone se la prende con la tranquilla immagine della Madonna che è li a pochi passi sotto il porticato della chiesa, dipinta sulla facciata, a destra della porta di entrata e che sembra non occuparsi delle disavventure dello Zuccone.
immagine ingrandita Lo Zuccone viene rimproverato dall'amico Comolo (apre in nuova finestra) Accecato dall'ira scaglia la piodella contro l'immagine e la colpisce in fronte. Poltron, lo rimprovera il compagno Comolo, hai tratto alla Vergine Maria!. Lo Zuccone rientra in se stesso e preso da rimorso, si inginocchia davanti alla Madonna e chiede perdono.
Poi, colti tutti due da una sensazione di paura; fuggono, Prima ancora dei segni prodigiosi che stanno per manifestarsi sulla sua immagine colpita in modo sacrilego, la Madonna ha già compiuto il primo miracolo nel cuore del suo aggressore.
Nella notte, verso le 11, prima Giovanni di Minola di Re e poi Antonio Ardicio di Craveggia, passando davanti alla chiesa, notano un chiarore insolito sotto il porticato come se vi fosse una candela accesa.
immagine ingrandita Lo Zuccone accecato dall'ira scaglia la 'piodella' contro la Madonna (apre in nuova finestra) Anch'essi, presi da paura, si allontanano in fretta.
Prima dell'alba il sagrestano Stefano di Gisla, mentre si accinge ad aprire la chiesa per il suono dell'Ave Maria, trova inginocchiata davanti all'immagine una donna vestita di bianco; crede di riconoscere una sua vicina di casa e la saluta senza ricevere risposta; ma non si accorge di cosa stà avvenendo sull'affresco.
Esce quasi subito dalla chiesa e non trova più la donna. Sarà un vecchietto di nome Bartolomeo a scoprire per primo l'avvenimento prodigioso.
Nel gesto devoto di toccare l'immagine della Madonna e di baciarsi la mano, s'accorge con stupore che è bagnata di sangue.
immagine ingrandita Bartolomeo s'accorge con stupore che è bagnata di sangue (apre in nuova finestra) Guarda la Madonna e vede che dalla ferita della testa esce un rigagnolo di sangue.
Corre a chiamare il rettore della chiesa don Giacomo.
Suonano le campane a distesa e la notizia si propaga di casa in casa, di paese in paese.
La gente accorre e si accalca sotto il portico della chiesa con gli occhi fissi sull'immagine insanguinata implorando ad alta voce: Misericordia, misericordia. Pareva che la terra tremasse.
Per tutto il giorno e la notte successiva molte persone rimangono sul luogo del miracolo a pregare con ceri accesi in mano.
immagine ingrandita Molte persone rimangono sul luogo del miracolo a pregare con ceri accesi (apre in nuova finestra) Dopo la mezzanotte il fiotto di sangue cresce e gocciola fino a terra emanando un profumo soave impossibile a descriversi. Sul pavimento si tampona il sangue con pannolini bianchi che poi il parroco raccoglie in una tovaglia e ripone in un calice.
L'effusione di sangue dura una ventina di giorni fino al 18 maggio in modo intermittente e sempre meno abbondante come da una ferita che a poco a poco si rimargina. Ad ogni emissione di sangue, si annuncia l'evento con il suono delle campane; al richiamo, il popolo accorre di giorno e di notte.
Santuario della Madonna del Sangue di Re (Valle Vigezzo Piemonte) (1/2) interni - videomix
Il Miracolo del Sangue.
Erano le ore 23 del 29 aprile del 1494. In quel tempo la giornata era divisa in 24 ore, dal tramonto al tramonto, finiva ed iniziava l'imbrunire. Era un martedì.
Ciò che accadde non può ritenersi una leggenda, poiché e ben documentato in due pergamene autentiche di quell'epoca, firmate dai podestà della Valle, Daniele Crespi e Angelo Romano, e controfirmata, la prima, da quattro notai, i cui nomi figurano negli archivi comunali di alcuni paesi vigezzini.
