Santuario della Misericordia - Castelleone (CR)
Il santuario nacque originariamente in aperta campagna, sui luoghi di un'apparizione a circa un chilometro dal centro storico di Castelleone. Di seguito fu raggiunto nel XIX secolo da un viale alberato che proseguiva in una strada verso le cascine poste a settentrione del santuario, strada assorbita alla fine degli anni cinquanta dalla ex Statale Paullese che si trova, pertanto, a poche decine di metri dall'edificio.
Le origini del culto risalgono all'anno 1511 quando la Vergine apparve a Domenica Zanenga, una contadina intenta a lavorare in una vigna di proprietà del parroco.
Secondo quanto riportato dettagliatamente in un volume del 1642, il giorno 11 maggio la Madonna apparve a Domenica proclamandola messaggera affinché vi fosse un pentimento generale dei peccati: inoltre chiese che in quel luogo fosse costruita una chiesa. La contadina rientrando al borgo raccontò l'accaduto trovandosi di fronte lo scetticismo più totale.
Il giorno successivo Domenica ritornò alla vigna e la Madonna la rese muta e storpia; ritornata al paese con molta difficoltà venne a trovarsi in presenza di alcune persone tra le quali il sacerdote don Giacomo Zoveni, il quale afferrandole la mano rimase paralizzato al braccio.
Il giorno 13 la donna fu seguita da una folla: tra i presenti vi era giunto anche il vicario della Diocesi incaricato a seguire gli avvenimenti; la Madonna riapparve per la terza volta rinnovando le sue richieste e guarendo il sacerdote.
L'ultima apparizione risale al giorno 14 alla presenza di numerosi fedeli e autorità civili: nell'occasione Domenica Zanenga risanò.
L'impressione suscitata dall'evento portò alla costruzione già in quello stesso anno 1511 di una chiesetta con all'interno dipinta un'immagine della Madonna col Bambino.
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Dji Phantom 2 - Santuario di Santa Maria della Misericordia
Santuario di Santa Maria della Misericordia - Castelleone CR
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Raduno al Santuario di Santa Maria Bressanoro a Castelleone (CR)
SANTA MARIA IN BRESSANORO (CASTELLEONE, CREMONA, ITALY)
Chiesa di S.Maria in Bressanoro, frazione di Castelleone, provincia di Cremona, Lombardia, Italia. La chiesa, fatta erigere nel XV secolo da Bianca Maria Visconti per la miracolosa guarigione della figlia, fu edificata dai castelleonesi sopra la preesistente pieve sotto la guida del francescano Amedeo da Silva, che vi fondò gli amadeiti. Nel suo interno si trovano affreschi del tardo quattrocento che illustrano la vita di Gesù e culminano in una grande crocifissione. Resta aperto il problema di chi abbia potuto ideare un impianto tanto innovativo che richiama la croce greca estroflessa della chiesa di S.Sebastiano di Mantova.
Pellegrinaggio diocesano a Castelleone
Quasi duecento fedeli hanno risposto presente al pellegrinaggio diocesano di sabato 13 febbraio proposto dall’ufficio Pellegrinaggi con il coordinamento e l’organizzazione di Brevivet. Nell’anno della misericordia indetto da Papa Francesco, il vescovo Luciano ha voluto aprire la Quaresima con una trasferta nel cuore della provincia cremonese. Metà del pellegrinaggio il santuario mariano di Castelleone
Campane di Castelleone (CR), Santuario di S. Maria della Misericordia
Castelleone (CR)
Santuario di Santa Maria della Misericordia
Concerto di 5 campane in LA3
Concerto solenne
