Santuario del Sacro Monte di Crea (Monferrato, Asti) (UNESCO)
Il Sacro Monte di Crea è situato su una delle più alte colline del Monferrato, nei pressi di Serralunga di Crea, in Provincia di Alessandria.
Il Sacro Monte si snoda lungo la salita che porta al Santuario mariano, e di lì procede lungo un sentiero che, in un bosco di querce e frassini, si inerpica tra le asperità di un friabile terreno roccioso sino ad arrivare alla cappella del Paradiso, posta alla sommità della collina.
Come gli altri Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, anche quello di Crea è situato in un vasto parco naturale: in esso si realizza quella suggestiva sintesi tra paesaggio, arte e memoria storica, che ne costituisce la cifra interpretativa.
I Sacri Monti del Piemonte, assieme a quelli della Lombardia, sono stati inseriti nel 2003 dall'UNESCO nell'elenco dei patrimoni dell'umanità.
Molteplici sono le opere di grande interesse artistico conservate nella chiesa-basilica di Santa Maria, a cominciare dagli affreschi (1474–1479) della Cappella di Santa Margherita, con la Madonna in trono e i donatori e le Scene del martirio della Santa. Si tratta di opera importante per la storia dell'arte rinascimentale in Piemonte, che lascia intendere lo sforzo di aggiornamento sui modelli lombardi.
L'ignoto autore, convenzionalmente chiamato “Maestro di Crea” è stato, di recente, dubitativamente identificato con Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino.
Tra le opere custodite dalla chiesa va anche ricordata una bella tavola di Macrino d'Alba e, dello stesso autore - collocati nel Museo del Santuario – due deliziosi piccoli ritratti raffiguranti Guglielmo IX del Monferrato e Anna d'Alençon.
Una menzione meritano anche la tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1565-1625) raffigurante il Padre Eterno e la tela di Santa Margherita dipinta da sua figlia, Orsola Caccia (1619-1676)
Il valore artistico delle 23 cappelle presenti a Crea è oggi riconosciuto da una critica che ha cessato – come ancora succedeva alcuni decenni or sono – di riferirsi ad esse come a manifestazione ingenua di arte popolare.
Riguardo agli autori delle statue di terracotta e degli affreschi che prolungano le scene sacre sulle pareti delle cappelle, permangono, anche a causa delle tormentate vicissitudini del Monte, molte difficoltà attributive.
Tra i principali scultori che operarono al Monte sin dall'avvio del lavori nel 1589, vanno ricordati i fratelli Jean e Nicolas de Wespin (detti i Tabacchetti), artisti di provenienza fiamminga, il maggiore dei quali, Jean, aveva già lavorato a Varallo.
Tra gli autori delle opere a fresco va ricordato ancora Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, esponente di primo piano della pittura manierista piemontese tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.
Verosimili gli interventi sia dei Tabacchetti sia del Caccia nella imponente Cappella del Paradiso dedicata alla Incoronazione della Vergine, anche se difficili da riconoscere a causa dei tanti rimaneggiamenti subiti ad opera dei restauri. La Cappella del Paradiso rappresenta il culmine, fisico e simbolico, del percorso devozionale. Di grande effetto scenico, anche se di incerta resa artistica, quasi a prefigurare le esagerazioni del barocco, è il complesso delle sculture in terracotta e gesso che ne popolano la scena, con il gruppo formato da ben 175 angeli che portano in cielo la Vergine, cui fanno corona 300 figure plastiche raffiguranti santi e profeti e una aerea moltitudine di angeli musicanti dipinti sulla volta.
Tra gli interventi più recenti va segnalata la edificazione ex novo della cappella della Salita di Gesù al Calvario, con il gruppo di statue in gesso eseguite (1892- 95) dallo scultore casalese Leonardo Bistolfi.