Un'ora prima del tramonto un certo Giovanni Zucono (soprannominato poi Zuccone) assieme con l'amico Comolo giocava alla piodella sulla piazzetta antistante la chiesa del paese, dedicata a S. Maurizio.
Il gioco consisteva nel porre sopra un bussolotto di legno o di sasso (il mago) una moneta per ciascun giocatore.
Viceversa chi colpendo il mago con la piodella (una scheggia di sasso rotondeggiante) riusciva a spargere le monete intorno facendo sue quelle più vicine alla piodella.
Lo Zuccone, già noto per il suo carattere furioso, quella sera era perdente, non sappiamo quanto denaro, ma a sufficienza per scatenare in lui la collera e l'irrazionalità che si nasconde in ognuno di noi quando ci sentiamo perseguitati dalla sfortuna.
E lo Zuccone se la prende con la tranquilla immagine della Madonna che è li a pochi passi sotto il porticato della chiesa, dipinta sulla facciata, a destra della porta di entrata e che sembra non occuparsi delle disavventure dello Zuccone.
Lo Zuccone viene rimproverato dall'amico Comolo. Accecato dall'ira scaglia la piodella contro l'immagine e la colpisce in fronte. Poltron, lo rimprovera il compagno Comolo, hai tratto alla Vergine Maria!. Lo Zuccone rientra in se stesso e preso da rimorso, si inginocchia davanti alla Madonna e chiede perdono.
Poi, colti tutti due da una sensazione di paura; fuggono. Prima ancora dei segni prodigiosi che stanno per manifestarsi sulla sua immagine colpita in modo sacrilego, la Madonna ha già compiuto il primo miracolo nel cuore del suo aggressore.
Nella notte, verso le 11, prima Giovanni di Minola di Re e poi Antonio Ardicio di Craveggia, passando davanti alla chiesa, notano un chiarore insolito sotto il porticato come se vi fosse una candela accesa.
Prima dell'alba il sagrestano Stefano di Gisla, mentre si accinge ad aprire la chiesa per il suono dell'Ave Maria, trova inginocchiata davanti all'immagine una donna vestita di bianco; crede di riconoscere una sua vicina di casa e la saluta senza ricevere risposta; ma non si accorge di cosa sta avvenendo sull'affresco.
Esce quasi subito dalla chiesa e non trova più la donna. Sarà un vecchietto di nome Bartolomeo a scoprire per primo l'avvenimento prodigioso.
Nel gesto devoto di toccare l'immagine della Madonna e di baciarsi la mano, s'accorge con stupore che è bagnata di sangue.
immagine ingrandita Bartolomeo s'accorge con stupore che è bagnata di sangue. Guarda la Madonna e vede che dalla ferita della testa esce un rigagnolo di sangue.
Corre a chiamare il rettore della chiesa don Giacomo.
Suonano le campane a distesa e la notizia si propaga di casa in casa, di paese in paese.
La gente accorre e si accalca sotto il portico della chiesa con gli occhi fissi sull'immagine insanguinata implorando ad alta voce: Misericordia, misericordia. Pareva che la terra tremasse.
Per tutto il giorno e la notte successiva molte persone rimangono sul luogo del miracolo a pregare con ceri accesi in mano.
Molte persone rimangono sul luogo del miracolo a pregare con ceri accesi. Dopo la mezzanotte il fiotto di sangue cresce e gocciola fino a terra emanando un profumo soave impossibile a descriversi. Sul pavimento si tampona il sangue con pannolini bianchi che poi il parroco raccoglie in una tovaglia e ripone in un calice.
L'effusione di sangue dura una ventina di giorni fino al 18 maggio in modo intermittente e sempre meno abbondante come da una ferita che a poco a poco si rimargina. Ad ogni emissione di sangue, si annuncia l'evento con il suono delle campane; al richiamo, il popolo accorre di giorno e di notte.