Le origini del culto mariano risalgono al 1511, quando la Vergine apparve a Domenica Zanenga, una contadina intenta a lavorare in una vigna di proprietà del parroco. Il giorno 11 maggio la Madonna apparve a Domenica, proclamandola messaggera affinché vi fosse un pentimento generale dei peccati, chiedendo che in quel luogo fosse costruita una chiesa. La contadina rientrando al borgo raccontò l'accaduto, trovandosi di fronte lo scetticismo più totale, tanto che il giorno successivo ella ritornò dalla vigna muta e storpia. Ritornata al paese con molta difficoltà, si ritrovò in presenza di alcune persone, tra le quali don Giacomo Zoveni, il quale afferrandole la mano rimase paralizzato al braccio. Il giorno 13 la donna fu seguita da una folla numerosa e la Madonna riapparve per la terza volta, rinnovando le sue richieste e guarendo il sacerdote. L'ultima apparizione risale al giorno 14, quando infine anche Domenica Zanenga fu risanata. L''evento portò alla costruzione immediata di una chiesetta con un dipinto della Madonna col Bambino. Nel 1512 il podestà deliberò l'erezione di un edificio a spese della cittadinanza; la posa della prima pietra avvenne l'11 maggio 1513, esattamente due anni dopo la prima apparizione. L'edificio venne consacrato nel 1516 seppur incompleto e terminato nel 1525, con l'edificazione della cupola. La chiesa venne devastata nel 1528 dalle truppe del duca di Brunswick, che distrussero gli arredi, gli interni e gli ex voto. La chiesa venne restaurata con l'aggiunta del campanile e della sacrestia, terminati nel 1573. Nel 1616 il santuario venne affidato ai frati Eremitani di Sant'Agostino, che progettarono il convento e ressero la guida del santuario fino al 1781, quando Giuseppe II decretò la soppressione degli ordini religiosi. La zona presbiterale venne rivista nel 1673, con lo spostamento in avanti dell'altare, per far posto al coro, e l'installazione di ancone di legno che coprirono la decorazione cinquecentesca, andata perduta nel corso dell'Ottocento a causa di un ulteriore intervento per la posa di altari marmorei. Nel corso del XIX secolo l'edificio fu considerato inadeguato rispetto al flusso di fedeli, per cui si studiò un ampliamento. I lavori non furono eseguiti che nel 1909, sotto la guida di Francesco Valcarenghi. Nel frattempo il campanile venne dotato di un concerto di cinque campane, in sostituzione delle precedenti delle quali non si ha notizia. Di queste campane, solo tre sono originali, poiché la guerra fece razzia della seconda e della quarta campana. Queste furono ripristinate solo al termine del secondo conflitto mondiale. L'edificio fu successivamente restaurato nel 1965 e nel 1986, con l'eliminazione delle aggiunte del primo Ottocento. Della decorazione cinquecentesca che copriva le cappelle laterali rimangono poche tracce: vi sono alcuni altari marmorei che vanno a incorniciare due tele con le stesse intitolazioni degli apparati decorativi precedenti. Sull'altare maggiore è collocata la venerata statua della Madonna col Bambino, opera di origini cinquecentesche incoronata da mons. Geremia Bonomelli nel 1866, incorniciata da due ai lati, opera Angelo Bacchetta (1862) e raffiguranti la Deposizione e la Risurrezione. L'organo è un Serassi del 1836, strumento a trasmissione meccanica, posto alla terza campata sinistra.
Nota, fonderia e anno di fusione
MI Giovanni Crespi, Crema 1853
RE Giacomo Crespi, Crema 1946
DO# Giovanni Crespi, Crema 1853
SI Giacomo Crespi, Crema 1946
LA Giovanni Crespi, Crema 1853
Un sentito ringraziamento a don Rinaldo per l'accoglienza e la disponibilità.
S Maria in Bressanoro, Castelleone CR
La chiesa di Santa Maria in Bressanoro, voluta nel XV secolo da Bianca Maria Visconti per la miracolosa guarigione della figlia, fu edificata dai castelleonesi sopra la preesistente pieve sotto la guida del francescano Amedeo da Silva, che vi fondò gli amadeiti. Nel suo interno si trovano affreschi del tardo Quattrocento che illustrano la vita di Gesù e culminano in una grande crocifissione. Resta aperto il problema di chi abbia potuto ideare un impianto tanto innovativo che richiama la croce greca ‘estroflessa‘ della chiesa di San Sebastiano di Mantova
Source/Fonte: Wikipediapieve
Soundtrack: 'ISRC: USUAN1100127 - Oh Holy Night' composed by A. Adam and played by Kevin MacLeod ( Creative Commons License
In bici con Filippa | Tappa a Castelleone
Il programma di Filippa Lagerbäck In bici con Filippa fa tappa a Castellone per visitare i suoi santuari e le sue bellezze.