Belmonte - Sacro Monte di Belmonte - Valperga Belmonte Sentiero dei Piloni
Un trittico di gite al Sacro Monte di Belmonte. Nella prima un'escursione invernale a piedi, partendo da Rivara, lungo strade provinciali deserte e piccoli borghi quasi completamente abbandonati. Un'esperienza consigliabile a famiglie (anche con bimbi piccoli) con poche pretese sportive, ma gradevolissima per la totale immersione nella natura abbinata alla comodità di camminare su asfalto senza la minima preoccupazione per il traffico. Il tutto contornato da splendidi paesaggi e panoramiche mozzafiato. La seconda presenta, invece, un carattere più intimo e spirituale. Visita al Santuario, giro delle 13 Cappelle del Calvario e salita alla statua di San Francesco. Intensissime emozioni eteree attendono il turista grazie a un susseguirsi di opere d'arte, edifici e siti di culto colmi di storia e misticità. La terza, forse la più conosciuta, è l'ascesa al Sacro Monte, con partenza da Valperga, tramite il Sentiero dei Piloni del Santo Rosario. Un balzo indietro di alcuni secoli attende il pellegrino con una stupefacente salita su strada acciottolata lungo la quale si sgranano i 15 piloni rappresentanti, come detto, il Santo Rosario. Anche qui panorami e visuali indimenticabili, soprattutto nella stagione fredda per la mancanza di foglie sugli alberi che permette di ampliare ulteriormente la meravigliosa veduta sulla pianura e sui monti circostanti. Da non perdere la visita al Monumento alle Penne Mozze Canavesane posto su un rilievo a poche centinaia di metri dal Santuario. Pregevole la presenza, per chi interessato, di due obici da 75/18, utilizzati nella Seconda Guerra Mondiale dai gruppi di artiglieria Montagnini.
CENNI STORICI
Al notevole interesse naturalistico, storico e religioso, il sacro monte di Belmonte associa un interesse artistico, benché non raggiunga i vertici di altri Sacri Monti del Piemonte (in primis quello di Varallo). Le 13 cappelle si sviluppano lungo un cammino circolare sulla sommità del monte, con un percorso ad anello che parte dal santuario e vi fa ritorno. Esse ospitano statue ed affreschi con le scene della Passione di Cristo. I restauri, iniziati nel 1998, hanno riportato alla luce gli affreschi originali e ripristinato le statue, opera dei ceramisti della vicina Castellamonte. Tra gli affreschi si segnala quello dedicato a Gesù inchiodato alla croce, realizzato con tocco leggero e delicato da un pittore di scuola lombarda nel 1711. Nella chiesa si nota la statua della Madonna in trono, scolpita assieme alla sedia in un unico blocco ligneo e collocata in una nicchia dalla cornice dorata. L'opera, di artista ignoto, venne scolpita in data anteriore al 1600.
Nel timpano della facciata, l'affresco del pittore Giacomo Grosso (uno dei più significativi artisti torinesi tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo) raffigura la Madonna di Belmonte con ai lati, inginocchiati, il re Arduino, san Francesco e altri santi.
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A33 | A6 - CUNEO | Autostrada delle Langhe
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Autostrada A33 | tratto: A6 - Cuneo
L'autostrada A33 è un'autostrada italiana che dovrebbe collegare Asti a Cuneo. L'arteria prevede due tronchi per un totale di circa 90 km, collegati tra loro da un tratto dell'autostrada A6. L'A33 è parte della strada europea E74 ed è gestita dalla società Autostrada Asti-Cuneo S.p.A..
Al 2015 sono aperti al traffico 3 tratti (collegati tra loro da ulteriore viabilità autostradale o ordinaria): tratta Cuneo-A6 di 23 km, tratta A6/Marene-Cherasco di 8 km e la tratta San Marzanotto Piana - Asti Sud (svincolo per la SP456 del Turchino, nei pressi di Asti/A21)-Guarene (nei pressi di Alba est) di 20 km.[6] I rimanenti tratti (Tangenziale di Cuneo, Cherasco-Guarene e Asti Sud-Asti Est/A21) per complessivi 34 km sono in parte in costruzione e in parte in progetto.
Nel giugno 2017 è stato raggiunto l'accordo tra Governo Italiano, Unione Europea e Asti-Cuneo SPA per il completamento dei lotti non ancora costruiti. La soluzione alla base di questo accordo è il completamento del lotto 2.6 con soluzione esterna (ovvero senza il tunnel di Verduno) e le opere complementari grazie al cross-financing con SATAP SPA. Finalmente dopo anni al centro di discussioni e cantieri fermi, il primo agosto 2019 il governo ha dato il via libera per finire l'opera.
Tratta A6-Cuneo:
Nel luglio 2005 è stato aperto il primo tratto di 11 km compreso tra Carrù (frazione Massimini) (interconnessione con l'A6) e Sant'Albano Stura.
20 febbraio 2012: viene inaugurato il tratto Sant'Albano Stura-Castelletto Stura (barriera a pagamento) e la tangenziale di Cuneo (gratuita) con due uscite: Cuneo Est (nei pressi della frazione Bombonina) e Cuneo Centro (nei pressi della frazione Ronchi). Grazie a questo nuovo allacciamento, Cuneo viene collegata alla rete autostradale italiana.
Fonte: Wikipedia