Cascata del Toce & Santuario Della Madonna Del Sangue. (Italia)
Die Wallfahrtskirche Madonna del Sangue besteht im Wesentlichen aus zwei Kirchenbauten. Der ältere Teil, errichtet 1606 bis 1628, ist eine einschiffige Basilika mit Portikus. Diese Kirche ist San Maurizio geweiht, wurde anstelle eines kleineren Vorgängerbaus errichtet und besitzt den Altar mit dem Bildnis der blutenden Madonna (Madonna del Sangue). Das Madonnenbild erinnert an das Wunder vom 29. April 1494. Ein wütender Bürger von Re, der zuvor beim Spiel unterlegen war, hatte einen Stein auf das Madonnenbildnis geworfen. Danach soll dieses Bildnis zwanzig Tage lang blutige Tränen geweint haben.
SANTUARIO MADONNA DEL SANGUE RE, VAL VIGEZZO
Re deve la sua importanza alla prodigiosa effusione di sangue avvenuta nel 1494 sopra un affresco raffigurante una Madonna del latte. Geograficamente è situato nella Valle Vigezzo orientale in provincia di Novara a 7 chilometri dal confine con la Svizzera (Canton Ticino) a 710 metri di altitudine.
Collocato sulla sponda sinistra del Melezzo orientale, deriva il suo nome dal dialetto Ri (torrente), mentre l'agglomerato più popoloso del paese è situato più in alto sul dorso della montagna con il nome di Folsogno.
La storia racconta che nel 1494 un paesano colpisse con una pietra il volto dell'effige della vergine. Subito pentitosi dell'atto sacrilego, fuggì via. Il giorno dopo un fedele, toccando l'effige in atto di devozione, si accorse che questa perdeva sangue dalla fronte. Prontamente accorsero il curato del villaggio e tutti i paesani, gridando al miracolo. Il sangue continuava a sgorgare abbondantemente ed emanava un intenso profumo. L'effusione di sangue durò circa venti giorni ed è documentata in due pergamene: una del tempo del miracolo, firmata dal Podestà della valle, Daniele Crespi e da 4 notai. Per giorni venne raccolto in pezze di tela che il parroco ripose in un calice, fino al 18 maggio, quando il prodigio cessò. I devoti accorsero a centinaia da ogni regione; molti ammalati e disgraziati si ritrovarono guariti. Le autorità civili e religiose attestarono il miracolo.
Davanti all'immagine della Madonna del Sangue, fu subito costruito un altare. In seguito, dal 1606 al 1628 fu edificata una Chiesa più grande che conglobava l'immagine, la quale, pur rimanendo al suo posto, risultava collocata sull'altare. Ma l'afflusso dei pellegrini provenienti dall'Italia e dalla Svizzera richiese un Santuario più grande. Nel 1894, quattrocentesimo anniversario del miracolo, si decise di realizzare un tempio grandioso. L'attuale grandiosa basilica, di stile bizantino-rinascimentale, iniziata nel 1922 è stata consacrata il 5 agosto 1958 dal Vescovo di Novara ed è stata insignita da Pio XII del titolo di Basilica Minore. In un tabernacolo sul retro dell'altare sono conservare in un'ampolla di cristallo pezzuole di stoffa intrise del sangue miracoloso. Testimonianza della grande devozione popolare sono le centinaia di ex voto che tappezzano le pareti della Basilica.
La festa del miracolo si svolge ogni anno dal 29 aprile al 1 maggio, con un pellegrinaggio a piedi da Domodossola.
Santuario di Re, Madonna del Sangue, Valle Vigezzo, Lago Maggiore
Il comune di Re ospita un grande Santuario dedicato alla Madonna del Sangue. Il Santuario sorge accanto al luogo in cui nel 1494 avvenne un miracolo: un piccolo affresco della Madonna del Latte, colpito da una pietra, iniziò a sanguinare. [Fonte Wikipedia]
Il miracolo della Madonna del Sangue
Il miracolo della Madonna del Sangue
Servizio di Antonella Ventre
Distretto Turistico dei Laghi_Santuario Madonna del Sangue di Re (Valle Vigezzo)
Venendo dalla Svizzera, attraverso le Centovalli, oppure salendo da Domodossola attraverso la Valle Vigezzo, non si può non rimanere colpiti dall’imponente spettacolo della cupola del Santuario di Re, che con eleganza si staglia contro il cielo con i suoi 51 metri di altezza.
