Santuario Madonna dell'Ambro di Montefortino
Definito anche la piccola Lourdes dei Monti Sibillini, il monumentale Santuario, in territorio di Montefortino, sorge isolato in uno scenario di rara bellezza incastonato tra i Monti Priora e Castel Manardo, e prende il nome dal vicino torrente Ambro, affluente del Tenna.
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
Santuario Madonna dell' Ambro - Montefortino
L'incanto del Santuario Madonna Dell'Ambro
L'incanto del Santuario Madonna Dell'Ambro, raccontato da Giacomo Avanzi in collegamento da Montefortino
Santuario Madonna dell'Ambro S. Messa prima parte 1di 4 .flv
Santa Messa trasmessa da Rai 1 il 16/10/2005
Santuario Madonna dell'Ambro Montefortino(FM) Sibillini
prima parte
Santuario Madonna dell'Ambro - Montefortino - Sibillini
Santuario Madonna dell'Ambro Montefortino(FM) Sibillini
Montefortino - Riaperto il santuario della Madonna dell'Ambro
L'edificio era stato danneggiato dal terremoto ed è tornato fruibile nella notte di Natale. Parla il vescovo Pennacchio
Montefortino - Santuario Madonna dell'Ambro, riapertura per l'estate
La speranza del sindaco Ciaffardoni
Madonna dell' Ambro - il santuario
madonna dell'ambro, natura e spiritualità
Restauro del Santuario della Madonna dell'Ambro di Montefortino
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.50 - 13.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
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Santuario Madonna dell'Ambro La Vergine delle Cime 1 di 2
La Vergine delle Cime documentario riguardante il Santuario della Madonna dell'Ambro e il territorio Montefortino-Sibillini
Prima Parte
madonnadellambro.it
I volti e le storie dal santuario della Madonna dell'Ambro (Fermo)
Gabriella Facondo e Michele Sciancalepore presentano il filmato che racconta i volti e le storie dal Santuario della Madonna dell'Ambro (Fermo)
Montefortino (Fermo, Marche) (2/3) Santuario Madonna dell'Ambro e Gole dell'Infernacetto
Tra ripide pareti rocciose e pendici boscose, isolato tra i monti e completamente immerso nel silenzio, sorge il Santuario della Madonna dell’Ambro, costruito nel 1600 incorporando quella che era in origine la piccola Chiesa di Santa Maria in Amaro edificata all’inizio dell’XI secolo.
La chiesa originaria, situata nella zona absidale, è chiamata Cappella dell’Annunciazione ed al suo interno custodisce tantissimi doni votivi lasciati dai fedeli ed un gruppo scultoreo in pietra del 1562 raffigurante la Madonna seduta in trono con Bambino che, dopo secoli di devozione da parte dei fedeli, nel 1925 ricevette l’incoronazione da parte della Chiesa.
Per la grande somiglianza e le “coincidenze” che lo lega al Santuario francese, è chiamato anche la “Piccola Lourdes dei Sibillini“.
Il Santuario della Madonna dell’Ambro è il più antico santuario delle Marche e, dopo Loreto, il più visitato della regione dove ogni anno sempre più persone qui si recano in pellegrinaggio per rendere omaggio alla Vergine Maria.
Time lapse sul santuario Madonna dell'Ambro
piccolo Time Lapse con gopro4
sul santuario Madonna dell'Ambro (montefortino)
RIAPERTURA SANTUARIO MADONNA DELL'AMBRO
SERVIZIO DI DONATELLA LAPPA
MONTAGGIO FRANCESCO MARCONI
RIPRESE SANTUARIO LAURA MEDA
Montefortino - Santuario dell'Ambro chiuso, sentieri dei Sibillini a rischio
Con lo sciame sismico Soccorso Alpino e Forestale sconsigliano le escursioni
Dintorni Madonna dell'ambro
Il fiume scorre nel mezzo del santuario
preghiera e spiritualità
Madonna dell'Ambro
Il santuario, in territorio di Montefortino, sorge isolato tra i monti e prende il nome dal vicino torrente Ambro, affluente del Tenna. Specialmente in estate, per la bellezza e suggestione del luogo, si registra un fortissimo afflusso di turisti e pellegrini.
Martino Bonfini, Le Sibille del Santuario Madonna dell'Ambro (manortiz)
Le sibille dell' Ambro
di p. Giuseppe Santarelli
Il pittore Martino Bonfini, tra il 1610 e il 1611, ha dipinto la Cappella dell’Apparizione del Santuario dell’Ambro, narrandovi i momenti salienti della vita della Madonna e raffigurandovi Profeti e Sibille tutto intorno. Egli è stato guidato nel suo lavoro da una chiara concezione teologica: ha voluto rappresentare le profezie bibliche e pagane relative alla Madonna e il loro compimento nelle varie fasi della vita di lei.