CASTELLEONE CHIESA di SANTA MARIA in BRESSANORO
CRAS Cremona - Cascina Stella - Castelleone
santa maria bressanoro castelleone cr
C.L.A.S RADUNO AL SANTUARIO MARIA BRESSANORO A CASTELLEONE (CR) 15-05-2016
Best places to visit
Best places to visit - Castelleone (Italy) Best places to visit - Slideshows from all over the world - City trips, nature pictures, etc.
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65° Anniversario Avis di Castelleone (CR)
Un piccolo ricordo, per una grande occasione il 65° Anniversario dell'Avis di Castelleone (CR).
Rudy
Castelleone Falò 2019
Un ricordo alla buona del falò del 19 marzo 2019 a Castelleone (CR).
Ricordo che non sono un professionista, quindi per eventuali immagini sfocate chiudete un occhio, Rudy.
CREMA - Santuario di Santa Maria della Croce - MONUMENTO NAZIONALE
Il Tempio è Monumento Nazionale.
L'esterno del Tempio è rotondo e risulta fasciato da quattro ordini sovrapposti. Le fasce dei primi due ordini collegano e saldavo plasticamente i quattro bracci della croce al corpo centrale.
L'interno è composto da una vasta sala ottagonale con quattro nicchie inserite come altari nella muratura e quattro bracci di croce a pianta quadrata aperti ad arco nella muratura. L'effetto di equilibrio e di armonia tra il vano centrale e gli spazi laterali fa di questo Tempio uno dei più importanti documenti architettonici del primo rinascimento lombardo, fiorito sulle ricerche del Filarete e del Bramante.
Le dimensioni del Tempio sono le seguenti: m. 35 di larghezza, m. 35 di altezza della cupola maggiore, m. 15 di altezza delle cupole minori. Lo Scurolo è stato ricavato, si dice, nel luogo esatto dell'Apparizione.
Della decorazione originale non si ha notizia; probabilmente venne distrutta quando, nel XVI secolo, il Santuario fu trasformato in fortezza, gli ingressi furono murati e le cappelle riempite di terra, sassi e legname. Quella attuale risale al 1702 e fu opera dei fratelli Giovanni Battista e Gerolamo Grandi in collaborazione con Giacomo Parravicino. È tipicamente barocca, ad effetto; rivela grandiosità e abilità, senza eccessivi appesantimenti. Arioso e ben congegnato è l'affresco della cupola maggiore rappresentate il Trionfo della Croce; l'affresco del grande cornicione presenta una sequenza di profeti con medaglioni che illustrano la vita di S. Teresa d'Avila, riformatrice dei Carmelitani; gli affreschi delle tre mezze lune del braccio verso nord rappresentano il Faraone sommerso, Mosè che fa scaturire l'acqua dalla rupe, il serpente di bronzo; l'affresco dello Scurolo rappresenta il trionfo di Caterina della Uberti con la Madonna. Sono dei fratelli Giuseppe e Giovanni Torricelli (1762) gli affreschi delle mezze lune del braccio orientale e rappresentano Davide e Golia, Davide con l'Arca, Assalonne trafitto da Ioab. Nella cupola verso nord il cremasco Eugenio Giuseppe Conti affrescò nel 1898 il riposo della S. Famiglia e nella cupola verso sud il cremasco Angelo Bacchetta affrescò nel 1870 la Madonna in gloria.
All'interno si possono ammirare :
Pala dell'Altar Maggiore: preziosissima e splendida tavola di Benedetto Rusconi detto Diana (1460-circa-1525). Rappresenta la Madonna Assunta. Misura m. 2,50 di altezza per m. 1,95 di larghezza.
Pale degli Altari laterali: la tela della Natività è di Antonio Campi (1575); la tela della Deposizione e la tela dell'Adorazione dei Magi sono di Bernardino Campi (1576); la tela della Veronica è di autore ignoto (sec. XVI?).
Mezze lune dello Scurolo : sono otto tele del Parravicino (sec. XVIII) e illustrano la storia del Delitto, dell'Apparizione, della morte di Caterina, dei Miracoli.