Il Santuario è stato costruito per commemorare il miracolo della Madonna del Sangue che avvenne il 29 aprile del 1494.
Le campane di Re (VB) Santuario della Madonna del Sangue
Re, Santuario della Madonna del Sangue
Diocesi di Novara
Concerto di 9(8+1) campane in Sib2
Semitono: 7^ minore (Lab3)
Fuse da Barigozzi nel 1909
Concerto Solenne delle 5 campane maggiori per la Santa Messa Festiva delle ore 16.30 nella XV Domenica del Tempo Ordinario (Ore 16.05)
- Ringrazio il Rettore, don Giancarlo Julita, per la gentile disponibilità! -
Dopo aver mangiato a Santa Maria Maggiore, il centro principale della valle, ci siamo recati a Re dove sapevo dall'esistenza di uno dei concerti più belli della Diocesi! Arrivati, alle 15.15, è partito il Cristus Vincit per il rosario ma non l'ho ripreso perché una campana non aveva il martello funzionante poi ho parlato col il Rettore che mi ha spiegato che la suonata festiva e solenne era il Concerto a 8 (con semitono) ma per la messa delle 16.30 avrebbe suonato quello a 5 appena finita la benedizione eucaristica, così siccome era un concerto non ancora presente su you tube ho provveduto a riprenderlo, almeno si possono gustare le 5 campane maggiori senza l'inutile semitono che rovina completamente l'accordo! Spero che il video vi piaccia, a presto!!
Basilika Madonna del Sangue, Re, Valle Vigezza, Italia
(Santuario della Madonna del Sangue) this Church was constructed 1925 - 1958 and built byside the old one fron 14th century
capture Iphone 6splus
in Full-Hd
1958 Consacrazione della Basilica della Madonna del Sangue di Re
Video storico girato da don Cleto Barera
Santuario della Madonna del Sangue
Boscoteam na Wyżej się nie da 2019
MADONNA DEL SANGUE - RE (VB)
Descrizione - Il Santuario sorge nel luogo in cui, il 29 aprile 1494, secondo la tradizione, un piccolo affresco con l'immagine della Madonna del Latte, colpito da una pietra scagliata da un uomo adirato, inizio' a sanguinare. Edificato dal 1922 al 1958 in stile neobizantino, ha inglobato la vecchia chiesa di San Maurizio che custodisce l'immagine della Madonna rinominata Madonna del Sangue.
Il Miracolo di Re - Valle Vigezzo
Gli alunni delle scuole elementari di Re testimoniano con questo loro racconto del miracolo avvenuto più di 500 anni fa, come questo sia tutt'oggi un patrimonio di identità e fede condivisa qui in Valle Vigezzo. Estratto da 'La Sciuera', programma tv prodotto dalla provincia del Verbano Cusio Ossola scritto e condotto da Cristina Pastore realizzato da VCO Azzurra tv regia e montaggio di Alessandro Giovanella
MEDA 10-06-2017 ,LA MADONNA DEL SANGUE SANTUARIO
foto amotorie
29 Aprile + Madonnna del sangue Venerata a Re VB
santo del giorno - 29 Aprile - Madonnna del sangue Venerata a Re VB
Point of interest - Basilica Madonna del Sangue con Phantom 3 advaced
Santuario della Madonna di RE (Verbania)
Santuario della Madonna del Sasso, Lago D'Orta, Verbano Cusio Ossola, Piemonte, Italy
Visita allo splendido Santuario eretto su un costone di roccia granitica sopra il lago d'Orta
Per conoscere la drammatica leggenda del luogo:
PENSILINA MADONNA DI RE, BELLINZONA
Santuario della Madonna del Castello - Invorio, Piemonte, Italia
Il santuario della Madonna del Castello sorge su un monte che sovrasta l'abitato di Invorio Superiore.
Edificato sui resti di un castello visconteo, la Madonna del Castello è un oratorio dedicato alla Beata Vergine della Cintura. Sulle rovine della torre centrale fu costruito il presbiterio con l'elegante altare maggiore in marmo nero intarsiato di vari colori.
[Fonte: Wikipedia]
[Music: Ruelle - Until We Go Down]