CASTELMAGNO (Val Grana, Cuneo) paese SANTUARIO DI S. MAGNO 1760 m.s.l.m. e chiesa di S.Anna
Castelmagno (Castelmagn in piemontese, Chastelmanh in occitano) è un comune sparso italiano di 90 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte.
Castelmagno si sviluppa interamente nel territorio montuoso della VALLE GRANA, della quale è il centro più elevato, con il santuario a quota 1761 m s.l.m..
Il comune è un aggregato di diverse località, in origine quindici, delle quali solo sei sono rimaste abitate a seguito dello spopolamento dovuto all'industrializzazione ed all'emigrazione. Campomolino (Champdamoulin) è capoluogo del comune, Einaudi (Inaout), Colletto (Coulet), Nerone (Niroun), Chiotti (Quiot) e Chiappi (Quiap) sono le località ancora abitate, mentre Rulavà, Caouri, La Crous, Champdarfei, Valiera, Batouira, Arbouno (Narbona), Albrè e Tech sono state abbandonate.
Negli ultimi anni ci sono stati tentativi di recupero di alcune di queste frazioni: Batuira è sede delle attività di una comunità buddhista, mentre a Valliera si cerca di reintrodurre la produzione dell'omonimo formaggio e di attirare escursionisti
Il comune trae suo nome dal latino castrum magnum (castello grande). Questo è probabilmente dovuto al castello che anticamente controllava la valle, di cui si possono ancora vedere alcuni resti presso la frazione Colletto.
Castelmagno fa parte della linguistica storica occitana, motivo di diversi festeggiamenti durante l'anno, come il tradizionale San Jouan Muzico a luglio ed il concerto di ferragosto dei Lou Dalfin, nonché l'antichissima festa di San Magno il 19 agosto.
Istruzione.
Nel comune di Castelmagno non sono presenti istituti di formazione, ma è attiva una biblioteca con un fondo di ben 1500 volumi.
Gastronomia.
Castelmagno è celebre per il FORMAGGIO OMONIMO, il Castelmagno.
• SANTUARIO DI SAN MAGNO: l'attuale configurazione dell'edificio risale al XVIII secolo, ma il nucleo principale a circa trecento anni prima, quando nel 1475 Enrico Allemandi di San Michele di Prazzo fece edificare una cappella in stile gotico dedicata a San Magno. Il crescente culto verso quel martire giustificò nel 1514 un ampliamento della struttura, con le decorazioni ad opera di Giovanni Botoneri che si possono apprezzare a tutt'oggi, ma solo nel 1716 si giunse al completamento del santuario attuale, che comunque subì ancora lavori nel 1775 per la costruzione dell'altare maggiore, nel 1845-48 per il sopraelevamento del campanile quattrocentesco, e tra il 1861 ed il 1868 per l'edificazione dei caratteristici porticati laterali e dei soprastanti alloggi per i pellegrini.
• Pichot Muzeu d'avita d'isi (Piccolo museo della vita di qui): Aperto dal 1992 da privati con il sostegno del centro culturale occitano Detto Dalmastro, raccoglie oggetti e ricordi della vita delle popolazioni locali, compresi documenti e testimonianze dei lavori dei castelmagnesi emigrati. Si trova in località Chiappi.
• Museo del lavoro locale: esposizione di più di duecento oggetti ed utensili da lavoro tradizionali, utilizzati in campo agricolo dalle popolazioni locali. Si trova in frazione Colletto.
# 65 Le Montagne più misteriose del Piemonte Alle 8 del mattino
Oggi torniamo a parlare di rocce preistoriche, anzi di montagne e vallate misteriose. Il Piemonte ne è pieno, ma tolto il monte Musinè e all'annesso mito della città di Rama, l'Atlantide della Val di Susa, non si sa quasi niente di loro, o meglio, non se ne parla molto. Dunque senza indugiare iniziamo questa breve, ma intensa carrellata!
Iniziamo con il monte Musiné. Per quanto non esista nessuno in Piemonte che non conosce questo mito, pochi se non pochissimi sanno che in realtà è frutto di una montatura giornalistica (dichiarata dagli stessi autori), come del resto la Torino esoterica, inventata da Mariannini per sua stessa ammissione...
- Per chi si è perso la puntata sul Musiné alieno:
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Archivio Sergio Albano è il canale dell'omonima associazione dedicata alla conoscenza e diffusione dell'opera del M° Sergio Albano, pittore Torinese scomparso nel 2008. Il canale ospita video a lui dedicati e i progetti Torino Fantasy dedicato al lato fantastico di Torino nei libri e nelle opere di autori fantasy e non solo; Verde Torino su arte, letteratura, botanica, e infine Bufale o verità che offre una visione scettica della Torino magicoesoterica.
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