Nel Battistero: tela secentesca del cremasco Tommaso Pombioli.
In Sacrestia: elegante tela raffigurante la S. Famiglia. Di autore ignoto.
I quattro altari laterali in marmo risalgono al 1784 e sono opera del bergamasco Michele Ferata.
Nello Scurolo c'è un bellissimo altare in marmo bianco scolpito da V. Vela. Curioso è l'errore di rappresentare Caterina con amputata la mano sinistra invece di quella destra: questo errore c'era anche nella statua della grande Nicchia, nel timbro parrocchiale e in un grande medaglione di ottone. Tra queste opere va ricordato l'ornamento ad arabeschi di legno dorato della grande Nicchia, il restauro ad opera del cremasco Giovanni Signorini del quadro miracoloso in terracotta, la costruzione in marmo del davanzale della Nicchia con la seguente epigrafe: “Solum Virginis Mariae Pedibus Attactum III Non. Apr. An. MCCCCXC Misericordiae Fungendae Caussa Sacrum Esto » (cioè: Suolo toccato dai piedi della Vergine Maria il 3 aprile 1490 sacro per effondere misericordia). Sempre nello Scurolo si trova la bellissima vetrata fatta dal ipilanese G. Bertini (1849) e che rappresenta l'Apparizione;
L'Altar Maggiore. È prezioso per marmi, bronzi e dorature; è elegantissimo per forma. La bellissima urna si trovava nella Cattedrale di Crema e venne rimossa durante i restauri della Cattedrale stessa. Al centro spicca un ovale di lapislazzoli. Il tabernacolo, della fine del 700, è in bronzo dorato e di stile neoclassico corinzio, con colonnine binate, statuette degli Evangelisti, un bassorilievo sulla porticina e un Cristo Risorto al vertice della graziosissima cupoletta.
Gli Amboni. Inseriti opportunamente a lato delle rampe dell'Altar Maggiore, sono di un bel marmo rosso a segmenti verticali; sono sorretti da due robusti capitelli cinquecenteschi di stile corinzio e, al centro, mostrano due bassorilievi in sbalzo su rame ad opera del bergamasco Luigi Guerinoni.
Il Battistero. È di marmo a forma poligonale, sormontato da un coperchio in rame con simboli a sbalzo, realizzati dallo stesso L. Guerinoni.
Castelleone Avis
Celebrazione 60° anniversario A.V.S. di Castelleone (CR)
Attraversamento ex SS 415 Misericordia
Buon giorno non è per fare polemica ma questa è la conseguenza della decantata messa in sicurezza dell'incrocio
EX Statale 415 località Castelleone Santuario della Misericordia. Hanno costruito una bella rotatoria,
ma sicuramente si sono dimenticati di fare un sottopasso per gli alunni che arrivano da Crema o chi semplicemente
deve da Castelleone andare a Ripalta Arpina a piedi o in bicicletta è costretto a fare la rotatoria con macchine,
camion e quant'altro,
se questa è sicurezza.... questo filmato è stato fatto il giorno giovedi 15 novembre 2018 ore 14 circa e
come vedete non c'è nebbia e se ci fosse stata ? Comunque vedendo i ragazzi che dovevano attraversare
mi sono fermato con le 4 frecce accese, in senso contrario a parte la prima vettura che è passata
le altre hanno rallentato dando appunto la possibilità ai ragazzi di attraversare e andare a casa.
Basta pensare che a pochi chilometri da questo posto messo in sicurezza esiste un paese più piccolo di nome
Madignano che al suo attivo a ben tre sottopassi, 2 pedonali e ciclabile e uno dove c'e la stazione che passano anche
le auto. Che dire, questa è solo una mia riflessione e speriamo che non succeda niente.
Ultima cosa io metto anche il mio nome e cognome Marchesi Rodolfo,
ultima cosa scusatemi per gli errori di ortografia, io non ho fatto le scuole alte ma forse è meglio cosi.
Ad Majora.
P.S. chissà se il filmato passasse da Striscia la Notizia, Staffelli a chi darà il Tapiro d'asfalto ?.