Il Santuario della Madonna del Tufo a Rocca di Papa
Il Santuario della Madonna del Tufo a Rocca di Papa
Servizio di Enrico Selleri
Santuario della Madonna del Tufo - Rocca di Papa (RM)
Luoghi Sacri Nascosti del Lazio - Santuario della Madonna del Tufo - Rocca di Papa (RM)
isabella claudio santuario madonna del tufo rocca di papa
servizio fotografico e video di matrimonio nella chiesa DI madonna del tufo a Rocca di Papa
Rocca di Papa, Madonna del Tufo - 2017
Sanctuary of Madonna del Tufo - Rocca di Papa
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Rocca di papa
Rocca di Papa , chiamata semplicemente 'A Rocca in molti dialetti dei Castelli Romani) è un comune italiano di 17 166 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Il comune fa parte della Comunità montana Castelli Romani e Prenestini e ospita la sede del Parco regionale dei Castelli Romani. Anche se l'abitato moderno nacque solo nel Medioevo, il territorio rocchigiano era già stato abitato fin dal I millennio a.C.: Monte Cavo era infatti l'antico Mons Albanus sacro ai Latini, sulla cui vetta sorgeva il tempio di Giove Laziale, e alcuni storici suppongono che sulla sponda orientale del Lago Albano, in buona parte ricadente in territorio rocchigiano, sorgesse la leggendaria capitale latina di Alba Longa. Nel periodo medioevale, Rocca di Papa fu infeudata ai Conti di Tuscolo, agli Annibaldi, agli Orsini ed infine, tra il 1427 ed il 1870, ai Colonna. Nel 1855, i cittadini rocchigiani si ribellarono ai Colonna e proclamarono l'effimera Repubblica di Rocca di Papa. Il territorio comunale di Rocca di Papa, con una superficie di 40,18 km², è il terzo dei Castelli Romani per estensione, preceduto solo da Velletri (112,21 km²) e Lanuvio (43,91 km²). Si trova in un'area soggetta anticamente (tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa circa)[5] all'attività vulcanica del Vulcano Laziale. La composizione del suolo è dunque in massima parte di materiale di origine vulcanica, con prevalenza del tufo, e di pietre caratteristiche della zona dei Colli Albani come il peperino e la pietra sperone del Tuscolo. Secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia la maggior parte del territorio comunale, come le pendici di Monte Cavo ed alcune montagne minori, sono formate da lapilli, scorielle, areniti pirosseniche ed altro materiale piroclastico incoerente o poco coerente, mentre la parte rocchigiana della Valle Latina è formata da scorie grossolane ed agglomerati lavici con banchi alterni di lava ricementati ovvero la summenzionata pietra sperone Il suolo di tipo si è inframezzato in alcuni punti (come sulla sommità del Maschio delle Faete) da lava in ammassi e, nel caso specifico del Maschio, da leucite nefelinica. I Campi d'Annibale sono invece formati da lapilli e tufi pedogenizzati nelle depressioni interne del recinto Artemisio-Tuscolano e sono dunque un riempimento da prodotti piroclastici Monte Cavo è stato il principale cono vulcanico del Vulcano Laziale nella cosiddetta seconda fase della sua esistenza (all'incirca tra i 270.000 ed i 100.000 anni fa , in questo periodo si sono formate alcune tra le montagne più alte del territorio rocchigiano (come Colle Jano). La classificazione di queste zone è descritta come lave leucitiche di Rocca di Papa e, per l'area della località Pentima Stalla, lecutite con olivina La sponda orientale del lago Albano è classificata, infine, come zona di manifestazioni eruttive finali formate da brecce piroclastiche d'esplosione con lapilli, proiettili leucocrati, ultrafenici, pirosseniti biotiche, più enoliti di cave leucitiche e del substrato, facies cineritiche superiormente straterellate, in strati e banchi consolidati rapidamente assottigliatosi allontanandosi dai centri d'emissione, che in una parola indica il peperino. La maggior parte delle montagne attualmente esistenti nel territorio rocchigiano, le più alte del quadrante meridionale della provincia di Roma, si sono formate a cavallo tra la prima e la seconda fase dell'esistenza del Vulcano Laziale, ovvero dopo il collasso del cratere principale avvenuto 360.000 anni fa in coincidenza del periodo di attività del cratere vulcanico minore di Monte Cavo, attività questa conclusasi 100.000 anni fa. La montagna più alta del territorio è il Maschio delle Faete (956 m s.l.m.), cima principale della catena dei monti delle Faete, ciò che rimane della parete orientale del grande cratere del vulcano. Seguono nell'ordine Monte Cavo (949 m) e Colle Jano (930 m), mentre superano i 600 m una decina di altre alture, tra le quali l'altopiano dei Pratoni del Vivaro. L'altitudine diminuisce in prossimità del lago Albano, dove il convento di Santa Maria ad Nives di Palazzolo si colloca a 555 m s.l.m. Il punto più basso del comune è Valle Vergine, posta a 502 m a nord-ovest del centro abitato. Per quanto riguarda il centro abitato, il punto più alto, corrispondente all'ex fortezza pontificia, è a 778 m s.l.m. mentre nell'altopiano Campi d'Annibale, alcune zone raggiungono gli 800 m s.l.m. Il punto più basso a 567 m s.l.m. è in prossimità dell'arrivo della dismessa funicolare per Valle Oscura. In mezzo si trovano il cimitero comunale (604 m), piazza della Repubblica (640 m), il santuario dei Santa Maria del Tufo (675 m) e la parrocchiale di Santa Maria Assunta (691 m).
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