Ma in ciò il Bonfini non fu originale, perché si ispirò sicuramente al rivestimento marmoreo della S. Casa di Loreto, che quell’alta concezione esprime in sovrane forme scultoree, e forse anche al Pomarancio che, fra il 1605 e il 1610, affrescando la Sala del Tesoro loretano, ripeteva, proprio in quegli anni, l’idea teologico-figurativa del rivestimento marmoreo.
Ciò che sorprende nel Bonfini è il fatto che egli, mentre dedica solo quattro spazi alla raffigurazione di altrettanti Profeti (Mosè, Salomone, Geremia e David), riserva ben dodici riquadri alla rappresentazione di altrettante Sibille, otto disposte a cerchio sulla volta, di piccole dimensioni, e quattro dipinte sulle pareti quasi a grandezza naturale (Cumana, Eritrea, Ellespontica e Agrippa).
Nel rivestimento marmoreo della S. Casa di Loreto la disposizione delle figure di Profeti e Sibille e delle scene della vita di Maria è artisticamente e teologicamente più persuasiva, giacché a ogni statua di Profeta, collocata in una nicchia in basso, corrisponde in alto, in altra nicchia, la statua di una Sibilla, in una simmetria di concetti e di forme tipicamente rinascimentale.
Non è che il Bonfini, rappresentando dodici Sibille di fronte a quattro Profeti, volesse attribuire maggiore importanza alle antiche veggenti, perché egli, assai probabilmente, è stato indotto a una simile ripartizione soltanto da esigenze decorative, pago di realizzare una simmetria teologico-pittorica nelle quattro figure di Profeti, posti a fronte delle quattro figure grandi di Sibille. Le piccole figure delle altre otto Sibille sulla volta, pertanto, debbono considerarsi elementi decorativi nell’intera economia artistica dell’opera.
Tuttavia, l’osservatore comune spesso non sa spiegarsi perché mai le Sibille, profetesse del paganesimo, siano entrate a far parte di certe costruzioni teologiche del cristianesimo. Qui non intendiamo affrontare il problema di fondo sulla esistenza storica delle Sibille, ammessa da alcuni e negata da altri per le spesse incrostature mitiche che le respingono nella sfera della leggenda; vogliamo solo ricordare che i Padri della Chiesa, a cominciare dal Pastore di Erma fino a S. Clemente Alessandrino, a Origene, a Lattanzio e a Sant' Agostino, non solo non dubitarono dell’esistenza delle Sibille, ma le considerarono inconsapevoli profetesse dell’avvento di Cristo, fino a che, specie nel Medioevo, non furono addirittura equiparate ai Profeti biblici. Lo testimonia un noto verso del Dies irae: teste David cum Sibilla. Cioè, il Profeta David e la Sibilla sono elevati al ruolo di testimoni nel giorno del Giudizio universale.
Di qui l’enorme fortuna delle Sibille nell’arte cristiana che, abitualmente in numero di 10, le raffigurò più volte nel Medioevo e nel Rinascimento, fino ai fastigi supremi dell’arte di Raffaello, che le dipinse nelle Stanze Vaticane, e di Michelangelo, che le rappresentò nella Cappella Sistina.
A ogni Sibilla si attribuiva un detto profetico, riferito a Cristo o alla sua Vergine Madre. Ad esempio, alla Sibilla Ellespontica veniva messo in bocca questo vaticinio: Una vergine, predestinata dalla divinità, partorirà un figlio sfolgorante di luce; l’Eritrea (proveniente da Eritre, nell' Asia Minore), avrebbe pronunciato questa frase: Dal cielo verrà un futuro re dei secoli, che una vergine ebrea, di nobile stirpe, porterà e la Cumana, la più celebre di tutte per essere entrata nel poema di Virgilio, avrebbe così profetato: Allora Dio, dall’alto Olimpo, invierà un re, e una sacra vergine nutrirà col suo latte il re dell’eterna milizia.
E’ ovvio che si tratta di vaticini spurii, cioè inventati o, per lo meno, sostanzialmente aggiustati nell’era cristiana (e in tempi neppure tanto remoti). Ma il fatto rivela una profonda concezione cristiana, che intende coinvolgere nell’avvento di Cristo tutta la storia, sacra e pagana, anche questa tesa a realizzare inconsapevolmente, per un misterioso disegno di Dio, l’era messianica della salvezza, che trova in Cristo il punto di arrivo e di partenza di tutta la storia umana.
Motoraduno Madonna dell'Ambro Montefortino (FM) 25/03/2012
Motoraduno G. Paci, ''Santuario Madonna dell'Ambro'', Montefortino (FM), domenica 25 marzo 2012.
Madonna dell Ambro 1986
Gita Madonna dell' Ambro estate 1986