Le Colline Pisane
Dipoi condussi il figlio nelle belle colline del Pisano, Treggiaia, Palaia, Villa Saletta; scesi e traversai l'Era e venni a Capannoli e Lari: dalla sua rocca mostrai paese vasto, la parte più bella della Toscana. Di lì venni ai Bagni di Casciana, luogo del tutto nuovo per fabbriche e lieto per gente, […] Passai Usigliano, […] il paese si faceva di più in più bello, ricco e ameno; gente ilare e doviziosa vi stanziava […] era Val di Sonzi. L'occhio correa lontano per li alberi rari e forestieri, si vedea il Pisano, le pianure, i monti, il mare. E fui condotto per Crespina e Fauglia, ed il luogo si facea sempre più bello: selve dense di olivi, sotto verzura; strada serpeggiava dolcemente, senza un sasso, e conduceva da una in altra collina per sinuosità cotanto dolci che non le vidi altrove, ed il sole inclinava in cel sereno ed infuocato, e li ultimi raggi suoi correvano sulle sommità e i cigli delle colline ad illuminare le ville
Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859)
Le Colline Pisane sono una regione storica e geografica costituita dalle zone collinari della provincia di Pisa poste a sud di Pontedera e a nord di Volterra.
Le Colline Pisane, storicamente, hanno avuto come capoluogo il centro di Lari, che tra 1406 e 1848 fu sede dei Vicari (governatori) fiorentini e capoluogo del Vicariato delle Colline.
I comuni di oggi che fanno parte delle Colline Pisane sono i seguenti:
- Fauglia
- Crespina Lorenzana
- Casciana Terme Lari
- Chianni
- Santa Luce
- Orciano Pisano
- Capannoli
- Castellina Marittima
- Lajatico
- Palaia
- Peccioli
- Ponsacco (parte sud, con Camugliano)
- Pontedera (parte sud-est, con La Rotta, Treggiaia e Montecastello)
- Riparbella
- Terricciola
per un totale (nel 2008) di 88.561 abitanti, considerando la popolazione totale dei comuni di Ponsacco e Pontedera. Dal punto di vista amministrativo, prima dell'ampliamento della provincia di Livorno (1925), facevano parte delle Colline Pisane (e del Vicariato delle Colline) i territori dei comuni di Rosignano Marittimo e Collesalvetti, che oggi invece sono compresi nel Parco delle Colline Livornesi, essendo stati inglobati nei nuovi confini provinciali di Livorno.
A Sant'Ermo, nel comune di Casciana Terme, si trova il santuario della Madonna dei Monti, dedicato alla Patrona delle Colline e costruito su una collina da cui si dominano anche le Colline Livornesi.
Tra i fiumi più importanti delle Colline Pisane troviamo l'Era (che sfocia nell'Arno) e lo Zannone, le cui acque (che sgorgano tra il centro di Lari e la sua frazione di Querceto) si immettono, col nome di Fosso Reale nel Canale Scolmatore dell'Arno, sfociando quindi nel Mar Ligure.
Vi si coltiva un'importante varietà di vino Chianti, denominato appunto Chianti Colline Pisane.
National Anthem of Corsica - Dio vi salvi Regina
°°°·.°·..·°¯°·._.· CORSU ·._.·°¯°·.·° .·°°°
U Diu vi salvi Regina (in talianu Dio vi salvi Regina) hè l'innu corsu. Hè statu creatu in lingua taliana in u 1676 in Italia da Francesco de Geronimo. U Diu vi salvi Regina provene di u Salve Regina, chi fù scrittu in latinu in u 1097 da Adhemar di Monteil. U Diu vi salvi Regina hè statu aduttatu com'è innu naziunale di a Corsica durante una cunsulta chì s'hè tinuta in Orezza u 30 di ghjennaghju di u 1735. In 'ssa cunsulta, a nazione corsa s'hè spiccata da Genua, hà proclamatu a so indipendenza è s'hè piazzata sottu à protezzione di a Vergine Maria. Dui cambiamenti sò stati fatti riguardu à u cantu originale: disperati fù rimpiazzatu da tribulati, è nemici vostri da nemici nostri. Eccu e parolle di l'innu corsu: Dìo (o Diu) vi salvi Regina.
°°°·.°·..·°¯°·._.· ITALIANO ·._.·°¯°·.·° .·°°°
Il Dio vi Salvi Regina (in corso: Diu vi Salvi Regina) è un canto religioso dedicato alla Vergine Maria derivato dal Salve Regina, che fu scritto in latino nel 1097 da Ademaro di Monteil. È stato scritto in italiano nel 1676 da Francesco di Geronimo.
Venne adottato come inno nazionale della Corsica da una consulta tenuta a Corte il 30 gennaio 1735 dove venne proclamata l'indipendenza della nazione corsa sotto la protezione della Vergine Maria. Due cambiamenti sono stati fatti in confronto al canto originale: disperati fu sostituito da tribolati, e nemici vostri da nemici nostri.
Il 25 aprile del 2012 è stato riadattata dal parroco di Lari, Armando Deri, e cantato al Santuario della Madonna de' Monti di Casciana Terme, durante una manifestazione in ricordo delle vittime della violenza nazifascista e della liberazione della Toscana dalla dittatura e dall'occupazione.
Il Dio vi Salvi Regina è cantato a Loano, in Liguria, nella chiesa della Madonna del Loreto in occasione della Novena della Madonna della Neve (5 agosto). Viene cantato con qualche variazione melodica dovuta probabilmente alla tradizione. In quella chiesa la tradizione ha aggiunto una strofa cantata sopra una melodia differente (Parto o Cara Madre, ecco Vi lascio il cuore / in pegno dell'amore / che a Voi porto).
°°°·.°·..·°¯°·._.· ENGLISH ·._.·°¯°·.·° .·°°°
Dio vi salvi Regina (Italian for God save you Queen) is a folk song in the culture of Corsica. The local nationalists also consider it the national anthem of Corsica. It is customary to sing it at the end of any concert of Corsican folk music.
The anthem was written as a religious song in Italy by Francis de Geronimo (later canonized) about 1675. It was adopted de facto as the national anthem of Corsica when it proclaimed independence from the Republic of Genoa at Orezza, on 30 January 1735.
Traditionally, a shepherd, Salvadore Costa, is credited[1] with converting the hymn not only to a Corsican anthem, but to a rallying symbol for Corsican independence. It was first performed at the Chapel of St. Mark (San Marco) on 25 April 1720.
The anthem requests the protection of the Virgin Mary, heartily concurred in by the independence leaders. There were a few changes, such as in the second stanza from disperati (desperate) to tribolati (troubled). The commonly used version's last stanza was an original addition, written in the Corsican language, which makes reference to victory against enemies of Corsica, as to highlight the adopted lyrics' intended use.
Source: